Edizione N° 39 del 8 luglio 2008

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 39 del 8 luglio 2008


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Con SolarMagic National Semiconductor fa il suo ingresso nel mercato fotovoltaico
08-07-2008 Sfruttando un know how di prim’ordine nel settore della gestione della potenza e dei dispositivi a elevata efficienza energetica, National Semiconductor ha annunciato il proprio ingresso nel mercato fotovoltaico con una nuova tecnologia espressamente ideata per incrementare l’energia complessiva prodotta dai sistemi di potenza alimentati a energia solare. Le prestazioni delle installazioni a energia solare, attualmente, sono influenzate molto negativamente in presenza di ombre: la nuova tecnologia uscita dai laboratori di National Semiconductor permette invece di minimizzare questo effetto ottimizzando la quantità di energia prodotta dai pannelli solari.

“L’ingresso nel mercato fotovoltaico – ha detto Michele Sclocchi, di recente nominato marketing manager europeo Renewable Energy Systems – rappresenta una naturale estensione della nostra offerta nel campo dei sistemi a elevata efficienza energetica”. “I nostri esperti hanno risolto un problema molto sentito nel mondo reale consentendo agli utilizzatori di produrre più energia in condizioni ambientali avverse e quindi ottimizzare il ritorno dell’investimento in una fonte energetica compatibile con l’ambiente”.

Le prime “prove sul campo della tecnologia SolarMagic sono condotte in cooperazione con REgrid Power, uno dei maggiori installatori di pannelli solari con sede in California.

EnerSolar+, il nuovo settore dedicato al solare e alle energie rinnovabili
08-07-2008 A partire dall’edizione 2009 le tre rassegne per operatori professionali organizzate da Fiera Milano Tech, società interamente controllata dal Gruppo Fiera Milano, rientreranno sotto il marchio-ombrello Tech for Business e rappresentano la continuazione storica del marchio Intel.

Numerose saranno le novità, tra le quali l’ampiamento dell’offerta di EnerMotive con il nuovo settore EnerSolar+ nell’ambito del quale saranno esposte tecnologie, soluzioni e servizi per applicazioni in ambito sia civile sia industriale.

EnerSolar+ costituirà il cuore tecnologico per lo sviluppo di soluzioni industriali sostenibili sul grande palcoscenico del confronto intellettuale di idee, progetti e programmi rappresentato anche dal Festival Internazionale dell’Ambiente.

Con un focus sui settori del solare fotovoltaico e termico, EnerSolar+ metterà in mostra anche le più avanzate soluzioni relative alla produzione di energia da altre fonti rinnovabili: energia eolica, idroelettrica, geotermica, biomasse, biogas e biocombustibili liquidi, idrogeno e celle a combustibile, cogenerazione e generazione distribuita.

Oltre alla sezione espositiva, EnerSolar+ prevede un calendario di convegni e workshop che si concentrerà in due dei quattro giorni di svolgimento, con gli interventi delle più autorevoli voci del mercato e della ricerca.

Intel crea una società per lo sviluppo dell’energia solare
08-07-2008 Intel Capital, l’organizzazione di investimenti globali di Intel, sta investendo 50 milioni di dollari in SpectraWatt, affiancata da Cogentrix Energy, LLC, società interamente controllata dal Goldman Sachs Group, Inc., PCG Clean Energy and Technology Fund (CETF) e Solon AG. La transazione dovrebbe chiudersi nel secondo trimestre del 2008.

SpectraWatt si occuperà della produzione e della fornitura di celle fotovoltaiche per i produttori di moduli solari. Oltre che sulle tecnologie evolute per le celle solari, le iniziative di sviluppo di SpectraWatt saranno concentrate sul miglioramento degli attuali processi produttivi al fine di ridurre i costi della generazione di energia fotovoltaica. SpectraWatt prevede di iniziare le operazioni nell’impianto di sviluppo di tecnologie evolute e di produzione nell’Oregon nel secondo semestre del 2008, con le prime spedizioni di prodotti previste entro la metà del 2009.

Le celle solari sono i componenti discreti di un sistema di produzione di energia solare utilizzati per convertire la luce solare in elettricità. Secondo Photon Consulting, nel 2007 il segmento di mercato degli utenti finali per la tecnologia solare si aggirava intorno ai 30 miliardi di dollari, con un incremento del 50% rispetto al 2006. Il settore dell’energia solare ha registrato una crescita annua del 30-40%, che dovrebbe continuare nei prossimi anni, in quanto i costi di questa energia, che sono attualmente il doppio per ogni kilowatt rispetto a quelli dell’elettricità commerciale distribuita, iniziano ad avvicinarsi a quelli delle tradizionali tecnologie di produzione di elettricità.

