Ancora nessun italiano per il Programma Long Range Research Initiative 2002-05

Pubblicato il 24 febbraio 2003

Da alcuni anni il Cefic (European Chemical Industry Council), le Associazioni Chimiche statunitensi e giapponesi hanno lanciato il Programma Long Range Research Initiative (Lri), a testimoniare l’impegno dell’industria chimica mondiale nell’affrontare direttamente temi di ricerca di base e applicata per quanto concerne la sicurezza dei prodotti.

Il Programma ha previsto per il periodo 2002-2005 un budget di circa 23 milioni di euro ed opera attraverso bandi pubblici, gestiti da tre Gruppi responsabili della salute umana, ambientale e modulatori endocrini.

Sono stati finora assegnati circa 80 milioni di euro, per finanziare ricerche su temi di esposizione e valutazione del rischio, cancerogenesi da sostanze chimiche, tossicità respiratoria, immunotossicità, allergie e modulatori endocrini.

Questa iniziativa assume un’importanza ancora maggiore se si prendono in considerazione gli obiettivi del Libro Bianco secondo il quale, per tutelare la salute dei Consumatori e dell’ambiente dell’Ue, è necessario registrare e valutare, entro il 2012, oltre 30.000 sostanze chimiche prodotte e autorizzare quelle di esse ritenute molto pericolose.

Purtroppo, come spesso avviene in Italia nella ricerca scientifica, nessuna Istituzione italiana ha ricevuto fondi dal Programma, finanziato anche da Federchimica.

Federchimica si è proposta quindi di reagire con determinazione, affinché ai prossimi “calls” (con scadenza il 14 marzo) un selezionato gruppo di Ricercatori italiani possa partecipare e avere ragionevoli aspettative di ricevere risorse finanziare alle loro proposte presentate.