<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0"
	xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/"
	xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/"
	xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/"
	xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom"
	xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/"
	xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/"
	>

<channel>
	<title>fertilità &#8211; Energia Plus</title>
	<atom:link href="https://energia-plus.it/tag/fertilita/feed/" rel="self" type="application/rss+xml" />
	<link>https://energia-plus.it</link>
	<description>L&#039;informazione incontra la tecnologia</description>
	<lastBuildDate>Fri, 10 Jan 2025 15:17:45 +0000</lastBuildDate>
	<language>it-IT</language>
	<sy:updatePeriod>hourly</sy:updatePeriod>
	<sy:updateFrequency>1</sy:updateFrequency>
	<generator>https://wordpress.org/?v=4.9.4</generator>

<image>
	<url>https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2021/04/cropped-FAVICON-QUINE-32x32.png</url>
	<title>fertilità &#8211; Energia Plus</title>
	<link>https://energia-plus.it</link>
	<width>32</width>
	<height>32</height>
</image> 
	<item>
		<title>Brasile e sostenibilità agroalimentare</title>
		<link>https://energia-plus.it/brasile-e-sostenibilita-agroalimentare_78458/</link>
		<pubDate>Mon, 05 Oct 2015 08:39:30 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[acqua]]></category>
		<category><![CDATA[agricoltura biologica]]></category>
		<category><![CDATA[agro-alimentare]]></category>
		<category><![CDATA[bestiame]]></category>
		<category><![CDATA[biodiesel]]></category>
		<category><![CDATA[biodiversità]]></category>
		<category><![CDATA[bioenergia]]></category>
		<category><![CDATA[Brasile]]></category>
		<category><![CDATA[canna-da-zucchero]]></category>
		<category><![CDATA[clima]]></category>
		<category><![CDATA[emissioni-carbonio]]></category>
		<category><![CDATA[etanolo]]></category>
		<category><![CDATA[Expo 2015]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[fertilizzante]]></category>
		<category><![CDATA[idrocolture]]></category>
		<category><![CDATA[rinnovabili]]></category>
		<category><![CDATA[sostenibilità]]></category>
		<category><![CDATA[suolo]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://ambiente-plus.it/?p=77134</guid>
		<description><![CDATA[<p>Un seminario, tenutosi a fine settembre presso il Padiglione del Brasile a Expo Milano 2015, ha esposto iniziative innovative e soluzioni sostenibili per rispondere alle sfide globali nell’ambito della sicurezza alimentare. Organizzato dall’Agenzia brasiliana di promozione delle esportazioni e degli investimenti (Apex-Brasil), l’evento ha incluuso conferenze e presentazioni di studi tecnici condotti nei settori in [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/brasile-e-sostenibilita-agroalimentare_78458/">Brasile e sostenibilità agroalimentare</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Un seminario, tenutosi a fine settembre presso il <a href="http://www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/brasile" target="_blank" rel="nofollow">Padiglione del Brasile</a> a Expo Milano 2015, ha esposto iniziative innovative e soluzioni sostenibili per rispondere alle sfide globali nell’ambito della sicurezza alimentare. Organizzato dall’Agenzia brasiliana di promozione delle esportazioni e degli investimenti (<a href="http://www.apexbrasil.com.br/home/index" target="_blank" rel="nofollow">Apex-Brasil</a>), l’evento ha incluuso conferenze e presentazioni di studi tecnici condotti nei settori in cui il Brasile dimostra il proprio ruolo economico e ambientale, nel rispetto di un’economia a basse emissioni di carbonio.</p>
<p>Il Brasile è oggi tra i principali Paesi fornitori di prodotti agro-alimentari, che contano per il 43% delle esportazioni totali del Paese. Il percorso per ottenere questi risultati si è basato su una produzione sostenibile, che rispettasse le specificità del territorio, senza compromettere l’equilibrio di flora e fauna circostanti.</p>
<p>Diversi fattori hanno contribuito a rendere la produzione agro-alimentare brasiliana sostenibile e allo stesso tempo competitiva a livello internazionale, tra questi sicuramente l’immensa disponibilità di risorse naturali, la diversità di clima e di prodotti e i progressi tecnologici che hanno permesso la crescita costante della produttività.</p>
<p>Il Brasile si estende per oltre 8,5 milioni di km2, di questi più del 60% mantengono ancora inalterata la flora originaria, che è stata preservata disponendo altri territori senza necessità di disboscamento per la produzione di cereali, carni e piantagioni. Tutto ciò anche grazie al recupero di terreni appartenenti all’ecoregione del “Cerrado”, terreni che a partire dagli anni ’70 hanno ampliato il confine agricolo del Paese.</p>
<p>Sole e piogge regolari, presenti nella maggior parte del territorio brasiliano, creano inoltre le condizioni ideali per la produzione di una grande varietà di prodotti, disponibili tutto l’anno.</p>
