Edizione N° 31 del 13 novembre 2007

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 31 del 13 novembre 2007


prodotti
Mettler Toledo: rifrattometro Quick-Brix, disponibile in due versioni
13/11/2007 Quick-Brix 60 è un misuratore portatile del grado Brix, compatto e semplice da usare adatto per testare la maturazione dei prodotti agricoli direttamente sul campo. Rappresenta la soluzione ideale per effettuare misure del grado di Brix direttamente nella vigna, nei campi di fragole o nella macchina spremitrice. Basta spremere una goccia di campione sul prisma e con un semplice click si ottiene un risultato affidabile e accurato con notevole risparmio di tempo.

Quick-Brix 90 è il prodotto maggiormente richiesto dalle industrie alimentari e delle bevande in quanto caratterizzato da un intervallo di misura più ampio e da una più elevata accuratezza di misura rispetto al Quick-Brix 60. Se le materie prime in arrivo devono essere analizzate al momento dello scarico merce oppure si devono effettuare controlli rapidi durante il processo di produzione, Quick-Brix 90 è lo strumento ideale grazie al suo elevato grado di risoluzione che assicura che prodotti alimentari, quali marmellata, miele, concentrati di succo, o cibo in scatola, contengano la giusta quantità di zucchero.

Entrambe le versioni del Quick-Brix sono realizzate a prova di spruzzo e possono essere tranquillamente utilizzate in ambienti polverosi o in condizioni avverse. Per la pulizia è sufficiente un semplice risciacquo con acqua e, grazie alle loro ridotte dimensioni e peso, è sufficiente riporli in una qualsiasi tasca per avere sempre a disposizione strumenti rapidi e affidabili. Qualsiasi operazione, come la taratura, è estremamente semplice e può essere effettuata da qualsiasi operatore mediante un semplice click. La tecnologia digitale, contrariamente alla tradizionale misura ottica del livello di Brix, elimina i possibili errori umani garantendo risultati veloci e accurati.

ABB: sistema di analisi non invasivo per gli impianti produttivi di ST Microelectronics
13/11/2007 ABB ha fornito a ST Microelectronics un analizzatore WPA “Wet Process Analyzer” per un controllo rapido e non invasivo delle soluzioni chimiche di processo. La fornitura consiste in un analizzatore FTIR, modello Wet Process Analyzer, dotato di quattro celle ClippIR+ a fibre ottiche, ciascuna dedicata all’analisi di contaminanti presenti nelle soluzioni di alcol isopropilico impiegate nel processo di lavaggio di wafer al silicio prodotti da ST Microelectronics e utilizzati per la produzione di chip.

La fornitura comprende inoltre le attività di installazione, start-up e training. L’analizzatore fornito da ABB consentirà a ST Microelectronics di ottimizzare il controllo di processo attraverso analisi chimiche in linea, aumentare la resa manifatturiera di chip al silicio, limitare l’impiego di soluzioni chimiche e ridurre gli scarichi delle stesse, grazie al loro utilizzo su linee di riciclo controllate garantendo così una riduzione dell’impatto sull’ambiente.

Obiettivo principale di ST Microelectronics era quello di poter controllare rapidamente alcune tra le soluzioni chimiche di processo più critiche, applicando una tecnologia non invasiva: ABB ha saputo proporre una soluzione vincente. Si tratta della prima fornitura di un analizzatore FTIR per il controllo di processi Semicon in Italia e rappresenta un successo per l’unità Analitical & Advanced Solutions di ABB che ha lavorato a stretto contatto dapprima con il centro R&D di ST Microlectronics e successivamente con il reparto produttivo di Agrate Brianza (Milano).

Nel corso del 2006, grazie a un programma concordato con ABB, ST Microelectronics ha avuto modo di valutare la versatilità, le prestazioni e la funzionalità del WPA nel proprio sito di Agrate, scoprendone immediatamente le enormi potenzialità e l’utilità per il controllo delle contaminazioni in processi critici.

