Edizione N° 10 del 6 dicembre 2005

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Federchimica: Reach sì, ma con riserva
06-12-2005 Molto deve essere ancora fatto da parte del Consiglio dei Ministri Europeo per rendere il regolamento applicabile e per difendere la competitività delle Imprese, pur nel rispetto dei principi ispiratori.

In particolare, il principio di definizione delle priorità basato sulla valutazione del rischio effettivo all’uso dei chemicals, e non sulle quantità prodotte, è stato recepito solo per la fascia da 1 a 10 tonnellate e parzialmente per la fascia da 10 a 100 tonnellate. L’Industria ne auspica invece un recepimento totale allo scopo di evitare burocrazia e inutili costi per quanto riguarda le sostanze a basso rischio prodotte in alte quantità.

La condivisione obbligatoria dei dati fra le imprese è sicuramente un punto positivo a difesa delle PMI. Ora viene estesa dai test su animali vertebrati anche ai test sui non vertebrati, ma rimangono ancora esclusi da questo obbligo i dati chimico-fisici. Inoltre, il Reach contiene ancora un’importante contraddizione. Una penna a biro, se fabbricata extra UE, entrerà tranquillamente nelle case dei cittadini dell’Unione Europea, minacciandone, se contiene sostanze pericolose, la salute che il Reach pretende di salvaguardare. Le sostanze contenute nella stessa penna, se prodotte in UE, dovranno invece subire l’iter di registrazione previsto dal regolamento.

Le Imprese chiedono di applicare agli importatori di articoli contenenti chemicals – pur rispettando i principi del WTO – gli stessi standard richiesti ai produttori in Europa. Solo in questo modo la competitività delle Imprese manufatturiere (che in Italia realizzano la base Made in Italy), sarà tutelata.

Inoltre, i formulatori nel nostro Paese, saranno costretti a dichiarare la loro preziosa “ricetta” al cliente finale anche se non sono contenute sostanze pericolose, sperando che questa non venga resa nota al concorrente cinese che non possiede lo stesso know how.

Quindi, tanto lavoro resta ancora da fare da parte del Consiglio dei Ministri Europeo che può intervenire per correggere i punti indicati e adoperarsi per rivedere la fase di Autorizzazione che contiene ancora la “minaccia” del Principio di Sostituzione che pende come una spada di Damocle sulle strategie a lungo termine delle Imprese.

Il Ministro Moratti a Farmindustria: “Il settore farmaceutico è strategico per il Paese”
06-12-2005 Nel corso dell’incontro, il Ministro Moratti ha evidenziato la rilevanza strategica del settore farmaceutico in Italia, osservando che “lo sforzo finanziario del sistema pubblico a favore di questo settore assume una valenza significativa, anche perché l’Italia attualmente rappresenta uno dei più importanti mercati del farmaco a livello mondiale”. A documentare il peso del settore sanitario nell’economia del nostro Paese, si stima che nel 2004 la spesa sanitaria totale sia stata di 112 miliardi di euro (8,3% del Pil, un dato in rapida crescita negli ultimi anni) di cui il 78% a carico pubblico attraverso il Servizio Sanitario Nazionale.

Il Ministro ha poi ricordato gli interventi operati dal Miur a sostegno del settore farmaceutico: tra questi i numerosi progetti di ricerca finanziati con fondi FAR (Fondi di agevolazione per la ricerca industriale), per un totale di 695 milioni di euro, una quota dei fondi FIRB – Fondo investimento ricerca di base dedicata specificamente alla Chimica farmaceutica e alla Chimica combinatoriale, gli investimenti per l’istituzione di laboratori pubblico-privato nel Mezzogiorno, per 27 milioni di euro complessivi, le azioni per sostenere e promuovere la bioinformatica e la farmacogenomica, la costituzione in Italia di una banca dati di microrganismi antibiotico-resistenti per 8 milioni di euro, gli accordi con centri di ricerca esteri per l’avvio di laboratori congiunti e infine i dodici programmi nazionali di ricerca, finanziati con 1,1 miliardi di euro.

Tra questi sono comprese tre aree di diretto interesse per il settore farmaceutico e della salute dell’uomo: lo studio e il trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approcci derivati dalle conoscenze sul genoma umano, il rilancio dell’industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi, le nuove applicazioni dell’industria biomedicale. “A questi progetti – ha spiegato il Ministro Moratti – hanno partecipato 138 grandi industrie, 389 piccole e medie imprese, 171 unità di ricerca afferenti agli enti pubblici di ricerca e 442 unità di ricerca afferenti alle Università italiane ed operanti nel settore biomedico”. “Ciò conferma – ha concluso il Ministro – il grande successo del bando e delle modalità di svolgimento dei progetti strategici promossi dal Miur come previsto dal PNR”.