<p>A queste risorse presenti in natura, si affianca anche un’intensa attività di ricerca e innovazione tecnologica che consente di massimizzare la sostenibilità; l’ottimizzazione dei livelli di produzione del terreno, ad esempio, va di pari passo con la limitazione nell’uso di pesticidi chimici, preservando di conseguenza l’ambiente e garantendo alti indici di produttività. Questi alti indici sono stati ottenuti anche attraverso il trasferimento da altri settori di conoscenze e tecnologie, fondamentali nel rendere nuovamente fertili terreni un tempo inquinati e per questo improduttivi.</p>
<p>La maggior parte dell’agricoltura brasiliana impiega oggi la tecnica di non lavorazione, primo grande passo verso l’agricoltura sostenibile. Il Brasile è tra i principali sostenitori e utilizzatori di questo sistema, che opera in una logica naturale, dove il materiale organico che cade al suolo dalle piante si trasforma in un fertilizzante naturale completo. Nella tecnica di non lavorazione, l’uso di prodotti organici come fertilizzanti contribuisce al nutrimento del suolo, riducendo l’uso di elementi chimici e il consumo d’acqua, controllando processi erosivi e aumentando la fertilità del suolo.</p>
<p>La tecnica di non lavorazione integra coltivazione e allevamento: recupera zone di pascolo degradate migliorando la qualità dell’alimentazione del bestiame, permettendo una diminuzione dei tempi di macellazione e una significativa diminuzione di emissione di gas metano.</p>
<p>Per garantire la sostenibilità della produzione agro-alimentare brasiliana sono utilizzate anche tecniche di agricoltura organica, agricoltura di precisione, conservazione dell’acqua e del suolo. Oltre alle grandi aree a coltura estensiva, infine, esistono piccole proprietà ad altissima produttività, che utilizzano tecniche a basso impatto ambientale come l’idrocultura, molto comune per la coltivazione di ortaggi.</p>
<p>La produzione di energia è di primaria importanza per abilitare i processi produttivi agroalimentari. In quest’ambito, il Brasile può vantare una delle industrie maggiormente sviluppate al mondo per la produzione di energia pulita: attualmente, il 46% dell’energia brasiliana proviene da risorse rinnovabili, un valore di molto superiore rispetto alla media mondiale che è pari al 13%.</p>
<p>Di pari passo con la crescita dello sfruttamento di petrolio e gas naturale presente nei propri fondali marini, il Brasile ha aumentato anche gli investimenti nella costruzione di centrali idroelettriche, nell’uso della biomassa per la generazione d’energia e nella produzione di bioenergia, attraverso l’ottenimento di etanolo dalla canna da zucchero e di biodiesel.</p>
<p>Tra i risultati più eclatanti in questo campo ricordiamo come in Brasile il 90% dell’elettricità è generata partendo da risorse rinnovabili come l’acqua, senza contare che esiste ancora un grande potenziale idroelettrico inesplorato. Inoltre, l’utilizzo dell’etanolo come sostituto della benzina, ha evitato al Paese di rilasciare nell’atmosfera 800 milioni di tonnellate di anidride carbonica solo negli ultimi trent’anni.</p>
<p>Nel rispetto della vastissima biodiversità che fa del Brasile una delle principali riserve mondiali di flora e fauna, il Paese è costantemente impegnato nella preservazione della propria natura, attraverso lo sviluppo delle biotecnologie e di forme di produzione sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Aziende agricole a conduzione familiare, cooperative e associazioni di produttori, così come le tecnologie sociali di sviluppo regionale, contribuiscono al raggiungimento di questi obiettivi.</p>
<p>Secondo l’Ifoam (International Federation of Organic Agriculture Movements), il Brasile è il quarto maggior produttore mondiale di alimenti biologici. Le esportazioni brasiliane di questo tipo di prodotti valgono 130 milioni di dollari all’anno e comprendono soprattutto frutta, zucchero, miele, castagne e cotone. Oltre a soddisfare le richieste di mercati come l’Italia &#8211; dove il consumo di prodotti biologici è cresciuto del 17% negli ultimi 6 anni e oggi movimenta 20 miliardi di euro l’anno &#8211; questa attività supporta la sussistenza delle famiglie situate nell’entroterra del Brasile: si tratta di 6 milioni di agricoltori di aziende a conduzione familiare, e di 10.000 unità di produzione (cooperative e associazioni) sparse in tutto il Paese, che coprono un’area totale di 1,76 milioni di ettari.</p>
<p>Tra i principali alimenti funzionali esportati dal Brasile ci sono il miele e il propoli: l’apicoltura brasiliana è un’attività rispettosa dell’ambiente, economicamente sostenibile e socialmente corretta, che contribuisce allo sviluppo economico e sociale del Paese, e crea nuovi posti di lavoro. Centinaia di associazioni e cooperative di piccoli produttori rurali sono coinvolte in questa produzione. In Brasile le condizioni favorevoli di clima, suolo, altitudine, fioritura e genetica delle api permettono di produrre miele durante tutto l’anno, senza per questo dover penalizzare il prodotto in termini di controllo della qualità e tracciabilità della produzione.</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/brasile-e-sostenibilita-agroalimentare_78458/">Brasile e sostenibilità agroalimentare</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2016/08/brasile-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
