Edizione N° 35 del 11 marzo 2008

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Energie e Ambiente

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Edizione N° 35 del 11 marzo 2008


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Anteprima Accadueo: un fitto calendario di convegni e seminari tecnici
11/03/2008 Di notevole interesse i seminari e i convegni in programma nei giorni della manifestazione. Estremamente significativa la presenza di Federutility, la più importante associazione del settore, che coordina il convegno inaugurale, durante il quale saranno trattati i temi più scottanti: dalle problematiche relative al quadro normativo e all’industrializzazione dei servizi idrici. Molto apprezzato anche l’operato di Iwa Italia, che sta predisponendo un evento di livello internazionale con la presenza dei maggiori esperti del settore. Nel corso di un’intera giornata di lavoro saranno presentati alcuni progetti di ricerca europei e nuovi approcci sulla gestione dei servizi idrici (tecnologie e contratti innovativi). Importante, poi, il contributo della Regione Emilia-Romagna, particolarmente attiva nella sperimentazione di metodiche nel risparmio idrico, nelle perdite di rete, nella gestione del ciclo integrato e di un’importante innovazione sulle tariffe sociali.

Da ricordare la presenza di Confservizi Emilia-Romagna che porterà l’esperienza imprenditoriale dei gestori di servizi pubblici, rapportandola alle attività di pianificazione regionale. Sono inoltre già certi anche i contributi di centri studi come il Cssa e il Csdu che fanno riferimento a importanti facoltà di ingegneria (Ferrara, Bologna, Trento e il Politecnico di Milano), Unioncamere, Arpa Emilia Romagna, Urber, associazioni di categoria, aziende produttrici. Una segnalazione, infine, per temi meno aziendali e più “culturali” – ma comunque con forti ricadute operative – che saranno affrontati nei tre giorni di manifestazione: dalla qualità alla certificazione, dalla comunicazione alla sostenibilità ambientale, dalle buone pratiche ai progetti di solidarietà, dall’innovazione ai brevetti. Per la Rassegna CH4, si svolgerà un importante seminario dal titolo “La digestione anaerobica per la produzione di biogas: come coniugare ambiente ed energia”, organizzato in collaborazione con l’Enea.

Tra i punti di forza della manifestazione viene evidenziato inoltre l’importante programma di promozione delle missioni commerciali straniere, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Attività Produttive e l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, per favorire il confronto delle aziende espositrici con rappresentanti di diversi governi internazionali e realtà commerciali operanti nelle aree geografiche strategiche per il settore. Libia, Libano, Tunisia, Algeria, Marocco, Egitto, Turchia, Siria, Giordania ed Emirati Arabi Uniti sono i paesi selezionati per un’analisi più approfondita delle opportunità di business, che sarà fornita agli espositori con una pubblicazione specifica che sarà loro illustrata durante Accadueo2008.

Phoenix Contact: specializzazione in mostra
11/03/2008 Expo Ferroviaria (al Lingotto di Torino dal 20 al 22 maggio) è la rassegna dedicata agli operatori di tutti i comparti del settore ferroviario, mentre Accadueo (mostra delle tecnologie per il trattamento e la distribuzione dell’acqua potabile e il trattamento delle acque reflue) radunerà dal 21 al 23 maggio a Ferrara gli attori della filiera acquifera ed i loro interlocutori.

Un doppio appuntamento, quasi in contemporanea, che sancisce l’impegno di Phoenix Contact verso una sempre maggiore specializzazione delle proprie tecnologie, per rispondere nel modo più completo ed esaustivo alle esigenze specifiche di ogni ambito applicativo.

Attraverso le referenze internazionali collezionate negli ultimi anni, la proposta di Phoenix Contact per il settore ferroviario tocca oggi tutti i comparti: veicoli (rail vehicles), segnalamento (signal technology) ed edifici (railway building technology): le diverse tecnologie saranno visionabili al PAD. 2 Stand 1226.

Trattiamola bene! invece è lo slogan che continua ad accompagnare l’impegno nel settore del trattamento delle acque: Accadueo, è infatti un appuntamento internazionale da non mancare, sia per la rilevanza degli argomenti trattati, sia per il peso economico e merceologico delle aziende presenti.

Le nuove tecnologie che utilizzano differenti mezzi trasmessivi: aria (con le soluzioni WLAN, Bluetooth, Trusted Wireless fino ai modem GPS e GPRS), cavo in rame (i moduli FieldMultiplexex) o fibra ottica (il sistema PSI-MOS) vi attendono al PAD. 2 stand 16/17.