Altroconsumo, latte contaminato: verifiche immediate per capire se la sostanza è tossica
06-12-2005 Dato che la contaminazione probabilmente non è frutto di un incidente, ma potrebbe aver interessato anche altri prodotti confezionati nello stesso tipo di imballaggio, Altroconsumo ritiene che il ministero della Salute debba appurare immediatamente, oltre alla tossicità eventuale della sostanza: quali certezze esistano che il problema riguardi solo i latti artificiali liquidi già identificati; se siano state chieste alla Tetra Pak, che ha prodotto le confezioni coinvolte nel sequestro, informazioni sull’assenza di rischio per altre categorie di prodotti; siano stati fatti accertamenti su altri prodotti.

Altroconsumo ha invitato alcuni parlamentari a presentare un’interrogazione ai ministeri della Salute e dell’Attività produttive per conoscere maggiori dettagli a tutela della salute dei consumatori.

L’associazione indipendente di consumatori, nel denunciare il problema del latte liquido artificiale contaminato, aveva già presentato una lista di richieste all’Europarlamento in occasione del voto sul Regolamento Reach, cioè la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche attualmente in circolazione di cui si sa poco o niente, richieste per migliorare la conoscenza di quali sostanze chimiche arrivino a noi, o in tavola, o per altre vie di contatto.

Riguardo il latte liquido sequestrato Altroconsumo consiglia a chi dovesse avere in casa i prodotti ritirati di non consumarli e di tornare al punto vendita dove sono stati acquistati per chiederne la sostituzione.

Il DuPont Safety Award assegnato a cinque società
06-12-2005 Nove multinazionali sono entrate a far parte della coalizione di societa’ di tutto il mondo dei piu’ svariati settori che hanno sottoscritto la prima “Dichiarazione Mondiale sulla Sicurezza: Impegno Globale dell’Industria per la Sicurezza sul Lavoro” (World Safety Declaration: Global Industry Commitment to Workplace Safety) durante il DuPont Leaders Forum 2005 su sicurezza e prestazioni. Al Forum, cinque societa’ sono state insignite del DuPont Safety Award per le loro iniziative sulla sicurezza in Europa, Medio Oriente e Africa.

Il Leaders Forum fa parte delle iniziative di DuPont volte a promuovere l’adozione di misure di sicurezza sul lavoro e in casa. I partecipanti hanno analizzato come potrebbe migliorare la sicurezza se questa fosse adottata come valore strategico. Tra i relatori, l’ex astronauta Neil Armstrong, Ellen J. Kullman, DuPont Safety & Protection group vice president e Bruno LaFont, CEO di Lafarge e altri leader mondiali nel campo dei materiali edili.

Anche i rappresentanti di Nestlé (Svizzera), Sonae (Portogallo), MOL (Ungheria), SUAL (Russia), Borealis (Danimarca), Plastic Omnium (Francia), Kone (Finlandia), Fortum (Finlandia) e Ciba (Svizzera) hanno firmato la Dichiarazione. Presentata a settembre al XVII Congresso Mondiale sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro, la Dichiarazione lancia un appello alle aziende affinché “apportino cambiamenti reali, che permettano di conseguire una maggiore sicurezza e un minor numero di incidenti sul lavoro”. “Tale dichiarazione si prefigge come obiettivo realizzabile, che può essere definito, valutato e misurato, una maggiore sicurezza sul lavoro e in casa, a prescindere dal contesto geografico e ambientale considerato. Le aziende, inoltre, si sono impegnate a comunicare i progressi, le sfide e i traguardi raggiunti nei prossimi tre anni, nell’ambito del Congresso Mondiale sulla Sicurezza che si svolgerà nel 2008.

Fra i firmatari della Dichiarazione, 15 aziende di diversi Paesi, appartenenti ai piu’ svariati settori – dall’intrattenimento al minerario – quali: DuPont, General Electric, British Petroleum, BE&K, TATA Steel, TATA Chemicals, Fluor, Rohm & Haas, Evergreen Aviation Technologies, Yantai Wanhua Polyurethanes, Reliance Industries Limited, Aker Kvaerner, Hindustan Lever, CEMEX e Calvert.

“La Dichiarazione Mondiale sulla Sicurezza tocca un argomento a cui le industrie sono particolarmente sensibili”, afferma Kullman. “Sebbene le sfide che dobbiamo affrontare come dirigenti siano diverse per ognuno di noi, la sicurezza e il benessere dei dipendenti sono invece responsabilita’ comuni a tutti”.

Il DuPont Safety Award assegnato a AMEC Group Limited (Regno Unito), Alcoa (Europa), Mondi Packaging Paper Steti (Repubblica Ceca), Borealis (Europa) e Aluminium Norf (Germania) è andato ai progetti piu’ significativi in materia di sicurezza sul lavoro o sociale realizzati da singoli, aziende o da organismi per il loro approccio innovativo, il miglioramento delle prestazioni, la leadership, l’impatto commerciale e l’evoluzione culturale.