L’analizzatore WPA si è rivelato uno strumento efficace per mantenere i parametri chimici chiave entro le specifiche di processo durante la fase di rimozione di polimeri sui wafer al silicio, i processi di lavaggio e le operazioni di etching selettivo su substrati metallici.

La tecnologia ad infrarossi FTIR e la metodologia di analisi in-linea con la cella ClippIR+, brevettata da ABB, consente di effettuare analisi in scansione delle soluzioni di processo ogni 30 secondi, senza introdurre corpi estranei a contatto con il campione misurato, prelevare alcuna porzione della soluzione da analizzare e dover poi distruggere il campione analizzato. Grazie all’impiego di fibre ottiche, la misura analitica è effettuata in-situ, senza estrarre il campione e quindi senza rischi di contaminazione.

notizie
Parte l’applicazione dell’eco contributo
10/11/2007 I prodotti AEE (Apparecchiature Elettriche Elettroniche) prendono in carico il finanziamento del nuovo sistema di riciclo dei rifiuti elettronici secondo il principio comunitario del “chi inquina paga”.

Per numerosi prodotti quali Tv, piccoli elettrodomestici, frigoriferi e climatizzatori a partire dal 12 novembre il consumatore italiano è chiamato a versare l’eco contributo visibile all’atto dell’acquisto di un nuovo prodotto. Non si tratta di una tassa ma di un importo che si aggiunge al prezzo e che i produttori si impegneranno a utilizzare per riciclare i vecchi apparecchi nel rispetto della salute e puntando a recuperare risorse preziose.

“L’eco contributo – ha dichiarato Danilo Bonato, direttore generale di Re.Media – in vigore in numerosi paesi europei è garanzia di trasparenza per il consumatore, che non subirà aumenti di prezzo “nascosti”, ma conoscerà esattamente il valore economico per il riciclo” . Re.Media, Consorzio di riferimento nel settore della Consumer Electronics e nella Climatizzazione ha reso noti gli eco-contributi introdotti. Di seguito gli importi Ecr, con Iva al 20% inclusa

Grandi elettrodomestici
– piani cottura e cappe (2,00)
– lavaggio e cottura (5,00)
– climatizzatori (6,00)
– frigoriferi e congelatori (16,00)

Consumer electronics
– audio, foto e video (0,50)
– monitoraggio e controllo (0,50)
– tv fino a 32 pollici, inclusi (3,50)
– tv oltre 32 pollici (7,00)

Piccoli elettrodomestici e apparecchiature varie
– prodotti fino a 2 kg (0,25)
– prodotti oltre 2 kg e fino a 5 kg (0,50)
– prodotti oltre 5 kg e fino a 10 kg (1,00)
– prodotti oltre 10 kg e fino a 30 kg (2,00)
– prodotti oltre 30 kg e fino a 60 kg (5,00)
– prodotti oltre 60 kg (12,00)
– dispositivi medici (0,50)

Corso sulla gestione integrata dei rifiuti
13/11/2007 Il 63° corso di aggiornamento in Ingegneria Sanitaria- Ambientale del Politecnico di Milano, si propone di fornire un quadro quanto più possibile completo e aggiornato sulle potenzialità effettive e sui limiti di tali pratiche operanti in sinergia. A partire dall’inquadramento normativo nazionale e comunitario, quest’ultimo in continua evoluzione alla luce della proposta della nuova Direttiva Quadro, si affronterà innanzitutto il tema delle politiche di riduzione della produzione e delle modalità di raccolta, a esse strettamente correlate.

