Sei i punti principali della proposta Gifi/Anie presentata in Senato

Le osservazioni e le proposte riferite in audizione hanno riguardato i comparti del fotovoltaico e dei produttori di impianti a biomasse

Pubblicato il 31 gennaio 2011

La delegazione di Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), costituita dal Presidente del Gifi/Anie (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italialiane), dal Direttore Generale di Federazione Anie e dal Coordinatore delegato da Anie del Gruppo Rinnovabili di Confindustria, ha presentato al Senato la relazione contenente le proposte di modifica della bozza del Decreto Rinnovabili a recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti rinnovabili.

I punti principali della proposta sono sei tra cui il fatto che non dovrebbe essere lasciata alle regioni la facoltà di estendere la procedura abilitativa semplificata a impianti fino a 1 MW di potenza e l’indicazione che l’Enea dovrebbe essere l’organismo centrale al quale inviare obbligatoriamente i titoli di qualificazione degli installatori; questi ultimi dovrebbero anche essere resi accessibili su un unico portale informatico a livello nazionale.

Le osservazioni includono, inoltre, la considerazione che la limitazione di 50 kW per ettaro in aree agricole, con una potenza nominale dell’impianto non superiore a 1 MW, sia eccessiva; anche alle aziende agricole dovrebbe essere data la possibilità di accedere alle tariffe incentivanti previste dalla normativa in vigore in modo che gli impianti fotovoltaici possano rappresentare un’ulteriore fonte di reddito a supporto dell’agricoltura.

Infine, da segnalare due suggerimenti: il primo che sarebbe opportuno riconoscere ai distributori di energia elettrica una maggiorazione della remunerazione del capitale investito anche per gli interventi di sviluppo fisico della rete nelle aree critiche e il secondo che il periodo di garanzia dei moduli è già disciplinato dalla vigente normativa come aspetto strettamente contrattuale/privato.

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