Chloride – Idatech, partnership per energia sempre più “verde”
11/03/2008 In un’ottica di sostenibilità ambientale, l’impiego delle celle a combustibile rappresenta una delle possibili evoluzioni nelle modalità di generazione di energia. Una cella a combustibile (detta anche pila a combustibile o fuel cell) è un dispositivo elettrochimico che permette di ottenere corrente continua grazie alla combinazione di idrogeno e ossigeno, senza alcun processo di combustione termica e, dunque, con un ridotto impatto ambientale in termini di emissioni gassose. Inoltre, sotto il profilo dell’efficienza energetica presenta numerosi vantaggi in quanto il suo rendimento è poco sensibile alle variazioni del carico elettrico ed è indipendente dalla potenza installata.

Chloride, leader nelle soluzioni di energia sicura, sensibile alle tematiche ambientali, ha deciso di investire in questo settore stringendo una partnership con Idatech, società statunitense specializzata nello sviluppo delle tecnologie fuel cell.

L’accordo prevede l’offerta dei gruppi di continuità Chloride con le celle a combustibile della gamma ElectraGen di Idatech ad alimentazione diretta di idrogeno, che rappresenta un’alternativa o un’aggiunta ai tradizionali sistemi alimentati a batteria. In tal modo si avranno soluzioni completamente “verdi”, con una lunga autonomia e dall’elevato rendimento, che saranno commercializzate da Chloride in tutta Europa.

Il primo paese che ha già beneficiato della partnership è la Francia dove è stata effettuata l’installazione di un Ups in versione rack di Chloride con una cella a combustibile Idatech, per la protezione di un data centre.

Fri-El Green Power ha scelto Schmack Biogas
11/03/2008 Fri-El Green Power ha scelto di aumentare e diversificare la propria produzione di energia. Alla sua già ben consolidata attività nel settore eolico, con una quota pari al 9% del mercato italiano, ora si aggiungono infatti due nuove realtà: quelle della biomassa, e del biogas.

Proprio nel settore del biogas Fri-El ha trovato un partner solido e affidabile in Schmack Biogas. Le due società hanno dato vita alla joint venture Fri-El Biogas Holding, avente per oggetto lo sviluppo, la realizzazione e la gestione di impianti biogas, proponendosi ambiziosi obiettivi su tutto il territorio nazionale per il cui raggiungimento FBGH sta già valutando alleanze strategiche anche societarie con industrie agro-alimentari, cooperative e consorzi agricoli.

Fri-el Biogas Holding interviene nella realizzazione e gestione delle centrali sostenendo l’investimento in maniera completamente autonoma o parziale, a seconda delle esigenze specifiche dei singoli progetti, a supporto del partner fornitore di biomassa, al quale sarà data la possibilità di compartecipazione societaria. L’apporto di Fri-El è particolarmente vantaggioso qualora il partner voglia affrontare il business della produzione di energia elettrica con la certezza di un guadagno pluriennale.

La Schmack Biogas, che da ben 12 anni impone gli standard in materia di impianti biogas a sfruttamento elevato, è l’unica azienda di biogas con un proprio laboratorio di biologia accreditato. Si distingue, quindi, per la ricerca scientifica, con oltre 20 mila analisi di fermentazione svolte e oltre 220 impianti realizzati in Europa, negli USA e in Giappone. L’azienda è nata nel 1995 a Regensburg, Baviera, ed è in Italia, con sede a Bolzano, dal gennaio 2006; da maggio 2006 è quotata alla Borsa di Francoforte.

Collaborazione tra Applied Biosystems e Mettler Toledo
11/03/2008 Applied Biosystems e Mettler Toledo hanno annunciato la disponibilità di una soluzione integrata al fine di migliorare il flusso di lavoro e il trasferimento di informazioni scambiate in laboratori relative a numerose discipline scientifiche, comprese le industrie petrolchimiche, alimentari, chimiche e biologiche.

Questa soluzione, unica nel suo genere, integra perfettamente il sistema di gestione delle informazioni utilizzate in laboratori Sql Lims di Applied Biosystems con il software di gestione dati LabX di Mettler Toledo, creando la capacità di gestire dati in modo più efficiente, contemporaneamente facendo risparmiare ai ricercatori tempi e costi nei loro processi di laboratorio giornalieri, in confronto con l’uso di strumenti controllati dal loro stesso software e che funzionano indipendentemente da qualsiasi sistema di gestione delle informazioni. In questo senso Applied Biosystems venderà, installerà e manutenerà i sistemi Sql Lims e implementerà l’integrazione del software LabX.

