Edizione N° 46 del 10 marzo 2009

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 46 del 10 marzo 2009


notizie
Il fotovoltaico Conergy protagonista in Arabia Saudita
10/03/2009 L’installazione dell’impianto sarà ad opera di National Solar Systems, uno dei principali integratori di sistemi solari del Regno Saudita. L’impianto combinerà i moduli ad alta efficienza SunPower con inverter e sistemi di montaggio Conergy e consisterà in due installazioni di 1 MWp posta cadauna sul tetto dei laboratori Nord e Sud della suddetta università.

Il sistema occuperà 11.577 metri quadrati e produrrà 3.332 MWh di energia pulita all’anno con un risparmio di 1.666 tonnellate di emissioni di anidride carbonica ogni anno.

Questo impianto, del valore di 11,3 milioni di euro, è il primo impianto solare di grandi dimensioni presente nel Gulf Cooperation Council (Gcc), l’unione degli stati di Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Oman e Qatar.

Arte Ecologia e Sostenibilità al centro del progetto espositivo Green Platform
10/03/2009 L’esposizione, curata da Valentina Gensini e Lorenzo Giusti, proporrà una riflessione critica articolata che affronti, in maniera interdisciplinare, la questione ambientale, intesa nel duplice aspetto di crisi della società termoindustriale, fondata su fonti energetiche non rinnovabili, e di crisi ecologica, dovuta all’inquinamento e al preoccupante surriscaldamento del pianeta.

Il problema ecologico non sarà quindi ridotto a una questione ambientalista tout court, ma sarà analizzato nelle sue molteplici implicazioni filosofiche, psicologiche, ambientali, economiche e sociali. L’ecologia diviene in questo modo non solo scienza della natura, ma scienza dell’interrelazione, del confine, della trasversalità, quale nesso del binomio natura-cultura. Gli artisti selezionati per questo appuntamento operano in relazione a tematiche ambientali, ecologiche e di sostenibilità, sulla scia di esperienze pionieristiche sviluppatesi in seno alle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta.

Il percorso espositivo metterà a confronto diversi approcci e differenti modalità di riflessione. Da un lato, si presenteranno artisti che lavorano sul piano dell’indagine e della denuncia di situazioni, comportamenti, prassi sociali che non rispettano l’ecosistema, le cui opere evidenziano contraddizioni e responsabilità dei singoli individui e della collettività senza la pretesa di indicare una “giusta via” nella risoluzione del problema ambientale, quanto proponendo un’analisi distaccata e una messa in discussione di elementi concreti delle trasformazioni in atto.

Dall’altro si troveranno lavori realizzati con materiali naturali, deperibili, riciclati oppure strutturati secondo logiche energetiche, comportamentali, strutturali all’insegna della sostenibilità, al fine di stimolare la riduzione degli impatti ambientali e non compromettere la possibilità delle future generazioni di perdurare nello sviluppo, preservando la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali.

O ancora, si proporranno le opere degli artisti “eco-attivi”, che conducono una battaglia ecologica sfruttando, in vario modo, i linguaggi dell’arte.

Nuovo impulso alla ricerca sui cambiamenti climatici con i supercomputer Nec
10/03/2009 Come cambierà il clima nei prossimi decenni? Quali saranno gli impatti di questi cambiamenti sull’economia, sugli ecosistemi marini e terrestri e sulla salute? Tutti questi fenomeni potranno essere studiati più efficacemente attraverso sofisticate simulazioni numeriche che consentiranno di disegnare gli scenari futuri del clima.

Con il supporto dei supercomputer Nec, che sono tra i calcolatori più potenti del mondo, Cmcc svolgerà ricerche approfondite sull’impatto dei mutamenti climatici nel bacino centrale e sulle aeree costiere del Mediterraneo, promuovendo allo stesso tempo la ricerca sul clima globale in collaborazione con istituti e scienziati di tutto il mondo.