		<item>
		<title>Climate Launchpad: sfida per la tecnologia sostenibile</title>
		<link>https://energia-plus.it/climate-launchpad-sfida-per-la-tecnologia-sostenibile_78526/</link>
		<pubDate>Mon, 14 Sep 2015 11:41:29 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[alluminio]]></category>
		<category><![CDATA[aster]]></category>
		<category><![CDATA[cambiamenti climatici]]></category>
		<category><![CDATA[cleantech]]></category>
		<category><![CDATA[clima]]></category>
		<category><![CDATA[climate-kic]]></category>
		<category><![CDATA[climate-launchpad]]></category>
		<category><![CDATA[COP21]]></category>
		<category><![CDATA[deserto]]></category>
		<category><![CDATA[detergenti]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[impatto ambientale]]></category>
		<category><![CDATA[lavatrice]]></category>
		<category><![CDATA[lavoro]]></category>
		<category><![CDATA[mitigazione]]></category>
		<category><![CDATA[PET]]></category>
		<category><![CDATA[raffreddamento-computer]]></category>
		<category><![CDATA[sostenibilità]]></category>
		<category><![CDATA[start up]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://ambiente-plus.it/?p=76956</guid>
		<description><![CDATA[<p>ZeroPet della cosentina Recyclinnova è uno dei migliori 15 progetti europei che hanno partecipato alle finali del Climate Launchpad, la competizione europea più importante per gli imprenditori di nuova generazione nelle tecnologie sostenibili (cleantech). Alle finali di Amsterdam hanno partecipato anche i progetti della bolognese TortellinoHPC e Maded della romana Ynnovative Environment Solutions. Alla competizione [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/climate-launchpad-sfida-per-la-tecnologia-sostenibile_78526/">Climate Launchpad: sfida per la tecnologia sostenibile</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>ZeroPet della cosentina Recyclinnova è uno dei migliori 15 progetti europei che hanno partecipato alle finali del <a href="http://climatelaunchpad.org" target="_blank" rel="nofollow">Climate Launchpad</a>, la competizione europea più importante per gli imprenditori di nuova generazione nelle tecnologie sostenibili (cleantech). Alle finali di Amsterdam hanno partecipato anche i progetti della bolognese TortellinoHPC e Maded della romana Ynnovative Environment Solutions. Alla competizione hanno concorso oltre 700 imprenditori cleantech provenienti da 28 Paesi Ue.</p>
<p>La finale europea è stata la fase conclusiva di un percorso di quattro mesi organizzato in Italia da <a href="http://www.aster.it/tiki-index.php" target="_blank" rel="nofollow">Aster</a>, consorzio per la ricerca e l’innovazione tecnologica della Regione Emilia-Romagna e partner italiano del progetto europeo <a href="http://www.climate-kic.org" target="_blank" rel="nofollow">Climate-Kic</a>. Durante questa fase sono stati selezionati i 10 migliori progetti a livello nazionale, supportandoli nella definizione dell’idea di progetto.</p>
<p>L’evento di Amsterdam si è sviluppato in una semifinale tra gli 82 team europei finalisti, le cui presentazioni sono state valutate dalla giuria secondo criteri di fattibilità, scalabilità, capacità di creare nuovi posti di lavoro, impatto sul clima e qualità dello stesso pitch (presentazione). Nella fase successiva si sono poi ‘scontrati’ i 15 migliori progetti.</p>
<p>Il primo premio di 10.000 euro è stato assegnato al progetto norvegese DesertControl, che grazie all’uso delle nanotecnologie trasformerà i deserti in terre fertili. Il secondo di 5.000 euro è andato all’islandese Arctus, che sviluppa una tecnologia sostenibile per la produzione di alluminio mentre il terzo riconoscimento di 2.500 euro è andato al progetto estone ReLaDe, incentrato su una lavatrice che funzionerà senza l’uso di detergenti. Le tre realtà premiate parteciperanno anche al prestigioso programma Climate-Kic Accelerator, importante iniziativa internazionale che aiuta concretamente gli imprenditori a sviluppare le loro innovazioni e accelerare la loro realizzazione durante un percorso di 12 mesi.</p>
<p>“La finale europea del Climate Launchpad”, afferma Frans Nauta, fondatore del premio e vice direttore all’imprenditoria del programma Climate-KIC a cui fa riferimento la competizione, “è stato un evento straordinario. Abbiamo ascoltato così tante buone idee di business che hanno un grande potenziale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la crescita economica del’Ue. Oggi, startup da tutta Europa stanno mandando un chiaro messaggio ai negoziati del prossimo COP21 di Parigi: bisogna investire sugli imprenditori per contrastare i cambiamenti climatici. È l’unica grande opportunità di business per il ventunesimo secolo”.</p>