Lo sviluppo di un’attività di business dedicata all’energia solare è coerente con la filosofia di Intel di proteggere l’ambiente oltre a cercare nuove opportunità. Intel prevede di riuscire a ridurre le emissioni totali di gas a effetto serra del 30% dai livelli del 2004 fino al 2010, e ha di recente introdotto microprocessori senza piombo e privi di alogeni. Inoltre, Intel è al momento al primo posto nell’elenco Green Power della Environmental Protection Agency per il fatto di essere il principale acquirente di Renewable Energy Certificates.

notizie
Harting: innovazioni tecnologiche per il settore eolico
04/07/2008 È giunto alla sesta edizione l’Eolica Expo Mediterranean di Roma e Harting resta un punto di riferimento importante per le aziende che si occupano di energia eolica. Nello stand allestito al padiglione 7, le tre torri espositive conterranno tutta la gamma top di prodotti per la connessione delle turbine eoliche e le famiglie più rappresentative dei connettori di potenza, switch e connettori per la trasmissione dati.

È a tutti gli effetti una rassegna degli articoli Harting. La prima torre infatti sarà occupata dalla storica serie Han, i connettori di potenza sviluppati specificamente per la produzione e distribuzione dell’energia in ambienti gravosi e progettati in diverse configurazione da 3 a 288 poli per correnti comprese tra 6 e 650 A e tensioni fino a 5.000 V.

La seconda torre sarà dedicata a dispositivi per la trasmissione di dati come la serie HanQuintax e HanModular: i primi per la comunicazione Ethernet a 100Mbit/s, cat. 5 e grado di protezione IP 65, mentre i secondi sono dotati di contatti di tipo SC per la fibra ottica e sono destinati al collegamento delle linee di controllo.

La terza torre conterrà prodotti Ethernet fra cui la serie di switch non gestiti e configurabili sCon, che permettono di utilizzare contemporaneamente due diverse modalità di ridondanza di segnale, parallela e ad anello veloce, e gli switch completamente gestibili mCon 1000 con elevate prestazioni di potenza e versatilità. Questi consentono una connessione fino a 10 stazioni Ethernet tramite cavo o doppino schermato (Stp) e fibra ottica.

Le soluzioni Harting per il settore industriale eolico vantano un range di temperatura compreso tra i -40 e +80, garantendo standard elevati di sicurezza meccanica ed elettrica.

Festambiente: XX edizione del festival per promuovere le energie rinnovabili
05/07/2008 È giunta alla XX edizione “Festambiente”, la manifestazione promossa da Legambiente che si terrà dall’8 al 17 agosto presso il parco naturale della Maremma. Quest’anno il tema centrale sarà “Fermiano la febbre del pianeta”, per invertire la rotta dei cambiamenti climatici, con il risparmio, l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, argomento intorno al quale verteranno tutti gli eventi della festa.

Le iniziative si svolgeranno presso il centro per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole”, dove per dieci giorni, si potrà assistere a incontri, mostre, dibattiti, cucina, spazi per bambini, mostre, trattamenti naturali, cinema e concerti. Il Festival riesce a mescolare momenti di divertimento a momenti più impegnati, grazie alla formula che consente a tutti, adulti e bambini, di sentirsi spettatori e attori di un evento che non ha simili in Europa.

Nell’ambito della festa sarà allestita una zona espositiva dove saranno presentati, nel corso dei giorni, vari prototipi di risparmio energetico e fonti rinnovabili fra cui eolico, fotovoltaico, solare, termico e altre proposte per l’efficienze energetica. In una mostra poi saranno esposte una serie di soluzioni per l’abitare sostenibile e la casa ad alta efficienza energetica, oltre che a progetti e proposte eco-sostenibili da un punto di vista energetico.

All’interno del Festival, come è tradizione, sarà dedicato dello spazio al “Clorofilla film festival” ovvero al cinema di registi italiani che non passano sul grande schermo; di sera inoltre non mancheranno concerti di artisti italiani e stranieri. Anche i buongustai saranno accontentati: nell’area di “Festambiente” sono dislocati tre ristoranti che soddisferanno tutti i palati con i prodotti della cucina maremmana e vegetariana.

Il festival, inoltre, ha adottato misure concrete per abbattere il proprio impatto ambientale, sia aderendo anche quest’anno alla campagna “Azzero CO2 – Carbon neutral” che neutralizza le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, piantando alberi in alcune aree che necessitano di rimboschimento. Banditi bicchieri e stoviglie di plastica, sostituite da quelle a base di mais interamente biodegradabili e raccolta differenziata dei rifiuti avviati al riciclo e al compostaggio.