Successivamente sarà inquadrato il ruolo del recupero di materia mediante un’analisi delle principali filiere di riciclo, e quello del recupero di energia, effettuato mediante tecnologie consolidate e innovative. In conclusione saranno presentate alcune tecniche di valutazione comparativa dei percorsi di recupero e smaltimento e sarà dato ampio spazio, in una tavola rotonda conclusiva, alla illustrazione delle più significative esperienze di gestione. Il corso si rivolge a professionisti e tecnici del settore, alle pubbliche amministrazioni e alle agenzie per la protezione dell’ambiente, oltre che a ricercatori, dottorandi e assegnisti di ricerca.
Per effettuare l’iscrizione è necessario compilare la scheda disponibile sul sito web e quindi inviare la ricevuta di pagamento alla segreteria amministrativa tramite fax (+39-02-23996499) o e-mail (laura.chinello@polimi.it).

L’iscrizione sarà effettiva solo dopo il versamento della quota e la compilazione della scheda nei modi e nei tempi indicati.

Il corso si svolgerà presso il Politecnico di Milano – Campus Leonardo, Aula S01, piazza Leonardo da Vinci 32 – Milano (stazione Piola della linea metropolitana 2). L’impegno sarà compreso di norma tra le ore 9.00 e le ore 18.00.

La registrazione dei partecipanti avrà luogo presso la sede del corso, lunedì 28 gennaio tra le ore 8.30 e le ore 10.00. Al termine del corso sarà rilasciato dai Direttori un attestato di frequenza.

Tavola rotonda sul protocollo di Kyoto: cogliere l’opportunità dei Meccanismi Flessibili
13/11/2007 L’ormai imminente avvio del periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto (2008-2012), mette in primo piano l’importanza del ricorso ai cosiddetti meccanismi flessibili, al fine di colmare il notevole gap che separa ancora l’Italia dal raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (entro il 2012, -6,5% rispetto ai livelli del 1990).

Se ne è discusso nella Tavola Rotonda “Protocollo di Kyoto: cogliere l’opportunità dei Meccanismi Flessibili”, durante la Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un Nuovo Sviluppo

Organizzato da DNV – verificatore dei progetti di riduzione delle emissioni – e da Kyoto Club, il Convegno ha analizzato alcuni aspetti relativi ai due meccanismi di progetto previsti dal Protocollo di Kyoto – Clean Development Mechanism (CDM) e Joint Implementation (JI) – finora poco conosciuti e poco utilizzati da parte delle imprese italiane come “volano” per investimenti e iniziative industriali internazionali in settori come energia pulita, efficienza energetica, innovazione tecnologica, riqualificazione industriale. È importante colmare questa lacuna e creare le condizioni per una forte azione di trasferimento delle tecnologie a basse emissioni di carbonio che coinvolga il mondo produttivo italiano.

I partecipanti alla Tavola Rotonda – presieduta da Gianni Silvestrini, Kyoto Club, e moderata da Enrico Pagliarini, Radio 24 Il Sole 24 Ore – hanno illustrato numerosi casi di applicazione del CDM, evidenziandone le “opportunità” e i “vantaggi”. Nel corso dei lavori, sono state approfondite e discusse esperienze concrete nello sviluppo dei progetti, dalla fase istruttoria all’architettura finanziaria dell’operazione.

Il Gestore Servizi Elettrici ha presentato l’attuale contesto italiano degli strumenti finanziari facendo una panoramica dei servizi alle aziende per il supporto e la promozione dello sviluppo di progetti CDM/JI, dei limiti al finanziamento pubblico dei progetti e del ruolo che le istituzioni potrebbero coprire anche per l’internazionalizzazione delle imprese.

Elfride Covarrubias, CDM/JI Hub Technical Responsible DNV Italia, ha puntato invece l’attenzione sulle iniziative volontarie di riduzione e di scambio dei diritti di emissione promosse da un numero crescente di aziende o Stati che operano in settori o in aree geografiche non disciplinati dal Protocollo e dalla Direttiva europea Emissions Trading. A questo proposito, la IETA (International Emissions Trading Organization) sta elaborando delle linee guida internazionali per fornire un punto di riferimento comune per le modalità di sviluppo e attuazione di questi progetti locali su base volontaria.