<p>“L’edizione 2015 del Climate Launchpad”, afferma Valeria Bandini, Responsabile Climate-KIC di Aster, “si è allargata sempre di più a tutto il territorio italiano, facendo registrare una crescita della qualità dei progetti selezionati e facilitando gli scambi culturali fra i partecipanti”.</p>
<p>Il Climate-KIC Accelerator Programme è il programma di sostegno alla nascita di nuove imprese innovative della Climate-KIC, la più grande partnership pubblico-privata sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici costituita da imprese, istituzioni accademiche e soggetti pubblici europei.</p>
<p>Climate-KIC è una delle Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione avviata dall’Eit, l’European Institute of Innovation and Technology.</p>
<p>Le tre idee italiane presenti ad Amsterdam affrontano problematiche fondamentali per l’ambiente: il riciclaggio, la produzione d’energia sostenibile, la riduzione dei consumi e il recupero del calore .</p>
<p>ZeroPet è un metodo innovativo a basso impatto ambientale sviluppato dalla start up Recyclinnova di Cosenza grazie a un team internazionale di ingegneri e chimici. L’obiettivo è ridurre la quantità di plastica nelle discariche e al tempo stesso convertire il Pet in materiale pregiato.</p>
<p>TortellinoHPC, sviluppato a Bologna come spin off della società di servizi bolognese Sertec, ha inventato un sistema innovativo di raffreddamento dei computer da supercalcolo a basso impatto ambientale, che dimezza di fatto i consumi di energia elettrica dei data center. L’aspetto più innovativo di TortellinoHPC è proprio il liquido di raffreddamento ottenuto da sostanze vegetali non pericoloso per l’ambiente, né tossico per l’operatore.</p>
<p>MADED, Micro Anaerobic Digestor, è stato sviluppato a Roma dalla start up Ynnovative Environment Solutions in collaborazione con diversi partners. È un digestore anaerobico in microscala studiato specialmente per fattorie con animali che sono interessate ad abbassare la loro bolletta dell’energia elettrica e a trovare altre fonti di profitto legate alla produzione di energia pulita.</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/climate-launchpad-sfida-per-la-tecnologia-sostenibile_78526/">Climate Launchpad: sfida per la tecnologia sostenibile</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2016/08/clamtelaunch-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
		<item>
		<title>Il Cic a Expo 2015</title>
		<link>https://energia-plus.it/il-cic-a-expo-2015_78748/</link>
		<pubDate>Mon, 08 Jun 2015 09:20:24 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[biometano]]></category>
		<category><![CDATA[bioplastiche]]></category>
		<category><![CDATA[compost]]></category>
		<category><![CDATA[Consorzio Italiano Compostatori]]></category>
		<category><![CDATA[Expo 2015]]></category>
		<category><![CDATA[fattoria-globale]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[fertilizzanti]]></category>
		<category><![CDATA[riciclo]]></category>
		<category><![CDATA[scarti]]></category>
		<category><![CDATA[scarti-organici]]></category>
		<category><![CDATA[smaltimento]]></category>
		<category><![CDATA[sostenibilità]]></category>
		<category><![CDATA[suolo]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://ambiente-plus.it/?p=76450</guid>
		<description><![CDATA[<p>“Unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta”. È stata definita così la Fattoria Globale 2.0, la nuova area inaugurata ad Expo Milano 2015 dalla World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) e da Conaf (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali). Sponsor dell’iniziativa il Cic (Consorzio Italiano Compostatori), che organizzerà una [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/il-cic-a-expo-2015_78748/">Il Cic a Expo 2015</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>“Unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta”. È stata definita così la Fattoria Globale 2.0, la nuova area inaugurata ad Expo Milano 2015 dalla World Association of Agronomists (WAAforEXPO2015) e da Conaf (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali). Sponsor dell’iniziativa il Cic (<a href="http://www.compost.it" target="_blank" rel="nofollow">Consorzio Italiano Compostatori</a>), che organizzerà una serie di 12 eventi all’interno dello spazio, affrontando altrettanti temi come il cibo, gli scarti, il suolo, il riciclo, il biometano e le bioplastiche.</p>
<p>La Fattoria Globale, progettata dall’architetto Enzo Eusebi, occupa una superficie di 350 m2 ed è collocata nell’area Nord Est 12 di Expo. Un noce piantato a terra è il segno di riconoscimento del padiglione: quest’albero rappresenta simbolicamente lo “spazio” della fattoria dove si svolgevano le pratiche di comunità: il riposo, la riflessione, la meditazione, la progettazione, la discussione, il futuro.</p>