Ge Energy: convegno sulle previsioni di emissione di CO2 presso il Politecnico di Milano-Bovisa
05/07/2008 Il 10 luglio presso l’aula Magna del Politecnico di Milano-Bovisa, si terrà il convegno “Il controllo della CO2 negli Impianti di Produzione Energia”, organizzato da Animp e ospiterà gli interventi dei docenti del Politecnico di Milano, dell’Università Bocconi, del Ministero dello sviluppo economico, della Regione Lombardia e dell’Enea.

L’incontro inizierà alle 9.20 quando si affronteranno le tematiche dell’inquinamento da CO2 nei vari settori produttivi. I relatori esporranno riflessioni e previsioni, ma anche soluzioni tecnologiche di captazione e possibili impieghi utili dell’anidride carbonica, nella prospettiva della legislazione nazionale ed europea, passando per vincoli e prospettive per il settore.

Alle 11.30 il sales director di Igcc & Syngas di GE Energy, Markus Scholz, nel suo intervento “A solution for Coal in a Carbon Constrain Envirnment”, si focalizzerà sull’impegno dell’azienda per le riduzioni delle emissioni inquinanti, le tecnologie dedicate al “carbone pulito” e l’innovativo processo Igcc di depurazione dei combustibili pesanti.

Dopo la pausa, infine, Saras/Foster Wheeler Italiana presenterà un interessante caso pratico di stoccaggio della CO2 in un impianto Igcc.

Dnv: Ordine Interprovinciale dei Chimici della Lombardia ottiene la certificazione ISO 9001:2000
05/07/2008 L’Ordine Interprovinciale dei Chimici della Lombardia ha ottenuto dall’ente internazionale DNV (Det Norske Veritas) la certificazione ISO 9001:2000 per i servizi di qualificazione, tutela e formazione a favore degli iscritti. Il riconoscimento, ottenuto nei primi giorni di giugno, segna una tappa importante nel percorso di qualità intrapreso dall’Ordine e ne sottolinea l’impegno per il miglioramento continuo della propria organizzazione e dei servizi offerti.

La certificazione ISO 9001, assicura che l’ordine dispone di una struttura organizzativa coerente con standard riconosciuti a livelli internazionale ed evidenzia i risultati raggiunti sul piano dell’efficienza. In particolare DNV, ha verificato la conformità allo standard del sistema di gestione qualità dell’Ordine con riferimento alle attività di progettazione ed erogazione di servizi di qualificazione, tutela e formazione a favore degli iscritti.

Il risultato raggiunto è il frutto della politica dell’ordine basata sulla qualità, sull’impegno fondamentale per valorizzare il ruolo della professione di chimico, con particolare attenzione alla formazione, all’aggiornamento professionale e all’assistenza.

L’introduzione del sistema di gestione certificato ha permesso di rendere più coerenti e standardizzati i diversi processi interni, creando le condizioni per continuare a offrire servizi che rispondano sempre meglio alle crescenti aspettative degli utenti.

DSF e Sunage partner nel Fotovoltaico
08/07/2008 Con l’obiettivo di realizzare impianti fotovoltaici in Conto Energia sul territorio italiano, il Gruppo DSF, ha recentemente concluso una partnership con Sunage S.A. di Chiasso, produttore svizzero di moduli fotovoltaici.

L’accordo ha un interessante risvolto tecnico-industriale, poiché coinvolge nell’impresa due attori complementari: DSF, in qualità d’integratore di sistemi altamente professionali che fornisce il proprio know-how di progettazione e installazione e Sunage, quale produttore di generatori fotovoltaici che garantisce la qualità e la disponibilità dei moduli a costi competitivi. Saranno così chiusi da uno stesso soggetto tre importanti passi della filiera, partendo dalla realizzazione delle celle e finendo con la produzione e la vendita dell’energia. L’estensione della value chain consente di recuperare risorse a tutto vantaggio dell’efficienza e della competitività.

Il gruppo DSF Tecnologia da oltre 25 anni si occupa a livello europeo della fornitura di componenti, sistemi e servizi per la gestione e il controllo di motori endotermici e relative applicazioni, sia stazionarie sia mobili, nel settore industriale, marino e ferroviario. Grazie alla recentemente inaugurata divisione DSF Solar è anche entrato a far parte, con un ruolo di primo piano, nel mercato delle “energie rinnovabili” come integratore di sistema di impianti fotovoltaici e di cogenerazione, nonché nella distribuzione delle migliori tecnologie.

DSF Solar opera attraverso il proprio personale (dislocato nelle sedi di Milano, Treviso, Bologna e Roma), una rete d’installatori qualificati e certificati e una rete di vendita che, accuratamente selezionata e formata, garantisce una copertura su tutto il territorio nazionale.

