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Terra Futura 2013 chiude celebrando dieci anni di sostenibilità e buone praticheERT

Si è chiusa con 87.000 visitatori – tra esperti e operatori del settore, rappresentanti di associazioni e del non profit, di enti pubblici, di imprese, ma anche cittadini e giovani studenti – la decima edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale che si è tenuta alla Fortezza da Basso di Firenze dal 17 al 19 maggio. Più di 500 le aree espositive e 210 gli appuntamenti culturali che hanno visto l’intervento di oltre 800 relatori. E ancora, 520 gli incontri della “Borsa delle imprese responsabili”, che ha voluto favorire nuove opportunità di green&social business tra le 105 realtà partecipanti.

Moltissime le buone pratiche in rassegna, a testimonianza di un’Italia che si impegna, crede nel cambiamento e propone soluzioni reali e concrete: dall’edilizia alla mobilità sostenibili, dall’agricoltura biologica al commercio equo, dalle energie rinnovabili al riciclo e riuso, dal turismo sostenibile alla tutela dei diritti umani. Ambiti diversi rispetto ai quali i numerosi visitatori, arrivati a Terra Futura nei tre giorni, hanno voluto scoprire e conoscere come sia possibile costruire la sostenibilità nella vita di ogni giorno, compiendo scelte personali, familiari e collettive di consumo e di azione responsabili. Perché è anche a partire dal basso che si può indirizzare l’economia per un futuro migliore.

“A Terra Futura si offrono risposte concrete, più eque e sostenibili, alla crisi economica e si analizzano le sue cause. La Toscana è un laboratorio dove si sperimentano soluzioni per l’autonomia dei giovani, per il sostegno a sistemi produttivi di filiera corta, e ancora progetti per l’abitare sostenibile e di coesione sociale, interventi di microcredito per le famiglie e le nuove imprese”, spiega Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. “Queste sono alcune delle iniziative in sintonia con la scelta di sostenere questa manifestazione, che registra un sempre maggiore consenso. In questi dieci anni Terra Futura è cresciuta, si è consolidata ed è diventata un appuntamento di rilievo nazionale, sia per la partecipazione di imprese innovative e sostenibili sia per il pubblico che la frequenta. Anche per questo la Regione continuerà a sostenerla”.

Un traguardo importante, questa decima edizione, che da un lato esprime la validità dei temi e dei dibattiti proposti dall’evento e dai suoi partner, dall’altro evidenzia che il percorso da fare è sì avviato, ma ancora lungo da compiersi.

“Terra Futura ha stimolato in questo decennio numerose riflessioni e ha alimentato un dibattito culturale tra i più vivi, tanto da essere ripreso nella formula anche altrove in Italia”, afferma Ugo Biggeri, presidente di Banca popolare Etica, riconfermato proprio in questi giorni alla sua guida. “Per scelta quest’anno è stata favorita la presenza di numerose realtà più piccole, che hanno contribuito a trasmettere l’idea di un mondo in movimento verso un futuro migliore”.

“Il bilancio è senza dubbio molto positivo perché il pubblico, sempre molto eterogeneo, ha risposto ancora una volta con apprezzamento e affetto nei confronti di Terra Futura”, aggiunge Andrea Baranes, presidente di Fondazione culturale Responsabilità etica, che continua “forse anche grazie alla combinazione vincente tra analisi teorica (proposta da convegni, workshop e seminari) e buone pratiche presentate dagli espositori e sperimentate nei laboratori. Terra Futura si conferma ancora una delle manifestazioni sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale più importanti in Italia, in Europa ma anche a livello internazionale”.

 

Terra Futura: www.terrafutura.it

Banca popolare Etica: www.bancaetica.it