Il sistema Sql Lims può essere utilizzato dai laboratori per gestire tutto il loro flusso di lavoro, comprese materie prime, rilevamento campioni e raccolta dati, mentre il software di controllo strumenti e gestione dati LabX governa tutte le bilance analitiche e di precisione come anche tutti gli strumenti di titolazione di Mettler Toledo e gestisce i dati che essi producono. Una volta integrati, il sistema Sql Lims preleva dati campione e, utilizzando il software LabX, invia tutte le istruzioni operatore alla schermata strumenti Mettler Toledo nella forma di un’interfaccia utente semplice e intuitiva, cosicché gli utenti possano azionare come di consueto gli strumenti impiegati nei laboratori. Il software guida l’operatore attraverso ogni passaggio di una distinta lavoro, assicurando che le procedure operative standard siano seguite, al fine di evitare errori procedurali. Esegue acquisizioni e memorizzazioni dati complete ed emette documentazione e rapporti automatizzati per tracciati di verifica; i dati possono quindi essere memorizzati nel database LabX e/o nel sistema Lims, secondo le esigenze.

Re.Media: “taglio del nastro” per il primo ritiro Raee
11/03/2008 Il Centro per la raccolta differenziata, gestito dal Consorzio Intercomunale di Rio Marsiglia che riunisce 18 Comuni nella provincia di Genova, ha conquistato il primato quale prima piazzola ecologica iscritta al portale del Centro di Coordinamento RAEE, procedura indispensabile per assicurare il ritiro dei Raee da parte dei Consorzi.

“Per Re.Media, gestire il primo ritiro di Raee domestici effettuato in Italia da un consorzio ha una forte valenza simbolica” dichiara Danilo Bonato, direttore generale di Re.Media, “da una parte abbiamo una reale dimostrazione che nonostante i ritardi accumulati rispetto agli altri paesi europei, il nuovo sistema di gestione parte definitivamente; dall’altra siamo certi che, superato il periodo di rodaggio, la corretta gestione di tutta la filiera porterà importanti benefici all’ambiente. Siamo infatti consapevoli degli ostacoli presenti in questa fase di avviamento, ma confido nella volontà di tutti gli attori coinvolti di rendere il sistema di gestione dei RAEE completamente operativo al più presto”.

”In particolare – prosegue Bonato – è in fase di definizione un accordo con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per stabilire le modalità di rimborso dei costi sostenuti dai Comuni italiani dal 1° gennaio 2008 fino alla data di effettiva attività dei Sistemi Collettivi dei Produttori presso i singoli centri di raccolta”.

Rintracciabilità Caprari: tutte le informazioni a portata di click
11/03/2008 Ogni prodotto è identificato univocamente con un numero di serie che permette di risalire al codice del prodotto, all’ordine di produzione, al codice operatore e, infine, all’identificazione del cliente.

Si tratta di un accurato processo di registrazione informatizzata che permette di effettuare controlli rigorosi sulla qualità del prodotto e dei suoi processi produttivi e, nel contempo, una gestione di magazzino di tipo FIFO (first in, first out) evitando che un prodotto rimanga a stock per lungo tempo.

Con la Rintracciabilità del Prodotto Serializzato, Caprari vuole essere trasparente nei confronti dei propri clienti garantendo, con la presenza dell’ologramma Original Caprari Quality su ogni macchina realizzata, l’autenticità dei propri prodotti e salvaguardando il cliente da imitazioni o contraffazioni che sempre più spesso invadono il mercato.

Rintracciabilità significa quindi certezza e sicurezza per i Clienti Caprari che sanno di aver acquistato un prodotto di cui è noto l’intero percorso di fabbricazione e la possibilità, nella fase di post vendita, di garantire un’assistenza rapida ed efficace.

Il gruppo Caprari è tra le principali realtà internazionali nella produzione di pompe ed elettropompe centrifughe e nella creazione di soluzioni avanzate per la gestione del ciclo integrato dell’acqua.

Dalla progettazione fluidodinamica realizzata con programmi integrati proprietari all’analisi strutturale complessa; dal concepimento di una soluzione innovativa al severo collaudo sul campo; dalla scelta dei migliori materiali disponibili all’utilizzo delle tecnologie produttive più sofisticate, l’esperienza di molti decenni si fonde con la passione quotidiana.

