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	<title>ritiro &#8211; Energia Plus</title>
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		<title>Raccolta rifiuti: da Cem la App DifferenziaTI</title>
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		<pubDate>Wed, 21 Oct 2015 08:42:41 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Ricordarsi i giorni di raccolta rifiuti, prenotare il ritiro degli ingombranti, consultare il dizionario dei rifiuti per sapere come differenziarli, verificare dove si trova e che orari fa la Piattaforma ecologica, trovare i contenitori di raccolta rifiuti speciali più vicini a casa, segnalare, anche con foto, i rifiuti abbandonati, non raccolti o i problemi rilevati [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Ricordarsi i giorni di raccolta rifiuti, prenotare il ritiro degli ingombranti, consultare il dizionario dei rifiuti per sapere come differenziarli, verificare dove si trova e che orari fa la Piattaforma ecologica, trovare i contenitori di raccolta rifiuti speciali più vicini a casa, segnalare, anche con foto, i rifiuti abbandonati, non raccolti o i problemi rilevati sul territorio. Sono solo alcune delle funzioni che i cittadini dei 51 Comuni del bacino <a href="http://www.cemambiente.it" target="_blank" rel="nofollow">Cem</a> (460.000 abitanti) potranno comodamente portarsi in tasca grazie alla nuova App DifferenziaTI realizzata da DataMove e scaricabile gratuitamente su tutti i cellulari e dispositivi mobili Android e IOS (disponibile negli “store” di Apple e Google Play).</p>
<p>L’applicazione, utile e immediata, può essere personalizzata da ogni utente che, in ogni momento, può inserire il proprio indirizzo e Comune di residenza, permettendo all’App di fornire più velocemente tutte le informazioni relative alla zona di interesse.</p>
<p>“Tutti sanno che il nostro territorio ha standard di raccolta differenziata tra i più elevati d’Italia”, dice Virginio Pedrazzi, amministratore unico di Cem Ambiente, “un dato che pensiamo si possa migliorare ancora, soprattutto per quanto riguarda la qualità del rifiuto raccolto, anche grazie all’informazione innovativa e capillare che ci consente la tecnologia. Un’App a disposizione dei cittadini significa, in primo luogo, mettere le informazioni a portata di mano e consentire di risolvere velocemente i dubbi in tema di raccolta. Ma per Cem significa anche attivare un canale diretto di comunicazione e di partecipazione, attraverso un sistema nuovo di segnalazioni e richieste di servizi”.</p>
<p>“Questa iniziativa di Cem Ambiente”, dice Roberto Invernizzi, vice presidente della Provincia di Monza e Brianza con delega alla Partecipate, “è di grande valore e importanza perché consente l’estensione a livello omogeneo delle buone pratiche di un territorio che da sempre è un’eccellenza nella raccolta differenziata dei rifiuti. Un’iniziativa concreta e utile, nello stile dei nostri Comuni, ma anche fortemente innovativa che conferma il Cem come una società pubblica all’avanguardia in tema di innovazione e sperimentazione”.</p>
<p>Vediamo più nel dettaglio le principali funzionalità dell’App Differenziati.</p>
<p>“Dove lo butto” è un dizionario con oltre 300 voci di topologie diverse di rifiuti, per sapere subito quale contenitore usare e come differenziare in modo corretto.</p>
<p>“Calendario raccolta”: ogni cittadino può trovare facilmente il giorno e l’ora del servizio di ritiro rifiuti riferiti al proprio indirizzo o qualsiasi altro indirizzo di uno dei Comuni del bacino Cem.</p>
<p>“Piattaforme ecologiche” fornisce l’indicazione della propria piattaforma di riferimento, con indirizzi orari e tipologie di rifiuti per i quali è previsto il conferimento.</p>
<p>“La raccolta vicino a te”: nessuno sa mai dove buttare alcuni rifiuti come pile, farmaci, oli vegetali esausti. L’App DifferenziaTi, grazie al collegamento Gps, trova subito il contenitore più vicino a te.</p>
<p>“Prenotazione ritiri” è un canale rapido per prenotare il servizio di recupero (ove previsto) dei rifiuti ingombranti.</p>
<p>“Segnalazioni servizi” è un canale diretto per segnalazioni di vario tipo che il cittadino ha necessità di far arrivare a Cem: dalla mancata raccolta del rifiuto nel giorno stabilito alle segnalazioni di rifiuti abbandonati, con la possibilità per gli utenti di avere feedback diretti.</p>
<p>“Sottoscrizioni” è un sistema semplice ed efficace per rendere interattivi i servizi di Cem: gli utenti potranno ricevere alert e informazioni in maniera personalizzabile su tutta una serie di servizi: da subito, per la variazioni di date nella raccolta rifiuti, per servizi straordinari, per news e iniziative. A breve sarà disponibile anche per semplici promemoria come l’orario in cui esporre i rifiuti della raccolta porta-porta.</p>
<p>Il tutto è disponibile ovviamente in forma gratuita, solo scaricando l’App DifferenziaTI di Cem Ambiente.</p>
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		<title>Raee: ritiro e trattamento nel 2014</title>
		<link>https://energia-plus.it/raee-ritiro-e-trattamento-nel-2014_78872/</link>
		<pubDate>Wed, 22 Apr 2015 08:46:44 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2014 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, a cura del Centro di Coordinamento Raee. Nel corso del 2014 sono state molte le novità che hanno interessato il comparto dei Raee, a partire dall’entrata in vigore del nuovo Decreto [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2014 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, a cura del <a title="Centro di coordinamento Raee" href="https://www.cdcraee.it/GetHome.pub_do" target="_blank" rel="nofollow">Centro di Coordinamento Raee</a>. Nel corso del 2014 sono state molte le novità che hanno interessato il comparto dei Raee, a partire dall’entrata in vigore del nuovo Decreto Legislativo 49/2014, che ha introdotto nel nostro Paese alcune importanti novità nella gestione di questa tipologia di rifiuti.</p>
<p>Andando a vedere le statistiche, nel 2014 il Sistema Raee risulta in generale rafforzato, con un incremento sia della raccolta complessiva (+2,56%) gestita dai Sistemi Collettivi, sia dei Centri di Conferimento (+1%) a disposizione dei cittadini. Dati incoraggianti, ma che vedono ancora differenze importanti di raccolta nelle varie Regioni d’Italia. “Il Sistema Raee continua a crescere”, ha dichiarato Fabrizio D’Amico, Presidente del Centro di Coordinamento Raee. “L’ultimo Accordo di Programma tra Anci, CdC Raee, Associazioni dei Produttori, organizzazioni della Raccolta, conta su più di 3.500 Centri di Raccolta comunali iscritti al CdC Raee, e introduce modifiche tariffarie in linea con le aspettative condivise di raggiungere presto, nei tempi assegnati, gli obiettivi di raccolta e trattamento previsti dalla legge per i prossimi anni. Uno sforzo che non possiamo ancora dire se sarà ricompensato dalle percentuali di raccolta che, dopo tre anni in calo, quest’anno mostrano però qualche segno di ripresa incoraggiante”.</p>