“Il filo conduttore che unisce i vincitori è la comprensione del forte legame esistente tra il successo aziendale e la sicurezza sul lavoro”, ha affermato Mathieu Vrijsen, presidente di DuPont Europa, Medio Oriente e Africa. “Ogni società si è impegnata a fondo per ridurre gli incidenti e creare una cultura della sicurezza”.

AMEC Group Limited, società di servizi e gestione di progetti internazionali, è stata premiata per l’ideazione dei programmi First Step e Safety Watch. Già adottati da numerose società clienti, tali programmi hanno fatto registrare a queste aziende oltre 4,5 milioni di ore senza incidenti e conseguenti perdite di ore di lavoro in un periodo di 12 mesi consecutivi.

Alcoa, produttore leader di prodotti in alluminio, ha ottenuto il riconoscimento per il significativo miglioramento nelle aree ambiente, salute e sicurezza per 2.000 collaboratori grazie a programmi mirati per i diversi Paesi europei.

Mondi Packaging Paper Steti, membro di Anglo American/Mondi Group of Companies con sede nella Repubblica Ceca, è stato premiato per l’impegno profuso nella trasformazione della cultura aziendale col passaggio del Paese da un’economia centralizzata pianificata a un’economia di mercato. Risultato: 1.294 giorni senza infortuni e conseguenti perdite di ore lavorative e una gestione finanziaria e relativa a sicurezza, salute, ambiente di livello mondiale.

Borealis, leader nelle soluzioni in plastica, è stato premiato per il suo programma “Step Change in Safety” che ha non solo prodotto una riduzione del numero totale di incidenti da 6,9 nel 2001 a 1,7 nell’agosto del 2005 ma ha anche determinato una maggiore soddisfazione dei dipendenti, una migliore operatività e una più robusta performance finanziaria.

Infine ad Aluminium Norf e’ stato assegnato il premio per il significativo coinvolgimento dei dipendenti nella gestione della sicurezza. Nelle loro officine si sono creati gruppi di lavoro che hanno progettato e attuato un processo di sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Risultato: riduzione degli incidenti, sensibilizzazione alla sicurezza, miglioramento della comunicazione e della capacità di lavorare in gruppo e creazione di una nuova cultura istituzionale.

Progetto Stage: il primo passo per l’assunzione nel settore chimico
06-12-2005 È vero che il comparto chimico negli ultimi anni ha ridotto gli addetti, però le prospettive per il futuro sono rosee, specialmente per i neolaureati. Oggi la quota di neolaureati sul totale è del 18%. Nel 2006 questa percentuale dovrebbe salire al 26%, almeno secondo i dati dell’indagine Excelsior di Unioncamere sulla propensione ad assumere delle aziende italiane. I corsi di laurea ad indirizzo chimico, invece, registrano un continuo calo di immatricolazioni e di lauree.

“Progetto stage” di Federchimica nasce da queste considerazioni. Sotto questo nome vengono raggruppate una serie di convenzioni fra imprese (hanno aderito il 50% delle aziende del comparto) e università (19 gli atenei coinvolti). Queste convenzioni hanno l’obiettivo di facilitare l’incontro fra neolaureati alla ricerca di stage e imprese di Federchimica bisognose di nuove risorse. Tutte le opportunità sono pubblicte sul sito www2.federchimica.it, dove al momento si possono contare circa 250 offerte di stage.

Nel periodo gennaio-ottobre 2005 “Progetto stage” ha dato vita a 2.500 stage. Secondo i dati della federazione, a oltre il 70% degli stagisti è stato offerto di proseguire il rapporto attraverso una collaborazione o direttamente un’assunzione da parte dell’azienda ospitante.

La chimica richiede grandi professionalità “tecniche”, ma anche notevoli capacità “diplomatiche”. Ormai i progetti di ricerca vengono svolti da team multiculturali in cui è fondamentale sapersi rapportare con gli altri. Per questo gli stagisti della chimica sono “coccolati”, almeno al confronto con quello che succede in altri settori. Non tutte le imprese riconoscono un assegno allo stagista, ma secondo i dati di Federchimica c’è anche chi arriva a pagare 800 euro, i buoni pasto e un sostegno nelle spese per l’alloggio dei fuori sede.

Articolo tratto da Unimagazine.it

Sviluppo Sostenibile: Henkel Italia ha presentato il suo impegno nel Rapporto 2004
06-12-2005 Henkel Italia prosegue il suo cammino verso la sostenibilità e per il qui anno consecutivo pubblica il Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile.