Prodotti con molteplici versioni per assecondare al meglio ogni specifico impianto ed utilizzo, facilità di installazione, alti rendimenti effettivi, semplicità ed economicità di manutenzione determinano come risultato il miglior “Life Cicle Cost”: l’efficienza di utilizzo massima, nel lungo periodo, affinché la tecnologia dia un risultato concreto all’uomo e al suo ambiente.

Grazie al know-how esclusivo e diversificato Caprari offre le più innovative ed efficienti soluzioni per le principali esigenze idriche: dalla captazione nei pozzi profondi al sollevamento delle acque reflue e di drenaggio, dall’alimentazione e distribuzione idrica nei settori civile, industriale e agricolo, alle più svariate applicazioni nel trattamento delle acque.

Errata Corrige
12/03/2008 Il testo corretto è il seguente: “Una mucca produce ogni anno, insieme a circa 5.000 (e non 50.000) kg di latte, anche circa 50 chili di metano generato durante la digestione del cibo. Nel mondo si calcola che circa 1,2 miliardi di mucche e bovini producano ogni anno circa 75 miliardi di chili di metano, il cui potere di alterazione del clima sarebbe equivalente a quello di circa 1,4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, pari a circa il 7% della massa dei gas, espressi come “anidride carbonica equivalente”, delle emissioni mondiali. Si sa quanto siano incerte queste valutazioni, ma come ordine di grandezza si può dire che un litro di latte ha un “costo in metano” di circa 10 (e non uno) grammi, pari a circa 200 (e non 20) g di CO2 equivalente.

La matematica dell’energia solare: i calcolatori solari di Sonnenkraft
12/03/2008 Lo straordinario strumento on line fornisce dettagliate indicazioni, sulla soluzione di impianto più adeguata. Gli utenti interessati possono quindi comodamente scaricare le prime, fondamentali informazioni per il proprio impianto solare dal sito internet.

Con il calcolatore solare, lo specialista dell’energia solare offre ai visitatori della propria home page non solo dettagli riguardanti singoli prodotti e soluzioni di sistema, ma anche un ulteriore strumento altamente innovativo. “Il calcolatore solare è un servizio che mira a fornire a chi possiede un’abitazione importanti notizie pratiche prima di compiere una scelta di forte risparmio e di grande valore ecologico, quale appunto l’acquisto di un impianto solare. Di semplice utilizzo, permette di ottenere rapidamente una buona panoramica su costi e requisiti”, afferma Marco Mezzadri, amministratore di Sonnenkraft Italia.

Gli utenti sono guidati attraverso illustrazioni grafiche chiare e immediate, che rendono l’utilizzo del calcolatore un vero gioco da ragazzi: basta inserire il numero degli abitanti della casa, rispondere ad alcune domande sul riscaldamento attuale e su quello pianificato, e dopo qualche altro clic con il mouse, il calcolatore solare elabora e propone la soluzione ottimale. Specificando poi ancora alcuni dati sul tetto e sul tipo di collettore desiderato, si ottiene una panoramica dettagliata comprensiva di elenco dei componenti e prezzo (esclusi i costi relativi a spedizione, montaggio e ore di lavoro). La rappresentazione grafica personalizzata del risparmio ottenuto grazie all’intervento dell’impianto solare completa il servizio offerto dal calcolatore solare di Sonnenkraft.

Da Lexmark un numero “verde” che fa bene all’ambiente
12/03/2008 Oggi in Italia le problematiche legate allo smaltimento e al riciclo dei rifiuti sono all’ordine del giorno e ai consumatori è chiesto di impegnarsi sempre di più in prima persona per avviare, già nel loro piccolo, una politica ambientale coscienziosa.

In tale contesto restituire le cartucce vuote significa ridurre i rifiuti ambientali ed avere allo stesso tempo la garanzia che i materiali siano riutilizzati e/o riciclati con processi avanzati proprio nell’ottica di salvaguardare l’ambiente.

L’attenzione di Lexmark verso la riduzione dello smaltimento in discariche ha significato milioni di cartucce riciclate o comunque riutilizzate tramite i programmi di raccolta, evitando la dispersione nell’ambiente. Il numero di cartucce raccolte tra il 1996 e il 2006 per sottoporle a nuova produzione e riciclo è cresciuto di ben 14 volte.

