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	<title>agroindustriale &#8211; Energia Plus</title>
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		<title>I progetti a fonti rinnovabili di Ebioss Energy in Italia</title>
		<link>https://energia-plus.it/i-progetti-a-fonti-rinnovabili-di-ebioss-energy-in-italia_68102/</link>
		<pubDate>Thu, 08 May 2014 08:07:47 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Ebioss Energy è entrata nel mercato italiano con l’acquisizione di Sorgenia Bioenergy, proprietaria di un impianto e dei diritti per la realizzazione di tre nuovi progetti. L’operazione è stata finalizzata mediante l’acquisto in cash senza ricorso al debito da parte di Ebioss Energy del 100% delle azioni di Sorgenia Bioenergy (appartenente al gruppo Sorgenia), rinominata [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a title="Ebioss Energy" href="http://www.ebioss.com" target="_blank">Ebioss Energy</a> è entrata nel mercato italiano con l’acquisizione di Sorgenia Bioenergy, proprietaria di un impianto e dei diritti per la realizzazione di tre nuovi progetti. L’operazione è stata finalizzata mediante l’acquisto in cash senza ricorso al debito da parte di Ebioss Energy del 100% delle azioni di Sorgenia Bioenergy (appartenente al gruppo Sorgenia), rinominata Syngas Italia, la cui attività è la generazione di energia elettrica e termica a partire da fonti rinnovabili e/o sottoprodotti agroindustriali e vegetali.</p>
<p>In parallelo, Ebioss Energy sta ultimando la negoziazione per l’entrata nel capitale di Syngas Italia di un investitore istituzionale che assicurerà il cofinanziamento dei progetti, garantendo la disponibilità dei fondi previsti dalla società, proteggendo la generazione di valore per i suoi azionisti, e permettendo così di rinforzare il modello di business di Ebioss Energy.</p>
<p>L’accordo include l’acquisizione di un impianto di gassificazione a fonte rinnovabile in Toscana con potenza elettrica di 1 MWe, oltre ai diritti relativi all’autorizzazione per la costruzione di tre nuovi impianti di gassificazione, ciascuno con potenza elettrica di 1 MWe, da realizzare a Cuneo, Pamparato (CN) e Molinella (BO), tutti alimentati a fonti rinnovabili.</p>
<p>Con questa operazione Ebioss Energy consolida il suo portafoglio di progetti e accelera la sua crescita in Europa attraverso il mercato italiano, puntando su progetti che hanno una previsione di fatturato per il Gruppo di circa 15 milioni di euro nei prossimi tre anni. Tutti i progetti avranno la possibilità di essere alimentati, come combustibile, con vari tipi di biomassa o di sottoprodotti agroindustriali, grazie alla tecnologia Egt Eqtec Gasifier, che sarà utilizzata da Ebioss Energy.</p>
<p>Il Gruppo Ebioss Energy è una delle principali società mondiali per valore quotato in Borsa, operante nel settore della gassificazione; il titolo ha debuttato in Borsa nel 2013 con l’obiettivo di aumentare la capacità finanziaria per consolidare il portafoglio di progetti e per lo sviluppo del piano di business.</p>
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<p>Ebioss Energy: <a title="Ebioss Energy" href="http://www.ebioss.com" target="_blank">http://www.ebioss.com</a></p>
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		<title>Ebioss Energy e l’energia da fonti rinnovabili in Italia</title>
		<link>https://energia-plus.it/ebioss-energy-e-lenergia-da-fonti-rinnovabili-in-italia_68052/</link>
		<pubDate>Wed, 23 Apr 2014 10:04:18 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Ebioss Energy è entrata nel mercato italiano con l’acquisizione di Sorgenia Bioenergy, proprietaria di un impianto e dei diritti per la realizzazione di tre nuovi progetti. L’operazione è stata finalizzata mediante l’acquisto in cash senza ricorso al debito da parte di Ebioss Energy del 100% delle azioni di Sorgenia Bioenergy (appartenente al gruppo Sorgenia), rinominata [&#8230;]</p>
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]]></description>
				<content:encoded><![CDATA[<p><a title="Ebioss" href="http://www.ebioss.com" target="_blank">Ebioss Energy</a> è entrata nel mercato italiano con l’acquisizione di Sorgenia Bioenergy, proprietaria di un impianto e dei diritti per la realizzazione di tre nuovi progetti. L’operazione è stata finalizzata mediante l’acquisto in cash senza ricorso al debito da parte di Ebioss Energy del 100% delle azioni di Sorgenia Bioenergy (appartenente al gruppo Sorgenia), rinominata Syngas Italia, la cui attività è la generazione di energia elettrica e termica a partire da fonti rinnovabili e/o sottoprodotti agroindustriali e vegetali.</p>
