Si è tenuto stamattina nel cuore del fashion district milanese il talk dal titolo Tecnologie a supporto della sostenibilità. L’innovazione nella moda che lascia il segno, parte del ricco palinsesto del WSM – White Sustainable Milano, progetto votato al fashion-tech e dedicato alla sostenibilità, all’innovazione tecnologica e all’evoluzione digitale di tutta la filiera del settore moda, dalla fase creativa a quella produttiva fino al retail.
Nel corso di questo momento di incontro e confronto, Paolo Crespi, sales and marketing director di Epson Como Printing Technologies, ha raccontato della trasformazione sperimentata dal polo tessile comasco grazie al contributo fondamentale di Monna Lisa, capostipite della serie di digital textile printer di Epson che ha scritto la storia del distretto.
“Venti anni fa il mondo della moda si stava già trasformando in maniera rapida, reclamando a gran voce ciò che oggi è diventato un trend consolidato: disegni sempre più complessi e ricchi, personalizzazione dei prodotti finali, riduzione dei lotti di produzione e time to market sempre più compresso, dalla creazione delle collezioni alla vendita”, ha spiegato Paolo Crespi. “Con il progetto Monna Lisa, Epson ha trainato questa rivoluzione all’interno del distretto comasco, accogliendo la necessità di innovazione tecnologica con l’unica risposta possibile: la stampa digitale”.
Con Monna Lisa, omaggio al genio italiano, e insieme alle due eccellenze comasche Fratelli Robustelli e For.Tex (oggi confluite in Epson Como Printing Technologies e parte del Gruppo Epson), il polo tessile di Como ha completamente cambiato volto. Annunciata nel 2003, Monna Lisa si è resa presto protagonista di questa rivoluzione, divenendo lo standard della stampa DTF (Direct-to-Fabric) di alta qualità. Si è così aperta una nuova era in cui i quadri per stampare hanno lasciato il posto alla tecnologia digitale e la cucina colore ha ceduto il passo agli inchiostri certificati. Il disegno, gestito oggi da un computer, può così essere stampato in breve tempo anche in piccoli volumi e con infinite variabili cromatiche.
“Oggi stiamo assistendo a un altro importante cambiamento nel mercato e nell’industria della moda: la richiesta ormai imprescindibile è la sostenibilità. Con la nascita di Monna Lisa abbiamo anticipato questo trend. Il digitale, infatti, è un alleato fondamentale per la moda sostenibile perché, rispetto alla stampa tradizionale, riduce i consumi di acqua in media del 40% e di energia del 75%”, ha aggiunto Crespi. “Noi come Epson abbiamo lavorato non solo sulla macchina, ma anche sull’intero processo in ottica di ottimizzazione ed efficientamento anche energetico. Quello del distretto tessile comasco è diventato così un esempio virtuoso da seguire, non solo a livello europeo ma anche mondiale”.