Un’indagine Lexmark ha rilevato che il maggiore impatto ambientale in relazione al mondo printing non è generato dalle fasi di produzione e distribuzione, aree su cui l’azienda è attivamente impegnata a ridurre l’impatto ambientale, ma è connesso alla fase di utilizzo da parte del consumatore finale, sia esso un’azienda o un privato. In particolare, l’indagine evidenzia che gli sprechi di carta e l’assenza di attenzione per il riciclo delle cartucce pesano sull’eco-sistema con una percentuale pari a circa l’85%.

Forte del suo costante impegno su questo fronte, Lexmark ha promosso una campagna di sensibilizzazione ed educazione al rispetto per l’ambiente mettendo a disposizione dei consumatori servizi di raccolta volti a favorire il recupero e il riciclo dei materiali consumabili; nello specifico, un numero verde per il ritiro delle cartucce toner usate, un sito Internet dove verificare qual è il punto vendita più vicino per riconsegnare le cartucce inkjet esauste e gli EcoBox, speciali contenitori messi a disposizione presso i rivenditori.

Grazie a un nuovo numero verde totalmente gratuito, i consumatori potranno richiedere il servizio di ritiro delle proprie cartucce toner usate con una semplice telefonata al numero 800-802123; Lexmark organizzerà a proprie spese il ritiro con la restituzione di un minimo di sei cartucce esauste. Lo sforzo per il consumatore sarà davvero ridotto: dovrà solamente inserire le cartucce vuote nelle proprie scatole e attendere che il servizio passi a recuperarle.

Per quanto riguarda le cartucce InkJet nasce invece un utile strumento online: collegandosi al sito di Lexmark e inserendo il proprio codice postale oppure la città è possibile verificare a quale rivenditore affidare la propria cartuccia esausta e scegliere quindi il punto di raccolta più vicino e più comodo per riconsegnarla a nuova vita.

I rivenditori, a loro volta, potranno richiedere gratuitamente a Lexmark gli Ecobox, contenitori in cartone di diverso formato sia per cartucce inkjet sia per cartucce toner che, in seguito alla compilazione dell’apposito modulo presente sul sito ufficiale di Lexmark, saranno fornite al punto vendita e ritirate su apposita richiesta tramite il servizio PickUP.

A Verona il nuovo evento per il Laboratorio Chimico
12/03/2008 Future Lab si differenzia dalle altre manifestazioni fieristiche tradizionali del settore, proponendosi come un evento dal format innovativo che unisce una parte espositiva a una forte componente formativa e di aggiornamento professionale, e si concretizza in tre sole giornate di business, approfondimenti e cultura.

Le parole chiave di questo nuovo format (che è stato inaugurato nel 2007 e ha già conosciuto un significativo successo in campi quali l’analisi e il trattamento dell’acqua e dell’aria, la manutenzione, la strumentazione industriale) sono la verticalità, ma anche la trasparenza, la semplificazione, l’ospitalità (sia verso le aziende sia verso i visitatori) e la formazione su misura.

Formazione e aggiornamento professionale sono infatti, oggi, aspetti sempre più richiesti dai tecnici e responsabili di laboratorio, e in Future Lab la formazione assume un ruolo primario, con una congressistica mirata e costruita su misura degli interessi specifici dei visitatori. Gli espositori hanno la possibilità di effettuare workshop/presentazioni mirate in aule attrezzate, mentre le principali associazioni di categoria organizzano convegni e seminari tecnico-applicativi rivolti a mercati e a target specifici. Gli stand sono moduli preallestiti personalizzabili, mentre le sale convegno sono costruite all’interno dei padiglioni e a fianco degli stand.

Future Lab 2008 si rivolge a un target molto qualificato (responsabili e tecnici di laboratorio, chimici, biologi, progettisti di impianti, responsabili R&S, controllo qualità, direzione aziendale ecc.), presentando le più innovative tecnologie e soluzioni per il laboratorio per analisi chimica e chimico-fisica; le tecnologie, gli apparecchi e la strumentazione per le tecniche di laboratorio; le tecnologie informatiche per i laboratori; le tecnologie e apparecchiature per biotecnologie.

Future Lab si svolgerà in concomitanza con SAVE (Automazione, Strumentazione, Sensori), MCM (Manutenzione Industriale), CREA (Condizionamento, Riscaldamento, Energia e Ambiente), e Home and Building (Domotica e Building Technologies): la sinergia dei contenuti e delle proposte offre, infatti, ulteriori opportunità e spunti di visita agli operatori qualificati interessati.