<p>In parallelo, Ebioss Energy sta ultimando la negoziazione per l’entrata nel capitale di Syngas Italia di un investitore istituzionale che assicurerà il cofinanziamento dei progetti, garantendo la disponibilità dei fondi previsti dalla società, proteggendo la generazione di valore per i suoi azionisti, e permettendo così di rinforzare il modello di business di Ebioss Energy. Syngas Italia dispone già dei diritti tariffari per la vendita di energia elettrica al Gse (Gestore dei Servizi Elettrici).</p>
<p>L’accordo include l’acquisizione di un impianto di gassificazione a fonte rinnovabile in Toscana con potenza elettrica di 1 MWe, oltre ai diritti relativi all’autorizzazione per la costruzione di tre nuovi impianti di gassificazione, ciascuno con potenza elettrica di 1 MWe, da realizzare a Cuneo, Pamparato (CN) e Molinella (BO), tutti alimentati a fonti rinnovabili.</p>
<p>Con questa operazione Ebioss Energy consolida il suo portafoglio di progetti e accelera la sua crescita in Europa attraverso il mercato italiano, puntando su progetti che hanno una previsione di fatturato per il Gruppo di circa 15 milioni di euro nei prossimi tre anni. Tutti i progetti avranno la possibilità di essere alimentati, come combustibile, con vari tipi di biomassa o di sottoprodotti agroindustriali, grazie alla tecnologia Egt Eqtec Gasifier, che sarà utilizzata da Ebioss Energy.</p>
<p>Il Gruppo Ebioss Energy è una delle principali società mondiali per valore quotato in Borsa, operante nel settore della gassificazione; il titolo ha debuttato in Borsa nel 2013 con l’obiettivo di aumentare la capacità finanziaria per consolidare il portafoglio di progetti e per lo sviluppo del piano di business.</p>
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<p>Ebioss Energy: <a title="Ebioss" href="http://www.ebioss.com" target="_blank">http://www.ebioss.com</a></p>
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		<title>Cartacrusca: direttamente dalla natura nasce la carta Barilla</title>
		<link>https://energia-plus.it/cartacrusca-direttamente-dalla-natura-nasce-la-carta-barilla_79956/</link>
		<pubDate>Tue, 17 Dec 2013 12:43:11 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Favini, l’innovativa cartiera italiana, e Barilla, uno dei primi gruppi alimentari italiani, unite da una forte responsabilità sociale e ambientale, hanno dato vita a Cartacrusca, la prima carta nata dalla crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare. Favini, grazie all’esperienza di Crush, la gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><a title="Favini" href="http://www.favini.com" target="_blank" rel="nofollow">Favini</a>, l’innovativa cartiera italiana, e <a title="Barilla" href="http://www.barilla.it" target="_blank" rel="nofollow">Barilla</a>, uno dei primi gruppi alimentari italiani, unite da una forte responsabilità sociale e ambientale, hanno dato vita a Cartacrusca, la prima carta nata dalla crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare.</p>
<p>Favini, grazie all’esperienza di Crush, la gamma di carte ecologiche realizzate con scarti di lavorazioni agro-industriali, che in poco più di un anno ha registrato un successo senza precedenti in tutto il mondo, si è dimostrata il partner ideale di Barilla che, da tempo, cercava di valorizzare i propri sottoprodotti, in modo particolare la crusca.</p>
<p>Ricerca &amp; Sviluppo di Barilla e di Favini hanno lavorato fianco a fianco per selezionare il residuo più adatto, purificandolo e micronizzandolo per renderlo compatibile con il tessuto fibroso della carta.</p>
<p>Nasce così Cartacrusca, la carta di Barilla la cui materia prima è venuta alla luce in un luogo straordinario: quello dei mulini Barilla. La frazione di crusca, derivante dalla macinazione del grano, che non è più utilizzabile per l’alimentazione, invece di essere abbandonata, viene accompagnata in un nuovo viaggio, in cartiera.</p>
<p>Per realizzare la carta ecologica, Favini sostituisce il 17% di cellulosa proveniente da albero con la crusca e grazie alle tecniche di perfezionamento, l’azienda è riuscita a rinobilitare la crusca in una straordinaria materia prima per la produzione di carta di pregio.</p>
<p>Cartacrusca Barilla è caratterizzata da un colore naturale, il cui ingrediente principale è percepibile a occhio nudo sulla superficie della carta, rendendola unica. Sono state realizzate due grammature: 250 gr, ideale per cartoncini, copertine, shopper e cartelline e 100 gr, perfetta per notebook, fogli lettera e pubblicazioni.</p>