Vincenzo Vitelli, presidente e amministratore delegato Henkel Italia ha dichiarato: “La sostenibilità è una sfida globale, è indispensabile che tutti i Paesi si impegnino a garantire i medesimi standard sui fronti della qualità, della sicurezza, della salute, dell’ambiente e dell’impegno sociale. È indispensabile che si operi in base alle priorità d’intervento locali considerando le esigenze delle diverse aree geografiche e dei diversi settori di attività. Per questo motivo la nostra Casa Madre ha introdotto un Codice per lo Sviluppo Sostenibile che illustra principi guida di comportamento affinché la sostenibilità diventi impegno quotidiano e si traduca in risultati concreti. Tra le priorità globali a cui siamo chiamati a contribuire per il futuro sono in prima linea la sicurezza dei dipendenti e la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio derivanti dal consumo energetico. Dal 2000 al 2004, a livello di Gruppo, abbiamo già registrato una riduzione del 12% e in tutto il mondo Henkel sono in corso progetti per l’uso efficiente dell’energia.”

Importanti risultati a livello nazionale sono stati raggiunti nel quinquennio (2000 – 2004) sul fronte dell’impatto ambientale della produzione industriale: una riduzione del 29% del consumo delle risorse energetiche, una riduzione del 42% sugli scarichi idrici e del 26% sull’acqua consumata, una riduzione del 24% dei rifiuti prodotti e una riduzione del 23% delle emissioni di CO2.

I dati contenuti nel Rapporto evidenziano, soprattutto, i traguardi conseguiti nel campo della Sicurezza, con una riduzione sostanziale sia in termini di frequenza sia di gravità degli incidenti sul lavoro. Grazie a una costante attività di formazione e sensibilizzazione dei dipendenti, l’obiettivo “zero infortuni”, il traguardo al quale, in linea con il Gruppo è protesa anche Henkel Italia, è più vicino. Nel 2004 Henkel Italia ha abbassato l’indice infortunistico (IR) definito come il numero di infortuni verificatisi ogni 200.000 ore lavorate, a 0,9 registrando, nei nove stabilimenti produttivi, solo 12 infortuni sul lavoro. Nel 2003 l’indice infortunistico (IR) era stato pari a 2,6 per complessivi 35 infortuni. L’indice di gravità (LDR), inteso come numero di giorni di assenza dal lavoro per infortunio ogni 200.000 ore lavorate, è diminuito – dal 2003 al 2004 – da 39,8 a 12,9.

Il tema dello Sviluppo Sostenibile abbraccia anche la Qualità di prodotti e di servizi: un impegno costante nella ricerca e nella sicurezza. “Qualità Henkel” è il claim del Gruppo. È una promessa di qualità totale legata a forti valori aziendali e si concretizza soprattutto grazie al forte orientamento al cliente, a partnership con i fornitori, a personale altamente qualificato.

Il livello di “Quality Assurance” dei prodotti e servizi di Henkel sono parte del Sistema di Gestione ISO 9001:2000 o ISO TS 16949:2002 certificato in tutti i suoi siti produttivi e Sedi Centrali.

La ricerca di prodotti e tecnologie diverse e innovative è la forza trainante di Henkel da oltre 129 anni. Nel 2004, il Gruppo Henkel ha investito 272 milioni in Ricerca & Sviluppo, in percentuale il 2,6% del fatturato.

Per quanto riguarda la ricerca, gli ultimi sviluppi della formula di Bref Multiuso e BrefVetri e Superfici hanno visto l’applicazione delle nanotecnologie al fine di assicurare migliori risultati di pulizia e brillantezza. Le nanoparticelle sono corpi sferici il cui diametro misura 10 milionesimi di millimetro e che, per le loro particolari caratteristiche, aderiscono alle superfici dei vetri formando uno strato protettivo di lunga durata che permette all’acqua di scivolare dalle vetrate evitando il ristagno dello sporco sul vetro.

Importanti passi avanti nel segno della sostenibilità e delle performance di prodotto sono stati fatti anche nella Divisione Adesivi al Consumo con Power Pritt Gel, un prodotto privo di solventi e praticamente senza odori e la tecnologia leggera “Easy”con maggiore copertura delle superfici, introdotta di recente nei composti per il livellamento di pavimenti a marchio Ceresit.

Anche nella divisione Henkel Tecnologie, in Italia, un prodotto della serie Gerolub, olio da laminazione a freddo, è stato utilizzato da un’azienda genovese che ha successivamente dichiarato una riduzione del consumo di olio pari al 28,8% e un aumento della capacità produttiva dell’impianto pari al 13,5%.

Al via il progetto dedicato alle scuole di Air Liquide Italia
06-12-2005 Il progetto, che parte dai comuni Melilli e Priolo e sarà esteso successivamente anche in diversi comuni nel resto d’Italia, è una proposta didattica per gli alunni delle scuole elementari (4a e 5a elementare) che riceveranno da Air Liquide un insieme di materiali informativi circa i gas naturali presenti in natura. In particolare verrà fornito loro un libretto “Io Vivo d’Aria”, alcune schede per esperimenti, alcuni manifesti da mettere in classe e un CD Rom che consentirà di navigare, anche giocando, attraverso le meraviglie naturali e scientifiche rappresentate dai gas che si trovano nell’aria, tra cui Ossigeno, Azoto e Argon. Gas dell’aria prodotti in linea con il proprio impegno di Sviluppo Sostenibile da Air Liquide nei tanti stabilimenti che la multinazionale francese ha in Italia e nel mondo e che vengono utilizzati in attività a scopo sia industriale sia medicale.

