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12 città si candidano al premio Capitale verde europea 2016ERT

È scaduto il termine per la presentazione delle candidature al premio “Capitale verde europea” per il 2016; queste le 12 città in lizza, situate in 11 diversi Paesi: Dabrowa Gornicza (Polonia), Essen (Germania), Larissa (Grecia), Lubiana (Slovenia), Nijmegen (Paesi Bassi), Oslo (Norvegia), Reggio Emilia (Italia), Santander (Spagna), Tours (Francia), Umeå (Svezia), Saragozza (Spagna), Pitesti (Romania).

Il Commissario per l’Ambiente, Janez Potocnik, ha dichiarato a riguardo: “Mi fa estremamente piacere osservare il folto numero di città candidate al premio Capitale verde europea, che sottolinea l’impegno da parte delle città europee per migliorare la qualità della vita dei cittadini e l’ambiente. L’iniziativa alle spalle di questo premio costituisce un’opportunità per condividere migliori pratiche, idee e suggerimenti rivolti anche ad altre realtà urbane. Faccio i miei migliori auguri a tutte le città che concorrono all’edizione 2016 del premio”.

Il premio Capitale verde europea è destinato a città all’avanguardia in fatto di soluzioni rispettose dell’ambiente nell’ambito della gestione urbana. Si tratta di luoghi che si propongono di stabilire norme più rigorose in materia di sviluppo urbano sostenibile, che prestano attenzione ai desideri espressi dai loro cittadini e propongono soluzioni innovative alle sfide ambientali.

Quest’anno per la prima volta potevano partecipare al concorso, per il titolo 2016, città europee con almeno 100.000 abitanti, mentre in precedenza erano ammessi solo i centri con almeno 200.000 abitanti. Aver offerto l’opportunità di candidarsi anche a realtà di dimensioni più contenute ha fatto sì che per questa edizione oltre la metà delle città partecipanti abbia meno di 200.000 abitanti.

Un gruppo di esperti internazionali procederà a una valutazione tecnica delle candidature sulla base di 12 indicatori: cambiamenti climatici nonché interventi di mitigazione e di adattamento a tali cambiamenti; trasporti locali; aree urbane verdi e uso sostenibile del territorio; natura e biodiversità; qualità dell’aria ambiente; qualità dell’ambiente acustico; produzione e gestione dei rifiuti; gestione delle risorse idriche; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; rendimento energetico; gestione ambientale integrata.

Nel 2014 le città preselezionate saranno invitate a presentare le loro proposte a una giuria internazionale incaricata di valutare sia il loro impegno all’insegna della continuità nei miglioramenti ambientali sia i loro obiettivi futuri. La giuria esaminerà anche la loro abilità nel comunicare con i cittadini, prendendo inoltre in considerazione la capacità di agire come modello e di promuovere le migliori pratiche in altre città europee. Oltre a svolgere il ruolo di città-modello in grado di fungere da esempio per altre realtà urbane, l’esperienza dimostra che la città vincitrice beneficia di una maggiore visibilità, che concorre a potenziarne la reputazione e a farne un polo d’attrazione sotto il profilo turistico, lavorativo e abitativo.

Il nome della città vincitrice sarà annunciato nel giugno 2014 a Copenaghen, in Danimarca, detentrice del titolo di Capitale verde europea per il 2014.

Dalla prima edizione del premio, nel 2010, quattro città sono state insignite del titolo di “Capitale verde europea”: Stoccolma è stata la prima vincitrice, seguita da Amburgo nel 2011 e da Vitoria-Gasteiz nel 2012. Il titolo è andato a Nantes per il 2013, a Copenaghen per il 2014 e a Bristol per il 2015.

La giuria è composta da rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni, dell’Agenzia europea dell’ambiente, dell’Iclei (Governi Locali per la Sostenibilità), dell’Ufficio del Patto dei Sindaci e dell’Ufficio europeo dell’Ambiente.

Oggi l’Europa è una società prevalentemente urbana dove tre quarti degli abitanti vivono in città e cittadine. È nelle zone urbane che hanno origine molte delle sfide ambientali che la nostra società deve affrontare, ma è proprio lì che si stanno trovando anche delle soluzioni.

 

Capitale verde europea: www.europeangreencapital.eu