Squinzi: la contrapposizione tra sviluppo e tutela ambientale paralizza la crescita del Paese
08/07/2008 Un settore industriale che anticipa i tempi e avverte prima le esigenze che poi divengono obbligo per tutti. Questa è l’Industria chimica, che da tempo considera la ricerca come un elemento irrinunciabile di crescita, che sceglie lo sviluppo sostenibile come percorso volontario, come testimoniano i bilanci socio-ambientali degli ultimi 20 anni: -69% delle emissioni in acqua, -92% delle emissioni in aria, -63% degli infortuni per milione di ore lavorate. La chimica anticipa anche rispetto gli obiettivi fissati sulle emissioni di CO2 dal Trattato di Kyoto con un calo del 30% sul 1990, rispetto a quello fissato del 6,5%.

“Per tutte queste ragioni, la chimica può essere considerata come un laboratorio, dove studiare e applicare ‘ricette’, ovvero azioni concrete di politica industriale, che poi possano essere valide per tutta l’Industria”. Così Giorgio Squinzi, presidente di Federchimica, nel corso dell’assemblea annuale della Federazione nazionale dell’industria chimica.

Rivolgendosi a Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, e a Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, intervenuti all’assemblea, Squinzi ha lamentato che “poco o nulla è cambiato nelle ultime tre legislature nel rapporto tra imprese e normativa, tra manager e burocrazia, perché c’è ancora una troppo forte dose di cultura anti-industriale nelle Istituzioni, nei Ministeri e, in generale, nell’opinione pubblica”.

Al Ministro Scajola, il presidente di Federchimica chiede anzitutto un alleggerimento degli oneri burocratici per le imprese, che “pesano l’1% del PIL e si può stimare che l’impatto sulla chimica sia almeno 3-4 volte tanto”. Per una efficace semplificazione normativa, l’industria chimica chiede norme più razionali e comprensibili, in grado di ridurre gli oneri amministrativi e i tempi burocratici. Condizione essenziale un indirizzo politico costante, basato sulla stabilità del Governo e condiviso da tutte le forze parlamentari, in quanto punta al benessere generale del Paese. “Sia ben chiaro – ha aggiunto Squinzi – non vogliamo minori controlli, ma interlocutori più responsabili”.

“In Italia non può essere sufficiente una politica di lungo periodo come quella coraggiosa e necessaria che il Governo ha indicato sul nucleare” ha proseguito Squinzi. “La chimica è il settore che accoppia di più intensità energetica e apertura alla concorrenza estera e di conseguenza è quello più penalizzato da un costo dell’energia di oltre il 30% superiore a quello che si paga pochi metri oltre i nostri confini. Può essere complesso delocalizzare un impianto a migliaia di chilometri dall’Italia, ma è diventato molto facile e conveniente farlo in Francia o Spagna! Ci vogliono interventi di impatto immediato”.

Alcune proposte: rimuovere le limitazioni alla Borsa elettrica, come l’assenza di un mercato a termine, e rendere possibili contratti di lungo periodo; ridurre gli “oneri impropri” e rivedere la distribuzione degli oneri tra fiscalità generale ed energetica; chiarire gli aspetti normativi relativi alla distribuzione di energia nei poli industriali.

Nelle relazioni industriali la chimica ha anticipato soluzioni e tempi. “Siamo certi che il nuovo presidente di Confindustria nelle scelte che saranno fatte per la revisione delle regole contrattuali terrà anche conto del nostro esempio – ha proseguito Squinzi – e riuscirà a concordare con le Organizzazioni Sindacali un modello flessibile, nel quale le diverse realtà settoriali possano valorizzare quanto di positivo costruito negli anni e migliorare eventuali situazioni di criticità. Alla luce della nostra esperienza, rimaniamo convinti che il Contratto Nazionale è la cornice ideale per soluzioni di ampio respiro”.

“All’interno del Codice la questione delle bonifiche dei siti contaminati si trascina irrisolta da quasi un decennio. Gli studi più recenti indicano fino a 30 miliardi di euro le risorse necessarie per le bonifiche in Italia: se si dovesse applicare l’Analisi del Rischio – come negli altri Paesi UE – questo ingente ammontare si potrebbe ridurre fino alla metà, senza pregiudicare la salute dei cittadini e la protezione dell’ambiente.

Lo scorso aprile sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il recupero dei siti di “preminente interesse pubblico per la riconversione industriale”, risorse che, seppur insufficienti, sono un segnale molto positivo. Rimane comunque enorme lo sforzo economico che si richiede alle imprese su questo versante.