A questo proposito, il nuovo Centro di supercalcolo ad alte prestazioni di Cmcc è composto da sistemi vettoriali e scalari paralleli con memoria integrata per la gestione di database della dimensione di svariati petabyte. Tutti i sistemi vettoriali sono basati su supercomputer Nec per una potenza di picco totale di circa 12,5 teraFlops. Nei settori della modellazione atmosferica e oceanica, i computer vettoriali Nec raggiungono performance applicative eccellenti, a fronte di consumi di energia molto contenuti grazie all’elevata bandwidth della memoria. Il Centro di supercalcolo di Cmcc dispone di nodi Nec SX-8R oltre ai nuovi sette sistemi Nec SX-9. Un file system globale Nec assicura a tutti gli utenti del supercomputer SX un accesso rapido e affidabile ai dati. L’impiego di client appropriati permette ad altri computer paralleli installati presso Cmcc di utilizzare questo file system, semplificando notevolmente il lavoro dello staff del Centro stesso.

Ritorna l’appuntamento con Acquaria 2009
10/03/2009 La prima edizione di Acquaria, svoltasi nell’ottobre 2007, ha conosciuto un’importante e qualificata presenza di professionisti del settore, con oltre 5.500 operatori professionali in visita e un altissimo gradimento dei presenti (l’88% dei visitatori si era dichiarato soddisfatto della propria visita).

Acquaria non si presenta come una fiera tradizionale; è un evento dal format innovativo che, abbinando l’efficacia e l’immediatezza proprie della mostra-convegno alle dimensioni e al respiro della grande manifestazione internazionale, è riuscito a incontrare le esigenze di un pubblico assolutamente qualificato di operatori.

Gli operatori sono sempre più interessati alla formazione; per questo, ad Acquaria 2009, la congressistica assume un ruolo primario, con gli espositori che hanno la possibilità di effettuare workshop/presentazioni in aule attrezzate e le principali associazioni di categoria che organizzano convegni e seminari tecnico-applicativi rivolti a mercati specifici e verticali, e a target qualificati.

Sono esemplificativi al riguardo i dati sugli operatori partecipanti ad Acquaria 2007. Scorrendo le mansioni dei visitatori, il 14,8% risulta titolare/amministratore aziendale (o un dirigente con capacità di spesa), il 9% è costituito da progettisti, il 35% circa è invece un responsabile tecnico o comunque un tecnico, il 26,7% circa ricopre invece ruoli di responsabilità per la gestione della propria azienda (acquisti/marketing/produzione/qualità) mentre il 4% è rappresentato dai tecnici di laboratorio (sempre un 4% da operatori R&S).

In concomitanza con Acquaria 2009 si tengono poi altri eventi verticali sinergici, quali Save (Automazione, Strumentazione, Sensoristica), Mcm (Manutenzione Industriale) e Crea (Termotecnica, Energia e Ambiente), per consentire ai partecipanti di ottimizzare la presenza in fiera e di approfondire tematiche sinergiche.

La distribuzione di gas e di energia ad Amsterdam
10/03/2009 Alliander, una società energetica olandese che serve più di 2,5 milioni di clienti business e privati in Olanda, Belgio e Germania, tramite la sua consociata Liandon ha installato, in totale, 6 Ddw-221 e 280 Ddw-100 per migliorare il suo sistema di distribuzione del gas trasformandolo in un sistema di comunicazione moderno, controllato e monitorato con uno Scada.

Amsterdam ha un gran numero di substazioni del gas, dove Alliander può regolare la rete di distribuzione del gas per la capitale olandese. C’era tuttavia una richiesta: non solo regolare ma anche monitorare in tempo reale l’utilizzo, gli allarmi e la misurazione del flusso. Grazie a queste informazioni Alliander può fornire un miglior servizio ai suoi clienti e ridurre i costi. Per l’unità di telemetria remota ha scelto un nuovo Rtu, il D05 di Datawatt Telecontrol Systems, che utilizza il protocollo di comunicazione basato su Ethernet Iec 60870-5-104. L’utilizzo di cablaggi in fibra ottica per le comunicazioni Ethernet rappresentava una scelta logica dal momento che molti dei link Ethernet avrebbero ecceduto il range massimo di 100 m per i cavi Utp. Tuttavia, la fibra ottica sarebbe stata troppo costosa e quasi impossibile da installare in così poco tempo e in una città affollata.

