Robin Tax: il Governo punisce le rinnovabili invece di investire sulla green economy

Secondo le associazioni nazionali del settore rinnovabili, gli inasprimenti fiscali previsti dal Governo sul comparto produttivo delle rinnovabili che demotiverebbe gli investitori presenti e futuri.

Pubblicato il 19 giugno 2013

Aper e Assosolare ritengono inammissibile l’ipotesi, purtroppo sempre più probabile, che il Governo inasprisca ulteriormente la fiscalità per le attività di produzione di energia da fonti rinnovabili, con un aumento della cosiddetta “robin tax”, una tassa iniqua e caratterizzata anche da profili d’incostituzionalità, che certamente Robin Hood combatterebbe.

Grave è anche il carattere retroattivo di questa inaccettabile gabella che già ha, e avrebbe in maggior misura se innalzata, l’effetto di minare la sostenibilità dei progetti effettuati da chi ha avuto coraggio di investire nel nostro Paese e, se possibile ancora peggio, di far fuggire potenziali nuovi investitori. Le associazioni si chiedono come si possa pensare di aumentare l’occupazione ed il PIL procedendo in questo modo.

I molti cambi normativi e di contesto, subiti dagli investitori in impianti a fonti rinnovabili, hanno causato un significativo ridimensionamento di nuovi progetti e dell’occupazione. Una domanda sorge spontanea: li si vuole azzerare?

 

Aper: www.aper.it

Assosolare: www.assosolare.org



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