<p>Giacomo Canali, Packaging Research Manager di Barilla, dichiara: “Barilla aggiunge una nuova storia al Gruppo: la nascita di Cartacrusca. Una carta unica nel suo genere perché come protagonista ha la crusca, uno dei sottoprodotti della macinazione del grano. Abbiamo scelto una via mai percorsa, spinti dalla forte responsabilità sociale e ambientale che ci contraddistingue da sempre. Favini si è rivelato il partner ideale, capace di creare una carta ad hoc, senza sprechi né consumi, direttamente dalla natura. Cartacrusca è stata presentata e utilizzata, lo scorso 15 ottobre, in occasione del ‘Panel degli Stakeholder Barilla’ e l’idea è quella di riutilizzarla per progetti futuri”.</p>
<p>Michele Posocco, Brand Manager di Favini, dichiara: “Siamo orgogliosi di aver collaborato con Barilla e di aver dato vita a una nuova carta dal ridottissimo impatto ambientale. La nostra esperienza, già consolidata con Crush nell’utilizzo dello scarto agro-industriale, oggi si amplia grazie a Cartacrusca Barilla”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Barilla: <a title="Barilla" href="http://www.barilla.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.barilla.it</a></p>
<p>Favini: <a title="Favini" href="http://www.favini.com" target="_blank" rel="nofollow">http://www.favini.com</a></p>
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		<title>L’impegno di Granarolo per la riduzione delle emissioni di gas serra negli allevamenti dei bovini da latte</title>
		<link>https://energia-plus.it/limpegno-di-granarolo-per-la-riduzione-delle-emissioni-di-gas-serra-negli-allevamenti-dei-bovini-da-latte_79972/</link>
		<pubDate>Mon, 09 Dec 2013 09:04:31 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[debaranz]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Il Gruppo Granarolo, il maggiore operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, aderisce su base volontaria al progetto europeo “Life+ Climate Change” che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas effetto serra nei sistemi agricoli della Regione Emilia-Romagna. In particolare, Granarolo mettendo a disposizione del progetto la propria esperienza maturata nell’ambito di diverse [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Il <a title="Gruppo Granarolo" href="http://www.granarolo.it" target="_blank" rel="nofollow">Gruppo Granarolo</a>, il maggiore operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, aderisce su base volontaria al progetto europeo “Life+ Climate Change” che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas effetto serra nei sistemi agricoli della Regione Emilia-Romagna.</p>
<p>In particolare, Granarolo mettendo a disposizione del progetto la propria esperienza maturata nell’ambito di diverse iniziative legate alla quantificazione e riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera agroalimentare di produzione e trasformazione del latte vaccino, sarà impegnata in progetti di riduzione dei gas serra emessi negli allevamenti dei bovini dei propri soci allevatori.</p>
<p>Entro la fine del 2013 saranno selezionate sei aziende zootecniche nelle quali verranno avviati progetti di riduzione delle emissioni. Nell’ambito del progetto (durata triennale) saranno monitorati i principali fattori produttivi che influenzano l’emissione di gas serra lungo la filiera di produzione del latte.</p>
<p>Nello specifico, saranno definite iniziative che hanno l’obiettivo da un lato di incrementare i fattori produttivi (favorendo la riduzione delle emissioni) e dall’altro di controllare e diminuire l’impatto generato dai fattori che invece determinano un maggior contributo in termini di emissioni di gas serra.</p>
<p>Le iniziative riguarderanno in particolare i processi di produzione dei foraggi per l’alimentazione del bestiame (erba medica, graminacee, mais, cereali), i processi di produzione della materia prima latte, nonché i processi di trattamento delle deiezioni animali.</p>
<p>Il progetto “Life+ Climate Change”, partito lo scorso 1 luglio 2013 e presentato l’11 settembre a Bologna dall’Assessore Regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, è coordinato dalla Regione Emilia-Romagna e ha come obiettivo la riduzione dei gas serra in agricoltura sul territorio della regione.</p>
<p>I partner aderenti sono Apo Conerpo e Cso per quanto riguarda le produzioni di pera, pesca, pomodoro e fagiolino; Barilla per il Grano duro; Granarolo per il latte vaccino fresco; Granterre per il latte vaccino per Parmigiano Reggiano; Unipeg per la carne bovina. Partner tecnici del progetto sono Arpa, Crpa, Crpv E Coop Italia.</p>