Dopo alcuni test positivi con Westermo Ddw-100 e le sue esperienze precedenti utilizzando la famiglia di modem Westermo, Alliander ha deciso di impiegare i prodotti Westermo Ethernet Extender allo scopo.

Le caratteristiche chiave sono state il sistema di isolamento galvanico, temperature estese e le performance della linea Dsl. Sono stati effettuati test su circa 17 km. Alliander utilizza al momento una cerchia di Ddw-221 per formare un circuito centrale e ridondante. Da questo circuito centrale sono impiegate 140 linee di comunicazioni punto-punto per connettere le località remote (le substazioni di gas). Ciascun contatto punto-punto consiste in due Ddw100 che estendono il link Ethernet fino a un massimo di 12 km.

Hydrica 2009: il dibattito sull’oro blu è alla Fiera di Padova
10/03/2009 Hydrica, dal 23 al 25 giugno 2009 alla Fiera di Padova, dedica spazio a questa esigenza, presentando le tecnologie, le idee e i progetti per la tutela e la conservazione dell’ambiente, e mette al centro dell’attenzione il dibattito su quella che oggi rappresenta una delle sfide più importanti per il nostro futuro.

Un salone come Hydrica diventa per tutti gli organismi coinvolti un momento ideale di confronto e discussione su temi attuali come quello della tutela della risorsa idrica che, oggi più che mai, non è solo una questione ambientale, ma anche un elemento essenziale per lo sviluppo economico del nostro Paese. Tema attualissimo, di questi ultimi giorni, è la presentazione della prima relazione della Commissione Europea su come “Affrontare il problema della carenza idrica e della siccità nell’Unione Europea” (Com 2008-875 def): il documento, nell’evidenziare i progressi compiuti dai vari Paesi comunitari, sottolinea come ancora molto resti da fare per migliorare la gestione della domanda idrica su più ampia scala in Europa ed evitare la cattiva gestione delle risorse idriche, in particolare nelle zone caratterizzate da carenza d’acqua.

Hydrica 2009 ha coinvolto anche la Mission Economique di Ubifrance in Italia, che porterà in mostra Pmi francesi d organizzerà la “Journée franco-italienne des technologies de l’eau et de l’assainissement”. L’obiettivo della giornata è duplice: da un lato, essa intende rappresentare l’occasione per un confronto sulla gestione delle risorse idriche in Italia e in Francia mettendo in luce come le due tradizionali scuole di pensiero sulla gestione dell’acqua stiano affermandosi in questi due Paesi distintamente; dall’altro, l’iniziativa rientra nel più ampio obiettivo di favorire l’interscambio commerciale tra l’Italia e la Francia attraverso l’incontro tra i maggiori gestori italiani di reti idriche e gli operatori privati del mercato francese che sono riusciti a sviluppare, nel settore del trattamento e della depurazione delle acque reflue, un bagaglio considerevole di tecniche e conoscenze.

DuPont affronta il 2009 con una forte posizione finanziaria
10/03/2009 La società ha riportato nel quarto trimestre 2008 una perdita di 0,70 dollari per azione; escludendo un ricarico di 0,42 dollari per azione di costi derivanti dall’annunciato programma di ristrutturazione, la perdita nel quarto trimestre è stata di 0,28 dollari per azione, in linea con le direttive.

Il declino avvenuto nei mercati delle costruzioni, delle vendite di autoveicoli e nelle spese dei consumatori, amplificato nel quarto trimestre dalla riduzione delle scorte occorsa nella maggior parte delle catene di approvvigionamento, ha provocato un brusco calo nella produzione industriale a livello globale, determinando un’aspra diminuzione nella domanda e nei volumi di vendite della società. Il settore agricoltura, invece, rimane forte.

Si prevede che le deboli condizioni economiche continueranno per tutto il 2009. In questo senso, l’azienda ha rivisto le previsioni degli utili del 2009 comprendendole fra 2,00 e 2,50 dollari per azione, nei confronti della precedente previsione di utili per azione, che si situava fra 2,25 e 2,75 dollari.

