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	<title>palestra &#8211; Energia Plus</title>
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		<title>Energia termica in palestra</title>
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		<pubDate>Mon, 27 Jul 2015 08:30:40 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>La palestra di Fontevivo, realizzata dal consorzio Pegaso, è un importante e all’avanguardia struttura polivalente situata nella località di Ponte Taro (Parma) che comprende: un campo da gioco polifunzionale per basket, pallavolo e calcetto con gradinata da 223 posti a sedere, una sala polifunzionale e un altro campo da pallavolo. La superficie della palestra è di 422 m2, mentre le due sale minori sono ciascuna di 132 m2, e tutte sono dotate di spogliatoi dedicati.</p>
<p>Oltre alla palestra sono previsti dei locali mensa che possono accogliere fino a 200 ragazzi, per un’area complessiva di 320 m2 inclusi la cucina e altri spazi connettivi. La capacità di questi locali è il doppio rispetto all’attuale fruizione ed è stata pensata considerando il possibile futuro ampliamento dell’impianto sportivo polifunzionale.</p>
<p>Completano l’edificio le aree di servizio, gli uffici e un ambulatorio per la prestazione di prime cure in caso di necessità.</p>
<p>I lavori sono iniziati nel 2011 e terminati nel 2013, e l’importo totale dei lavori è di circa 1.600.000 euro.</p>
<p>La Variante al Progetto Esecutivo è stata sviluppata da Cobe Ingegneria di Parma, studio specializzato nella progettazione termotecnica con utilizzo di fonti rinnovabili. L’elaborazione progettuale è stata rivolta al perseguimento di obiettivi performanti per soddisfare in modo ottimale la richiesta dell’utenza (che richiedeva minimi costi energetici di utilizzo). È stato, quindi, scelto e impiegato un sistema che utilizza l’energia ricavata/autoprodotta dal solare termico e fotovoltaico per massimizzare la produzione di energia termica.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Le esigenze da soddisfare</p>
<p>L’impianto necessitava di una potenza termica importante per soddisfare: le necessità di 3 ambienti palestra e un’elevata richiesta di acqua calda sanitaria al fine di far fronte al “picco” di utilizzatori (sono presenti nella struttura un totale di 30 docce).</p>
<p>Si è, quindi, deciso di sfruttare appieno la produzione di energia data dai pannelli fotovoltaici e termici con sistemi a logica energetica promiscua come la pompa di calore per acqua calda sanitaria <a href="http://www.ariston.com/it/" target="_blank">Ariston</a> Nuos Sys.</p>
<p>La produzione di acqua sanitaria relativa alla sezione “palestra” è stata, quindi, ottenuta con 4 sistemi a tecnologia in “pompa di calore” collegati in parallelo, per un totale di 1.000 litri.</p>
<p>La tecnologia che caratterizza gli scaldacqua a pompa di calore Nuos di Ariston soddisfa gli obblighi di legge e rappresenta una vantaggiosa alternativa anche al solare termico. La normativa Europea Res riconosce l’aria come fonte rinnovabile e considera il calore in essa contenuto un’energia utilizzabile per scaldare l’acqua da utilizzarsi poi per uso riscaldamento e/o sanitario. Al suddetto sistema è stata abbinata una batteria di 5 pannelli solari termici da 2,5 m2 che aumenta la quota parte di fonte rinnovabile per la produzione sanitaria e conseguente apporto gratuito di energia quando l’irraggiamento solare supera una soglia minima.</p>
<p>Materiale Ariston installato: 3 generatori di calore a condensazione abbinati in sequenza mod. HP 100 con potenza totale 270 kW con modulazione da 25 kW fino a 270 kW, corpo in acciaio Inox Aisi 304 e bruciatore microforato in acciaio; 6 pannelli XP 2,5 con superficie totale netta 13,2 m2, con struttura a serpentina in rame, piastra captante altamente selettiva e profilo in alluminio anodizzato connessi al serpentino integrato dei Pdc sanitari mod. Nuos 250 Sys; 5 pompe di calore per ACS mod. Nuos 250 Sys con capacità totale 1.250 l, funzionanti con gas R134 A, programmabile fino a 62°C in Pdc e funzionante fino ad una temperatura esterna pari -5 °C, 2 resistenze integrative di supporto fino a 75°C. Nuos 250 è inoltre dotato di sistema antilegionella e anodo elettronico ed è presente un contatto di ingresso per abbinamento a fotovoltaico.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>I vantaggi di Nuos 250 Sys Ariston</p>