<p>Dopo la leggera flessione dell’anno precedente, nel 2014 si è registrato un incoraggiante aumento del 2,56% della raccolta dei Raee gestita dai Sistemi Collettivi. La raccolta complessiva è stata pari a 231.717.031 kg, con un incremento di quasi 6 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio pro capite pari a 3,8 kg di Raee raccolti per abitante, in linea con l&#8217;obiettivo minimo previsto dalla normativa europea. In crescita dell’1% anche i Centri di Conferimento attivi sul territorio nazionale, che arrivano a quota 3.801, con un miglioramento del servizio a disposizione dei cittadini che desiderano conferire correttamente i propri Raee.</p>
<p>Risultati che sembrerebbero indicare una timida ripresa dalla crisi economica, che negli scorsi anni aveva condizionato fortemente il mercato delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Infatti, la riduzione degli acquisti comporta anche una diminuzione dei rifiuti prodotti, a causa della mancata sostituzione delle apparecchiature obsolete o rotte con apparecchiature nuove.</p>
<p>Nonostante il quadro complessivamente positivo, è bene sottolineare come non sia possibile quantificare il fenomeno dei Raee sottratti dalla filiera ufficiale di smaltimento organizzata dai Sistemi Collettivi, che oltre a sfuggire alle statistiche ufficiali, potrebbero subire un trattamento non conforme agli standard di legge, con notevoli danni ambientali per la collettività.</p>
<p>All’interno dei Centri di Conferimento, i Raee sono raccolti in modo differenziato sulla base di cinque Raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali contenuti nei rifiuti. Nella classifica dei 5 Raggruppamenti, per il 2014 il più raccolto continua a essere il Raggruppamento 3 (Tv e Monitor), con 68.512.035 kg di Raee. La raccolta complessiva di R3 diminuisce dello 0,53% rispetto al 2013, dato comunque superiore rispetto alle previsioni di raccolta, che consideravano in dettaglio l’andamento del mercato degli ultimi anni. I risultati di quest’anno sembrano quindi indicare un ritorno alla normalità per questo Raggruppamento.</p>
<p>Seguono nella classifica R1 (Frigoriferi e Apparecchiature Refrigeranti) con 64.024.226 kg di Raee raccolti e R2 (Grandi Elettrodomestici) con 57.949.079 kg, entrambi in crescita di circa il 3% rispetto al 2013. Al quarto posto si conferma R4 (Piccoli Elettrodomestici) che segna un incremento della raccolta pari al 6,21% con 39.957.152 kg, mentre il Raggruppamento 5 (Sorgenti luminose), pur non potendo che rimanere al quinto posto, registra la performance migliore in assoluto, con un incremento della raccolta del 14% rispetto al 2013.</p>
<p>I dati del 7° Rapporto Annuale sul Sistema Raee, seppure positivi, rivelano una situazione diversificata all’interno del Paese. Nord e Centro trainano la ripresa della raccolta complessiva, mentre Sud e Isole registrano ancora un segno negativo. Stessa situazione per quanto riguarda la raccolta pro capite, in crescita al Nord e al Centro, ma che registra un -3,79% nel Sud e Isole.</p>
<p>Nelle Regioni del Nord la raccolta complessiva cresce in media del 3,73% rispetto al 2013 e solo Liguria e Valle d’Aosta registrano un segno negativo. Nel Centro Italia l’incremento della raccolta complessiva è maggiore rispetto alle altre aree e solo le Marche registrano un calo rispetto al 2013. Particolarmente significativo il +12,44% della Regione Lazio. Andando ad analizzare l’area Sud e Isole, spiccano i trend fortemente negativi della raccolta in Basilicata e Sicilia. Segnali positivi arrivano invece dalla Campania, che incrementa in modo significativo sia la raccolta complessiva sia quella pro capite.</p>
<p>Nella classifica delle Regioni, la Valle d&#8217;Aosta si conferma anche quest&#8217;anno la più virtuosa d&#8217;Italia &#8211; nonostante il calo registrato nella raccolta complessiva &#8211; con una media pro capite di 7,8 kg/ab. Andando a guardare i valori assoluti, al primo posto in Italia troviamo la Lombardia, con oltre 49 milioni di kg di Raee raccolti, dato in crescita del 5,42% rispetto allo scorso anno. Nell’area Centro la Toscana si conferma al primo posto, con 20.277.847 kg di raccolta complessiva, pari a 5,41 kg/ab., mentre tra le Regioni del Sud e Isole il primo posto va alla Sardegna, con 5,38 kg/ab. Nelle ultime posizioni della classifica troviamo Puglia, Calabria e Sicilia, tutte ancora sotto i 2 kg/ab. di media pro capite, risultato ben al di sotto della media nazionale e degli obiettivi di raccolta europei.</p>
<p>Andando a vedere la diffusione dei Centri di Raccolta, al primo posto troviamo il Trentino Alto Adige, con 21 CdR ogni 100.000 abitanti, mentre la Lombardia vanta il maggior numero di Centri di Conferimento, con 826 Centri di Raccolta e 50 Altri Centri.</p>
<p>Commenta a tal proposito il Presidente D’Amico: “I dati 2014 mettono in luce ancora una volta come la raccolta pro capite sia più elevata laddove i cittadini hanno a disposizione un maggior numero di strutture in cui conferire i propri Raee. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di raccolta stabiliti dalla normativa, sarà quindi necessario nei prossimi anni investire nella sensibilizzazione dei cittadini, nello smantellamento delle piccole e grandi barriere burocratiche alla raccolta, ma anche nell’apertura di nuovi Centri di Conferimento in tutto il territorio nazionale e in particolare nell’area Sud e Isole. Per tanti traguardi già raggiunti, ve ne sono ancora altrettanti per i quali il lavoro non è ancora cominciato, o procede a rilento, a partire da quel sistema di raccolta ‘Uno contro Zero’, per il quale si attende, da un anno esatto, un decreto attuativo che potrebbe far emergere i giacimenti di piccoli elettrodomestici non funzionanti che da anni gli italiani accumulano nelle proprie case”.</p>
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		<title>Consorzio Ecolamp in crescita</title>
		<link>https://energia-plus.it/consorzio-ecolamp-in-crescita_78900/</link>
		<pubDate>Wed, 08 Apr 2015 08:11:11 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Il <a title="consorzio Ecolamp" href="http://www.ecolamp.it" target="_blank" rel="nofollow">consorzio Ecolamp</a> supera nel 2014 quota 2.000: per la precisione sono 2.068 le tonnellate di lampadine a basso consumo raccolte in tutto il territorio nazionale grazie al contributo dei cittadini e ai conferimenti del canale professionale. Rifiuti dai quali è stato recuperato oltre il 95% di materie prime, in particolare vetro, plastiche e metalli e sottratto alla dispersione nell’ambiente il mercurio in essi contenuto.</p>
<p>Un ottimo risultato anche in relazione all’andamento della raccolta dell’intero comparto dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee), che registra il segno positivo più rilevante (+14%) proprio per il raggruppamento cinque (R5), quello dei rifiuti derivanti dalle sorgenti luminose, in cui il consorzio Ecolamp opera come protagonista.</p>