Gli utili per tutto il 2008, dal canto loro, sono stati di 2,20 dollari per azione contro 3,22 dollari conseguiti nel 2007; escludendo voci significative, gli utili per azione nel 2008 sono stati di 2,78 dollari rispetto a 3,28 dollari ottenuti nel precedente anno.

Air Liquide ha effettuato nuovi investimenti in Francia e nei Paesi Bassi
10/03/2009 Per accompagnare questa crescita, Air Liquide ha investito in due nuove unità di recupero del diossido di carbonio, a Bazancourt, in Francia, e a Rozenburg, nei Paesi Bassi, per un investimento totale di circa 20 milioni di euro.

L’unità di Bazancourt recupererà 120.000 tonnellate all’anno di diossido di carbonio e sarà messa in servizio alla fine del 2009. L’investimento prevede inoltre un collegamento ferroviario al sito, che consentirà di limitare il trasporto su strada. L’unità di Rozenburg, la cui entrata in funzione è prevista per il primo semestre del 2010, recupererà invece 50.000 tonnellate all’anno per rispondere in particolare alla forte crescita del settore delle coltivazioni in serra nei Paesi Bassi.

Questi investimenti si aggiungono a quello dell’unità di liquefazione di diossido di carbonio di Geleen (Paesi Bassi), che ha conosciuto una terza estensione a ottobre del 2008 e la cui capacità supplementare di produzione è pari a 80.000 tonnellate all’anno. Complessivamente, Air Liquide rafforzerà la sua capacità di produzione totale europea di diossido di carbonio di oltre 250.000 tonnellate entro il 2010. Questi nuovi impianti consentiranno di purificare e liquefare, per poi riutilizzarlo, il diossido di carbonio, che altrimenti sarebbe rilasciato nell’atmosfera.

Basf registra solidi utili in un ambiente economico difficile
11/03/2009 Alla conferenza stampa annuale della società, che si è tenuta a Ludwigshafen, il presidente del comitato esecutivo di Basf, Jürgen Hambrecht, ha spiegato: “Grazie alla nostra offerta diversificata, possiamo godere di una posizione di gran lunga migliore durante questa recessione rispetto ad altre società dell’industria chimica. Business solidi come quello della protezione delle colture, quello alimentare, cosmetico e dell’igiene, così come le attività legate a petrolio e gas, agiscono da fattori stabilizzanti. Nella situazione attuale è particolarmente importante essere solidamente finanziati e trovarsi in uno dei migliori rating dell’industria chimica. Tra i nostri punti di forza abbiamo un flusso di cassa operativo elevato che nel 2008, come negli anni precedenti, ha superato notevolmente i 2 miliardi di euro”.

Il finanziamento del Gruppo Basf resta solido. Alla chiusura dell’esercizio 2008, la società ha registrato un rapporto tra il capitale proprio e le attività pari a circa il 37%. L’indebitamento finanziario del Gruppo Basf è di 14,5 miliardi di euro, con una liquidità di 2,8 miliardi di euro. Circa il 57% dell’indebitamento finanziario è costituito da debiti a lungo termine con scadenza superiore ad un anno. Il finanziamento tramite strumenti di debito a medio e lungo termine della società si basa su obbligazioni del tipo corporate bond, con un insieme di scadenze equilibrate. Malgrado la situazione tesa dei mercati del credito, Basf è stata in grado di autofinanziarsi senza nessuna difficoltà.

Per poter mantenere la competitività a lungo termine dell’azienda, Basf sta accelerando i programmi d’efficienza e ristrutturazione in corso, con l’intenzione di chiudere gli impianti a minore redditività e altre strutture industriali nell’intero Gruppo Basf. Ciò riguarda, ad esempio, le fabbriche di vernici industriali negli Stati Uniti, in Asia e in Europa e gli impianti di precursori per materie plastiche in Asia.

In condizioni normali tali unità industriali verrebbero sostituite da nuove spese in conto capitale. In questo momento Basf sta procedendo alla loro chiusura in modo più rapido rispetto a quello originariamente previsto. Purtroppo nel 2009 ciò porterà alla perdita di un totale di almeno 1.500 posti di lavoro in tutto il mondo.