E per quanto riguarda le attività di monitoraggio, reporting e verifica dei progetti, oltre alle disposizioni del Protocollo e della Direttiva, sono disponibili specifiche linee guida (ISO 14064), messe a punto dall’ISO – International Standard Organization, che ha stabilito anche i requisiti per l’accreditamento degli organismi di verifica (ISO 14065). Linee guida alla cui elaborazione hanno contribuito anche gli esperti DNV.

Concluse le iscrizioni per l’edizione 2007 del Premio Impresa Ambiente
13/11/2007 Sono arrivate fino al 10 novembre 2007 le candidature al Premio, promosso da Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere, Camere di Commercio di Roma e Milano e nato con l’obiettivo di valorizzare le imprese private e pubbliche che si siano distinte in un’ottica di Sviluppo Sostenibile, Rispetto Ambientale e Responsabilità Sociale.

Si sono iscritte più di 60 aziende, provenienti da tutto il territorio nazionale, con i loro progetti/prodotti innovativi che mirano a rispondere alle esigenze di sviluppo del presente senza compromettere la capacità di crescita delle generazioni future.

Il premio ha visto nelle scorse edizioni centinaia di aziende candidate con progetti e prodotti che hanno contribuito concretamente a migliorare l’impatto economico, sociale e ambientale. Dal trasporto delle merci su chiatte alla produzione di energia elettrica con aquiloni, passando per la coltivazione di conchiglie e la produzione di giocattoli a base di amido di mais, fino al treno fotovoltaico, il Premio ha portato alla ribalta i progetti più diversi.

A proporli sono state realtà italiane, private e pubbliche; aziende già grandi e affermate, come Illycaffè, Trenitalia, Costruzioni Margheri, ma anche piccole imprese con un grande potenziale. Tutte comunque aziende ‘innovative’, come la Sotral di Torino che, premiata in Italia nel 2005, si è poi aggiudicata il Premio Europeo accreditandosi tra le realtà internazionali più all’avanguardia nella logistica alimentare.

È infatti cresciuto, negli ultimi anni in Italia, il numero di aziende che hanno fatto dell’attenzione all’ambiente un asset strategico per la competitività; di imprenditori guidati da una nuova filosofia del fare impresa; di organizzazioni che riconoscono l’esigenza di una costante relazione tra attività economiche e ambiente naturale.

“Con il disegno di legge Industria 2015– ha spiegato il Ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani – si vuole premiare le imprese che coniugano sviluppo e tutela ambientale e che fanno della politica verde un motore essenziale per essere competitivi. Efficienza energetica e mobilità sostenibile, i primi due progetti di innovazione industriale avviati già con la scorsa finanziaria, vanno in questa direzione: incoraggiano la riqualificazione di comparti industriali esistenti verso prodotti più efficienti, richiesti dal nuovo contesto energetico e – conclude il ministro- mettono l’innovazione industriale al servizio del trasporto, per muovere persone e merci in modo ecologico, sicuro, economico e tempestivo”.

Le imprese vincitrici del Premio Impresa Ambiente saranno ammesse di diritto a partecipare all’edizione 2008 dell’European Business Awards for the Environment, promosso dalla Commissione Europea (DG Ambiente), per riconoscere e sostenere le organizzazioni che abbiano contribuito allo Sviluppo Sostenibile.

Il premio, a cadenza annuale e diviso in quattro categorie (miglior gestione, miglior prodotto, miglior processo, migliore cooperazione internazionale), è destinato alle organizzazioni che abbiano introdotto significative innovazioni di processo, sistema, tecnologia, prodotto, o abbiano avviato partnership internazionali. Rappresenta, dunque, un’occasione per utilizzare l’ambiente come “motore” economico essenziale per essere competitivi a livello europeo e favorire la crescita delle imprese italiane.

Le imprese vincitrici riceveranno i riconoscimenti nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà a Roma a dicembre, nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano.

