Giovedì 2 ottobre 2014, presso il Centro Incontri della regione Piemonte a Torino, si è svolto “Sviluppo e sostenibilità ambientale: prospettive tecniche e normative in europa”, il 5° workshop internazionale organizzato da Edf Fenice con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente, della Regione Piemonte e di Confindustria Piemonte. Tra i relatori, oltre ad eminenti esponenti del mondo scientifico, giuridico ed imprenditoriale a livello internazionale, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galetti.
La Direttiva sulle emissioni industriali, meglio conosciuta come Direttiva Ied, era al centro del dibattito. Adottata dal Consiglio dei Ministri a livello europeo nel 2010, è stata appena recepita nel diritto italiano. Essa viene a completamento del quadro di esercizio delle attività industriali e agricole che potrebbero causare impatti ambientali (attività energetiche, produzione e trasformazione dei metalli, industria dei prodotti minerali, industria chimica, farmaceutica e gestione dei rifiuti). La Direttiva amplia sia il perimetro delle aziende coinvolte, circa 150.000 in Europa e 7.000 in Italia, sia il campo degli obblighi imposti: utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, revisione periodica dell’autorizzazione, bonifica del sito a fine attività e partecipazione del pubblico.
In un contesto di depressione economica e di concorrenza internazionale esasperata, la Direttiva può creare infatti dei sovraccosti per le aziende; sovraccosti che non possono essere bilanciati dagli Enti Pubblici, perché la normativa europea vieta gli “aiuti di Stato”, ai quali sono assimilati gli aiuti di regione e provincia.
Edf Fenice ha quindi proposto ai suoi clienti di contribuire a diluire nel tempo i costi aggiuntivi derivanti dalla Direttiva, affinché essi si possano conformare alla Direttiva stessa, mettendo a disposizione i capitali per gli adeguamenti impiantistici (che comporteranno ingenti sforzi sia finanziari sia tecnici). Edf Fenice propone inoltre progetti efficienziali nell’ambito energetico ed in quello dei rifiuti industriali (waste efficiency), in modo da diminuire i costi globali di gestione e bilanciare i sovraccosti derivanti dalla Direttiva. In tale contesto, acquistano anche rilevanza, per adempiere alla normativa, i contratti a lungo termine che riguardano ad esempio i servizi di analisi di laboratori, consulenza, monitoraggio e bonifiche ambientali.
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