Baytubes per una maggiore efficienza energetica e un migliore bilancio della CO2
11/03/2009 I riflettori erano puntati su molteplici nuove applicazioni industriali incentrate su Baytubes e sviluppate in collaborazione con alcuni partner di Bayer MaterialScience dell’industria chimica, dell’ingegneria meccanica, degli articoli sportivi ed elettrica/elettronica. I materiali compositi rinforzati a base di Baytubes e polvere di alluminio offrono opportunità del tutto nuove nella progettazione delle costruzioni leggere. Ad esempio, i componenti a base di Cnt presentano una resistenza meccanica molto più elevata, il che significa a sua volta che possono essere prodotti con pareti molto più sottili e quindi pesare molto meno delle controparti in alluminio non rinforzato.

La resistenza alla tensione di questa nuova classe di materiali è simile a quella dell’acciaio, ma con un peso dimezzato grazie alla loro minore densità. In molte applicazioni impegnative, ciò qualifica questi materiali come un’ideale alternativa a minor peso rispetto all’acciaio – ad esempio nella fabbricazione di componenti per le attrezzature sportive o di viti e bulloni sottoposti a pesanti sollecitazioni. In virtù della loro elevata conduttività termica, questi materiali offrono anche molte potenziali applicazioni nelle industrie energetica, elettrica e dei computer.

Dalla Lombardia un progetto comune tra industria e università
11/03/2009 “La Lombardia: crocevia per Università, Industria e Associazioni Tecniche”, titolo della manifestazione, è stata uno spunto importante per riflettere sul futuro della chimica tra università e imprese.

Al riguardo Vittorio Ghisolfi, vice presidente Federchimica, intervenuto ai lavori, ha osservato come vi sia: “un binario inscindibile tra scienza e industria, che è stato e deve rimanere un punto di forza per le università, per i centri di ricerca, per le imprese e per i chimici”.

“L’industria chimica – ha proseguito Ghisolfi – deve operare nella frontiera scientifica, pena la perdita di innovazione e il conseguente deprezzamento dei suoi prodotti. Solo abbinando ricerca e specializzazione si possono cogliere le opportunità del mercato globale. Occorre dunque superare gli ostacoli che troppo spesso si frappongono alla giusta interazione tra impresa e mondo scientifico. L’accademia sia consapevole delle nostre difficoltà competitive: l’energia che costa il 30% in più di quanto pagano i nostri concorrenti europei, le normative troppo sbilanciate e troppo onerose, i tempi biblici per ottenere le giuste autorizzazioni. Anche l’industria deve riconoscere i problemi di finanziamento e di incertezza del mondo scientifico. Sulla base della reciproca conoscenza e collaborazione – ha aggiunto Ghisolfi – creiamo allora un circolo virtuoso, fatto di collaborazione tra ricerca pubblica e privata, di maggiori risorse economiche, di sbocchi professionali per giovani ricercatori”.

“Io credo che il luogo di partenza di questo procedimento, tanto necessario a tutto il Paese, possa essere proprio la Lombardia. Una regione chiave per l’industria chimica italiana, con più del 40% della produzione e degli occupati, la seconda regione chimica europea per numero di addetti e la prima per numero di imprese. La Lombardia può quindi più che autorevolmente candidarsi a essere laboratorio di idee, di azioni comuni, la “porta” naturale sul futuro della chimica. Far sviluppare la chimica in Lombardia – ha concluso il vice presidente di Federchimica – è una necessità ma anche una vera sfida. È la sfida dello sviluppo sostenibile, centrale per l’impresa chimica, ma anche per le università, per il mondo scientifico, per i cittadini”.

DeltaV Sis adottato nei sistemi di protezione da tracimazione per i serbatoi
10/03/2009

La prima realizzazione sarà implementata nel terminal BP Oil di Hemel Hempsted. Successivamente, tale soluzione sarà estesa ad altri siti BP del Regno Unito.

Grazie alla collaborazione con Trident Engineering Consultants per il progetto di Hemel Hempsted, e alla cooperazione con Tas Engineering Consultants per i progetti futuri, sarà affidato a Emerson il compito di progettare, configurare, installare e successivamente verificare questo tipo di installazioni di sicurezza.