<p>L’installazione in parallelo dei bollitori Nuos rende l’impianto flessibile e aumenta la disponibilità del sistema di generazione dell’acqua sanitaria: in caso di malfunzionamento di un’unità, le altre rimangono comunque disponibili. Inoltre, nel caso la richiesta dovesse aumentare, risulta estremamente facile ampliare il sistema aggiungendo altre unità.</p>
<p>Le macchine con tecnologia a pompa di calore, nello specifico Nuos, sono estremamente performanti anche in zone con umidità elevata e temperature medie annuali relativamente basse. Nella zona di Parma, dove la temperatura media annuale corrisponde a 13,9°C, il Cop delle suddette macchine, ovvero il rapporto tra energia prodotta e assorbita, è di 3.3, valore che abbatte i costi energetici del 35% rispetto a sistemi alimentati da combustibili tradizionali. Questo risparmio aumenta ulteriormente nei mesi più caldi, disponendo anche dell’abbinamento al solare termico.</p>
<p>Inoltre, essendo i Nuos macchine alimentate elettricamente, è possibile sfruttare appieno l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico da 8 kW installato sul tetto, annullando quasi interamente i consumi per la produzione sanitaria.</p>
<p>Il sistema è dotato di una logica di funzionamento che consente di adattarsi alle richieste e soprattutto di effettuare ogni 2 settimane un ciclo di antilegionella che garantisce l’igiene del sistema idrico.</p>
<p>Per i locali mensa si è optato per un sistema simile al precedente, abbinando ad un unico Nuos 250 Sys un pannello salare da 2,5 m2.</p>
<p>La Centrale Termica è stata dimensionata per poter fornire una potenza pari a 300 kW suddivisa su 3 generatori di calore modulari a condensazione con scambiatore in acciaio Inox Aisi 304 L. La logica di funzionamento è gestita dalla centralina che in relazione alla temperatura esterna modificherà la temperatura in mandata e gestirà i vari circuiti. L’utilizzo della centralina sarà vincolato al numero degli ingressi disponibili: circuito batteria Uta ed Aerotermi; circuito spogliatoio e servizi; circuito refettorio.</p>
<p>La gestione elettronica delle caldaie in cascata è possibile tramite un’unica centralina di controllo che, oltre a provvedere alla rotazione della priorità di accensione delle caldaie (in modo da ottenere lo stesso tempo di funzionamento dei vari generatori), permette anche la suddivisione della potenza erogata su più generatori, in modo che il rapporto potenza/superficie di scambio sia tale da sfruttare al massimo la tecnologia dello scambiatore a condensazione.</p>
<p>Tutta la gestione avviene da termostati installati nei locali e nelle macchine a ventilazione che consentono un’indipendenza totale degli ambienti.</p>
<p>I due sistemi, riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria, sono volutamente separati per semplificare la gestione della Centrale Termica.</p>
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		<title>Quanta energia positiva a Bolzano</title>
		<link>https://energia-plus.it/quanta-energia-positiva-a-bolzano_66957/</link>
		<pubDate>Mon, 16 Sep 2013 08:51:27 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>“La prima energia rinnovabile siamo noi”. È stato questo il leit-motiv del convegno “Energie” organizzato da <a title="Corriere Innovazione" href="http://www.corriereinnovazione.it" target="_blank">Corriere Innovazione</a> e ospitato presso la sede <a title="Salewa" href="http://www.salewa.it" target="_blank">Salewa</a> di Bolzano. Un evento che ha richiamato un prestigioso panel di relatori tra cui il ministro allo sviluppo economico Flavio Zanonato.</p>
<p>È stata un’occasione per discutere dei temi legati all’energia del futuro: efficienza, risparmio e soprattutto fonti rinnovabili. Non si è fatta solo teoria, ma sono emersi casi concreti di soluzioni di successo, come quello illustrato da Heiner Oberrauch, presidente di Salewa, che ha voluto condividere con i presenti la propria esperienza con il nuovo headquarter operativo dalla fine del 2011.</p>
<p>“Con l’edificio che ci ospita, ho potuto realizzare un sogno”, ha sottolineato Heiner Oberrauch durante il suo intervento, “quando avrò 70 anni vorrò guardarmi indietro e vedere ciò che ho potuto fare non solo per me, ma soprattutto per le generazioni future”. Non solo una costruzione indipendente sotto il profilo energetico, ma anche un luogo dove poter “vivere” una migliore qualità della vita, con un asilo interno, una palestra di arrampicata e altre facility che hanno reso la sede Salewa una vera pietra miliare nella città di Bolzano.</p>
