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	<title>5g &#8211; Energia Plus</title>
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		<title>Il 5G per affrontare la sfida dell’elettrificazione green</title>
		<link>https://energia-plus.it/il-5g-per-affrontare-la-sfida-dellelettrificazione-green_100232/</link>
		<pubDate>Thu, 25 Apr 2024 07:20:16 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Una connettività 5G a bassa latenza può facilitare le utility nella gestione della crescente quota di energia rinnovabile e aumentare la resilienza a livello di sottostazioni e dei siti più remoti di produzione di energia, come i parchi solari ed eolici. Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Una connettività 5G a bassa latenza può facilitare le utility nella gestione della crescente quota di energia rinnovabile e aumentare la resilienza a livello di sottostazioni e dei siti più remoti di produzione di energia, come i parchi solari ed eolici.</p>
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		<title>Sostenibilità, 5G e nuove partnership</title>
		<link>https://energia-plus.it/sostenibilita-5g-e-nuove-partnership_99371/</link>
		<pubDate>Tue, 05 Dec 2023 08:10:17 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Emerson ha recentemente riunito in modalità virtuale diversi rappresentanti dei media e giornalisti per discutere del proprio continuo impegno in favore della sostenibilità&#8230; Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Emerson ha recentemente riunito in modalità virtuale diversi rappresentanti dei media e giornalisti per discutere del proprio continuo impegno in favore della sostenibilità&#8230;</p>
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		<title>Red Hat e Arm insieme per offrire soluzioni 5G e vRAN a più alta efficienza energetica</title>
		<link>https://energia-plus.it/red-hat-e-arm-insieme-per-offrire-soluzioni-5g-e-vran-a-piu-alta-efficienza-energetica_97908/</link>
		<pubDate>Wed, 15 Mar 2023 16:47:24 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Di Reza Mokhtari, Global Telco Alliances, Red Hat e Panch Chandrasekaran, Head &#38; Director, Carrier Infrastructure Segment,  Arm Con la continua evoluzione, dal 5G alla RAN e ora con la RAN virtualizzata (vRAN), le reti moderne si affidano sempre più ad architetture software-defined e tecnologie cloud-native. Ciò comporta la necessità di semplificare la distribuzione e [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><em>Di Reza Mokhtari, Global Telco Alliances, <a href="https://www.redhat.com/it" rel="">Red Hat</a> e Panch Chandrasekaran, Head &amp; Director, Carrier Infrastructure Segment,  <a href="https://www.arm.com/" rel="">Arm</a></em></p>
<p>Con la continua evoluzione, dal 5G alla RAN e ora con la RAN virtualizzata (vRAN), <strong>le reti moderne si affidano sempre più ad architetture software-defined e tecnologie cloud-native.</strong> Ciò comporta la <strong>necessità di semplificare la distribuzione e la gestione delle applicazioni in ambienti diversi.</strong> La transizione al 5G spesso implica un consumo di energia più elevato a causa della maggiore densità dei siti e dell’uso non ottimale delle risorse sottostanti. Di conseguenza, i service provider stanno iniziando a esplorare metodi innovativi per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale dei propri servizi, ad esempio ottimizzando la progettazione e le operazioni di rete con hardware ad alta efficienza energetica e implementando tecniche di gestione energetica e termica.</p>
<p><strong>La sostenibilità dell’industria informatica è una sfida che riguarda tutti i settori a diversi livelli</strong>, e viene oggi sostenuta con maggior vigore dalla volontà dei service provider di ridurre il consumo energetico e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globali. <strong>La RAN in particolare è il principale ambito che necessita un intervento perché, secondo uno studio sulla sostenibilità sponsorizzato da Red Hat, è responsabile del 75% del consumo energetico totale di un service provider.</strong> L’adozione di tecnologie di calcolo più efficienti dal punto di vista energetico ridurrà il consumo di energia e aiuterà i service provider a soddisfare gli standard di impatto ambientale stabiliti a livello internazionale senza perdere funzionalità di rete fondamentali.</p>