DuPont ha comprato il business dei prodotti chimici fluorurati di Chemtura Corporation
12/03/2008 L’iniziativa fa parte della strategia di DuPont volta ad ampliare le proprie linee di prodotti fluorurati; a rafforzare la sua presenza nei mercati specialistici come quello degli agenti estinguenti, dei propellenti farmaceutici e dei prodotti intermedi a base di fluoro; nonché ad avvalersi delle attività e tecnologie previste dall’acquisizione ai fini dello sviluppo di materiali fluorochimici più sostenibili, come i fluidi degli impianti di climatizzazione delle auto a basso potenziale di riscaldamento globale, gli agenti per l’espansione delle schiume e le tecnologie di refrigerazione. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.

Tutti i diritti di proprietà intellettuale sui prodotti chimici fluorurati saranno trasferiti a DuPont. Approssimativamente 25 dipendenti di Chemtura entreranno a fare parte di DuPont Fluoroproducts.

DuPont e’ leader nello sviluppo di prodotti fluorurati più sostenibili per applicazioni nei mercati industriali e dei beni di consumo nei segmenti della refrigerazione e del condizionamento aria, degli espansi, dei propellenti per aerosol e dei solventi per la pulizia. DuPont è impegnata nello sviluppo di prodotti più sostenibili che riducano l’impatto ambientale della società e dei propri clienti. DuPont commercializza i suoi prodotti in tutto il mondo con i marchi dei refrigeranti DuPont Suva, i propellenti Dymel, gli agenti per l’espansione delle schiume Formacel, gli agenti estinguenti FE, i gas per l’elettronica Zyron e i fluidi speciali Vertrel.

DuPont Fluorochemicals produce e commercializza in tutto il mondo refrigeranti avanzati, utilizzando le sue conoscenze scientifiche, tecnologiche e del mercato per sviluppare materiali e soluzioni sostenibili in grado di migliorare il comfort, consentire la conservazione degli alimenti, ottimizzare i processi industriali e ridurre l’impatto sull’ambiente.

DSM Somos: WaterClearUltra, resina per stereolitografia incolore e altamente trasparente
12/03/2008 Durante un test di confronto cromatico, WaterClear Ultra è risultata essere la resina più trasparente attualmente sul mercato.

Con l’uso di un colorimetro (strumento per la misurazione della quantità di colore e luce in grado di attraversare un materiale plastico), sono stati messi a confronto i valori percentuali di luce trasmessa attraverso WaterClear Ultra e diversi campioni plastici, tra i quali una resina SL simile al policarbonato della concorrenza e due tecnoplastici trasparenti di uso comune: il policarbonato e l’acrilato. I dati risultanti hanno mostrato che WaterClearUltra riproduce da vicino le qualità di grande trasparenza dell’acrilato e che offre maggiore trasparenza rispetto ai fogli in policarbonato di qualità commerciale.

“La richiesta di resine SL trasparenti è in continuo aumento,” ha dichiarato Eva Montgomery, Somos marketing manager. “In sintesi, queste resine producono lenti prototipo, materiali per il packaging e altri oggetti con superiore estetica”.

Il resoconto ricevuto dal settore automobilistico dopo il beta test effettuato con WaterClear Ultra include opinioni sulla trasparenza della resina, che assomiglia a quella del materiale acrilato zigrinato, sia in sezioni sottili sia spesse. Shawn Zindroski, president di Added Fabrication Studio Morpheus Prototypes, LLC (Torrance, CA, USA), dichiara, “In passato, i materiali trasparenti SLA presentavano una sfumatura verde o blu, o addirittura apparivano opachi. Ora, con WaterClear Ultra, le parti provenienti dai macchinari SLA non solo sono già dotati di trasparenza straordinaria e di bordi precisi, ma in casi di finiture secondarie, WaterClear Ultra consente un’eccellente levigatura e applicazione di vernici trasparenti per autovetture”. Prosegue, “In passato, inoltre, le diverse lenti per i fari dovevano essere prodotte in materiale acrilato zigrinato, ma WaterClear Ultra ci consente ora di produrle utilizzando il processo di stereolitografia. In questo modo si riducono i tempi di consegna ai clienti e si aprono le porte ad applicazioni per componenti più trasparenti”.

Martin Colombo, rapid prototyping Manager presso Accelerated Technologies Inc., dichiara: “Le parti in WaterClear Ultra sono talmente trasparenti e spesso possono essere utilizzate appena prodotte – offrendo in tal modo ai miei clienti risparmi in termini di tempo e di costi di rifinitura”.