Il progetto sarà implementato da Emerson secondo le procedure definite nel proprio Safety Management System, certificato in accordo con i requisiti della norma Iec61511 – lo standard internazionale per i sistemi legati alla sicurezza dell’industria di processo.

Emerson è stata la prima azienda al mondo a rendere disponibile uno smart Safety Instrumented System, DeltaV Sis, per l’appunto. Grazie alla diagnostica predittiva di cui è dotato, DeltaV Sis monitora l’intero loop di sicurezza, e non solamente il logic solver. Questa caratteristica permette di avere impianti più sicuri e produttivi, dal momento che le statistiche indicano che oltre l’85% dei guasti è legato agli strumenti e agli organi finali di controllo. Il logic solver comunica con la strumentazione intelligente attraverso il protocollo Hart per diagnosticare guasti prima che possano diventare fonte di interventi spuri. In pratica, grazie all’intelligenza predittiva, la disponibilità del sistema Sis è massimizzata.

Compensazione volontaria delle emissioni di CO2 di mezzi e impianti
11/03/2009 Il dibattito si è concentrato sui sistemi, regole e metodologie per la compensazione volontaria di gas serra. I vari interventi hanno fornito informazioni utili e dettagliate sulla compensazione volontaria, nell’interesse di tutti coloro che intendono utilizzarla come strumento per contribuire fattivamente al miglioramento della qualità dell’ambiente riducendo le emissioni di CO2 dei propri mezzi in circolazione o dei propri impianti produttivi. Si è tenuto anche un focus group incentrato sulla mobilità sostenibile in cui le imprese più rappresentative del settore automotive e trasporti hanno portato le testimonianze delle loro scelte e dei loro progetti più innovativi sviluppati per contribuire alla diminuzione dell’impatto ambientale.

È stato portato ad esempio un panorama complessivo delle soluzioni tecniche che possono permettere di migliorare la circolazione e ridurre l’inquinamento, soffermandosi in particolare sull’imminente nuova generazione di navigatori intelligenti, capaci di tenere conto delle informazioni sul traffico e di suggerire il percorso più ecocompatibile. Durante la tavola rotonda, è stato riassunto l’andamento del mercato internazionale dell’auto nel corso del 2008 da cui sono emersi dati piuttosto negativi: -20% in Europa Occidentale e picco di negatività in Spagna con -50%; -18% negli Usa mentre l’Italia vive una situazione sicuramente meno critica con “solo” -13% anche se è caratterizzata dalla presenza di uno dei parchi circolanti più vecchi: quasi il 50% dei veicoli hanno quasi 10 anni e corrisponde alle categorie da Euro 0 a Euro 2. Nel nostro Paese si salvano però le auto a metano e Gpl, un segnale molto positivo a vantaggio dell’ambiente anche perché la nostra sembra essere una delle nazioni con il maggior numero di auto al mondo: 47 milioni di veicoli totali di cui 34 milioni autovetture. Sembra comunque che per i primi mesi del 2009 si intraveda la comparsa dei primi segnali di ripresa, sia in Italia sia in Europa.

Partner italiano sull’emission trading
11/03/2009 La partnership è la prima siglata in Italia. La collaborazione consente ai clienti di Eco-Way l’accesso a una gamma più ampia di prodotti e servizi: l’industria italiana potrà beneficiare di un accesso facilitato e a costo inferiore ai principali mercati e controparti al mondo, di ampliare la gestione del proprio magazzino di CO2 (Eua, Cer, Ver) attraverso prodotti Swaps, Pronti c/termine, Prestiti sulle commodities e di partecipare allo sviluppo di progetti all’estero per ottenere Crediti di CO2.