<p>Sono oltre 856 (+25%) le tonnellate di sorgenti luminose gestite da Ecolamp nel corso del 2014, provenienti dai 2.150 Centri di Raccolta assegnati al Consorzio, prevalentemente riservati al conferimento dei cittadini privati. Un segmento che rappresenta oggi il 41% della raccolta totale Ecolamp, contro il 36% del 2013.</p>
<p>La porzione più consistente di rifiuti da sorgenti luminose gestite da Ecolamp, il 59%, è ancora una volta da attribuire ai conferimenti dei professionisti del settore illuminotecnico, che utilizzano i diversi servizi gratuiti e volontari messi a disposizione dal Consorzio. 549 tonnellate di lampadine sono state raccolte, nell’anno 2014, attraverso Extralamp, il servizio di ritiro gratuito a domicilio, per gli installatori con più di 150 chili di materiale da consegnare, che conta oggi poco meno di 5.000 iscritti. 387 sono le tonnellate conferite presso i 35 Collection Point a titolo completamente gratuito, mentre oltre 276 tonnellate provengono dai 61 Grandi Centri, punti autorizzati al ritiro e allo stoccaggio delle sorgenti luminose, convenzionati con il Consorzio. Un canale, quest’ultimo, introdotto a fine 2012, ma cresciuto rapidamente, tanto da registrare nel 2014 un incremento della raccolta pari al 41,5%, rispetto all’anno precedente.</p>
<p>Dal punto di vista regionale Lombardia, Veneto e Piemonte rappresentano l’eccellenza nella raccolta di lampadine esauste in Italia: da sole le tre grandi regioni coprono, per Ecolamp, il 53% del totale nazionale. La Lombardia ha raccolto nel 2014 ben 589 tonnellate di R5 (registrando tuttavia un decremento del 4% sul 2013), seguita dal Veneto con 325 tonnellate (+40%) e dal Piemonte con 188 (+4%). Il maggior incremento rispetto al 2013 è stato registrato dalla Calabria (al diciassettesimo posto della classifica) e dal Trentino Alto Adige (all’ottavo posto): rispettivamente +70% con 10.685 chilogrammi e +45% con 81.016 chili.</p>
<p>Rimangono invariate rispetto al 2013 le prime tre posizioni a livello provinciale, con in testa Milano, sia pure in leggera flessione (-7%), che ha raccolto 246 tonnellate, seguita da Torino con 116 tonnellate e un +6% e da Roma, in terza posizione, con 110 tonnellate e un incremento del 14% rispetto all’anno precedente.</p>
<p>“La raccolta Raee e quella delle lampadine, in particolare, continua a crescere”, commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del Consorzio. “Il 2014 ha registrato un +3% nella raccolta totale di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) rispetto al 2013 e le sorgenti luminose sono ancora una volta il raggruppamento con il maggiore incremento, +14%. Un risultato che fa guardare con fiducia agli obiettivi sempre più ambiziosi che la normativa europea impone per i prossimi anni, per il raggiungimento dei quali Ecolamp da sempre contribuisce attivamente, applicando al contempo una logica di semplificazione dei processi, di ottimizzazione dei costi e di rispetto dell’ambiente”.</p>
<p>Fino al 31 dicembre 2015, infatti, il target minimo di raccolta differenziata dei Raee resta a 4 chilogrammi per abitante, dal 1° gennaio 2016 passa al 45% della media dell’immesso sul mercato dei tre anni precedenti, per arrivare al 65% dal 1° gennaio 2019. Pur non essendo attualmente previsti obiettivi specifici per i singoli raggruppamenti, oggi Ecolamp raccoglie circa il 35% dell’immesso sul mercato di propria competenza, confermando la capacità di misurarsi con i migliori standard europei, anche a garanzia del pieno adempimento degli obblighi previsti dalla normativa Raee.</p>
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		<title>Adiconsum-Ecodom: “Conosciamo l’ambiente”</title>
		<link>https://energia-plus.it/adiconsum-ecodom-conosciamo-lambiente_79020/</link>
		<pubDate>Mon, 16 Feb 2015 11:44:24 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Che rapporto hanno gli italiani con l’ambiente? Adottano sempre comportamenti sostenibili nella vita di tutti i giorni? Manifestano una spiccata coscienza ecologica e cognizioni adeguate su come differenziare i rifiuti? Sanno davvero dove buttare il vecchio cellulare o come smaltire il frigorifero rotto? Cerca di rispondere a queste domande l’indagine on-line, condotta su un campione [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Che rapporto hanno gli italiani con l’ambiente? Adottano sempre comportamenti sostenibili nella vita di tutti i giorni? Manifestano una spiccata coscienza ecologica e cognizioni adeguate su come differenziare i rifiuti? Sanno davvero dove buttare il vecchio cellulare o come smaltire il frigorifero rotto? Cerca di rispondere a queste domande l’indagine on-line, condotta su un campione di circa 2.500 consumatori italiani particolarmente sensibili alle tematiche ambientali, da <a title="Adiconsum" href="http://www.adiconsum.it" target="_blank" rel="nofollow">Adiconsum</a>, l’Associazione per la Difesa dei Consumatori e dell’Ambiente, ed <a title="Ecodom" href="http://www.ecodom.it" target="_blank" rel="nofollow">Ecodom</a>, il principale Consorzio Italiano per il Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, che hanno realizzato uno studio dal titolo “Conosciamo l’Ambiente”.</p>
<p>L’analisi, effettuata nell’ultimo trimestre del 2014, ha voluto indagare il livello di conoscenza e di consapevolezza dei consumatori italiani in materia di ambiente, raccolta differenziata e Raee, ovvero Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, grandi e piccole, che tutti noi abbiamo nelle nostre case (come il tostapane, il rasoio elettrico, il cellulare, ma anche il frigorifero, la lavatrice, il climatizzatore ecc.).</p>
<p>In base ai risultati emersi dall’indagine, Ecodom e Adiconsum hanno redatto un dossier per fare il punto sull’attuale livello di conoscenze dei consumatori e discutere con tutti gli attori della filiera su quali possano essere le azioni da mettere in campo per migliorare la chiarezza informativa nel settore del riciclo, al fine di colmare le lacune emerse.</p>
<p>La ricerca ha evidenziato, in prima battuta, come i soggetti che hanno risposto al questionario rappresentano un campione fortemente interessato alle questioni ambientali: il 71% dichiara di informarsi attraverso i mass media, il 14% fa parte di un’associazione che si occupa di ambiente e circa il 13% partecipa periodicamente a seminari o convegni sul tema. Il 60% degli intervistati, inoltre, si sente in prima persona “molto responsabile” della salvaguardia dell’ambiente in cui vive, dimostrando una coscienza ecologica particolarmente sviluppata e critica; ma ben il 71% del campione sostiene che le responsabilità maggiori siano da attribuire alle Istituzioni.</p>
<p>I consumi energetici sono al primo posto tra i fattori critici su cui agire per migliorare la qualità dell’ambiente (85%). Seguono, a pari merito, con il 75% delle risposte, l’inquinamento dell’acqua, la presenza degli elettrodi/antenne, lo spreco di acqua, l’inquinamento del suolo e del sottosuolo.</p>
<p>Solo il 4% del campione ritiene ottima la qualità dell’ambiente in cui vive; per il 9% è buona, per il 16% sufficiente, scarsa per il 31% e discreta per il 40%.</p>