<p>In questo contesto, <strong>Red Hat e Arm hanno avviato una collaborazione per offrire soluzioni 5G e vRAN più efficienti dal punto di vista energetico, sfruttando le tecnologie open source di Red Hat e le piattaforme di calcolo Arm. </strong></p>
<p>Con la continua virtualizzazione delle reti, disporre di una soluzione di gestione dei container di livello carrier è fondamentale. Red Hat è impegnata nell&#8217;innovazione open source e collabora con Arm per sviluppare soluzioni 5G altamente efficienti. Grazie alle competenze congiunte, i clienti potranno beneficiare di operations di rete più sostenibili per aiutarli a ridurre i consumi.</p>
<p>L’unità di elaborazione centrale (CPU) è fondamentale per qualsiasi strategia di costruzione di reti 5G efficienti. L’architettura Reduced Instruction Set Compute è ampiamente adottata nello spazio infrastrutturale che comprende l’edge, il networking e il cloud, grazie a una progettazione di base incentrata sull’efficienza del calcolo. Questo offre ai service provider e alle organizzazioni che dispongono di reti 5G private la possibilità di integrare il 5G in modo più semplice nelle loro operazioni.</p>
<p><strong>Red Hat e Arm stanno testando e sviluppando diversi proof-of-concept per l’efficienza energetica utilizzando Red Hat OpenShift e Red Hat Enterprise Linux sulle CPU Arm Neoverse.</strong> Arm Neoverse fornisce un’architettura di CPU ad alte prestazioni ed efficienza energetica per eseguire applicazioni cloud-native più velocemente per reti 5G a bassa latenza. Red Hat OpenShift, costruito su Red Hat Enterprise Linux, consente di eseguire applicazioni cloud-native in qualsiasi ambiente cloud per supportare gli scenari di implementazione 5G e RAN. Questi i primi casi d’uso su cui le due società lavoreranno per incrementare l’efficienza energetica:</p>
<ul>
<li>Implementazione virtualizzata per i carichi di lavoro RAN utilizzando Red Hat OpenShift per le funzionalità cloud-native e di containerizzazione.</li>
<li>Utilizzo di building block Centralized Unit (CU) e Distributed Unit (DU) per supportare le implementazioni 5G e RAN.</li>
<li>Applicazioni Edge, come network-in-a-box con componenti di connettività ed elaborazione delle applicazioni.</li>
</ul>
<p><strong>La collaborazione tra Red Hat e Arm sarà amplificata grazie all’ecosistema combinato di partner</strong>, che comprende system integrator, service provider e fornitori di software. Tra questi NEC, partner di lunga data di Red Hat e Arm, sta ottimizzando le sue soluzioni di rete RAN e 5G Core per una maggiore efficienza energetica.</p>
<p>Red Hat e Arm dispongono di un ecosistema di partner diversificati e competenti che contribuiscono con le proprie competenze specialistiche a estendere la portata delle funzionalità di rete, con l’orchestrazione basata su AI/ML, l’ottimizzazione dell’hardware e la gestione dei carichi di lavoro, il tutto con l’obiettivo comune di abilitare operazioni di rete più sostenibili e la riduzione dei consumi energetici.</p>
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		<title>Affrontare il futuro con l’agritech</title>
		<link>https://energia-plus.it/affrontare-il-futuro-con-lagritech_97359/</link>
		<pubDate>Tue, 22 Nov 2022 15:21:13 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[alessandrapelliconi]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Quando si parla di connettività, tecnologie IoT e 5G, ma anche digitalizzazione e blockchain, si pensa all’industria di nuova generazione. Tuttavia, le nuove tecnologie hanno già fatto il loro ingresso anche nel settore agricolo Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Quando si parla di connettività, tecnologie IoT e 5G, ma anche digitalizzazione e blockchain, si pensa all’industria di nuova generazione. Tuttavia, le nuove tecnologie hanno già fatto il loro ingresso anche nel settore agricolo</p>