Chimica europea e Reach
La chimica europea sta perdendo la sua leadership: se la performance del 2007 negli scambi internazionali dovesse continuare a ripetersi, nel 2012 il saldo attivo della chimica europea si sarà annullato e con esso 40 miliardi di euro (equivalenti a 2/3 della produzione chimica italiana) andrebbero in fumo invece che in posti di lavoro. “Noi consideriamo il regolamento Reach come il necessario contributo della chimica allo sviluppo sostenibile – ha dichiarato Squinzi. “Tutte le imprese chimiche stanno producendo sforzi importanti per adempiere al Regolamento nel modo migliore. Purtroppo il Reach si sta dimostrando una complicazione gigantesca, che a breve creerà un ingolfamento ciclopico e costi pressoché insostenibili, in particolare per molte piccole e medie aziende. Senza dimenticare che il Regolamento impatterà direttamente anche sull’attività dei nostri utilizzatori che, nonostante il nostro impegno nel sensibilizzarli, sembrano non aver ancora compreso l’entità e la gravità del problema.

“Non dobbiamo avere paura dei cambiamenti”. ha concluso Giorgio Squinzi. “Occorre mutare registro e dare più fiducia e peso a chi se lo merita, e la Chimica è senz’altro tra questi”.

La produzione dell’indotto farmaceutico vale 11 miliardi di euro l’anno
08/07/2008 È un comparto poco conosciuto dell’economia nazionale: eppure fattura oltre 11 miliardi di euro, occupa 61mila addetti e determina valore aggiunto per 3,5 miliardi di euro. È il settore dell’indotto farmaceutico, per la prima volta definito nei suoi connotati e analizzato in profondità dall’Osservatorio Pharmintech, un progetto di ricerca nato specificamente come emanazione dell’omonima manifestazione fieristica, organizzata da Ipack-Ima, che mette assieme i comparti a monte della produzione di farmaci: tecnologie, materiali, sistemi e servizi per il processo e il confezionamento dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici.

L’Osservatorio Pharmintech, alla cui azione collaborano tutte le più autorevoli sigle associative della filiera farmaceutica, ha delineato un insieme a elevata internazionalizzazione produttiva, in cui spiccano la presenza di imprese a capitale estero e un robusto tessuto di piccole aziende ad altissima tecnologia, tutte con spiccata propensione all’export, con presenza in crescita sui mercati mondiali grazie all’elevata innovazione di prodotto e all’attenzione ai costi di produzione. Rientrano nella classificazione i macchinari e gli impianti industriali per il processo e il confezionamento dei farmaci, i materiali e gli imballaggi in vetro, plastica, carta, cartone e poliaccoppiati vari da cui derivano fiale, flaconi, boccette, vasetti, scatole, fogli e libretti illustrativi, blister, bollini farmaceutici ed etichette autoadesive. All’interno dell’indotto farmaceutico sono classificabili anche specifiche attività di servizio come i servizi di ricerca sia scientifica sia clinica, quelli di automazione industriale, di manutenzione, full service industriale di contoterzismo farmaceutico, nonché i servizi di attività regolatoria finalizzati al rispetto dei rigorosi standard qualitativi imposti da enti quali Emea europea o la statunitense Fda.

All’analisi qualitativa, l’Osservatorio Pharmintech abbina la stima quantitativa del macrosettore oggetto del suo studio. L’indotto, a ruota del settore di produzione farmaceutica che ne costituisce la locomotiva, presenta livelli superiori alla media dell’industria italiana per alcuni indicatori caratteristici: ha un valore aggiunto per addetto di 54mila euro rispetto ai 48mila del valore medio nazionale, presenta salari più elevati (24,7 mila euro rispetto a 20,9), investe 8.200 euro per addetto rispetto a 6.400, esporta 97mila euro per addetto contro 67mila. Al primo rapporto dell’Osservatorio, che tratteggia con incisività e in maniera dettagliata, le caratteristiche dei diversi segmenti in cui è articolato l’indotto farmaceutico, farà seguito a consuntivo di quest’anno un report congiunturale che sarà anche in grado di valutare gli andamenti e gli scenari previsionali di settore.

Ge Energy: accordo nel Regno Unito per il primo impianto a ‘carbone pulito’
08/07/2008 L’impianto di Hatfield nel South Yokshire del Regno Unito, sarà equipaggiato da turbine a gas e vapore prodotte da GE Energy, che permettono basse emissioni di anidride carbonica. La centrale sarà attivata nel 2011 ma dal 2013 sarà equipaggiata dal sistema Ccgt (Combined Cycle Gas Turbine); questo assicura la flessibilità di scelta nella fonte di combustibile atta a supportare la realizzazione di impianti a carbone con emissioni contenute.

La flessibilità dei combustibili utilizzabili, offerta dalla tecnologia Ccgt di GE Energy, consente di convertire gli impianti all’uso del syngas nell’ambito di un approccio in più fasi, arricchendo le opzioni disponibili per la generazione di energia.