<p>Dopo il benvenuto di Oberrauch, il convegno ha avuto inizio con il primo intervento del ministro Zanonato che, dopo aver fotografato numericamente la situazione energetica italiana ha ricordato che: “Il nostro obiettivo è di ridurre significativamente il costo delle energia e stiamo lavorando su un decreto legge per il taglio di 3 miliardi di euro di costi che si trasformeranno in 600 milioni di risparmio per le famiglie, e il resto sarà a tutto vantaggio dell’industria”.</p>
<p>Inoltre, partendo dall’esperienza di Salewa e di altre iniziative sul territorio alpino, il ministro ha ricordato che un altro traguardo sarà quello di “efficientare” il nostro sistema, ovvero consumare meno (… e meglio) energia.</p>
<p>Altri preziosi interventi sono giunti da Stefano Fattor, presidente Agenzia Casa Clima, Paola Maugeri, giornalista e autrice di “La mia vita a impatto zero”, Riccardo Sabatini, ricercatore Sissa e imprenditore, Gianluca Salvatori, presidente Progetto Manifattura e Michael Seeber, presidente gruppo Leitner.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Corriere Innovazione: <a title="Corriere Innovazione" href="http://www.corriereinnovazione.it" target="_blank">http://www.corriereinnovazione.it</a></p>
<p>Salewa: <a title="Salewa" href="http://www.salewa.it" target="_blank">http://www.salewa.it</a></p>
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		<title>Schneider Electric partecipa a Sport E2</title>
		<link>https://energia-plus.it/schneider-electric-partecipa-a-sport-e2_66882/</link>
		<pubDate>Mon, 02 Sep 2013 11:50:02 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>La filiale italiana di Schneider Electric partecipa al progetto europeo “Sport E2 – Energy Efficiency for European Sport Facility”, finanziato dalla Comunità Europea. Si tratta di un’iniziativa multi-disciplinare dedicata allo sviluppo di sistemi di gestione intelligente negli edifici destinati alla pratica sportiva, integrando controllo, generazione, consumo e scambio dell’energia che essi utilizzano. L’impatto potenziale del [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>La filiale italiana di <a title="Schneider Electric" href="http://www.schneider-electric.it" target="_blank">Schneider Electric</a> partecipa al progetto europeo “<a title="Sport E2" href="http://www.sporte2.eu" target="_blank">Sport E2 – Energy Efficiency for European Sport Facility</a>”, finanziato dalla Comunità Europea. Si tratta di un’iniziativa multi-disciplinare dedicata allo sviluppo di sistemi di gestione intelligente negli edifici destinati alla pratica sportiva, integrando controllo, generazione, consumo e scambio dell’energia che essi utilizzano.</p>
<p>L’impatto potenziale del progetto è elevatissimo. In Europa vi sono circa un milione e mezzo di strutture sportive indoor e outdoor, che costituiscono circa l’8% del patrimonio edilizio europeo (EU 48). Gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi di energia a livello globale, e gli interventi per renderli green sono uno degli strumenti più efficaci a disposizione per raggiungere gli obiettivi 2020 dell’Unione Europea, che prevedono una riduzione del 20% dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra nel continente.</p>
<p>L’obiettivo del progetto Sport E2 è sviluppare servizi e soluzioni basati sull’ICT per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra del 30% in questo tipo di edifici, con un sistema che permetta un ritorno sull’investimento (ROI) di massimo cinque anni.</p>
<p>I partner del progetto stanno realizzando un sistema ICT integrato, modulare e scalabile per gestire: il consumo, la generazione e lo scambio (locale e sulla smart grid) di energia. Al cuore di questo sistema vi è la creazione di quattro moduli che possono essere utilizzati separatamente o in modo integrato, a seconda delle esigenze. Questi moduli si occupano di come, quando, dove viene impiegata l’energia e quindi di come gestirla al meglio: Sport E2 How &#8211; misurazione intelligente per determinare come avviene il consumo di energia); Sport E2 When &#8211; sistemi di controllo integrati che permettano di gestire la fornitura e il consumo di energia; Sport E2 Why &#8211; sistema per decidere in modo intelligente ed ottimale sulla gestione dell’energia, in base ai dati e grazie alle funzioni di controllo disponibili; Sport E2 Where &#8211; un portale per la gestione di più strutture o più edifici nella stessa struttura.</p>