WaterClear Ultra è disponibile in commercio direttamente tramite DSM Somos e i canali di distribuzione esclusivi di Somos. Per maggiori dettagli sui dati del test di confronto cromatico effettuato su WaterClear Ultra, visitare il sito.

Dal 2010 la legge mette al bando gli HCFC, Rivoira presenta gli Isceon per mettersi in regola
12/03/2008 Dal 31 dicembre del 2009 nell’Unione Europea saranno vietate la produzione e la vendita dei gas refrigeranti HCFC. A stabilirlo il regolamento europeo 2037/2000, recepito dalla legislazione italiana con il d.p.r. 147 del 15 febbraio 2006 che prevede il controllo e il recupero delle fughe per questi gas lesivi dello strato d’ozono.

Tra i gas refrigeranti HCFC, il più diffuso è l’R22, contenuto in quasi tutti gli impianti di condizionamento, domestici e industriali, che hanno oltre 4-5 anni e in moltissimi impianti di refrigerazione di supermercati, industrie alimentari, chimiche o farmaceutiche. La messa al bando dell’R22 obbligherà venditori, produttori di apparecchiature e soprattutto chi fornisce servizi di assistenza a mettersi al passo con i cambiamenti e volgere lo sguardo a prodotti ecologici e alternativi all’R22: la soluzione è offerta da Rivoira, società del gruppo Praxair e legata a una partnership lunga oltre 60 anni con Dupont per la distribuzione sul mercato dei suoi prodotti, tra cui gli Isceon, i nuovi gas refrigeranti da Retrofit.

Gli Isceon sono miscele sostitutive dell’R22 ma compatibili con i vecchi impianti. Il passaggio ai gas di nuova generazione Isceon consente quindi di attenersi agli obblighi delle nuove normative ed effettuare la conversione degli impianti funzionanti con CFC o HCFC senza sostituire il lubrificante presente nei sistemi. Una caratteristica fondamentale perchè significa che l’uso dei gas Isceon evita di sostenere pesanti spese di manutenzione per la conversione e permette di mettersi più facilmente in regola con le nuove leggi che puntano a prodotti con zero impatto ambientale.

“A partire dal 1 gennaio 2010 – ci spiega Ennio Campagna, marketing e product manager Gas Refrigeranti di Rivoira – non sarà vietato l’utilizzo dei vecchi impianti, ma la vendita e la produzione dell’R22, perciò quando i sistemi perderanno la carica, gli installatori/manutentori non avranno la possibilità di fare il rabbocco e tenere in funzione gli impianti. Chi ha più impianti potrebbe pensare di fare la conversione di uno e il recupero del gas per il riutilizzo in un altro perchè la legge consente, dal 1° gennaio 2010 fino al 31 dicembre 2014, il recupero, riciclaggio e rigenerazione del gas e quindi il suo riutilizzo negli impianti. Ma dopo quella data sarà vietato anche questo tipo di processo di riciclaggio e tutto il prodotto recuperato dovrà andare allo smaltimento”. La famiglia degli ISCEON è costituita da una gamma di 6 gas pensati appositamente per la sostituzione dei gas refrigeranti HCFC e CFC, con diverse peculiarità, applicazioni e temperature di funzionamento. “Dei sei prodotti quello più significativo per la sostituzione dell’R22 – sottolinea Campagna – è l’ultimo nato della famiglia, il Dupont Isceon MO29 ossia l’R422D. Infatti, a differenza di altri prodotti adatti per un campo di temperatura più limitato, per esempio l’ Isceon® M079 o l’ Isceon® MO59 ideali rispettivamente per impianti di refrigerazione di grande e piccola taglia, il Dupont Isceon® MO29 ha molteplici applicazioni, dai sistemi domestici a quelli industriali, perchè si adatta con successo a temperature dai +10 ai –35 °C”.

“Tutti i sei prodotti Isceon non necessitano il cambio del vecchio lubrificante – ribadisce Campagna -. Uno dei problemi nella sostituzione dei gas è proprio che le miscele sostitutive richiedono il cambio del lubrificante con costi elevati, ma soprattutto con la necessità di un lavaggio accurato del circuito perchè residui del vecchio lubrificante potrebbero dare dei problemi con il nuovo prodotto e il nuovo lubrificante. Con gli Isceon tutto ciò non sarà necessario perché il loro vantaggio è che possono funzionare con tutti i tipi di lubrificanti: con il vecchio olio a minerale, con oli sintetici e anche con oli specifici degli HFC, i POE”. Dall’uso dei gas refrigeranti Isceon deriva quindi un risparmio notevole in manodopera. La qualità è garantita peraltro dalla numerazione internazionale Ashrae che ne certifica l’utilizzo negli impianti di refrigerazione, le prove tossicologiche e di infiammabilità. Cinque delle miscele Isceon su 6, infatti, hanno ottenuto questa certificazione e l’unica che non è stata proposta alla Ashrae è il Dupont Isceon MO89, un prodotto di nicchia usato per temperature molto basse e le quantità minime richieste dal mercato non avrebbero giustificato l’inserimento in quella normativa.