Richard Budge, Ceo di Powerfuel ha dichiarato: “L’introduzione della tecnologia CCGT di GE nell’impianto di Hatfield permetterà una maggiore flessibilità nella scelta dei combustibili, necessaria per rispondere ai mutamenti nelle politiche energetich. Potremo così rispettare la decisione di trasformare l’impianto per la cattura e lo stoccaggio delle emissioni di anidride carbonica nel 2013, supportando la prima implementazione nel Regno Unito di un impianto a carbone dalle emissioni contenute”.

“Plaudiamo alla scelta delle nostre turbine a gas” afferma il managing director di GE Energy UK, Magued Eldaief, “e ci auguriamo di proseguire anche in futuro la collaborazione con Powerfuel, primo utilizzatore di tecnologia a emissioni contenute per produrre corrente elettrica”.

In Europa GE gestisce il centro di eccellenza Europea Cleaner Coal a Varsavia, a testimonianza del proprio impegno nelle tecnologie IGCC e CCS (Carbon Capture & Storage).

DuPont: aumentano i prezzi di Elvanol, Butacite e delle resine poliestere
08/07/2008 DuPont alza i prezzi di alcuni suoi prodotti. L’azienda è presente in oltre 70 paesi e utilizza la scienza per sviluppare soluzioni sostenibili, essenziali per una migliora qualità di vita, più sicura e salutare.

DuPont Packaging & Industrial Polymers (P&IP) ha annunciato un aumento di $ 0.20 per libbra in America del Nord e di $ 440 per tonnellata metrica in America Latina, Europa e Asia-Pacifico per tutti i tipi di alcool polivinilico DuPont Elvanol, a partire dal 1° luglio o come stabilito dai contratti.

DuPont Glass Laminatine Solutions ha deciso dal 1° agosto un aumento del prezzo del Butacite, a seguito dei rapidi e continui aumenti dei costi delle materie prime petrolchimiche, dell’energia e dei costi di spedizione. L’incremento, che sarà applicato a livello globale, interesserà tutti i tipi di interstrato polivinilbutirrale DuPont Butacite e potrà arrivare al 30%, ma in alcune regioni specifiche varierà in modo specifico.

DuPont Engineering Polymers ha disposto un aumento dei prezzi delle sue resine termoplastiche poliestere, vulcanizzate, poliammidiche, elastomeri e la resina acetalica Delrin in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), con decorrenza 15 luglio o come stabilito dai contratti. L’aumento è determinato dal rincaro delle materie prime, dell’energia, dei trasporti e della logistica e si assommano agli aumenti annunciati in aprile per attuazione dal 15 maggio 2008. I prezzi aumenteranno tra i € 0,20/kg e i € 0,30/kg a seconda del prodotto.

Energifera: assume la carica di direttore generale Roberto Pettinari
08/07/2008 Dal 19 giugno il nuovo direttore generale di Energifera è Roberto Pettinari, ingegnere marchigiano di 39 anni, già business development manager e direttore commerciale della stessa impresa.

Nel nuovo incarico, il direttore generale avrà il compito di guidare l’azienda verso il completamento di ambiziosi obiettivi strategici di crescita, in particolare per quanto concerne il suo posizionamento a livello nazionale e internazionale, quale realtà fortemente orientata all’innovazione e alla sostenibilità ambientale nell’ambito delle energie alternative.

Pettinari ha lavorato presso numerose realtà come in Ferrari Ge.S. (F1), nel ruolo di ricercatore e progettista nel settore costruttivo/macchine a fluido e successivamente nella Bielomatik GmbH, azienda produttrice di impianti automatici per il finishing dell’industria cartaria.

Alla Marzocchi Pompe ha acquisito importanti esperienze di apertura e gestione di mercati esteri, occupandosi anche della valutazione di potenziali Partners industriali per le delocalizzazioni produttive. Il suo ultimo incarico prima di giungere in Energifera è stato nel ruolo di direttore commerciale estero in System.

Ha commentato il neo direttore generale: “Il mio obiettivo nei prossimi anni sarà rafforzare il posizionamento di Energifera in Italia e aprire nuove opportunità verso i mercati esteri. Vogliamo proporre ai privati e alla piccola-media impresa quei vantaggi legati alla co-generazione, che permettono un forte risparmio sulla bolletta energetica con contemporaneo abbattimento delle emissioni inquinanti, sempre al massimo rendimento”.