A seguito di questo accordo, in funzione dell’inizio della II Fase dell’Emission Trading, per favorire le aziende italiane da un punto di vista economico, anche a seguito della fase recessiva, Eco-Way ha abbassato le proprie fees di negoziazione e di advisory su livelli finora mai riscontrati sul mercato italiano e di gran lunga più bassi rispetto ai pochi propri concorrenti. Con 200 milioni di tonnellate di CO2 allocate, l’Italia rappresenta circa il 10% del totale europeo (2B) e il 9% del totale degli impianti industriali coinvolti nella Ets. Durante la fase pre-Kyoto dell’European Emission Trading Scheme (2005-2007) il divario tra le quote allocate e quelle distribuite per le aziende italiane è stato di 43 milioni di tonnellate di CO2 con il 51% delle imprese in posizione di debito perché non rispettano i limiti assegnati. Inoltre, l’Italia rappresenta l’11% di tutte le emissioni di gas serra prodotte nei 27 paesi dell’Ue. Il protocollo di Kyoto ci obbliga a tagliare le emissioni entro il 2012 del 6,5% rispetto ai valori del 1990. Tuttavia l’Italia è a oggi in ritardo rispetto a questo obiettivo. Già a partire dal 2006, mentre gli altri Paesi dell’Ue in media hanno ridotto le proprie emissioni del 7,7%; l’Italia le ha aumentate del 9,9%.

Tecnologia GE per il controllo delle emissioni
11/03/2009 La centrale di Sermide (MN) di Edipower raggiungerà i nuovi standard inerenti le emissioni NOx degli impianti elettrici a ciclo combinato, i più rigidi in Europa, con l’aiuto del sistema DLN 2.6+ di GE Energy. Edipower genera l’8% circa del fabbisogno nazionale e 7.700 megawatt (MW) di potenza in esercizio, di cui 750 MW generati da fonti rinnovabili.

Il 1° gennaio 2009, la Regione Lombardia ha introdotto nuovi standard per la limitazione delle emissioni degli ossidi di azoto (NOx) a 30 milligrammi (mg) /Nm3 rispetto agli attuali 50 mg/Nm3Integrando questo innovativo sistema al complesso di Sermide, Edipower potrà limitare le proprie emissioni di gas serra come NOx e monossido di carbonio (CO) entro la nuova soglia di 30 milligrammi (mg) /Nm3. Il sistema DLN 2.6+ provvederà inoltre a ridurre al 40%, i livelli minimi di carico operativo delle turbine a gas, ottimizzando la flessibilità operativa e incrementando i vantaggi sia nei confronti dell’ambiente sia dei parametri economici del progetto.

Attraverso l’integrazione dei sistemi di combustione DLN 2.6+, GE provvederà all’aggiornamento delle tre turbine a gas 9FA+e in funzione presso il sito di Sermide. Per soddisfare la richiesta di Edipower per un progetto di breve esecuzione, GE eseguirà i singoli upgrade in parallelo, pianificando le interruzioni di corrente elettrica al fine di ridurre al minimo le fasi di inattività del ciclo produttivo dell’impianto.

prodotti
Sistema modulare per cuscinetti per riduttori epicicloidali
10/03/2009 Questo sistema modulare, che offre la standardizzazione dei cuscinetti impiegati, una riduzione del numero di componenti e una semplificazione della logistica, viene già impiegato all’interno di riduttori con prestazioni pari a 1,5, 2 e 2,5 MW realizzati da un produttore tedesco di riduttori.

È composto da cuscinetti a rulli cilindrici della serie RN a una corona, sprovvisti di anello esterno. Questi cuscinetti sono muniti di una gabbia in ottone massiccio in un solo pezzo, centrata sull’anello interno. La gabbia, nella sua configurazione standard, è dotata di scanalature d’ispezione che consentono di eseguire valutazioni endoscopiche delle condizioni dell’anello interno.

A seconda del tipo di carico da sopportare e delle condizioni di applicazione, questi cuscinetti a una corona possono essere composti da set multipli di due, tre o quattro cuscinetti.

Nke fornisce set di cuscinetti multipli pronti per il montaggio. Le ridotte tolleranze costruttive richieste da ogni singolo cuscinetto e il preciso accoppiamento dei singoli cuscinetti tra loro garantiscono un’uniforme distribuzione dei carichi radiali. Ogni set di cuscinetti contiene anche componenti quali anelli di sicurezza e anelli con orletti, necessari ai fini del fissaggio assiale dei cuscinetti ai riduttori epicicloidali. All’occorrenza è possibile adeguare perfettamente la larghezza complessiva dei set di cuscinetti alle rispettive condizioni d’impiego e allo spazio disponibile mediante anelli intermedi.