<p>Il progetto rientra nell’ambito delle numerose iniziative che, sia sul fronte produttivo sia su quello dei consumi, il Gruppo Granarolo mette in atto con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale.</p>
<p>Granarolo ha partecipato al progetto “Enviromental Life Cicle Assessment e labelling dei prodotti a marchio Granarolo e/o a marchi di proprietà di Granarolo”, co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il progetto ha avuto come obiettivi lo studio del ciclo di vita di alcuni prodotti commercializzati con i brand Granarolo e Prima Natura Bio (prodotti biologici) rappresentativi di sette famiglie di prodotti (latte fresco, latte Uht, yogurt, burro, uova, formaggi, besciamella) e la definizione dei possibili programmi di miglioramento.</p>
<p>Granarolo ha sviluppato e certificato il Processo Interno per l’emissione delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto Epd in accordo con il <a title="General Programme Instructions for Environmental Product Declarations" href="http://www.environdec.com" target="_blank" rel="nofollow">General Programme Instructions for Environmental Product Declarations</a>. L’azienda ha inoltre avviato progetti di ricerca volti a sviluppare ed adottare soluzioni maggiormente sostenibili nel campo degli imballaggi alimentari.</p>
<p>Sono state implementate e diffuse presso gli allevatori Linee Guida per l’allevamento sostenibile delle bovine da latte; il progetto (chiusura nel primo semestre 2014) vede la partecipazione di Granlatte, del Centro Ricerche Produzioni Animali (C.R.P.A.), dell’Università di Milano e dell’Università di Bologna.</p>
<p>Granarolo ha intrapreso iniziative tese alla riduzione degli sprechi alimentari e degli imballaggi che stanno all’interno del progetto “Pillole e ricette antispreco”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>General Programme Instructions for Environmental Product Declarations: <a title="General Programme Instructions for Environmental Product Declarations" href="http://www.environdec.com" target="_blank" rel="nofollow">http://www.environdec.com</a></p>
<p>Gruppo Granarolo: <a title="Granarolo" href="http://www.granarolo.it" target="_blank" rel="nofollow">http://www.granarolo.it</a></p>
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		<title>Granarolo lancia un’iniziativa anti-spreco, una grande campagna che parte dalle bottiglie del latte</title>
		<link>https://energia-plus.it/granarolo-lancia-uniniziativa-anti-spreco-una-grande-campagna-che-parte-dalle-bottiglie-del-latte_79997/</link>
		<pubDate>Tue, 26 Nov 2013 12:56:22 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Il Gruppo Granarolo, il maggiore operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, da anni impegnato nel sostenere campagne anti-spreco con le iniziative pubbliche promosse dalla campagna europea “Un anno contro lo spreco” promossa da Last Minute Market, scende in campo con un’iniziativa fortemente innovativa e che non risulta avere precedenti in Europa. L’iniziativa è articolata [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Il <a title="Gruppo Granarolo" href="http://www.granarolo.it" target="_blank" rel="nofollow">Gruppo Granarolo</a>, il maggiore operatore agroindustriale del Paese a capitale italiano, da anni impegnato nel sostenere campagne anti-spreco con le iniziative pubbliche promosse dalla campagna europea “Un anno contro lo spreco” promossa da Last Minute Market, scende in campo con un’iniziativa fortemente innovativa e che non risulta avere precedenti in Europa. L’iniziativa è articolata su più fronti.</p>
<p>Sulle proprie confezioni di latte Gruppo Granarolo pone delle pillole anti-spreco. Si tratta di brevi messaggi (lo standard sono i 140 caratteri di un testo twitter) che portano il consumatore a riflettere su semplici gesti utili a ridurre lo spreco alimentare, gesti che talvolta non compiamo per mancanza di tempo, ma che hanno riflessi pesanti in termini di sprechi. Granarolo ha deciso di usare le bottiglie di latte come veicolo principe di questa campagna perché arrivano sulla tavola di decine di milioni di consumatori italiani in un momento della giornata (solitamente la mattina) in cui si è più “disarmati” e dunque disponibili a far propri questi gesti in termini di propositi.</p>
<p>Sulle confezioni di formaggi Gruppo Granarolo sono stampate delle ricette anti-spreco (in particolare la ricotta), ricette utili a suggerire un’idea, ad evitare di scartare una confezione di formaggio in scadenza.</p>