Autocaricamento delle autocisterne: progressi nella logistica delle merci liquide
09/07/2008 Nell’industria delle sostanze chimiche e delle materie plastiche, sono fondamentali la velocità e l’efficienza. Ciò vale non solo per la produzione, ma anche per il trasporto dei prodotti. Ora Bayer MaterialScience ha sviluppato un sistema logistico per il caricamento delle autocisterne con polioli, nel quale il conducente carica l’autocisterna da solo. Nell’industria petrolchimica, in cui vengono immessi sul mercato prodotti in numero limitato, ma a volumi elevati, questa forma di caricamento delle autocisterne è già piuttosto comune. D’altro canto i polioli sono un gruppo di prodotti con un elevato numero di tipi e qualità diversi.

“Finora questi prodotti sono stati caricati nelle autocisterne dal personale della produzione per essere certi di evitare qualsiasi confusione tra i prodotti. Il nuovo sistema è così sofisticato che riempire l’autocisterna con il prodotto sbagliato è virtualmente impossibile”, spiega Ilias Mitulidis, direttore della produzione di Bayer MaterialScience, uno dei principali fornitori di polioli a livello mondiale.

I polioli sono utilizzati come materie prime nella produzione di schiume poliuretaniche rigide e flessibili, che a loro volta sono impiegate in grandi quantità in tutto il mondo per la produzione di isolanti termici a elevate prestazioni, di mobili imbottiti, materassi, sedili per auto e suole di scarpe.

Con il nuovo sistema la procedura di caricamento è la seguente: quando il conducente contatta Chemion Logistik GmbH – fornitore del servizio logistico nel Chempark – gli sono consegnati i consueti documenti di trasporto. L’autocisterna viene pesata per stabilirne il peso a vuoto e ne viene annotato il carico massimo. Il conducente porta quindi la propria autocisterna alla piazzola di carico dove manovrerà il veicolo con l’aiuto di una telecamera, in modo che il passo d’uomo superiore della cisterna sia posizionato esattamente al disotto del braccio di carico. Il collaboratore di Bayer MaterialScience responsabile della procedura di caricamento verificherà i documenti di trasporto e consegnerà al conducente una carta magnetica provvista di chip per attivare il processo di caricamento sulla relativa piazzola. Sulla piattaforma di caricamento, il conducente farà scorrere la carta magnetica in un dispositivo elettronico di lettura e riceverà l’autorizzazione a mettere in funzione l’unità. Questo gli consentirà di riempire l’autocisterna con il volume di prodotto specificato. Con l’aiuto di un joystick, il conducente porterà quindi il braccio di carico sull’apertura del passo d’uomo e inizierà la procedura di caricamento. Potrà seguire facilmente sul display l’avanzamento del caricamento e, se lo desidera, potrà anche prelevare dei campioni. Quando l’operazione di riempimento sarà completata, solleverà il braccio di carico, peserà l’autocisterna e, prima di lasciare la sede aziendale, scambierà i documenti di trasporto con la persona incaricata. L’introduzione di questo sistema logistico ha ottenuto un tale successo che Bayer MaterialScience sta valutando l’introduzione di sistemi analoghi in altri impianti produttivi.

Rs Components amplia l’offerta con le soluzioni “Test e Misura” di Agilent
09/07/2008 La nuova gamma Agilent, disponibile presso tutte le filiali europee Rs, permette ai clienti di accedere a un’offerta ancora più ampia di soluzioni innovative, ideali per effettuare test e misurazioni con la massima precisione.

Essendo uno dei principali produttori di strumenti di misura, Agilent è un brand di riferimento per i clienti RsS che operano nell’ambito della progettazione elettronica e della produzione. La gamma di prodotti Agilent assicura performance elevate per misurazioni effettuate con multimetri, oscilloscopi e alimentatori da banco. La gamma Agilent garantisce elevata precisione, affidabilità, funzionalità e semplicità d’utilizzo per tutti gli strumenti, permettendo agli utenti di effettuare rilevamenti accurati durante i test su qualunque tipo di applicazione.

Alessandro Pino, responsabile vendite Emea di Agilent Technolgies, ha commentato: “La capacità di RS Components di andare oltre i confini geografici e di settore garantendo sempre il miglior livello di servizio possibile, è oggi potenziata dall’ampiezza del portafoglio Agilent che da sempre di impegna a fornire soluzioni di alta qualità”.

La gamma Agilent “Test e Misura” è già disponibile online e, come tutta l’offerta RS, è supportata da una serie di servizi impareggiabili, come l’evasione immediata dell’ordine, la consegna in tempi garantiti ovunque in Italia, nonché dal laboratorio di taratura della strumentazione accreditato UKAS. Inoltre, grazie ai nuovi accordi di distribuzione con Agilent, i clienti Rs che navigano attraverso il catalogo online possono accedere immediatamente a una grande quantità di informazioni tecniche dettagliate, visualizzare e stampare gratuitamente migliaia di schede tecniche e datasheet, in modo da trovare immediatamente la soluzione Agilent più idonea a soddisfare qualunque tipo di esigenza.

prodotti
Smp Drossel: bobine ad alta efficienza per inverter solari
08/07/2008 Le bobine hanno una struttura compatta e consentono l’installazione nelle abitazioni grazie alla loro silenziosità. I materiali non magnetostrittivi sviluppati da Smp per la tecnologia solare, presentano perdite molto ridotte per correnti parassite e per isteresi. Tali perdite ridotte consentono agli inverter di raggiungere un’efficienza elevata.