Gli alunni saranno accompagnati nel viaggio di scoperta e conoscenza, come negli esperimenti e nel gioco, da un personaggio che fa da Cicerone sia sui supporti cartacei sia nel CD Rom. Si chiama Zoe, ed è una particella d’aria che farà da mascotte e sarà la compagna dei bambini che parteciperanno al progetto.

Sono previsti inoltre degli incontri fra le scolaresche ed i tecnici della Air Liquide, con visite guidate alle centrali Air Liquide oltre a un concorso finale.

Certificazione ambientale: contributi alle imprese artigiane della Lombardia
06-12-2005 È stato pubblicato il bando per il riconoscimento di contributi alle imprese artigiane della Lombardia per il sostegno al risanamento ambientale nell’esercizio dell’attività di impresa. Regione Lombardia e il Sistema camerale lombardo mettono a disposizione delle imprese e dei consorzi artigiani la somma complessiva di 812.870,00 euro che saranno erogati in conto capitale e a fondo perduto alle imprese o consorzi che ne faranno richiesta presso le competenti Camere di Commercio provinciali a partire dal 16 novembre 2005 e non oltre il 16 gennaio 2006.

Sono ammesse a partecipare le imprese artigiane e i consorzi artigiani iscritti negli albi delle Camere di Commercio della Lombardia che rispondano ai seguenti requisiti:
● abbiano in corso un progetto di risanamento, miglioramento o certificazione ambientale del valore minimo di 15.000 euro (al netto di Iva);
● al momento della presentazione della domanda di contributo abbiano già realizzato l’investimento almeno nella misura del 30%.

Il contributo avrà un importo massimo pari al 25% delle spese ammissibili per le imprese artigiane e del 30% per i consorzi artigiani.

Vengono ammessi i progetti, debitamente documentati, che rientrano nelle seguenti categorie:
● conseguimento di certificazioni volontarie in materia ambientale (EMAS, ISO 14000, Ecolabel);
● introduzione di tecnologie innovative nei processi produttivi che riducano in maniera misurabile l’impatto ambientale in termini di emissioni in aria, acqua o produzione di rifiuti;
● introduzione di processi volti a ridurre l’inquinamento ambientale interno ed esterno all’azienda, purché la riduzione possa essere misurata.

Non saranno finanziati progetti finalizzati all’adeguamento, al rispetto o al raggiungimento di obblighi e limiti di legge, così come non saranno finanziati progetti che non siano compatibili con disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di ambiente. Saranno ritenute finanziabili le spese sostenute nel periodo compreso fra il 20 dicembre 2004 ed il 30 giugno 2006.

Il modulo per la presentazione delle domande è materialmente disponibile presso le sedi delle Camere di Commercio I.A.A. della Lombardia, gli Uffici “SpazioRegione” presso ciascuna provincia, le Associazioni di categoria dell’Artigianato. Il modulo può anche essere scaricato dai siti internet delle Camere di Commercio lombarde.

Un concorso europeo per avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca
06-12-2005 Il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (European Union Contest for Young Scientists), voluto da Commissione, Consiglio e Parlamento europei, intende promuovere idee di cooperazione e di interscambio tra gli studenti. È la vetrina annuale delle migliori scoperte scientifiche da parte di ragazze e ragazzi che hanno così l’opportunità di incontrare altri coetanei con simili interessi e attitudini. Attraverso la manifestazione, la Commissione cerca di dare la giusta importanza agli sforzi fatti in tutti i Paesi che partecipano alla gara, e invogliare i giovani a intraprendere le carriere scientifiche. L’iniziativa è parte del programma Scienza e società, gestito dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea e orientato a costruire un rapporto più armonioso tra sforzo scientifico e società in generale.

Possono partecipare al concorso solo i giovani scienziati che vengono selezionati dalle rispettive giurie nazionali. In ogni paese il National organizer è responsabile della scelta dei progetti e dei partecipanti alla finale comunitaria. I lavori possono essere elaborati sia da singoli sia da gruppi formati di non più di tre ragazzi.

Il concorso è riservato agli studenti italiani, in gruppi di non più di tre persone o singoli, con più di 14 anni il 1° settembre 2006 e meno di 21 anni al 30 settembre 2006, che frequentano le scuole medie superiori o il primo anno di università. È necessaria la conoscenza dell’inglese. I vincitori delle precedenti edizioni non possono partecipare all’iniziativa.

I progetti italiani vanno inviati in triplice copia con la sintesi in inglese, unitamente al modulo di partecipazione, scaricabile dal sito Fast, certificato di iscrizione alla scuola, due foto tessera, copia della carta d’identità via posta, email o consegnati a mano alla segreteria Fast, entro venerdì 24 febbraio 2006, ore 17.00.