<p>È stata approntata una importante campagna digital sulle pagine <a title="Gruppo Granarolo" href="https://www.facebook.com/granarolo.it?fref=ts" target="_blank" rel="nofollow">Facebook</a>: gli stessi messaggi delle pillole anti-spreco verranno riadattati per le pagine del social network, per indurre le migliaia di fan che seguono Granarolo attraverso i social media a dire la loro, a proporre a loro volta ricette anti-spreco, alimentando una riflessione virtuosa in termini di comportamenti. In palio per le ricette più interessanti ci saranno anche delle forniture di prodotti.</p>
<p>La campagna “ricette anti-spreco” è stata avviata anche sul <a title="Gruppo Granarolo" href="http://www.granarolo.it" target="_blank" rel="nofollow">sito Internet</a> di Granarolo. Chef famosi e grandi pasticceri italiani si cimenteranno in questa gara anti-spreco.</p>
<p>La parola d’ordine: un impegno concreto nel promuovere comportamenti anti-spreco a livello domestico.</p>
<p>Lo spreco domestico gravita fra il frigorifero e la pattumiera di casa. E Granarolo nel frigorifero e sulla tavola degli italiani arriva.</p>
<p>Ridurre le perdite e gli sprechi di cibo, e quindi le perdite di acqua e di altre risorse, richiede azioni congiunte e coordinate lungo tutta la filiera alimentare, dai produttori fino ai consumatori e ai policy makers. Il futuro dei nostri figli e nipoti sarà diverso dalla situazione passata e attuale. In una generazione circa 9 miliardi di persone vivranno in un mondo con immense opportunità, ma anche in un mondo in cui i limiti delle risorse naturali e le dinamiche ambientali influiranno sempre più sugli individui, l’economia, la società. Una delle conseguenze più tangibili del riscaldamento globale sarà che la disponibilità di acqua diventerà sempre più variabile, mentre la domanda aumenterà. L’incredibile spreco di cibo del nostro tempo di crisi non è dunque una scelta sensata per un futuro desiderabile. Il nostro futuro sostenibile deve essere senza spreco.</p>
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		<title>Dalla Puglia un laboratorio del biogas fatto bene per tutto il Mediterraneo</title>
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		<pubDate>Thu, 17 Oct 2013 08:36:51 +0000</pubDate>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Il numero di impianti a biogas installati in Puglia rimane ancora basso, solo l’1% sul totale nazionale, eppure l’agricoltura pugliese, e in generale quella mediterranea, si presterebbe maggiormente all’utilizzo di questa fonte rinnovabile che, partendo dall’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali e colture di integrazione, può incidere favorevolmente sul reddito delle imprese e migliorare l’impatto ambientale dell’attività agricola.</p>
<p>Il biogas come risorsa oltre la produzione di energia è il tema che il <a title="CIB" href="http://www.consorziobiogas.it" target="_blank">Cib</a>, Consorzio Italiano Biogas, che rappresenta a livello nazionale il settore del biogas da digestione anaerobica in agro zootecnia, discuterà ad Agrilevante, venerdì 18 ottobre, con la partecipazione di imprenditori, ricercatori. Chiuderanno i lavori gli assessori regionali all’agricoltura e all’ambiente Fabrizio Nardoni e Lorenzo Nicastro.</p>
<p>“Il biogas”, spiega Piero Gattoni, presidente del Cib, “se integrato in un’azienda agricola rappresenta una grande opportunità per differenziare e rafforzare l’attività tradizionale, che subisce pesantemente gli effetti della crisi. La digestione anaerobica permette di migliorare la sostenibilità e le competitività delle aziende perché consente di produrre energia da una fonte rinnovabile e consente, allo stesso tempo, di ridurre i costi di fertilizzazione, diversifica gli sbocchi di mercato e rafforza le capacità di credito delle aziende agricole”.</p>
<p>In Puglia a oggi si contano soltanto poche unità di impianti agricoli, che si aggira attorno all’1% dei circa mille impianti presenti in Italia. La potenza media di ciascun impianto è di circa 700 kW per una potenza installata di 6,3 MW. “Partendo dall’esperienza già sviluppata in altri territori del nostro Paese”, conclude Gattoni, “possiamo lavorare con il mondo della ricerca, l’industria tecnologica e della meccanizzazione agraria, le imprese agricole e le Istituzioni per promuovere in Puglia un modello del ‘biogas fatto bene’ da esportare in tutta l’area Mediterranea”.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>CIB &#8211; Consorzio Italiano Biogas: <a title="CIB" href="http://www.consorziobiogas.it" target="_blank">http://www.consorziobiogas.it</a></p>
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