Gaz de France sceglie le turbine di ultima generazione GE per un impianto energetico in Francia
13/11/2007 Gaz de France, uno dei maggiori operatori energetici d’Europa, ha scelto di affidarsi all’innovativa tecnologia classe F di GE Energy per il suo nuovo impianto energetico a ciclo combinato che produrrà fino a 430 megawatt di energia destinata alla regione francese della Bretagna.

Il contratto chiavi in mano, del valore di circa 250 milioni di euro, prevede la fornitura di un generatore con turbina a gas Frame 9FB e di una turbina a vapore modello 109A Heat da installare presso la nuova struttura di Montoir de Bretagne, cittadina affacciata sulla Loira.

Progettata per essere una delle turbine a gas a 50 hertz con raffreddamento ad aria più avanzate al mondo, il modello 9FB costituisce l’ultimissima evoluzione della tecnologia classe F di GE che vanta oltre 20 milioni di ore di servizio operativo a livello mondiale. Funzionando con gas naturale, il sistema a ciclo combinato basato su 9FB di Montoir de Bretagne arriverà a superare il 57% di efficienza termica.

La turbina a gas 9FB sarà prodotta presso lo stabilimento francese di GE a Belfort, l’impianto per la produzione di turbine a gas più grande del paese; la turbina a vapore sarà invece prodotta a Schenectady, nei pressi di New York. La consegna dei sistemi GE è stimata per l’estate 2008, mentre le attività commerciali dell’impianto avranno inizio a fine dicembre 2009.

GE è a capo di un consorzio che vede coinvolta anche Tecnicas Reunidas, società spagnola di ingegneria e impiantistica. Oltre a produrre e fornire l’attrezzatura per l’impianto, GE è responsabile anche della gestione del progetto e degli aspetti ingegneristici; Tecnicas Reunidas si occuperà invece delle restanti forniture di attrezzature e materiali, dello svolgimento dei lavori e dell’allestimento degli impianti meccanici ed elettrici.

DuPont consolida la produzione di Hytrel in Lussemburgo
13/11/2007 La nuova linea fa parte di un progetto di investimento dell’azienda di nove milioni di dollari per integrare l’intera catena di produzione di Hytrel, dal processo di polimerizzazione al compounding e alla consegna del prodotto finito ai clienti. Il consolidamento, presso lo stabilimento in Lussemburgo, consentirà una maggiore produttività, ridurrà l’impatto ambientale e migliorerà l’assistenza fornita ai clienti. Grazie all’espansione dello stabilimento sono inoltre stati creati undici nuovi posti di lavoro presso DuPont Luxembourg.

Il compounding di Hytrel precedentemente effettuato a Mechelen, in Belgio, richiedeva la programmazione annuale di 300 spostamenti via camion su una distanza di 200 chilometri, per trasportare il materiale polimerizzato dal Lussemburgo a Mechelen per la lavorazione finale. I vantaggi apportati all’ambiente dal nuovo approccio di consolidamento di DuPont consistono nell’eliminazione della maggior parte delle operazioni di gestione e trasporto dei materiali e in una considerevole riduzione dell’utilizzo e dello smaltimento del materiale di imballaggio. Inoltre l’azienda spera di ottenere sinergie produttive tramite l’integrazione di tutti i processi in un solo stabilimento. Tra gli altri obiettivi futuri anche un aumento di flessibilità operativa e un migliore servizio di assistenza ai clienti.

La nuova linea di compounding ha avviato le operazioni nell’aprile 2007, producendo campioni di prodotti sottoposti in seguito a severi collaudi prima di essere sottoposti all’approvazione dei clienti di DuPont. La produzione commerciale di Hytrel in Lussemburgo inizia a ottobre 2007 ed è già in programma una seconda linea per il 2008. La domanda globale di questo tecnoelastomero termoplastico, che unisce la flessibilità della gomma alla resistenza e alla semplicità di lavorazione dei materiali termoplastici, continua a crescere, in particolar modo per i prodotti automobilistici e industriali così come per i beni di consumo e gli articoli sportivi.