Tra tutti i lavori inviati alla Fast nel rispetto delle regole del concorso, la giuria sceglie, sulla base del solo documento cartaceo, i 20 progetti finalisti. I vari autori saranno poi invitati a Milano da domenica 2 a martedì 4 aprile 2006. Gli studenti devono allestire con poster, foto, audiovisivi i propri stand preassegnati con le seguenti dimensioni: tavolo di appoggio di 97 x 200 cm e pareti con base 97-200-97 cm e alte 175 cm).

Dalle 15,30 della domenica iniziano le interviste della giuria; sono possibili supplementi di valutazione anche lunedì 3 aprile. La rassegna può essere visitata da scuole e pubblico in genere per tutta la giornata del 3 e la mattinata del 4 aprile. Alle 18 di lunedì 3 aprile si tiene la tradizionale conferenza scientifica. Martedì 4 aprile viene organizzata la conferenza stampa per i soli giornalisti; dalle 11 alle 12,30 si svolge la cerimonia di premiazione. Nel pomeriggio i giovani recuperano il proprio materiale esposto negli stand e fanno ritorno a casa. Solo tra i 20 progetti finalisti di Milano vengono selezionati i vincitori del concorso I giovani e le scienze e quanti rappresenteranno l’Italia agli altri importanti appuntamenti internazionali.

PVTrain: il primo treno europeo a energia solare
06-12-2005 Il progetto, costato tre anni di sperimentazione e 1.250.000 euro investiti, è nato per la sperimentazione di 10 prototipi di tipologia diversa (5 carrozze, 2 locomotive e 3 carri merci) che hanno un fabbisogno energetico tra loro diverso. Per una questione di economia è stato progettato un unico convertitore customizzato idoneo per le carrozze e utilizzato anche per gli altri tipi di mezzi scelti per la sperimentazione. Tale scelta, ovviamente, non ha consentito di ottimizzare il sistema composto dai pannelli e il convertitore nel caso delle locomotive e dei carri merci. Questa è la motivazione che ha condotto, per i carri merci, a risultati di energia prodotta inferiori del 50% rispetto all’energia teorica nominale. L’energia ottenuta dal sistema fotovoltaico è, comunque, sufficiente per l’utilizzo ipotizzato.

Il progetto ha condotto a interessanti risultati con tutte le problematiche connesse all’esercizio ferroviario vero e proprio. La tecnologia applicata è risultata idonea agli scopi prefissati sia in termini energetici sia in termini di sicurezza.

In modo particolare l’applicazione sui carri merci si è dimostrata di rilevante interesse, considerando che in origine il carro non risultava alimentato dalla linea di alimentazione. L’energia prodotta, infatti, è stata sufficiente per alimentare il sistema di elettroserrature sperimentato per la protezione di merci preziose nonché di sistemi di posizionamento dei mezzi in movimento su tutto il territorio nazionale e internazionale (GPS), integrati con un sistema di controllo per le merci pericolose.

Le più interessanti applicazioni della sperimentazione condotta sembrano quindi potersi individuare nel settore merci, specie per quanto riguarda il trasporto di merci preziose, come i tabacchi, o pericolose. Trenitalia, infatti, ha già previsto e stanzionato investimenti per l’acquisizione nel prossimo futuro di 300 nuovi vagoni adibili al trasporto delle merci pericolose, che potrebbero beneficiare dell’energia fotovoltaica per l’alimentazione di sistemi di allarme e blocco e sistemi avanzati di controllo automatico (parametri di viaggio e di condizione del carico) per aumentare ulteriormente la sicurezza del trasporto delle merci pericolose.

L’Onu chiede alla Finlandia di fermare la deforestazione
06-12-2005 Nella Lapponia settentrionale si trovano alcune delle più vaste aree di foreste primarie europee. Queste foreste sono l’habitat essenziale delle renne, alla base della sussistenza per l’unico popolo indigeno europeo, i Sami.

L’allevamento all’aperto di renne è alla base della cultura Sami. Nel lungo inverno artico, le foreste centenarie della Lapponia assicurano loro la sopravvivenza: sui rami e sul tronco degli alberi cresce il lichene delle renne, che diventa il cibo invernale di questi animali quando l’erba è irraggiungibile. Ma queste foreste vengono abbattute per farne cellulosa, destinata ad alimentare l’industria della carta.

“Malgrado la legge finlandese e internazionale – afferma Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace – oltre a un buon numero di accordi e convenzioni, assicuri ai Sami il diritto di praticare la loro attività tradizionale, il pascolo delle renne in Lapponia, negli ultimi due decenni, l’agenzia statale Metsähallitus ha continuato a tagliare alberi in importanti foreste per le renne. Per questo La Commissione dell’ONU per i Diritti Umani ha chiesto alla Finlandia di fermare il taglio delle foreste primarie nella regione. Anche un tribunale finlandese ha intimato il blocco delle operazioni di taglio. L’agenzia forestale statale Metsähallitus ha dichiarato che sta valutando la richiesta dell’ONU, ma intanto i tagli continuano, tra le proteste di Sami”.