<p>Tanti i temi al centro degli eventi che animeranno la Fattoria Globale: si parlerà di biodiversità e miglioramento genetico, di sostenibilità e produttività, di sviluppo e identità locale, di cambiamenti climatici e territori di produzione. Ma i riflettori saranno puntati anche sull’alimentazione e gli scarti alimentari. Proprio in questo ambito si inserisce il Cic, che forte della sua esperienza nel campo del compostaggio, porterà il suo contributo alla “fattoria del futuro”.</p>
<p>Trasformare gli scarti organici in compost può essere uno dei modi per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse. L’impiego del compost come ammendante sui terreni, oltre a mantenerne la fertilità, permette di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili utilizzate per produrre fertilizzanti chimici, riducendo allo stesso tempo la quantità di scarti organici da avviare alle operazioni di smaltimento.</p>
<p>Come per tutti gli ammendanti l’impiego del compost ha la funzione di migliorare la qualità del suolo, consentendo di conservarne nel lungo periodo la fertilità, il suo stato strutturale, la capacità di assorbire e rilasciare acqua e di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente assimilabile da parte della pianta, promuovendo tutte le attività biologiche del suolo.</p>
<p>“Saremo ad Expo per far conoscere l’importanza del compost, un fertilizzante naturale che oltre a restituire sostanza organica alla terra gioca un ruolo fondamentale nel contenimento delle emissioni”, ha sottolineato Massimo Centemero, direttore del Cic. “Secondo l’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante, uno 0,15% di sostanza organica in più nel suolo, equivale a fissare nello stesso una quantità di CO2 corrispondente alle emissioni complessive dell’intera nazione italiana per un anno”.</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/il-cic-a-expo-2015_78748/">Il Cic a Expo 2015</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2016/08/compost2-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
		<item>
		<title>Accordo tra Barilla e Consorzio Casalasco del Pomodoro</title>
		<link>https://energia-plus.it/accordo-tra-barilla-e-consorzio-casalasco-del-pomodoro_79517/</link>
		<pubDate>Tue, 15 Jul 2014 13:21:48 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[accordo]]></category>
		<category><![CDATA[agricoltura]]></category>
		<category><![CDATA[consorzio-casalasco-del-pomodoro]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[filiera]]></category>
		<category><![CDATA[grano-duro]]></category>
		<category><![CDATA[gruppo-barilla]]></category>
		<category><![CDATA[impatto ambientale]]></category>
		<category><![CDATA[pasta]]></category>
		<category><![CDATA[pomodoro]]></category>
		<category><![CDATA[prodotti-da-forno]]></category>
		<category><![CDATA[rotazione]]></category>
		<category><![CDATA[rotazione-delle-colture]]></category>
		<category><![CDATA[sicurezza alimentare]]></category>
		<category><![CDATA[sostenibilità]]></category>
		<category><![CDATA[sughi]]></category>
		<category><![CDATA[suolo]]></category>
		<category><![CDATA[tracciabilità]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://ambiente-plus.it/?p=68078</guid>
		<description><![CDATA[<p>Il Gruppo Barilla, protagonista nei settori di pasta, sughi e prodotti da forno, ha firmato un accordo orizzontale tra le filiere con il Consorzio Casalasco del Pomodoro, già partner di Barilla per lo sviluppo, la produzione e il confezionamento di prodotti derivati del pomodoro. Il Consorzio con sede nel cremonese associa oltre 300 aziende agricole [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/accordo-tra-barilla-e-consorzio-casalasco-del-pomodoro_79517/">Accordo tra Barilla e Consorzio Casalasco del Pomodoro</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Il <a title="Gruppo Barilla" href="http://www.barilla.it" target="_blank" rel="nofollow">Gruppo Barilla</a>, protagonista nei settori di pasta, sughi e prodotti da forno, ha firmato un accordo orizzontale tra le filiere con il <a title="Consorzio Casalasco del Pomodoro" href="http://www.ccdp.it" target="_blank" rel="nofollow">Consorzio Casalasco del Pomodoro</a>, già partner di Barilla per lo sviluppo, la produzione e il confezionamento di prodotti derivati del pomodoro.</p>
<p>Il Consorzio con sede nel cremonese associa oltre 300 aziende agricole site principalmente nelle provincie di Parma, Piacenza, Cremona e Mantova, che coltivano a pomodoro circa 4.500 ettari di terreno. La produzione complessiva è di 350.000 tonnellate di pomodoro fresco e copre l’intera filiera del pomodoro, dal seme al prodotto finito.</p>
<p>L’accordo, che prevede l’interazione tra filiera pomodoro e filiera grano duro, si inserisce all’interno del più amplio progetto “Agricoltura Sostenibile” (Barilla Sustainable Farming) che quest’anno ha già visto alla firma di due precedenti accordi di filiera nell’ambito della coltivazione e della rotazione di grano, barbabietola da zucchero, colza e girasole.</p>