Siemens modernizza l’impianto di trattamento dell’acqua di una centrale termica in Slovacchia
13/11/2007 La divisione Industrial Solutions and Services di Siemens ha ricevuto un ordine dall’azienda slovacca Slovenske Elektrarne per l’ammodernamento del sistema di trattamento dell’acqua della centrale di energia termica Elektrarne Novarky, in località Zemianske Kostol’any, i cui lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2007

La società per azioni Slovenske Elektrarne, con sede a Bratislava, è fornitore di energia in Slovacchia e gestisce due centrali di energia nucleare, 34 di energia idroelettrica e due di energia termica.

La centrale di energia termica Elektrarne Novarky genera elettricità e distribuisce acqua calda e riscaldamento alle città di Prievidza, Novaky e Zemianske Kostol’any, oltre che alle fabbriche. La centrale energetica prende dal fiume l’acqua necessaria per trasformarla poi in vapore. Prima che quest’acqua sia utilizzata nelle centrali, deve essere trattata e pulita. Per questo Siemens sta trasformando l’impianto esistente di desalinizzazione in un sistema di osmosi inversa. Ciò richiede l’installazione di due sistemi, di cui uno con funzione di riserva utilizzato quando è in corso la manutenzione o in caso di guasto al sistema principale. Ogni impianto ha un flusso di 80 metri cubici all’ora.

I sistemi di osmosi inversa sono caratterizzati da un misuratore automatico di sostanze chimiche e studiati in modo tale per cui i depositi sulle superfici delle apparecchiature siano rimossi.

Inoltre c’è uno strumento di misurazione che, sempre in modo automatico, rileva il valore del pH e della conduttività dell’acqua per garantire la presenza di alcuni elementi necessari all’attività della centrale energetica.

Siemens ha inoltre modernizzato l’apparecchiatura già esistente per la filtrazione dell’acqua di fiume. I filtri per la prima fase di pulizia, ad esempio, devono essere predisposti per la misurazione di parametri quali conduttività, valore pH, torbidità e livello dell’acqua nelle cisterne. Il progetto di modernizzazione dell’impianto renderà automatico il funzionamento dei filtri e la loro pulizia.

I fanghi eliminati alla fine del processo di trattamento dell’acqua sono inerti e non richiedono nessun ulteriore trattamento.

Siemens si occuperà della pianificazione, modernizzazione e fornitura di tutte le attrezzature sia relative al sistema di distribuzione dell’energia, sia alla strumentazione ed ai sistemi di automazione. Grazie ai sistemi di controllo è possibile inoltre monitorare, o se necessario, modificare in tempo reale tutti i parametri principali dell’acqua come pressione, temperatura e flusso nell’intero processo di trattamento.

Samsung Italia entra in Consorzio Re.Media
13/11/2007 “Riteniamo” dichiara Marco Sala, Environmental and Quality Manager di Samsung Italia “che Re.Media in questo momento rappresenti per la nostra azienda la soluzione più efficace per la gestione dei RAEE sul territorio italiano”.

Oltre a Samsung, numerosi marchi leader del settore hanno scelto Re.Media, confermandone il ruolo di riferimento istituzionale e la competenza sui temi ambientali.

“Siamo orgogliosi che marchi come LG Electronics, Panasonic, Philips, Samsung, Sharp, abbiano scelto Re.Media per adempiere in modo sicuro alla normativa italiana sui RAEE” dichiara Danilo Bonato, direttore generale di Consorzio Re.Media “e il fatto che aziende leader di settore siano riunite in uno stesso sistema collettivo consente di attuare un approccio strategico univoco e coordinato alla gestione del fine vita dei prodotti elettronici”.