Idrogeno: una prospettiva reale per la società del futuro
06-12-2005 Il professore Luigi Paganetto, Commissario straordinario Enea e preside della Facoltà di Economia di Tor Vergata, intervenendo al convegno H2 Roma, svoltosi il 16 novembre nella giornata dedicata alla ricerca, nel delineare gli scenari per l’impiego dell’idrogeno per sistemi energetici più sostenibili, ha sottolineato che: “Bisogna far riferimento all’Europa che ha lanciato la piattaforma tecnologica su Idrogeno e celle a combustibile. L’Europa ha un progetto che riguarda sia la tecnologia sia il sistema degli incentivi per sostenere il progetto Idrogeno attraverso il settore pubblico e privato, con la partecipazione delle istituzioni finanziarie. Anche i fondi strutturali europei possono sostenere le energie rinnovabili e l’impiego dell’idrogeno”.

Enea è da tempo impegnata in attività di ricerca e sviluppo di tecnologie per l’impiego dell’idrogeno sia in campo più propriamente energetico sia in quello dei trasporti. Tali attività sono condotte nell’ambito di programmi europei e internazionali, con l’obiettivo di perseguire lo sviluppo di soluzioni innovative che riguardano in generale il lungo termine. Enea, in particolare, ha in corso attività di ricerca e sviluppo di tecnologie per l’utilizzo dell’idrogeno riguardanti le celle a combustibile, i cicli termici avanzati e i sistemi più innovativi per l’accumulo.

HP si impegna in strategie produttive non dannose per l’ambiente
06-12-2005 Da oltre dieci anni HP ha eliminato più del 95% delle sostanze BFR utilizzate sugli elementi esterni dei propri prodotti, e fra queste il PBDE e il PBB, il cui impiego è stato successivamente ristretto dalla direttiva UE RoHS (Restriction of Hazardous Substances). Nel medesimo periodo è stato eliminato l’uso del PVC (policloruro di vinile) dalle parti esterne dei dispositivi prodotti dall’azienda.

L’iniziativa DFE (Design for Environment) messa a punto da HP ha recentemente permesso alla società di conseguire i seguenti risultati:
● eliminazione del mercurio da gran parte dei prodotti HP all-in-one, attraverso la sostituzione delle lampade a mercurio degli scanner con nuove lampade basate sulla tecnologia contact imaging; in questo modo i prodotti sono anche più facili da riciclare;
● lancio anticipato a quest’anno di prodotti HP conformi alla direttiva RoHS;
● le stampanti HP Deskjet 6540 e 3740 hanno ottenuto da analog Zone, il riconoscimento quali Product of the Year 2004 nella categoria Best Green Computing Product per il ridotto impatto ambientale e la praticità nel riciclo.

L’innovazione dei materiali è fondamentale ai fini della strategia ambientale dei prodotti HP. Tenendo conto di considerazioni ecologiche durante la fase di design, HP è in grado di ridurre i costi dei materiali, diminuire l’impatto ambientale dei dispositivi, soddisfare la richiesta dei clienti alla ricerca di prodotti più compatti ed efficienti e abbassare i costi associati allo smaltimento e al riciclaggio riducendo, di conseguenza, la quantità di rifiuti inviati alle discariche.

Per oltre vent’anni, l’azienda ha condotto un programma DFE pilota ed è alla continua ricerca di nuove modalità per migliorare le performance ambientali dei propri prodotti e delle attività. Gli HP DFE Product Steward, esperti nella progettazione eco-compatibile, fanno parte dei team di ricerca & sviluppo e di design di prodotto e hanno il compito di individuare, definire le priorità e suggerire innovazioni ecologiche che rendano più semplice disassemblare e riciclare i prodotti. Ne sono un esempio il design modulare, i componenti snap-in che eliminano la necessità di utilizzare colle e adesivi, l’impiego di quantità inferiori di materiali già colorati e completi di finiture utilizzati al posto di verniciature, guaine e laminature.

Livello del Lambro sotto controllo grazie a una centralina a pannelli solari
06-12-2005 “In un momento in cui il nostro territorio è spesso in balia del clima più o meno piovoso – spiega l’assessore all’Ambiente Bruna Brembilla – con conseguenti problemi di secche prolungate alternati a devastanti esondazioni, avere il quadro della situazione dei livelli idrici dei corsi d’acqua è importantissimo per attivare una politica di prevenzione. Per questo, oltre al telerilevatore realizzato a Pieve, la Provincia di Milano ha previsto per il prossimo anno il posizionamento di altre quattro centraline da sistemare in punti strategici dei nostri corsi d’acqua che speriamo di poter realizzare visti i tagli ai fondi per gli enti locali”.