<p>Il Gruppo parmense, infatti, è uno dei principali utilizzatori di grano duro in Italia e, come tale, intende promuovere progetti volti a migliorare la coltivazione, in termini di sostenibilità economica e ambientale. L’accordo con il Consorzio Casalasco del Pomodoro, dunque, nasce nel segno di un ulteriore impegno nel promuovere lo sviluppo di attività congiunte e sinergiche con filiere di altre colture, sviluppando collaborazioni di tipo orizzontale con realtà affidabili del sistema agro-alimentare italiano che abbiano intrapreso un percorso similare di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche attraverso questo quarto accordo con Casalasco, Barilla intende supportare gli agricoltori nello sviluppo di un sistema pluriennale di coltivazione sostenibile, garantendo sbocchi commerciali a tutte le colture in rotazione, ritenendo che la corretta ripartizione del valore economico all’interno della filiera sia uno dei pilastri fondanti del legame tra mondo agricolo, territorio e industria.</p>
<p>“Questo modello di agricoltura sostenibile da noi perseguito”, commenta Paolo Barilla, Vice Presidente del Gruppo Barilla, “è anche nell’interesse dei consumatori, perché solo attraverso l’impegno continuo dell’azienda a gestire la qualità, la sicurezza alimentare e l’impatto ambientale lungo tutta la filiera possiamo garantire prodotti migliori valorizzando le materie prime made in Italy”.</p>
<p>Le aziende agricole e gli stabilimenti del Consorzio Casalasco del Pomodoro, così come la filiera e la tracciabilità, sono certificati secondo i più elevati standard italiani ed europei. L’adesione a protocolli volontari come il Global Gap &#8211; esteso a tutte le aziende agricole socie &#8211; o a network come la Sai Platform testimoniano la costante attenzione per l’ambiente e per una produzione sempre più sostenibile.</p>
<p>“Questo progetto, frutto della ormai consolidata partnership con Barilla”, dichiara Costantino Vaia, DG del Consorzio Casalasco del Pomodoro, “oltre a rappresentare un’ulteriore opportunità di crescita e valorizzazione del nostro territorio, evidenzia un chiaro impegno allo sviluppo di un sistema di cooperazione etico e sinergico per il miglioramento degli standard ambientali, sociali ed economici”.</p>
<p>Il “Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità” realizzato e promosso da Barilla riafferma il ruolo centrale della rotazione delle colture.</p>
<p>L’avvicendamento tra diverse specie vegetali sugli stessi appezzamenti è di fondamentale importanza per il miglioramento dell’efficienza della coltivazione e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Infatti grazie ai corretti cicli di rotazione è quindi possibile ottimizzare l’impiego di agro farmaci, migliorare la gestione dei fertilizzanti, difendere la biodiversità e incrementare la fertilità dei suoli e non ultimo ridurre i rischi legati alla food safety.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Barilla: <a title="Gruppo Barilla" href="http://www.barilla.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.barilla.it</a></p>
<p>Consorzio Casalasco del Pomodoro: <a title="Consorzio Casalasco del Pomodoro" href="http://www.ccdp.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.ccdp.it</a></p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/accordo-tra-barilla-e-consorzio-casalasco-del-pomodoro_79517/">Accordo tra Barilla e Consorzio Casalasco del Pomodoro</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2016/08/barilla-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
		<item>
		<title>Progetto Biogas Pioneer: importanti risultati a 5 anni dall’avvio del programma</title>
		<link>https://energia-plus.it/progetto-biogas-pioneer-importanti-risultati-a-5-anni-dallavvio-del-programma_68013/</link>
		<pubDate>Wed, 16 Apr 2014 07:48:35 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Notizie]]></category>
		<category><![CDATA[assistenza]]></category>
		<category><![CDATA[biogas]]></category>
		<category><![CDATA[biomassa]]></category>
		<category><![CDATA[digestato]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[filiera]]></category>
		<category><![CDATA[Pioneer]]></category>
		<category><![CDATA[reflui]]></category>
		<category><![CDATA[suolo]]></category>
		<category><![CDATA[terreno]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://energia-plus.it/?p=68013</guid>
