Alberto Landucci, che lavora all’ufficio di gestione energetica di Telecom Italia presso la sede romana dell’azienda, spiega: “I sistemi di condizionamento dell’aria sono indispensabili per il funzionamento dei nostri impianti. Senza di loro, l’intero sistema collasserebbe”.
Alessandro Muzzarelli, tecnico Telecom Italia in Trentino Alto Adige, ha scoperto casualmente Isceon M059 (R-417A) mentre faceva delle ricerche in Internet. Ha deciso di testare il prodotto in una piccola installazione di Bolzano (il centro elettronico Hiross, 10 kW, compressore a pistone ermetico Copeland). Oltre alla conversione, ha installato un impianto di raffreddamento gratuito e ha modificato la direzione del flusso dell’aria dell’installazione. Il risultato è stato incoraggiante: “La conversione è stata rapida ed è stata portata a termine senza difficoltà tecniche.
Qualche mese dopo, ha deciso di testare Isceon M029 (R-422D), un nuovo e migliorato prodotto sostitutivo dell’R-22, sviluppato proprio per applicazioni MT e refrigeratori. Questa volta, ha scelto un’unità più grande (30 kW) a Trento, sempre di Hiross, con circa 20 anni d’età. Il risultato è stato persino migliore di quello di Bolzano con una media del coefficiente di resa Cop pari a 5. Di conseguenza, ha invitato il suo capo di Roma a partecipare a un’ulteriore conversione a Merano, ad inizio 2007.
Il 6 febbraio 2007 Alberto Landucci e la sua collega Claudia Rossetti hanno raggiunto Merano per assistere alla conversione di un altro centro elettronico a Isceon M029. Lo scopo era valutare la portata tecnica della conversione. La conversione è stata eseguita dall’installatore Telebit e monitorata da vicino da Alessandro Muzzarelli stesso. La ragione principale alla base della facilità d’uso di Isceon M029 è la compatibilità con gli oli minerali, il che significa che non sono necessarie modifiche tecniche sostanziali.