L’Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica della città di Milano e del suo hinterland (1999) attribuisce alla Provincia di Milano i compiti di gestione e di manutenzione delle opere idrauliche a tale scopo costruite. Per questo la Provincia di Milano ha messo in campo un sistema di telecontrollo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua che, rilevati “in continuo”, vengono acquisiti ed elaborati dal Centro Raccolta Dati presso gli Uffici dell’Assessorato all’ambiente, risorse naturali e idraulica, cave e Parco Sud. In occasione di eventi di piena il Centro avvisa, in automatico, i tecnici e gli operatori esterni che provvedono a eseguire tutte le manovre necessarie ad attivare il sistema di difesa idraulica. La centralina di Pieve è l’ultima di 17 disseminate nel territorio.

Sarà realizzata in Italia la centrale a olio più grande al mondo
06-12-2005 Nascerà in Italia la più grande centrale al mondo a olio. Olio vegetale, come l’olio d’oliva. L’annuncio è stato dato in occasione del convegno “Lo sviluppo delle fonti energetiche alternative tra incentivi, tecnologie e mercato”, nell’ambito di Sinergy 2005, il forum internazionale sull’energia.

L’impianto, che sarà messo in cantiere nel 2006 e che sorgerà in Italia, con una potenza di 34 megawatt, è stato progettato dalla società finlandese Wärtsilä attraverso la filiale italiana di Trieste (ex Grandi Motori).

Per ora è top secret il luogo in cui sorgerà l’impianto ma, assicura Marco Golinelli di Wärtsilä: “È un impianto destinato a battere il precedente record mondiale, sempre italiano, dell’impianto da 24 megawatt costruito a Monopoli per la Coi (Casa olearia italiana) e alimentato in quel caso con i residui della lavorazione dell’olio d’oliva”.

Wärtsilä, con centrali e impianti per una potenza installata totale di 32,5 gigawatt in tutto il mondo, è tra i principali fornitori di soluzioni per la produzione decentralizzata di energia elettrica e dei relativi servizi di conduzione e manutenzione degli impianti, oltre che attivo nel settore nella propulsione navale.

La tecnologia per le centrali a biomasse esiste ed è competitiva, ma il problema è la fornitura di combustibile, tanto che Golinelli auspica che “i sovvenzionamenti per l’agricoltura vengano destinati anche alle coltivazioni a fini energetici, altrimenti si deve pensare a importare oli vegetali da altre parti del mondo, come l’olio di palma dall’Indonesia e dalla Malesia o l’olio di soia, i cui costi oggi si aggirano attorno a 430 euro a tonnellata per l’olio di palma e costi lievemente maggiori per la soia”.

Legambiente premiata per l’ecoefficienza
06-12-2005 È “Toscana Ecoefficiente 2005”, il riconoscimento ufficiale della Regione Toscana assegnato per il primo anno ai più significativi contributi per la conservazione e gestione intelligente delle risorse ambientali, che per la sezione “promozione dell’ecoefficienza nell’uso dell’energia” è stato assegnato alla struttura ricettiva gestita da Legambiente in Maremma.

Consegnato nell’ambito di Dire & Fare, la rassegna dedicata all’innovazione nella Pubblica Amministrazione, il premio è stato assegnato per i “significativi interventi ambientali concernenti la gestione efficiente dell’energia, la riduzione e il recupero dei rifiuti, la gestione delle acque.”

Il Centro, si legge ancora nelle motivazioni che hanno accompagnato l’assegnazione del riconoscimento, propone un insieme di iniziative assai significative per ciò che riguarda un settore cruciale dell’economia toscana, quello della ricettività turistica. In particolare, la politica adottata per gli acquisti in campo alimentare, con un netto orientamento verso produzioni locali. Tutto questo ne fa un’esperienza emblematica sul rapporto tra turismo e sviluppo locale.

Il centro “Il Girasole” rappresenta un “modello” di sostenibilità ambientale: se la maggior parte dell’energia proviene dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto, l’80% dell’acqua per uso igienico è riscaldata da un impianto solare termico, mentre due caldaie ad alta efficienza da 35 kW alimentano il sistema di riscaldamento, permettendo così un risparmio annuo di circa 20 tonnellate di CO2. Riduttori di flusso nei rubinetti delle toilette, lampade a basso consumo, l’uso di detergenti biodegradabili e l’impiego di stoviglie usa e getta completamente biodegradabili e compostabili contribuiscono dunque a fare de “Il Girasole” la struttura ricettiva più “sostenibile” della Toscana.

“Tutte attività grazie alle quali – ha ricordato Gentili al termine della cerimonia – siamo riusciti a ridurre le emissioni annue complessive di CO2 di oltre 40 tonnellate rispetto a una struttura tradizionale, dimostrando che la scelta della sostenibilità è possibile e costituisce valore aggiunto anche per lo sviluppo economico del Paese”.