Automazione industriale per il fotovoltaico

L’integrazione fra tecnologie diverse, interfacce seriali RS-485, reti locali Ethernet e WiFi è stata decisiva per monitorare con efficacia diverse sezioni di un impianto fotovoltaico.

Pubblicato il 20 aprile 2015

Vicino Milano, il mobilificio Belloni con sede a Barlassina, in Brianza, possiede due capannoni a distanza di circa 400 m l’uno dall’altro: uno adibito a magazzino, con 70 kWp su tetto, l’altro adibito alla progettazione e produzione di mobili, con 100 kWp sempre su tetto. Dal punto di vista energetico un unico impianto fotovoltaico da 170 kWp, da un punto di vista fisico due impianti diversi: i 400 m di distanza facevano la differenza.

L’esigenza da parte dei proprietari di controllare l’impianto fotovoltaico, e quindi potere individuare eventuali cali di produzione prima di subire un riduzione sulla resa economica dell’investimento, ha indotto i proprietari a inserire un sistema di monitoraggio.

La scelta si è orientata sulla soluzione PVremote Pro, proposta da Omron e quindi facilmente integrabile con i 16 inverter KP100L installati (9 nell’immobile dedicato alla progettazione, 7 nel magazzino) anch’essi Omron.

Da subito è emersa una difficoltà: quello che da un punto di vista energetico era un solo impianto fotovoltaico, per ragioni costruttive avrebbe dovuto essere monitorato da due diversi sistemi, con aggravio dei costi. La soluzione, infatti, prevede che tutti gli inverter siano collegati tramite una rete seriale RS-485 ad un dispositivo di raccolta dati (PLC CJ2M di Omron), ma il collegamento via cavo tra i due capannoni non era proponibile visto che a dividerli era presente una strada.

L’esperienza Omron in campo automazione industriale ha permesso di ingegnerizzare una soluzione in grado di eliminare ogni criticità: le informazioni provenienti dai sette “inverter remoti” del capannone magazzino sono stati “trasportati” tramite la rete Ethernet esistente, e la sua estensione Wi-Fi con antenne TP Link, all’unico dispositivo di raccolta dati, situato nel capannone laboratorio.

In pratica i collegamenti seriali degli inverter remoti, grazie un convertitore da seriale RS485 a piattaforma Ethernet, sono “trasportati” sull’estensione Wi-Fi sulla rete Ethernet del capannone laboratorio dove sono convertiti nuovamente (da Ethernet a RS-485) e quindi collegati al PLC modello CJ2M utilizzato per il monitoraggio. La porta Ethernet IP situata sul PLC è quindi collegata a un router che trasmette i dati di produzione provenienti dagli inverter sul portale web di Omron.

“È stata un’esperienza molto interessante da un punto di vista tecnico, dichiara Gianfranco Bersan, Application Engineer Manager di Omron, dopo un test in laboratorio per verificare eventuali criticità, abbiamo installato la soluzione presso il cliente, dove è operativa da circa un anno. Le soluzioni fotovoltaiche proposte da Omron, unite alle competenze dei suoi Field Application Engineer, che intervengono direttamente e gratuitamente presso i clienti, sono stati in questo caso pienamente valorizzati”.



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