		<description><![CDATA[<p>Il Progetto Biogas Pioneer è stato ideato nel 2009 per supportare senza costi aggiuntivi tutte le aziende italiane che producono energia rinnovabile da biomassa. Il programma fornisce alle aziende agricole un’assistenza tecnica e analitica in ogni fase produttiva della filiera bioenergetica: dalla semina alla gestione del residuo di fermentazione dell’impianto biogas. Tra queste, la valorizzazione [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/progetto-biogas-pioneer-importanti-risultati-a-5-anni-dallavvio-del-programma_68013/">Progetto Biogas Pioneer: importanti risultati a 5 anni dall’avvio del programma</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p>Il Progetto Biogas <a title="Pioneer" href="http://www.agronomico.com" target="_blank">Pioneer</a> è stato ideato nel 2009 per supportare senza costi aggiuntivi tutte le aziende italiane che producono energia rinnovabile da biomassa. Il programma fornisce alle aziende agricole un’assistenza tecnica e analitica in ogni fase produttiva della filiera bioenergetica: dalla semina alla gestione del residuo di fermentazione dell’impianto biogas. Tra queste, la valorizzazione agronomica del digestato è l’aspetto principale da tenere in considerazione per conseguire elevati standard produttivi e preservare la fertilità del terreno.</p>
<p>In ogni contesto agronomico Pioneer elabora un piano di fertilizzazione rispondente alla realtà e alle necessità aziendali, grazie all’integrazione delle informazioni provenienti dall’analisi del terreno dell’azienda e dalla caratterizzazione chimica del digestato, entrambe effettuate presso il Laboratorio Pioneer di Cremona.</p>
<p>Questo approccio analitico consente di valorizzare appieno il digestato e contemporaneamente ridurre la necessità di concimazioni minerali, senza inficiare le rese e con il vantaggio di prevenire squilibri chimici nel terreno. A cinque anni dal lancio del programma, è proprio in questi aspetti che risultano più evidenti i benefici del Progetto Biogas Pioneer.</p>
<p>Mirko Bracchitta, Biogas/Biomass Marketing Coordinator, Pioneer Hi-Bred Italia, spiega: “Tra le esperienze più importanti maturate in questi 5 anni, c’è sicuramente lo studio condotto con il Consorzio Italiano Biogas e l’Azienda Agricola Vanzetti, in provincia di Torino. La cooperativa La Speranza, a cui l’azienda è associata, conduce due impianti biogas alimentati principalmente a reflui bovini, colture dedicate (cereali vernini e mais di norma in doppio raccolto) e sottoprodotti agricoli. I dati poliennali raccolti ci hanno consentito di mettere in relazione l’evoluzione dei parametri di fertilità del terreno con le variabili legate a composizione del digestato, scelte agronomiche e sistemi di distribuzione adottati dall’azienda”.</p>
<p>In questo studio le informazioni analitiche e gli strumenti messi a disposizione da Pioneer hanno permesso di dimostrare come, in un contesto di alta produttività, lo spandimento pianificato di digestato con tecniche di distribuzione avanzate, sia stato in grado di sopperire completamente al fabbisogno nutrizionale della coltura anche in assenza di fertilizzanti chimici, arrivando a migliorare la fertilità del suolo. È il caso ad esempio del potassio, che in controtendenza con la sua iniziale carenza nei terreni in esame, ha visto un graduale e progressivo arricchimento fino a livelli normali, nonostante l’assenza di apporti chimici e le notevoli asportazioni conseguenti alla trinciatura in doppio raccolto.</p>
<p>In base ai risultati di medio periodo evidenziati è possibile confermare le proprietà del digestato come risorsa rinnovabile, capace di portare reali benefici sulla fertilità del terreno e contribuire ad un sensibile contenimento dei costi di produzione, sia da un punto di vista produttivo ed economico che in termini di ritorno ambientale. Tuttavia, perché i benefici siano tangibili, è fondamentale che ad una distribuzione efficiente con mezzi avanzati, sia affiancato un supporto analitico costante ed integrato delle caratteristiche del digestato e del terreno. Raggiungere elevati standard produttivi, infatti, richiede la necessità di fornire alla coltura un apporto bilanciato e razionale di nutrienti, evitando qualsiasi potenziale carenza, anche attraverso le analisi e le competenze messe a disposizione da Pioneer.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Pioneer: <a title="Pioneer" href="http://www.agronomico.com" target="_blank">http://www.agronomico.com</a></p>
<p>&nbsp;</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/progetto-biogas-pioneer-importanti-risultati-a-5-anni-dallavvio-del-programma_68013/">Progetto Biogas Pioneer: importanti risultati a 5 anni dall’avvio del programma</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2014/04/dupont-pioneer-biogas-gadesco-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
		<item>
		<title>ecovio, la plastica biodegradabile di Basf</title>
		<link>https://energia-plus.it/ecovio-la-plastica-biodegradabile-di-basf_80049/</link>
		<pubDate>Fri, 08 Nov 2013 08:32:02 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
				<category><![CDATA[Prodotti]]></category>
		<category><![CDATA[alimentari]]></category>
		<category><![CDATA[bicchieri]]></category>
		<category><![CDATA[bioplastica]]></category>
		<category><![CDATA[biopolimeri]]></category>
		<category><![CDATA[carta]]></category>
		<category><![CDATA[cartone]]></category>
		<category><![CDATA[compost]]></category>
		<category><![CDATA[compostabilità]]></category>
		<category><![CDATA[consumo]]></category>
		<category><![CDATA[cucina]]></category>
		<category><![CDATA[fertilità]]></category>
