Regione Lombardia: all’avanguardia nei servizi
Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, una delega alle questioni dell’ambiente nella prospettiva dello sviluppo: questo l’importante incarico assunto dall’assessore Maurizio Bernardo nell’attuale Giunta Regionale, dopo un’esperienza positiva alla guida della struttura competente ai Servizi Sociali. Ma dalle parole di Maurizio Bernardo, da questo numero ospite fisso della rivista (che vanta, tra gli altri, il patrocinio della Regione Lombardia), si rintraccia una fondamentale linea di continuità nell’intervento amministrativo. “Le attività che sono poste in essere da questa nuova struttura” – afferma l’assessore – “sono rivolte a mantenere e sviluppare una condizione di benessere sociale. I servizi di pubblica utilità, o meglio quelli economico-generali, come li ha definiti l’Unione Europea, stabiliscono gli standard di vita di una comunità civile”. E continua: “Il rinnovamento e lo sviluppo di una sistema efficiente di gestione ed erogazione di servizi quali energia, acqua e rifiuti, ci consente di migliorare sensibilmente la qualità della vita. Da una parte s’interviene sulla quotidianità dei singoli, dall’altra, si ‘agisce’ sull’ambiente, valorizzandone sotto molteplici aspetti le risorse esistenti”. “Obiettivi e compiti che un’istituzione non può realizzare da sola” – sottolinea Bernardo, che in questa prima intervista, tiene ad andare oltre alla semplice affermazione di carattere sloganistico che “per cambiare occorre la partecipazione di tutti”. “In un progetto di questo tipo sono presenti sia gli elementi della complessità che del particolarismo. L’istituzione ha, quindi, bisogno di partner qualificati capaci di intervenire nelle fasi di ideazione, progettazioni e realizzazione, perché quelli sono i momenti in cui si passa dalla filosofia alla concretezza. Il cambiamento diventa realtà, riconoscibile da tutti”. Dopo questa precisazione è chiaro che all’assessorato di via Stresa c’è un’ampia volontà al confronto. Spiega l’assessore: “Nei miei primi interventi, presentando la nuova struttura regionale, la definivo un laboratorio. Un laboratorio di idee e di modelli di collaborazione fra pubblico e privato, nel senso ampio: cioè di una realtà in cui, insieme alle iniziative concrete, si costruissero modelli di collaborazione con tutte le realtà che costituiscono il tessuto connettivo del territorio lombardo”. Questo annuncio si è tramutato, nei mesi successivi, in fatti concreti: nell’agenda dell’assessore sono registrati incontri periodici con associazioni di categoria e ambientaliste, con le rappresentanze del sistema delle autonomie locali, anche con la celebrazione di convegni a livello provinciale, seminari con le ex aziende municipalizzate e l’istituzione di due Tavoli particolarmente importanti. Il primo vede la Regione farsi promotore fra le aziende per l’utilizzo dell’idrogeno quale combustibile alternativo, il secondo ha nella Regione una sorta di coordinatore – referente per le aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni.
“Quest’ultima iniziativa ci ripropone la questione dello sviluppo sostenibile sotto l’aspetto dell’omogeneità delle opportunità. Alcune aree del nostro territorio non sono subito appetibili economicamente. Come Regione intendiamo evitare il rischio che in tema di cablatura si formino delle cosiddette arre di serie B”. E continua: “Lo stesso criterio lo stiamo utilizzando anche per promuovere l’utilizzo delle energie alternative per ridurre l’inquinamento o per impedire che avvenga. Il bando che prossimamente emetteremo per incentivare l’utilizzo del biodiesel, limitando i costi per le amministrazioni locali, offre una concreta opportunità anche alle realtà comunali di piccole dimensioni di operare innovazioni”. Ridurre l’inquinamento è anche l’obiettivo sotteso al Tavolo Idrogeno, come illustra Bernardo: “L’obiettivo dell’autosufficienza energetica per noi deve essere raggiunto con la diversificazione delle fonti e soprattutto con l’utilizzo di quelle rinnovabili e non inquinanti. Oltre alla promozione dell’utilizzo dell’energia solare, non possiamo non puntare sulla sperimentazione e la ricerca. Sperimentazione, ad esempio, sulla produzione di energia eolica in zone di montagna, e ricerca per quanto riguarda l’impiego diffuso nei termini più brevi possibili dell’idrogeno”. Ma c’è di più: il bilancio di poco più di un anno mezzo è contrassegnato da altri segnali positivi. Con l’assessore per questa volta ci limitiamo a coglierne solo alcuni, rimandando gli approfondimenti ai prossimi numeri; in questo modo possiamo completare anche il quadro delle competenze di questo assessorato che è unico in Italia. In materia di rifiuti stanno concretizzandosi una serie di importanti iniziative per la chiusura delle filiere per il riutilizzo di materia ed energia. Iniziative in cui la Regione costruisce partnership con il mondo dell’associazionismo e del volontariato e apre un nuovo settore di mercato del lavoro, in cui è possibile anche il reinserimento di chi, per i motivi più diversi, ne è finito ai margini. “Costruire benessere” – sottolinea Bernardo – “vuol dire anche rivalutare l’ambiente come occasione per la creazione di nuove professioni, nonché di un nuovo spazio di occupazione. Oltre alle competenze tecniche per “progettare il nuovo”, in questo settore implica metterci anche un pizzico di fantasia”. Da ultimo va ricordato che in tema di acqua quest’anno è stata portata a compimento la riforma con l’istituzione degli ATO e che sono in fase avanzata due provvedimenti amministrativi di rilevante importanza. “Il primo è una legge quadro sui servizi di pubblica utilità, che presto verrà presentata all’approvazione della Giunta, il secondo è la prima legge sull’utilizzo del sottosuolo, che è una risorsa fino ad oggi poco considerata”.