Liquigas e Ancitel Energia & Ambiente hanno sottoscritto un accordo per favorire l’adozione di fonti energetiche sostenibili come il GPL e il GNL da parte delle municipalità italiane. La partnership tra Liquigas e Ancitel Energia & Ambiente ha lo scopo di mettere concretamente in atto iniziative e strumenti che consentano un incremento della sostenibilità energetica e ambientale dei Comuni italiani, con un’attenzione particolare nei confronti delle municipalità non servite (o solo parzialmente servite) dalla rete del metano, più di 1.300 realtà in cui vivono circa 4 milioni di persone.
In particolare si prevede una fase preparatoria propedeutica alla realizzazione di un questionario da sottoporre ai Comuni, che avrà lo scopo di ottenere una mappatura delle loro esigenze specifiche in termini energetici e delle loro conoscenze in merito alle possibilità fornite dai sistemi a GPL e GNL. Successivamente, sulla base dei dati emersi dall’indagine e dell’identificazione delle aree che hanno maggior necessità di interventi specifici, verrà redatto un programma di attività che saranno sviluppate a partire dall’autunno del 2016. A sostegno delle diverse attività messe in cantiere verranno predisposti ulteriori strumenti, tra cui la predisposizione di un servizio di Help Desk a disposizione dei Comuni per fornire consulenza tecnica, organizzativa e sui progetti e approfondimenti in merito al Protocollo di Intesa tra ANCI e Assogasliquidi.
L’accordo si inserisce organicamente nella cornice istituzionale definita da ANCI e Assogasliquidi, associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto della distribuzione di gas liquefatti (di cui Liquigas fa parte), le quali hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa, che prevede l’implementazione di diverse attività volte a incentivare l’uso di fonti alternative da parte delle amministrazioni locali e dei cittadini, in particolar modo l’adozione di GPL e GNL per usi domestici e industriali e le opportunità del loro utilizzo come combustibili per flotte di mezzi comunali destinati alla raccolta di rifiuti urbani.
Il GPL e il GNL sono soluzioni energetiche caratterizzate da emissioni ridotte di sostanze inquinanti, non comportano rischi di contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere sotterranee e non producono rifiuti dannosi. Si tratta quindi di fonti in grado contribuire in modo importante al raggiungimento dell’obiettivo UE di riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 e del 40% entro il 2030, un risultato a cui puntano i molti Comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci. GPL e GNL consentono inoltre di ridurre in modo drastico la presenza nell’aria di polveri sottili, PM10 e PM2,5, che, come evidenziato in studi dell’ENEA e del Ministero della Salute, sono causate in misura preponderante dalle attività di combustione di biomasse legnose per il riscaldamento degli ambienti domestici e che rappresentano combustibili verso cui indirizzare misure preventive.
“L’accordo tra Liquigas e Ancitel Energia & Ambiente, che si colloca in modo sinergico all’interno della piattaforma comune identificata da ANCI e Assogasliquidi, rappresenta un impegno concreto nell’affrontare sia le esigenze energetiche di un numero significativo di cittadini, sia le necessità informative e infrastrutturali delle amministrazioni locali”, ha dichiarato Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas. “È necessario gestire gli interventi nel campo della sostenibilità ambientale e del contenimento dell’inquinamento in modo sempre più organico e strutturale e pensiamo che questa iniziativa sia la riprova che l’impegno comune di una realtà leader nel mercato del GPL e del GNL come Liquigas e di un’importante rappresentanza associativa del mondo dei Comuni, possa portare vantaggi reali e benefici rapidi”.
“Grazie a questo accordo”, ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato ANCI a Energia e Rifiuti, “cercheremo di individuare soluzioni che consentano di garantire l’approvvigionamento energetico di quei Comuni che non sono collegati alle reti di distribuzione di metano attraverso l’utilizzo di fonti meno impattanti. Lo sforamento dei limiti delle emissioni, che nei mesi scorsi ha creato disagi in molte città italiane, ha evidenziato come i sistemi di riscaldamento di molte abitazioni ed edifici pubblici si basino ancora oggi su tecnologie obsolete e fortemente impattanti. I provvedimenti adottati fino ad ora, a livello nazionale e locale, sono stati utili nel breve ma sostanzialmente inefficaci a determinare un cambio definitivo nella qualità dell’aria. È quindi fondamentale fornire agli Enti Locali un supporto normativo e tecnologico su questioni tanto delicate e decisive per la salute dei cittadini”.