DSM Somos DMX-SL 100 ha conquistato l’attenzione dei visitatori della fiera TCT
13/11/2007 L’evento, presenziato da oltre 2.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo e da 100 esibitori, è considerato il convegno e la mostra più importante del Regno Unito, specializzato in design di prodotti e tecnologie per innovazioni produttive. Sono molti coloro che quest’anno hanno avuto modo di conoscere meglio Somos “X” Factor.

Le prestazioni uniche di DMX-SL 100 sono dovute a una formula chimica innovativa che produce resine SL rigide ma anche pieghevoli, rendendole molto appropriate per rifiniture secondarie. I componenti realizzati in DMX-SL sono anche eccezionalmente duri, presentano un’alta resistenza alla trazione (2000-2400 MPa) e caratteristiche di deformazione elastica simili a quelle dei materiali termoplastici — prestazioni che, come molti riconoscono, portano la stereolitografia un passo più vicina al direct manufacturing.

DMX-SL è ora disponibile tramite aziende di prototipazione rapida negli Stati Uniti e in Europa. In Europa: Alphaform, con sedi nel Regno Unito e in Germania; Cresilas in Francia; Groupe Erpro in Francia; Gerg Rapid Prototyping GmbH in Germania; Materialise NV in Beligio; e Prototal AB in Svezia.

Per maggiori informazioni sull’acquisto di resine stereolitografiche direttamente da DSM Somos contattare l’ufficio vendite del Nord America al numero : +1-847-468-7809 (o il numero verde +1-800-222-7189 valido solo negli USA e in Canada). Per l’Europa mandare un’email a o visitare il sito.

2030, il futuro è nella plastica
13/11/2007 È la plastica a garantirci un futuro più sereno, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche della salute, dell’energia e dell’ambiente. Parola di Ray Hammond, futurologo di fama mondiale, che oggi al Politecnico di Milano ha presentato la sua visione degli anni a venire, proprio in relazione al ruolo della plastica.

Grazie alle materie plastiche nei prossimi venti anni potremo conservare meglio gli alimenti, grazie a speciali sensori che ci informeranno di eventuali alterazioni del cibo; con la plastica potremo trasferire acqua nei luoghi dove essa scarseggia, e anche rendere più produttiva la coltivazione di sementi.

Disporremo di auto realizzate in plastica, leggerissima ma molto resistente, che ci consentiranno un notevole risparmio energetico, di abitazioni in grado di resistere a cambiamenti climatici improvvisi e devastanti (pensiamo ai cicloni).

E ancora, plastica per la diagnostica, per operazioni chirurgiche e protesi sempre più sofisticate (persino muscoli artificiali!). Per arrivare alla qualità della vita di tutti i giorni, che già oggi non sarebbe pensabile senza la plastica, e che in futuro migliorerà tanti altri aspetti del nostro benessere, dal mondo delle telecomunicazioni (non più cellulari e videochiamate ma ologrammi!) alla nostra vita sportiva.

Insomma un materiale davvero irrinunciabile, una risorsa preziosa, che bisogna valorizzare anche imparando a gestirla.

La giornata è stata aperta con l’intervento del professor Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano, che ha dichiarato:”L’invenzione della plastica ha modificato sostanzialmente gli oggetti che usiamo dai quali siamo circondati nel nostro vivere quotidiano. Credo che molti cambiamenti ancora devono avvenire e che questi saranno dovuti all’impatto della chimica che riuscirà a offrirci materiali sempre più leggeri, sempre più resistenti, sempre più biodegradabili. Come tutte le grandi invenzioni, essi costituiranno un bene essenziale dell’umanità se ne faremo un uso intelligente, colto e rispettoso dell’ambiente.”

Per consolidare il rapporto tra Industria e Università, favorire l’orientamento dei percorsi formativi a tematiche di interesse industriale e attrarre giovani talenti nelle imprese chimiche, al termine della conferenza PlasticsEurope Italia ha assegnato tre borse di studio dell’importo di 2.500 euro ciascuna a tre allievi del Politecnico di Milano che si sono particolarmente distinti con studi attinenti i materiali polimerici.