Con la commercializzazione dei gas Isceon, sostitutivi degli HCFC, Rivoira gioca d’anticipo per evitare che venditori, produttori e servizi di assistenza si ritrovino impreparati ad affrontare una vera e propria rivoluzione del mercato. La scadenza del 31 dicembre 2009 si avvicina e già a partire dalla prossima estate potrebbe essere difficile l’approvvigionamento di R22: con lo stop a produzione e vendita, a partire dal 2010, chi avrà ancora scorte in magazzino punterà a smaltirle per esaurire gli stock alla scadenza stabilita dalle leggi. Gli operatori del settore devono premunirsi fin d’ora se non vogliono rischiare di essere travolti dai paletti posti dalle nuove legislazioni.

Silfab sigla contratto per impianto di produzione silicio per il settore fotovoltaico
12/03/2008 Silfab ha firmato con Maire Tecnimont un contratto per lo sviluppo dell’ingegneria di base (FEED), per i servizi di acquisto delle principali apparecchiature, per l’assistenza alle procedure autorizzative e altre attività di supporto, relativi al progetto Silfab. Si tratta della nuova realtà produttiva ad alto valore aggiunto da realizzare nella ex-zona industriale di Borgofranco d’Ivrea (TO) per la produzione di polysilicon di grado solare di elevata qualità per il mercato fotovoltaico: 2.500 tonnellate/anno nella prima fase (entro il 2009) e 5.000 nella seconda (entro il 2010).

II contratto prevede, al termine di queste prime attività della durata di circa 6 mesi, procedure di conversione del progetto in EPC (Engineering Procurement – Construction). I reattori relativi allia prima fase del progetto sono già stati ordinati da Silfab. L’investimento complessivo previsto da Silfab è di oltre 400 milioni di euro, con I’obiettivo di realizzare l’intero impianto entro il 2010.

Silfab è una società per azioni fondata da Franco Traverso, pioniere italiano nel campo del fotovoltaico con ventisei anni di attività nel settore. L’iniziativa è molto rilevante per l’alta tecnologia impiegata, per il ritorno occupazionale in una zona parzialmente deindustrializzata e per l’obiettivo comune di realizzare un impianto all’avanguardia in termini di impatto ambientale e sostenibilità.

Watson-Marlow amplia la sua gamma di macchine incapsulatrici e di riempimento asettico
13/03/2008 L’accordo da 18,9 milioni di euro consentirà a Watson-Marlow di accrescere la sua linea di prodotti e di rafforzare ulteriormente la sua posizione dominante nei settori farmaceutico e biotecnologico a livello mondiale.

Da 22 anni, Flexicon commercializza incapsulatrici e sistemi di riempimento asettico, dotati di pompe peristaltiche, alle aziende dei campi farmaceutico e biotecnologico. La gamma di prodotti dell’azienda va dalle unità per il riempimento manuale e i sistemi semiautomatici a quelli automatici e alle macchine incapsulatrici e tappatrici. I sistemi completamente automatici vengono personalizzati per essere utilizzati con qualsiasi tipo di contenitore: fiale, bottiglie, provette e microprovette senza base di appoggio.

Watson-Marlow è il più grande produttore mondiale di pompe peristaltiche per processi biotecnologici e farmaceutici che offre la più vasta gamma di pompe, testine e tubi per utenti finali e produttori di apparecchiature originali. Le pompe Watson-Marlow migliorano la produttività, eliminano i tempi di inattività e richiedono una manutenzione minima. In quanto il fluido pompato non entra in contatto con la pompa stessa, ma solo con il tubo, le pompe Watson-Marlow sono particolarmente adatte per i processi farmaceutici e biotecnologici, in cui sono fondamentali la sterilità e un alto grado di precisione.

L’accordo include anche l’acquisizione dell’azienda di distribuzione di Flexicon negli Stati Uniti, Flexicon America Inc.