		<category><![CDATA[film]]></category>
		<category><![CDATA[frazione organica]]></category>
		<category><![CDATA[green economy]]></category>
		<category><![CDATA[microrganismi]]></category>
		<category><![CDATA[monouso]]></category>
		<category><![CDATA[multiconfezioni]]></category>
		<category><![CDATA[pacciamatura]]></category>
		<category><![CDATA[polietilene]]></category>
		<category><![CDATA[prestazioni]]></category>
		<category><![CDATA[rinnovabili]]></category>
		<category><![CDATA[rivestimento]]></category>
		<category><![CDATA[saccetthi]]></category>
		<category><![CDATA[shopper]]></category>
		<category><![CDATA[spesa]]></category>
		<category><![CDATA[standard]]></category>
		<category><![CDATA[supporto]]></category>
		<category><![CDATA[terreno]]></category>
		<category><![CDATA[umidità]]></category>

		<guid isPermaLink="false">http://ambiente-plus.it/?p=67046</guid>
		<description><![CDATA[<p>Basf partecipa per la prima volta a Ecomondo, la fiera italiana di riferimento della green economy in corso in questi giorni a Rimini. Basf è impegnata nella ricerca e nella produzione di biopolimeri compostabili e con contenuto da fonti rinnovabili. ecovio di Basf è la bioplastica versatile, certificata compostabile secondo gli standard internazionali, come Uni [&#8230;]</p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/ecovio-la-plastica-biodegradabile-di-basf_80049/">ecovio, la plastica biodegradabile di Basf</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p><a title="Basf" href="http://www.basf.com" target="_blank" rel="nofollow">Basf</a> partecipa per la prima volta a Ecomondo, la fiera italiana di riferimento della green economy in corso in questi giorni a Rimini. Basf è impegnata nella ricerca e nella produzione di biopolimeri compostabili e con contenuto da fonti rinnovabili.</p>
<p>ecovio di Basf è la bioplastica versatile, certificata compostabile secondo gli standard internazionali, come Uni En 13432, che al termine del proprio normale utilizzo può essere avviata a un impianto di compostaggio industriale. Nelle condizioni tipiche di tale ambiente, infatti, ecovio subisce un processo di biodegradazione ad opera di microrganismi e, nel corso di qualche settimana, si trasforma in compost, utilizzabile per migliorare la fertilità del terreno.</p>
<p>Le principali aree di applicazione di ecovio sono i sacchetti per la raccolta della frazione organica e quelli per la spesa. Nel 2011, 20 miliardi di sacchetti in plastica tradizionale sono stati consumati in Italia, con una media di più di 300 sacchetti a persona, pari al 25% del consumo totale in UE. Nel 2012 l’Italia ha posto fine a questo massiccio utilizzo con una legge che, per la produzione di sacchetti shopper monouso, prevede l’impiego dei soli biopolimeri compostabili.</p>
<p>ecovio rappresenta quindi una soluzione ottimale per la realizzazione dei sacchetti monouso per la spesa: offre prestazioni simili a quelle delle plastiche tradizionali, sopporta lo stesso carico del corrispettivo in polietilene, è elastico, resistente all’umidità e può essere riutilizzato per la raccolta dei rifiuti umidi della cucina, in quanto compostabile.</p>
<p>La compostabilità di ecovio è certificata da istituti accreditati e indipendenti attraverso procedure che riguardano tutti gli aspetti legati a biodegradabilità, qualità del compost e compatibilità con gli impianti che trattano i rifiuti organici.</p>
<p>ecovio, inoltre, risponde ai requisiti della normativa europea in materia di contatto con prodotti alimentari e può quindi trovare molte altre applicazioni. Ad esempio, può essere utilizzata nel rivestimento di carta e cartone, nella produzione di bicchieri o piatti usa e getta o delle vaschette destinate a contenere prodotti alimentari; nei film retraibili utilizzati per le multiconfezioni o ancora per usi più specifici come, ad esempio, i film plastici utilizzati in agricoltura per la pacciamatura.</p>
<p>Alla fiera Ecomondo di Rimini è possibile, grazie al supporto dei tecnici e degli esperti Basf, conoscere e scoprire nel dettaglio le caratteristiche tecniche, le prestazioni e i vantaggi di ecovio.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Basf: <a title="Basf" href="http://www.basf.com" target="_blank" rel="nofollow">http://www.basf.com</a></p>
<p>The post <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it/ecovio-la-plastica-biodegradabile-di-basf_80049/">ecovio, la plastica biodegradabile di Basf</a> appeared first on <a rel="nofollow" href="https://energia-plus.it">Energia Plus</a>.</p>
]]></content:encoded>
		<enclosure url="https://energia-plus.it/wp-content/uploads/sites/5/2016/08/ecovio_BASF_pacciamatura-150x150.jpg" length="150" type="image/jpeg" />	</item>
	</channel>
</rss>

<!--
Performance optimized by W3 Total Cache. Learn more: https://www.boldgrid.com/w3-total-cache/

Object Caching 39/360 objects using xcache
Page Caching using xcache (Page is feed) 

Served from: energia-plus.it @ 2025-01-11 06:26:53 by W3 Total Cache
-->