<p>In relazione allo smaltimento dei Raee, l’indagine dimostra quanta strada sia stata compiuta fino ad oggi, anche grazie ai media, per sensibilizzare ed informare i consumatori su questo argomento e quanta se ne debba ancora compiere.</p>
<p>Il 70% del campione è in grado di dare una definizione corretta di Raee (e, nello specifico, il 25,7% ne sente parlare dai giornali, il 48,8% on line e solo il 14,3% alla televisione).</p>
<p>Il 90% degli intervistati dichiara, poi, di sapere che è obbligatorio fare la raccolta differenziata anche per i Raee, ma poco diffusa è la corretta informazione sul livello di inquinamento prodotto dagli elettrodomestici dismessi.</p>
<p>Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici, il 74% conferma di portarli all’isola ecologica quando ha necessità di smaltirli, mentre il 26% si avvale dell’aiuto dell’azienda di igiene urbana per il ritiro a domicilio.</p>
<p>Meno informati e consapevoli, invece, sono gli italiani in merito allo smaltimento dei piccoli elettrodomestici: il 7% dichiara di averli buttati nel sacco della spazzatura, il 3% nel cassonetto stradale, mentre per il restante 90% l’unica soluzione è portarli alle isole ecologiche; nessuno degli intervistati afferma di aver mai riconsegnato al proprio rivenditore un piccolo elettrodomestico rotto.</p>
<p>Ed infatti, non sono in molti a conoscere le norme che disciplinano la raccolta dei Raee: l’80% del campione non sa che dal mese di aprile 2014 è stato introdotto l’obbligo da parte dei rivenditori (per i negozi con superficie superiore ai 400 m2) del ritiro “uno contro zero” dei Raee di piccolissime dimensioni.</p>
<p>Di contro, più della metà degli italiani intervistati (il 60%) sa che esiste l’obbligo di ritiro “uno contro uno” dei Raee (in vigore da giugno 2010), ma il 51% del campione non ha mai utilizzato questo servizio, e il 22% solo una volta (il 27% anche più di una volta).</p>
<p>L’Italia, purtroppo, risulta ancora molto indietro rispetto agli altri Paesi europei in termini di quantitativi di Raee raccolti: circa 4 kg all’anno pro-capite, che collocano il nostro Paese al sedicesimo posto nella graduatoria europea, ben distante dagli obiettivi fissati dalla nuova Direttiva Raee, pari a circa 12 kg/abitante all’anno entro il 2019.</p>
<p>“È fondamentale che i consumatori siano a conoscenza di tutte le modalità disponibili per effettuare correttamente la raccolta differenziata dei Raee”, dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom. “L’industria del riciclo degli elettrodomestici, quella virtuosa, soffre in Italia di un vero e proprio ‘nanismo’, perché gestisce solo 240.000 tonnellate di Raee all’anno invece delle 800.000 che si generano ogni anno. Se potesse triplicare le quantità trattate, potrebbe essere un’industria molto più competitiva”.</p>
<p>E, invece, sembra che si sia innescato un circolo vizioso: si raccolgono pochi Raee, l’industria non decolla, i costi per gli impianti di trattamento diventano più alti. Due esempi significativi: nel nostro Paese, nessuno è fino ad ora riuscito ad investire nella realizzazione di un impianto per la lavorazione delle schede elettroniche finalizzata ad estrarre le materie più preziose (oro, terre rare, ecc.), perché le quantità di schede raccolte in Italia sono modeste; la conseguenza è che questa tipologia di componenti viene esportata verso impianti in Germania o Belgio, ed è l’industria di queste nazioni a beneficiare, poi, delle materie prime ricavate; in Italia, inoltre, non è mai stato realizzato un impianto di smaltimento del Cfc estratto dai frigoriferi: anche in questo caso, per colpa della scarsità dei volumi, si devono esportare in Francia questi gas per termo-distruggerli, con la conseguenza di costi esorbitanti.</p>
<p>L’indagine di Ecodom e Adiconsum è stata, infine, uno strumento utile anche per dare voce ai cittadini riguardo alle maggiori criticità presenti sul proprio territorio, segnalando inadempienze o punti di inefficacia nella gestione dei rifiuti da parte degli Enti Locali, nonché mancanze dal punto di vista informativo.</p>
<p>Le difficoltà operative incontrate dai consumatori nel compiere la raccolta differenziata risultano molteplici al nord, come al sud ed al centro Italia: quasi la totalità del campione intervistato giudica insufficiente (63%) o migliorabile (32%) il livello delle informazioni fornite dai Comuni sulle tematiche ambientali.</p>
<p>La principale difficoltà nel differenziare i rifiuti risulta quella dovuta all’inadeguatezza del servizio di raccolta a domicilio (per il 57%), seguita dalla suddivisione dei rifiuti troppo complicata (29%) e dal limite posto dagli orari di apertura delle isole ecologiche (14%).</p>
<p>Nel complesso, solo il 2% del campione coinvolto giudica ottimo il sistema di raccolta differenziata del proprio Comune; per il 29% è buono, discreto per il 22%, sufficiente per il 18% e scarso per il 29%.</p>
<p>Il Sistema di gestione dei rifiuti, in particolare quello dei Raee domestici, è una “catena” formata da diversi “anelli”, il primo dei quali è rappresentato proprio dai consumatori. Aumentare la consapevolezza di ciascuno in materia ambientale, stimolando quotidianamente l’assunzione personale di comportamenti virtuosi, è sicuramente il primo passo verso la creazione di una società più “sostenibile”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Adiconsum: <a title="Adiconsum" href="http://www.adiconsum.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.adiconsum.it</a></p>
<p>Ecodom: <a title="Ecodom" href="http://www.ecodom.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.ecodom.it</a></p>
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		<title>CER Manager: arriva sul PC l’app dedicata al settore rifiuti</title>
		<link>https://energia-plus.it/cer-manager-arriva-sul-pc-lapp-dedicata-al-settore-rifiuti_79168/</link>
		<pubDate>Mon, 01 Dec 2014 12:37:04 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>In occasione della 18° edizione di Ecomondo, è stata presentata la versione Desktop di CER Manager, la prima soluzione dedicata al settore dei rifiuti. Sviluppata a partire da una profonda conoscenza delle problematiche connesse al settore, CER Manager consente di individuare &#8211; attraverso un semplice motore di ricerca &#8211; gli impianti idonei a ritirare le [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>In occasione della 18° edizione di Ecomondo, è stata presentata la versione Desktop di <a title="CER Manager" href="http://cermanager.com" target="_blank" rel="nofollow">CER Manager</a>, la prima soluzione dedicata al settore dei rifiuti.</p>
<p>Sviluppata a partire da una profonda conoscenza delle problematiche connesse al settore, CER Manager consente di individuare &#8211; attraverso un semplice motore di ricerca &#8211; gli impianti idonei a ritirare le diverse tipologie di rifiuti sulla base del codice CER (Catalogo europeo dei Rifiuti).
 Uno strumento intuitivo, che facilita la comunicazione tra gli operatori del settore e favorisce il riciclo e il recupero dei rifiuti.</p>
<p>CER Manager Desktop è l’evoluzione naturale di un progetto ambizioso, che ha come obiettivo quello di far utilizzare questa piattaforma a tutti coloro che hanno a che fare con il mondo dei rifiuti. 
Bruno Bella, AD di Vibeco e ideatore di CER Manager, ha dichiarato a tal proposito: “La versione Desktop non rappresenta un’alternativa alla versione mobile di CER Manager, che rimane indispensabile per coloro che si spostano spesso per lavoro o che hanno bisogno di fare una ricerca mentre sono in viaggio. Si tratta piuttosto di una versione specificatamente pensata per l’utilizzo professionale in ufficio, che mantiene la struttura intuitiva della app, con alcune funzionalità aggiuntive”.</p>
<p>Rispetto alla versione mobile, CER Manager Desktop consente alle aziende di inviare &#8211; contemporaneamente e con un solo click &#8211; richieste di preventivo a più impianti/discariche, facilitando e velocizzando notevolmente il lavoro di ufficio. Il cliente, infatti, tramite un apposito modulo, dovrà semplicemente inserire i dati essenziali per richiedere una prima quotazione agli impianti/discariche presenti nel database CER Manager.</p>
<p>Al modulo di richiesta preventivo &#8211; facilmente utilizzabile anche da chi non opera nel settore dei rifiuti &#8211; è possibile, inoltre, allegare foto e file PDF, in modo da offrire maggiori informazioni e permettere agli impianti e alle discariche di proporre un’offerta mirata.
Come per la versione mobile, CER Manager Desktop consente di individuare gli impianti utilizzando la descrizione del codice CER, il metodo di trattamento o la ragione sociale dell’impianto. È inoltre possibile creare una sezione “preferiti” nella quale si possono salvare gli impianti di interesse.</p>
<p>CER Manager Desktop permette poi agli intermediari e agli impianti di rispondere alle richieste di preventivo e di inviarne altre a loro volta.</p>
<p>A breve sarà disponibile una sezione dedicata ai trasportatori, che consentirà di avanzare più richieste di quotazioni con un solo click.</p>
<p>Al momento è disponibile una versione gratuita di CER Manager Desktop (compatibile con Windows XP/Vista/W7/W8 32 e 64 bit) valida fino al 31 marzo 2015. Al termine del periodo di prova, sarà possibile acquistare la piattaforma.</p>
<p>Per quanto riguarda l’App per dispositivi mobile, è possibile scaricare la Versione Pro, priva di pubblicità, che è abilitata ad effettuare ricerche illimitate e avanzate e presenta una serie di funzionalità aggiuntive &#8211; tra cui la sezione dei preferiti, la ricerca di impianti tramite ragione sociale o posizione geografica e la possibilità di inviare richieste di preventivo direttamente dal proprio cellulare &#8211; e la Versione Lite (gratuita), che consente un numero limitato di ricerche giornaliere non avanzate e nella quale compaiono banner pubblicitari.</p>
<p>CER Manager si è rivelato uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore rifiuti, dai produttori &#8211; che spesso non sanno dove smaltire correttamente i propri rifiuti &#8211; ai gestori di impianti e discariche, che trovano in CER Manager un’importante occasione di visibilità.</p>
<p>“Chi opera nel settore dei rifiuti”, conclude Bruno Bella, “conosce bene le difficoltà nel reperire informazioni relative agli impianti di smaltimento, soprattutto in località poco conosciute. La nostra applicazione è in grado di aiutare tutti gli operatori del settore nel loro lavoro quotidiano, semplificando il processo di smaltimento e riciclaggio dei materiali, con notevoli vantaggi sia dal punto di vista economico sia da quello della sostenibilità ambientale”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>CER Manager: <a title="CER Manager" href="http://cermanager.com" target="_blank" rel="nofollow">http://cermanager.com</a></p>
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		<title>Ecolamp, nuove lampadine permettono di recuperare oltre il 90% dei componenti</title>
		<link>https://energia-plus.it/ecolamp-nuove-lampadine-permettono-di-recuperare-oltre-il-90-dei-componenti_79360/</link>
		<pubDate>Fri, 03 Oct 2014 08:15:16 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>In occasione della campagna mondiale “Clean up the world” (in Italia “Puliamo il mondo”), <a title="Ecolamp" href="http://www.ecolamp.it" target="_blank" rel="nofollow">Ecolamp</a> (il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione), ricorda l’importanza di raccogliere in modo differenziato le lampadine a risparmio energetico non più funzionanti.</p>
<p>“La mobilitazione crescente di cittadini che aderiscono ad iniziative come questa ci fa capire come sia sempre più diffusa anche in Italia l’attenzione della gente all’ambiente e a comportamenti sostenibili”, commenta Fabrizio D’Amico, direttore Generale del consorzio Ecolamp. “Lo riscontriamo anche nei dati della raccolta differenziata delle lampadine che cresce di anno in anno. Anche nel 2014 Ecolamp registra un aumento delle sorgenti luminose esauste raccolte e trattate correttamente. Prevediamo di superare a fine anno la soglia delle 2.000 tonnellate”.</p>
<p>Perché le sorgenti luminose di nuova generazione, oltre a consumare meno e durare più delle tradizionali lampadine a incandescenza (ormai fuori commercio), consentono di recuperare oltre il 90% dei materiali di cui sono composte, per essere reimmessi nel ciclo produttivo. Quindi da rifiuti, a risorse per il pianeta.</p>
<p>“Grazie alla nuova normativa entrata in vigore lo scorso 12 aprile”, ricorda D’Amico, “è inoltre previsto il sistema dell’uno-contro-zero all’interno delle grandi superfici di vendita e per gli apparecchi di piccolissime dimensioni (inferiori ai 25 cm), categoria a cui le lampadine appartengono senz’altro. Grazie a questo servizio, per cui è possibile consegnare al punto vendita le sorgenti luminose non più funzionanti a prescindere dall’acquisto di un prodotto nuovo equivalente, ci si aspetta una risposta fortemente positiva da parte dei cittadini, sempre più sensibili; e di conseguenza”, conclude D’Amico, “un ulteriore incremento delle lampadine esauste raccolte in modo differenziato”.</p>
<p>Ecolamp ha chiuso il 2013 superando 1.900 tonnellate di lampadine raccolte e i dati del 2014 sono altrettanto positivi, con oltre 1.300 tonnellate registrate a fine agosto.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Ecolamp: <a title="Ecolamp" href="http://www.ecolamp.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.ecolamp.it</a></p>
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		<title>EcoTyre aderisce a ‘Puliamo il Mondo’: raccolta di Pfu abbandonati in tutta Italia</title>
		<link>https://energia-plus.it/ecotyre-aderisce-a-puliamo-il-mondo-raccolta-di-pfu-abbandonati-in-tutta-italia_79362/</link>
		<pubDate>Thu, 02 Oct 2014 08:56:54 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Dopo il successo dello scorso anno, <a title="EcoTyre" href="http://www.ecotyre.it" target="_blank" rel="nofollow">EcoTyre</a> ha aderito per la seconda volta a ‘Puliamo il Mondo’, la storica campagna di sensibilizzazione targata Legambiente, edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo, quest’anno si è svolto dal 26 al 28 settembre. Il Consorzio si è reso disponibile al ritiro gratuito degli pneumatici fuori uso (Pfu) raccolti nel corso dell’evento, che dalle prime stime potrebbe raggiungere quota 15.000 chilogrammi di Pfu abbandonati.</p>
<p>Sono state 15 le squadre speciali di volontari impegnate nella raccolta degli pneumatici abbandonati in sei Regioni coinvolte dagli interventi: la Campania con Sapri (SA), la Puglia con Laterza (TA) e Acquarica del Capo (LE), il Lazio con Roma e Cori (LT), il Molise con Tufara (CB) e la Basilicata con Potenza. Grande la partecipazione dell’Abruzzo con ben otto Comuni: l’Aquila, Sulmona, Chieti, San Salvo, Atessa, Casalbordino, Lanciano e Scerni. Come lo scorso anno, è stato fornito ai volontari che aderiscono a ‘Puliamo il Mondo’ un volantino, elaborato da EcoTyre in collaborazione con Hankook, con la spiegazione su come utilizzare al meglio gli pneumatici per rispettare l’ambiente e come gestirli una volta giunti a fine vita.</p>
<p>EcoTyre lavora quotidianamente per il ritiro degli Pfu presso i gommisti in tutta Italia e ne garantisce il corretto recupero. Anche gli Pfu, raccolti nell’ambito di ‘Puliamo il Mondo’ verranno triturati per ottenere granulati di gomma di dimensioni sempre minori. Nella fase di trattamento, grazie all’ausilio di speciali attrezzature, verrà separata la componente plastica dagli altri materiali, in particolare metalli e residui tessili. Successivamente gli Pfu, riciclabili al 100%, potranno prendere tre direzioni: il riutilizzo attraverso cui una parte degli pneumatici può essere sottoposta a trattamenti di rigenerazione per poi essere riusata sui veicoli; il recupero di materia cioè il reimpiego di quasi il 70% del polverino in una serie di applicazioni, come le superfici sportive, l’arredo urbano, asfalti modificati, pavimentazioni e manufatti, opere di ingegneria civile ecc.; la restante quota di Pfu (circa il 30%) è utilizzata per il recupero di energia.</p>
<p>“Abbiamo deciso anche quest’anno di partecipare”, ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre, “alla campagna nazionale promossa da Legambiente dato il successo della passata edizione. Abbiamo notato un aumento complessivo delle richieste di intervento, in particolare da parte di quei Comuni in cui il problema dell’abbandono di Pfu è ancora presente, in particolare nel Sud e nel Centro Italia. Differentemente un decremento tra le Municipalità del Nord, in cui, grazie anche a iniziative a paternità EcoTyre, parte di questo fenomeno è già stato pressoché risolto. Per i nostri 350 Soci, ‘Puliamo il Mondo’ rappresenta un’attività volontaria e straordinaria che rientra tra le iniziative che l’anno scorso, come emerso dal Rapporto Annuale, ci hanno permesso di superare i traguardi imposti dalla legge, raccogliendo un quantitativo di Pfu maggiore (+7%) rispetto agli pneumatici nuovi che immettiamo sul mercato. Campagne come questa, infine, ci permettono di raggiungere un obiettivo fondamentale: la sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza di una corretta gestione degli pneumatici giunti a fine vita”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>EcoTyre: <a title="EcoTyre" href="http://www.ecotyre.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.ecotyre.it</a></p>
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		<title>Ponza: ripulita l’isola dagli pneumatici abbandonati nel porto e a terra</title>
		<link>https://energia-plus.it/ponza-ripulita-lisola-dagli-pneumatici-abbandonati-nel-porto-e-a-terra-2_79688/</link>
		<pubDate>Mon, 12 May 2014 11:02:05 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>All’interno delle iniziative per l’European Clean Up Day, Marevivo ed EcoTyre hanno lanciato il progetto ‘Pfu Zero nelle Isole Minori’, per il recupero a terra e sui fondali degli Pneumatici Fuori Uso abbandonati. Fin dalle prime ore del mattino la squadra di volontari della divisione sub di Marevivo, il Nucleo Subacqueo Carabinieri di Roma e [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>All’interno delle iniziative per l’European Clean Up Day, <a title="Marevivo" href="http://www.marevivo.it" target="_blank" rel="nofollow">Marevivo</a> ed <a title="EcoTyre" href="http://www.ecotyre.it" target="_blank" rel="nofollow">EcoTyre</a> hanno lanciato il progetto ‘Pfu Zero nelle Isole Minori’, per il recupero a terra e sui fondali degli Pneumatici Fuori Uso abbandonati.</p>
<p>Fin dalle prime ore del mattino la squadra di volontari della divisione sub di Marevivo, il Nucleo Subacqueo Carabinieri di Roma e il Centro Immersioni Ponza Diving si sono messi all’opera per individuare e poi raccogliere oltre 200 pneumatici che giacevano in fondo al mare nella zona del porto dell’isola laziale.</p>
<p>Grazie al supporto della barca appoggio ‘S/V Bino’, unità navale del Ministero dell’Ambiente, fornita dalla Società Castalia, gli Pfu, una volta ripuliti, sono stati trasferiti sul molo. Un mezzo di EcoTyre, il primo consorzio nazionale per numero di soci e il secondo per quantitativi raccolti che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso, ha caricato i rifiuti per portarli presso gli impianti di trattamento in cui verranno avviati al recupero. Questa speciale tipologia di rifiuto, infatti, determina seri danni all’ambiente e comporta alti costi di smaltimento ma, se gestita in modo corretto, è riciclabile al 100% e utilizzabile per i fondi stradali, per le superfici sportive, come materiale per l’isolamento o per l’arredo urbano.</p>
<p>Intanto sulla banchina, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione per turisti e cittadini, con un’attenzione particolare ai più piccoli. I bambini, infatti, sono stati coinvolti in attività ludiche, in compagnia di Gummy la mascotte di EcoTyre, grazie alle quali hanno scoperto l’importanza di una corretta gestione degli Pneumatici Fuori Uso e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per salvaguardare l’ambiente e in particolare quello marino.</p>
<p>Ma i giovanissimi ponzesi sono stati al centro anche di un’altra importante esperienza, grazie al progetto di educazione ambientale Delfini guardiani, portato avanti da oltre due anni sull’isola da Marevivo: sin dal mattino, circa 120 bambini sono saliti a bordo del Capricia e del Corsaro, le storiche barche a vela della Marina Militare, per imparare sin da piccoli la protezione delle nostre coste e il rispetto del mare. È una tappa fondamentale di questo percorso didattico, che condurrà gli scolari delle scuole ponzesi a diventare piccole eco-sentinelle, attive nella salvaguardia della propria isola.</p>
<p>Questa giornata, inoltre, si integra con il progetto Un volontario per amico realizzato dalla proloco di Ponza, in collaborazione con Ma.Ter. (sistemi e iniziative per la MAnutenzione del TERritorio) e con il patrocinio di Marevivo e dell’Amministrazione comunale. L’isola beneficerà per tutta la stagione di una straordinaria pulizia di spiagge, sentieri, luoghi d’interesse naturalistico e archeologico, messa a punto da decine di volontari che, tra aprile e ottobre, verranno ospitati gratuitamente sull’isola in cambio del loro impegno a fianco degli operatori della proloco. L’iniziativa, che ha avuto un successo straordinario con oltre 1.500 richieste di partecipazione a fronte di una disponibilità di circa 80 volontari, è riuscita a coniugare cura dell’ambiente, partecipazione ed economia turistica, in pratica: sviluppo sostenibile.</p>
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<p>EcoTyre: <a title="EcoTyre" href="http://www.ecotyre.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.ecotyre.it</a></p>
<p>Marevivo: <a title="Marevivo" href="http://www.marevivo.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.marevivo.it</a></p>
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		<title>VI Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento 
dei Raee</title>
		<link>https://energia-plus.it/vi-rapporto-annuale-sul-sistema-di-ritiro-e-trattamento-%e2%80%a8dei-raee_79786/</link>
		<pubDate>Thu, 27 Mar 2014 08:21:39 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2013 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, realizzato dal Centro di Coordinamento Raee. Dal Rapporto emerge un sistema ormai consolidato ed efficiente nonostante la raccolta complessiva di Raee in Italia nel 2013, pari a 225.931.218 kg, registri il [&#8230;]</p>
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dei Raee</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2013 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, realizzato dal <a title="Centro di Coordinamento Raee" href="https://www.cdcraee.it" target="_blank" rel="nofollow">Centro di Coordinamento Raee</a>. Dal Rapporto emerge un sistema ormai consolidato ed efficiente nonostante la raccolta complessiva di Raee in Italia nel 2013, pari a 225.931.218 kg, registri il 5% in meno di quanto gestito nell’anno precedente. La tendenza negativa è più contenuta rispetto al 2012 (-12%).</p>
<p>Una delle cause è sicuramente la contrazione delle vendite di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Aee) e, di conseguenza, la minore quantità di Raee prodotti. Gran parte del decremento del 2013 è inoltre imputabile al Raggruppamento R3 (la tipologia di Raee costituita da Tv e Monitor): un calo atteso e fisiologico vista la conclusione del passaggio al digitale terrestre, che ha favorito la sostituzione dei vecchi televisori a tubo catodico tra il 2009 e il 2012. Per gli altri Raggruppamenti si registra una tenuta dei volumi gestiti, con qualche segnale positivo.</p>
<p>Non dimentichiamo, poi, tra i principali motivi del calo dei Raee gestiti, il traffico illegale di questa speciale tipologia di rifiuto. Per comprendere la portata esatta del fenomeno, il CdC Raee e <a title="Legambiente" href="http://www.legambiente.it" target="_blank" rel="nofollow">Legambiente</a> hanno realizzato il dossier ‘I Pirati dei Raee’, presentato contestualmente al Rapporto. Dal dossier è emerso che in Italia tra il 2009 e il 2013 sono state sottoposte a sequestro dall’Autorità Giudiziaria 299 discariche illegali in cui sono stati abbandonati rifiuti privi delle componenti valorizzabili, che rilasciano materiali tossici come mercurio, cromo esavalente, cadmio, nichel e piombo. È necessario contrastare questo fenomeno soprattutto in un momento in cui il valore delle materie prime seconde ha reso appetibili alcune tipologie di Raee anche a soggetti non titolati alla loro corretta gestione.</p>
<p>Il dato medio di raccolta pro capite è pari a 3,80 kg per abitante; i Centri di Conferimento passano da 3.759 a 3.900 e comprendono i Centri di Raccolta Comunali (3.759) e Altri Centri (141). Questi ultimi si dividono in Luoghi di Raggruppamento, allestiti e gestiti dalla Distribuzione e serviti direttamente dai Sistemi Collettivi come previsto dal decreto ‘uno contro uno’, e Centri di Raccolta Privati, realizzati per lo più dagli stessi Sistemi Collettivi, in cui sono stoccati i Raee provenienti da raccolta volontaria, ad oggi prevalentemente legati al Raggruppamento R5.</p>
<p>Nella classifica dei 5 Raggruppamenti, in cui vengono divisi i Raee, quello più raccolto è ancora R3 (Tv e Monitor) con 68.879.875 kg, nonostante registri -9,96% rispetto al 2012. Seguono R1 (Frigoriferi e Apparecchiature Refrigeranti), con -2,73%, e R2 (Grandi Elettrodomestici), con -2,69%. Al quarto posto R4 (Piccoli Elettrodomestici), con una flessione pari a -3,08% sull’anno precedente. L’unico Raggruppamento che mantiene un trend positivo è quello delle Sorgenti Luminose (R5) con 1.115.935 kg, il 7,63% in più rispetto al 2012.</p>
<p>Nell’Italia dei Raee permangono differenze sostanziali in base all’area geografica: il Nord, nonostante diminuiscano più consistentemente i rifiuti gestiti, continua a raccogliere quantitativi rilevanti; il Centro rimane abbastanza stazionario e ha medie piuttosto basse; l’area Sud e Isole mostra timidi miglioramenti ma resta ancora piuttosto indietro. In tutte le Regioni del Nord, a parte la Lombardia, si registra un calo dei quantitativi ma la raccolta pro capite media nell’area è pari a 4,77 kg per abitante.</p>
<p>Al Centro, escludendo l’Abruzzo, si assiste a una diminuzione delle quantità di Raee gestiti. La media pro capite si ferma a 3,77 kg per abitante, sostanzialmente in linea con il dato nazionale. L’area Sud e Isole, invece, continua a essere il fanalino di coda sia nella raccolta sia nella media pro capite, sebbene alcune Regioni, in particolare la Basilicata, registrino forti aumenti nei quantitativi gestiti.</p>
<p>Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta si conferma anche quest’anno la più virtuosa d’Italia con una media pro capite di ben 8,27 kg/ab., al passo con i migliori standard europei. È invece la Lombardia che raccoglie di più in assoluto con quasi 46 milioni di kg e vanta il primato nazionale anche per il numero di Centri di Conferimento con 834 Centri di Raccolta. Nel Centro la Toscana è la Regione più virtuosa, con 5,41 kg/ab. mentre nell’area Sud e Isole il primo posto se lo aggiudica la Sardegna, con 5,24 kg/ab.</p>
<p>“La presentazione del Rapporto annuale”, ha detto Danilo Bonato, Presidente del CdC Raee, “coincide con un momento di passaggio particolarmente importante. Riteniamo infatti che il testo approvato di recepimento della nuova Direttiva Europea sui Raee rappresenti uno spartiacque tra una prima fase, che inizia nel 2007 con la nascita del CdC Raee e che ha visto il consolidamento del sistema, e una seconda fase che si apre ora con la nuova normativa e che già sappiamo porterà stimoli nuovi. Dalla Direttiva Europea emerge il ruolo chiave che il Centro di Coordinamento deve giocare per raggiungere gli impegnativi obiettivi di raccolta che ci proiettano verso il 2019. Siamo certi che i Sistemi Collettivi dei Produttori sapranno rispondere con impegno ed entusiasmo alle aspettative in esso riposte, offrendo un contributo importante per affrontare le nuove e ambiziose sfide”.</p>
<p>“Dal Rapporto presentato”, ha commentato Stefano Ciafani, Vice Presidente di Legambiente, “emergono dati che fotografano un sistema in via di consolidamento sul territorio nazionale. I cittadini sono abbastanza consapevoli dell’impatto ambientale generato da questi rifiuti particolarmente pericolosi per la salute delle persone e per l’ambiente ma su questo fronte c&#8217;è ancora molto da fare. Si deve poi affrontare un problema fondamentale: lo smaltimento illegale gestito da organizzazioni criminali che sottraggono Raee per estrarre i materiali preziosi contenuti in essi. Il dossier ‘I pirati dei Raee’ rappresenta uno strumento utile per chi dovrà mettere in pratica quanto previsto dal recepimento della nuova Direttiva. Alcuni dati contenuti possono rappresentare uno stimolo per creare nuovi strumenti normativi volti a contrastare questi illeciti, come il disegno di legge sui reati ambientali approvato a grande maggioranza alla Camera e ora al vaglio del Senato”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Centro di Coordinamento Raee: <a title="Centro di Coordinamento Raee" href="https://www.cdcraee.it" target="_blank" rel="nofollow">https://www.cdcraee.it</a></p>
<p>Legambiente: <a title="Legambiente" href="http://www.legambiente.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.legambiente.it</a></p>
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dei Raee</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
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		<title>Con Hera nuova vita agli ingombranti</title>
		<link>https://energia-plus.it/con-hera-nuova-vita-agli-ingombranti_79814/</link>
		<pubDate>Thu, 13 Mar 2014 09:17:23 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Dove mettiamo il vecchio armadio? Oppure la credenza della nonna? O il frigo ancora funzionante? Parte oggi “Cambia il finale”, il nuovo servizio della multiutility Gruppo Hera, realizzato in collaborazione con Last Minute Market ed enti no profit del territorio servito, per dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili e favorire un virtuoso e solidale [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Dove mettiamo il vecchio armadio? Oppure la credenza della nonna? O il frigo ancora funzionante? Parte oggi “<a title="Cambia il finale" href="http://www.gruppohera.it/cambiailfinale" target="_blank" rel="nofollow">Cambia il finale</a>”, il nuovo servizio della multiutility <a title="Gruppo Hera" href="http://www.gruppohera.it" target="_blank" rel="nofollow">Gruppo Hera</a>, realizzato in collaborazione con <a title="Last Minute Market" href="http://www.lastminutemarket.it" target="_blank" rel="nofollow">Last Minute Market</a> ed enti no profit del territorio servito, per dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili e favorire un virtuoso e solidale circuito del riuso, con l’impiego anche di persone svantaggiate.</p>
<p>Negli ultimi 3 anni, dal 2011 al 2013, sono state oltre 215.000 le richieste ricevute dal Servizio clienti Hera per il ritiro a domicilio, che hanno portato alla raccolta di 145.000 tonnellate tra ingombranti, grandi elettrodomestici, pc e tv, frigoriferi. Da oggi, una parte di questi beni potrà evitare di diventare un rifiuto ed essere riutilizzata, “Ora puoi cambiare il finale della storia”, come recita il titolo del depliant che illustra l’iniziativa.</p>
<p>Ora, infatti, con il progetto “Cambia il finale”, telefonando al numero verde del Servizio clienti 800.999.500 per richiedere il servizio di ritiro degli ingombranti a domicilio, al cliente verranno fornite le indicazioni per contattare enti no profit del territorio che si sono dichiarati disponibili al loro riutilizzo nel caso siano ancora in buone condizioni. Gli enti partner si sono impegnati a ritirare i materiali secondo le modalità definite da ciascuno e dettagliate nel <a title="Cambia il finale" href="http://www.gruppohera.it/cambiailfinale" target="_blank" rel="nofollow">sito</a> dedicato all’iniziativa “Cambia il finale”. Saranno i cittadini a concordare direttamente con le associazioni le modalità operative per il ritiro o la consegna degli ingombranti.</p>
<p>In questo modo verranno facilitati recupero e riuso dei “beni ingombranti” ancora in buono stato e che si ritiene possano non essere gettati via. Sarà inoltre possibile donare agli enti no profit anche quegli oggetti di uso quotidiano (per esempio, soprammobili, libri, cristalli…) che spesso vengono destinati alla raccolta indifferenziata. Nel caso, invece, l’oggetto non sia più riutilizzabile, il Servizio Clienti di Hera darà le indicazioni per portarlo alla stazione ecologica più vicina oppure attiverà il servizio gratuito di raccolta rifiuti ingombranti, dove presente.</p>
<p>Sono 15 le associazioni che al momento hanno accettato di aderire al progetto e 94 i Comuni dove il nuovo servizio è stato attualmente attivato.</p>
<p>L’iniziativa di Hera è in linea con le più recenti normative in materia ambientale che mettono al primo posto la prevenzione dei rifiuti e il loro utilizzo, richiedendo quindi un cambiamento culturale e un nuovo approccio ai vecchi concetti di consumo e di rifiuto. L’obiettivo è quello di contribuire a passare dall’attuale modello lineare (produci, usa e getta) ad un nuovo sistema circolare e virtuoso come quello del riciclo.</p>
<p>Inoltre, con questo progetto Hera intende promuovere l’attività di quelle Onlus che recuperano beni non più utilizzati dai cittadini, avviandoli al riutilizzo anche con eventuale attività di rigenerazione, e sviluppare di conseguenza ricadute sociali positive. L’iniziativa ha anche il risultato di valorizzare e sostenere il personale svantaggiato che la quasi totalità di questi enti benefici impiega per lo svolgimento dell’attività, con la stipula di accordi con i Comuni, le Aziende Sanitarie, l’Autorità Giudiziaria e i centri di ascolto/assistenza per l’inserimento di persone in difficoltà attraverso l’utilizzo, ad esempio, di borse lavoro, tirocini formativi, reinserimenti lavorativi.</p>
<p>La promozione sarà avviata da Hera diffondendo ai propri clienti e cittadini la conoscenza delle Onlus/associazioni che si occupano di riutilizzo e rigenerazione, attraverso le informazioni fornite dagli operatori del servizio clienti, dal sito del Gruppo e tramite un depliant che sarà messo in distribuzione presso gli sportelli Hera, le stazioni ecologiche e gli Urp dei principali Comuni serviti e inserito nella bolletta.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Gruppo Hera: <a title="Gruppo Hera" href="http://www.gruppohera.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.gruppohera.it</a></p>
<p>Cambia il finale: <a title="Cambia il finale" href="http://www.gruppohera.it/cambiailfinale" target="_blank" rel="nofollow">http://www.gruppohera.it/cambiailfinale</a></p>
<p>Last Minute Market: <a title="Last Minute Market" href="http://www.lastminutemarket.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.lastminutemarket.it</a></p>
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