Yingli Green Energy Italia, filiale italiana di Yingli Green Energy Holding Company, uno dei principali produttori fotovoltaici verticalmente integrati al mondo, che commercializza i suoi prodotti con il marchio ‘Yingli Solar’, aderisce per il solo mercato italiano al Cobat, Consorzio Nazionale di Raccolta e Riciclo, per la raccolta, lo smaltimento e il riciclo dei propri moduli fotovoltaici a fine vita.
L’adesione permetterà a Yingli una gestione controllata e sostenibile con piena tracciabilità dei moduli fotovoltaici dal momento dell’immissione nel mercato italiano fino al recupero e smaltimento a fine vita del prodotto. Yingli Green Energy Italia ha optato per il proprio mercato di riferimento di aderire al sistema nazionale di raccolta Cobat, con cui condivide valori etici e certificazioni in materia di qualità ed ambiente (ISO 9001, ISO 1400 ecc.), per la sua rete capillare di raccolta, trattamento e riciclo sull’intero territorio nazionale e per il forte know-how maturato in anni di attività di trattamento e riciclo di rifiuti di pile, accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), moduli fotovoltaici a fine vita, garantendo così i migliori standard di efficacia ed efficienza.
Soddisfatto il Direttore Operativo di Cobat, Claudio De Persio: “Accogliamo Yingli con grande soddisfazione tra i nostri aderenti, in quanto produttore di fama mondiale tra i più attenti alle tematiche ambientali e al rispetto delle norme etiche generali, e che in Italia ha assolto da subito responsabilmente ai compiti di tutela ambientale, peraltro richiesti dalle attuali normative vigenti”.
“Coscienza ambientale, sostenibilità e senso di responsabilità sono parte integrante della nostra etica aziendale da sempre e in tutto il mondo, valori senza bandiera che sono insiti nella nostra missione aziendale da sempre”, commenta Fabio Patti, Managing Director di Yingli Green Energy Italia, “Yingli si contraddistingue per una spiccata attenzione nella realizzazione di prodotti di qualità e altamente sostenibili, con l’obiettivo di contribuire fattivamente al progresso del settore solare fotovoltaico e quindi di fornire, attraverso i propri prodotti, energia pulita e sostenibile per tutti. A conferma della piena consapevolezza che abbiamo a riguardo, oltre ad esser stati tra i primi in assoluto a livello europeo ad aver aderito a un sistema che garantisse la corretta raccolta e il riciclo dei moduli a fine vita, collaboriamo con svariate e prestigiose associazioni per rafforzare il concetto chiave etico e sociale alla base del settore solare fotovoltaico, con attività di sensibilizzazione, formazione e ricerca”.
Alla recente critica, poi, che varie entità come il Comitato Ifi (Industrie Fotovoltaiche Italiane) hanno recentemente rivolto al Gse per la proroga del periodo transitorio per l’adesione dei produttori di moduli a un consorzio per lo smaltimento (sostenendo in particolar modo che i produttori stranieri non sarebbero ancora pronti a soddisfare tutti i requisiti di conformità alla normativa vigente), Patti replica: “Sul mercato non si fa distinzione tra “italiani” e “non-italiani”, ma tra chi agisce in nome della qualità e dell’innovazione, garantendo energia solare a buon mercato, e chi invece è solo in cerca di un alibi per giustificare il proprio fallimento. Alcune aziende, infatti, non hanno saputo sopravvivere al consolidamento naturale del mercato fotovoltaico, per mala gestione o scarsa conoscenza del settore, e non certo a causa della concorrenza dei produttori stranieri. Mettere in discussione le decisioni delle autorità italiane per i propri scopi è più che mai fuori luogo”.
Yingli Green Energy Italia: www.yinglisolar.com/it
Cobat: www.cobat.it