<p>Per l’integrazione dei sistemi e il test è disponibile un edificio-ambiente di laboratorio a dimensioni reali (KubiK) che si trova presso la sede del centro di ricerca spagnolo Tecnalia. I moduli saranno implementati all’interno di tre progetti pilota in strutture sportive significative in Italia, Spagna e Portogallo: in esse si potranno anche testare gli elementi relativi alla smart grid in quanto sono presenti energie rinnovabili e co-generazione.</p>
<p>“La nostra partecipazione a questo progetto europeo rientra nelle azioni di sviluppo del business legato ai Green Building”, spiega Ivan Mangialenti, Building Automation Business Support Manager, Schneider Electric. “Vi collaboriamo insieme a università, progettisti e aziende appartenenti a diversi Paesi, allo scopo di sviluppare metodologie e tecnologie dedicate al risparmio energetico. L’oggetto di studio sono i centri sportivi multifunzionali, che sono strutture per definizione estremamente energivore”.</p>
<p>“Un ulteriore risultato dell’iniziativa sarà lo sviluppo di conoscenze, best practice e linee guida che possano essere messe a disposizione di tutti coloro che intendano rendere più efficienti ed ecologici gli impianti sportivi”, aggiunge Mangialenti. “E non ultimo, la possibilità di praticare l’attività sportiva all’interno di strutture attente al risparmio energetico e all’ambiente, avrà un impatto positivo sulle persone che se ne serviranno e che vi lavoreranno, incoraggiando comportamenti ecologicamente responsabili”.</p>
<p>Gli altri partner del progetto sono lo studio d’ingegneria D’Appolonia, lo studio di ingegneria e architetture Starting (di cui è proprietario Pierluigi Marzorati, star della pallacanestro italiana), lo studio tecnico portoghese ISA; il centro di ricerca spagnolo Tecnalia; l’Università Politecnica delle Marche, l’Università inglese di Cardiff; inoltre il centro sportivo A.S. Fidia di Roma, la ESCO SelfEnergy che gestisce il centro sportivo di Santa Maria de Lamas in Portogallo, la spagnola EMTE Sport che gestisce un centro sportivo multifunzionale a Bilbao.</p>
<p>I tre progetti pilota sono previsti in strutture presenti in Italia, Spagna e Portogallo.</p>
<p>AS Fidia – Cesano (Roma): un centro sportivo fondato nel 1983, via via ampliato per attività fitness e competitive. Ha una piscina indoor da 25 m, una piscina di addestramento coperta, una palestra con macchinari elettrici, un campo da volley al coperto, due campi da tennis/calcetto scoperti con spogliatoi. Per provvedere al riscaldamento dell’acqua in piscine e docce, al riscaldamento di tutto l’ambiente indoor, all’illuminazione interna ed esterna della struttura, si adotta un sistema di cogenerazione a biomasse (35kW), pannelli solari termici su 40m2 (25.000 kW/anno), un impianto di cogenerazione a diesel (60kW).</p>
<p>Santa Maria de Lamas (Portogallo) &#8211; Struttura al coperto composta da due piscine indoor e due palestre. Per provvedere al riscaldamento dell’acqua per le piscine e per le docce, al riscaldamento dell’aria in tutta la struttura e all’energia per l’illuminazione interna ed esterna e per i macchinari sono utilizzati: due boiler a gas naturale (che producono 1.070 KW l’uno), un sistema di cogenerazione a gas naturale (130kW) e pannelli solari termici su un’area di 32 m2 che producono 22.500 kWh. Secondo la normativa portoghese sulla produzione e vendita di energia in co-generazione, l’impianto può immettere sulla rete fino al 50% della produzione elettrica annuale totale, utilizzando il restante 50% per le proprie esigenze.</p>
<p>Centro polifunzionale di Extebarrì (Spagna) – È una struttura di oltre 1.000 metri quadrati, che comprende due piscine coperte, una piscina estiva scoperta, una struttura per sport indoor con posti per 1.500 spettatori, aree interne ed esterne; include una palestra di roccia, campi da tennis, una palestra, stanze multiuso; sauna e solarium; un giardino estivo. Per provvedere al riscaldamento dell’acqua e al riscaldamento degli spazi interni e al consumo di energia elettrica per l’illuminazione interna ed esterna sono usati due boiler a gas naturale (645.000 kW), 300 m2 di pannelli solari termici, 45 m2 di pannelli fotovoltaici (5.000 kw/anno) ed è in corso il processo per la connessione di tali impianti alla rete elettrica.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Sport E2 – Energy Efficiency for European Sport Facility: <a title="Sport E2" href="http://www.sporte2.eu" target="_blank">http://www.sporte2.eu</a></p>
<p>Schneider Electric: <a title="Schneider Electric" href="http://www.schneider-electric.it" target="_blank">http://www.schneider-electric.it</a></p>
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