A tre anni dall’ultimo sondaggio Eurobarometro su questo argomento, una grande percentuale degli intervistati è dell’opinione che un uso efficiente delle risorse naturali (79%) e la tutela dell’ambiente (74%) possano stimolare la crescita. Se l’80% di loro ritiene che l’economia incida sulla qualità della vita, il 75% pensa che anche lo stato dell’ambiente abbia un impatto analogo e il 77% dei cittadini dell’UE crede che i problemi ambientali si ripercuotano direttamente sulla loro vita quotidiana. La maggior preoccupazione è destata dall’inquinamento – in primo luogo dell’aria (56%) e dell’acqua (50%) – accanto alla produzione di rifiuti e all’esaurimento delle risorse naturali.
Un numero sempre crescente di intervistati (59%) ritiene che, per misurare i progressi nei rispettivi paesi, i fattori sociali e ambientali dovrebbero essere considerati importanti tanto quanto i criteri economici. In relazione alla spesa e agli investimenti delle amministrazioni pubbliche nazionali, il 59% degli intervistati è del parere che queste ultime dovrebbero tenere in maggior conto l’ambiente rispetto ai costi.
Rispetto al 2011, sempre più cittadini (75%) dichiarano di essere pronti ad acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente, anche se ciò comporta costi leggermente più elevati. La stragrande maggioranza (93%) ritiene che i grandi inquinatori debbano risarcire i danni ambientali causati. L’introduzione di sanzioni più pesanti per i trasgressori è considerata il modo più efficace di affrontare i problemi ambientali.
L’85% degli europei reputa di avere un ruolo da svolgere nella protezione dell’ambiente e la maggior parte ha cominciato a comportarsi e ad agire di conseguenza; le tre attività più diffuse risultano essere la separazione dei rifiuti destinati al riciclaggio (72%), nonché la riduzione del consumo energetico (52%) e del consumo idrico (37%). Sebbene un numero sempre maggiore di cittadini ritenga di essere ben informato sull’ambiente in generale, il 39% sente il bisogno di saperne di più circa l’impatto che le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti di uso quotidiano hanno sulla salute.
Una significativa maggioranza ha la sensazione che si possa fare di più per proteggere l’ambiente. Il 77% considera che le grandi imprese e l’industria non si stiano impegnando a sufficienza; il 70% è della stessa opinione riguardo a chi governa il loro paese, mentre il 65% ritiene che anche i cittadini possano fare di più. La priorità identificate per i cittadini che desiderino tutelare l’ambiente sono: separare i rifiuti da riciclare (54%), ridurre il consumo di energia domestica (39%) e utilizzare i trasporti pubblici (39%).
Il 77% dei cittadini dell’Unione concorda nel ritenere che la normativa ambientale europea sia necessaria per proteggere l’ambiente nel loro paese; sei su dieci pensano che le decisioni in materia ambientale dovrebbero essere adottate congiuntamente all’interno dell’UE. Il 79% crede inoltre che l’UE dovrebbe poter verificare che le disposizioni legislative in materia di ambiente siano effettivamente applicate in modo corretto nel proprio paese di appartenenza. L’84% vuole che una quota maggiore dei finanziamenti UE siano destinati a sostenere attività rispettose dell’ambiente. Inoltre, la maggior parte dei cittadini (56%) auspica un impegno ancora maggiore da parte dell’UE per la protezione dell’ambiente.
L’indagine di Eurobarometro è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm