Vladimiro Luraghi è stato nominato Amministratore Delegato di Bono Energia. Laureato in Ingegneria Chimica nel 1975 al Politecnico di Milano, in Bono dal 1990, Luraghi aveva in precedenza maturato significative esperienze professionali in Breda Termomeccanica e in Ansaldo quale progettista di macchine termiche di grande potenza.
Luraghi ha ricoperto la posizione di Direttore Tecnico di Bono Energia dal 1994, contribuendo significativamente alla definizione della nuova gamma di prodotti che ha permesso alla società di raggiungere una posizione di leadership sul mercato europeo dei generatori di vapore di medio-grandi dimensioni. È titolare di alcuni brevetti, frutto della sua attività di innovazione tecnologica nel settore. Marco Volpato, Amministratore Delegato del Gruppo Cannon – la holding di Bono Energia e di altre primarie aziende italiane operanti nel settore delle trasformazioni plastiche e del trattamento delle acque – ha annunciato la nomina di Luraghi commentando così: “Vladimiro Luraghi è un profondo conoscitore del prodotto, del mercato e delle persone. E’ stimato dai clienti per le sue capacità tecniche e riesce a motivare i propri collaboratori in modo efficace. La persona ideale per guidare Bono Energia nella crescita dei prossimi anni legata alle sempre più stringenti richieste del mercato in termini di efficienza energetica e di rispetto dell’ambiente “.
Vladimiro Luraghi ha commentato così la nomina: “Non nascondo la soddisfazione per questo nuovo incarico e per l’opportunità che mi viene offerta di poter continuare a contribuire, da una diversa prospettiva, alla costruzione del successo della Bono Energia del futuro. La società ha infatti delle solide basi e dei chiari punti di forza che la rendono ben attrezzata per affrontare le sfide che oggi vengono da un mercato sempre più competitivo e globalizzato: una pluriennale, riconosciuta esperienza nel settore, una grande capacità di competere e di innovare, soprattutto un invidiabile patrimonio umano di dedizione e professionalità. Senza dimenticare l’appartenenza ad un Gruppo Internazionale in grado di facilitarci l’accesso ai mercati esteri. Certo permangono dei punti di debolezza e credo di avere ben chiare le nostre priorità: continuità nell’innovazione, qualità, metodo, crescita. Si tratta di condizioni la cui soddisfazione non può prescindere da un forte, determinato impegno personale, ciascuno nel proprio ruolo, e dalla consapevolezza che il raggiungimento di ogni obbiettivo è possibile se si perseguono collaborazione ed unità di intenti.”