In tal modo, è possibile immettere nuovamente nella rete una quantità maggiore di energia elettrica prodotta, con un conseguente ammortamento più veloce dell’investimento fatto.

Per le applicazioni nella produzione di energia elettrica, nell’elettronica di potenza, negli azionamenti o in quella di misurazione e di regolazione, Smp offre bobine filtri per frequenze fino a 200 kHz e correnti fino a 1.000 A, nelle dimensioni con un diametro compreso tra 36 mm e 300 mm e un peso compreso tra 50 g e 130 kg.

Tutti i componenti vengono prodotti su misura per il cliente sulla base di materiali compositi in polvere di propria progettazione. A seconda della commessa possono essere soddisfatte tutte le normative correnti, compresi i gradi di protezione Ip 20 e Ip 65. Tutti i prodotti di Smp sono conformi alle direttive RoHS e Weee e i materiali impiegati sono omologati UL.

Capstone: pronta per il mercato europeo la turbina C200 da 200 kW elettrici
08/07/2008 Presentata nell’ambito della manifestazione PowerGen Europe 2008, la turbina Capstone C200 da 200 kW elettrici. La modularità di questo modello consente di utilizzare sino a cinque turbine da 200 kW riunite in un unico container ottenendo, così, per mezzo della sua modularità il modello Capstone C1000 in grado di erogare 1 MW elettrico. Si tratta di un potente sistema che consente, utilizzando più unità, di ridurre fino a 5 MW di energia elettrica. Sono disponibili soluzioni anche nelle gamme da 600 kW e 800 kW.

Il prodotto C200, già disponibile da settembre 2007 negli Stati Uniti, sarà commercializzato anche in Europa. Gli ordini per i distributori europei infatti sono già arrivati a 10 milioni di dollari per questo nuovo prodotto.

Tutti i modelli di turbina Capstone hanno bassissime emissioni di gas nocivi e di gas a effetto serra. Per ogni turbina installata della serie Capstone C1000, secondo i dati forniti dall’ente governativo americano Epa (Environmental Protection Agency) relativi alle emissioni degli impianti di produzione di energia e dei veicoli passeggeri negli Stati Uniti, è come se, a parità di riduzione di anidride carbonica, si togliessero fino a 700 veicoli passeggeri dalle strade, oppure se si piantasse l’equivalente di almeno 730 ettari di boschi a pini e abeti.

Lo sviluppo commerciale e il lancio del modello C200 Capstone è cofinanziato dalla società statunitense UTC Power Corporation (United Technologies Company), che ha contribuito con un investimento di 12,8 milioni di dollari e servizi vari in cambio di royalty pari al 10% sulla vendita di ogni sistema C200 Capstone a entità diverse dalla UTCP stessa, finché l’investimento complessivo effettuato da questa società non sarà completamente coperto. Successivamente le royalty saranno ridotte al 5% del prezzo di vendita.
Ilario Vigani, presidente Ibt, distributore Capstone per l’Italia, ha dichiarato: “La C200 ci ha aperto nuove opportunità di mercato e abbiamo brillanti prospettive che ci lasciano pensare che nell’immediato futuro acquisiremo un gran numero di ordini”.

Elicent: sensore R10-Pir per combattere gli sprechi energetici
08/07/2008 È stato presentato il sensore di presenza R10-Pir che garantisce il risparmio energetico. Le cattive abitudini e i prodotti concepiti senza portare attenzione all’ecologia, comportano un utilizzo smodato dell’energia elettrica. Infatti il metodo migliore per risparmiare energia è utilizzarla solo quando è necessario.

R10-Pir è sensore di rilevamento presenza a infrarossi da utilizzare in abbinamento agli aspiratori a uso civile e residenziale della gamma Elicent. Grazie alle sue dimensioni ridotte (110 × 80 × 42 mm), può essere installato a parete o incassato nel muro nelle convenzionali scatole. Lo sportellino grigio fumé si adatta perfettamente a ogni tipo di ambiente residenziale e commerciale senza compromettere l’estetica del locale dove vengono installati.

Elicent è un marchio da sempre vicino alle tematiche ambientali e apprezzato nel mercato della ventilazione per i suoi prodotti di design ad alto valore tecnologico.