Ridurre i consumi energetici, promuovere le energie rinnovabili e incentivare l’adozione di comportamenti virtuosi (dal trasporto pubblico alla raccolta differenziata dei rifiuti), per favorire, con l’adozione di concrete ed efficaci politiche di prossimità, la transizione verso un territorio a basso contenuto di emissioni di carbonio. Sono sempre di più i Comuni italiani che elaborano e adottano un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, strumento essenziale per raggiungere, su scala urbana, il condiviso obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Sono state infatti 597 (dati forniti da Alleanza per il Clima Italia onlus) - contro le 445 del 2011 - le amministrazioni locali che, nel 2012, hanno presentato un proprio Paes, in accordo con l’impegno preso aderendo al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), comunità di enti locali europei che ha deciso di intraprendere politiche territoriali condivise per raggiungere il sopracitato obiettivo 20-20-20.
Nell’arco di un biennio, quasi la metà (1.044) dei Comuni italiani aderenti al Patto (2.314 in totale) ha presentato un Paes. Un dato che, una volta tanto, mette l’Italia sullo stesso livello dell’Europa: su 4.577, sono infatti circa la metà - 2.371 - i Comuni europei che hanno già presentato un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.
Un impegno, quello delle municipalità italiane, su cui l’anno scorso ha posto l’accento il Premio A+CoM, che torna anche quest’anno per incoraggiare e stimolare le amministrazioni comunali a dotarsi di Piani che siano strumenti di lavoro ambiziosi, qualificati e operativi. Promossa da Alleanza per il Clima Italia Onlus (struttura di supporto del Covenant of Mayors) e Kyoto Club, la seconda edizione di A+CoM – c’è tempo fino all’8 marzo per partecipare, le informazioni si trovano in una sezione dedicata sul sito dell’associazione – selezionerà i 4 “migliori” Paes elaborati e deliberati nel 2012.
L’anno scorso sono stati 9 i Comuni premiati, tra i vincitori delle 4 categorie in gara (divise in base al numero di abitanti: Montaione, Castelnuovo del Garda, Lodi, Castelfranco Emilia e Genova), i segnalati (Palena e Villasanta) e i meritevoli di una menzione (Bari e Firenze).
Quest’anno, per poter partecipare, i Comuni devono aver previsto, nell’elaborazione dei propri Piani, azioni concrete nel settore municipale (analizzando ed efficientando in primis gli edifici e le strutture comunali) e in quelli del settore residenziale, del terziario e del trasporto, considerati campi di intervento fondamentali per una politica di riduzione della CO2 che sia realmente efficace. Allo stesso tempo, il Paes deve includere anche interventi concreti in almeno tre degli altri ambiti, ugualmente essenziali: produzione locale di energia, pianificazione territoriale, acquisti pubblici, coinvolgimento della cittadinanza, degli stakeholder e del settore produttivo.
I Piani saranno valutati da un comitato tecnico e da uno scientifico: il Comitato Scientifico, che potrà altresì attribuire menzioni speciali, è composto da Mario Agostinelli, presidente Associazione Energia Felice; Stefano Caserini, docente Politecnico di Milano; Annalisa Corrado, direttore tecnico AzzeroCO2; Antonio Lumicisi, Ministero dell’Ambiente; Francesco Musco, esponente consiglio nazionale di Legambiente; Massimo Scalia, docente di fisica Università La Sapienza; Karl-Ludwig Schibel, coordinatore Alleanza per il Clima Italia; Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club; Maria Rosa Vittadini urbanista Università Iuav di Venezia; Silvia Zamboni, giornalista ambientale.
Kyoto Club: www.kyotoclub.org
Patto dei Sindaci: www.pattodeisindaci.eu
Alleanza per il Clima Italia Onlus: www.climatealliance.it
Premio A+CoM: www.climatealliance.it/98-170/ITA/Premio-A+CoM-2013