<p><a href="http://automazione-plus.it/wp-content/uploads/sites/3/2022/11/442-connettività-mas.pdf" rel="nofollow">Leggi l&#8217;articolo</a></p>
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		<title>Digitalizzazione attraverso il 5G: la tecnologia può salvare il mondo?</title>
		<link>https://energia-plus.it/digitalizzazione-attraverso-il-5g-la-tecnologia-puo-salvare-il-mondo_96398/</link>
		<pubDate>Tue, 21 Jun 2022 07:00:18 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>La rete delle meraviglie’, ‘la tecnologia chiave per la società in rete’ o ‘scatenare l’era digitale’: leggendo i titoli dei giornali sul più recente standard di comunicazione mobile si potrebbe pensare che il 5G risolverà tutti i nostri problemi e porterà con sé opportunità che non sapevamo nemmeno di avere&#8230; Leggi l&#8217;articolo</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>La rete delle meraviglie’, ‘la tecnologia chiave per la società in rete’ o ‘scatenare l’era digitale’: leggendo i titoli dei giornali sul più recente standard di comunicazione mobile si potrebbe pensare che il 5G risolverà tutti i nostri problemi e porterà con sé opportunità che non sapevamo nemmeno di avere&#8230;</p>
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		<title>La ricarica a induzione viaggia sulla Brebemi</title>
		<link>https://energia-plus.it/ricarica-induzione-brebemi_96231/</link>
		<pubDate>Mon, 13 Jun 2022 09:31:13 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[ilariadepoli]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>A Chiari (BS) è stata presentata, da parte del Presidente di A35 Brebemi Francesco Bettoni e dai partner di progetto, alla presenza del Ministro della Repubblica Mariastella Gelmini, la tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche o DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), testata ormai in diverse parti nel mondo. Il progetto pilota italiano coordinato [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>A Chiari (BS) è stata presentata, da parte del Presidente di <strong>A35 Brebemi</strong> Francesco Bettoni e dai partner di progetto, alla presenza del Ministro della Repubblica Mariastella Gelmini, la <strong>tecnologia di ricarica ad induzione per auto elettriche</strong> o <strong>DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer),</strong> testata ormai in diverse parti nel mondo.</p>
<p>Il progetto pilota italiano coordinato da A35 Brebemi e Aleatica, operatore globale di infrastrutture di trasporto con una presenza in Europa e America Latina specializzato in <strong>soluzioni di mobilità sostenibili e innovative</strong>, è quello allo stadio più avanzato di sperimentazione e vede cooperare realtà che sono punti di riferimento in ciascun settore di competenza quali: ABB, Electreon, <a href="http://www.iveco.it" target="_blank" rel="nofollow">IVECO</a>, <a href="http://www.ivecobus.com" target="_blank" rel="nofollow">IVECO BUS</a>, <a href="http://www.mapei.it" target="_blank" rel="nofollow">Mapei</a>, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, <a href="http://www.stellantis.com" target="_blank" rel="nofollow">Stellantis</a>, <a href="http://gruppotim.it" target="_blank" rel="nofollow">TIM</a>, <a href="http://www.fiamm.com" target="_blank" rel="nofollow">FIAMM Energy Technology</a>, Università Roma Tre, Università di Parma, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno &#8211; Polizia Stradale.</p>
<p>Questa tecnologia permette ai veicoli elettrici di <strong>ricaricarsi viaggiando</strong> su corsie dedicate grazie a un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono direttamente l’energia necessaria ai mezzi (auto, camion, bus). Un sistema di mobilità a “<strong>zero emissioni</strong>”, che include differenti elementi studiati dalle eccellenze industriali coinvolte per interagire tra loro, quali <strong>asfalto, centraline, cavi, veicoli elettrici e connettività 5G</strong>.</p>
<p>Solo qualche settimana fa è stato presentato dagli esperti coinvolti dal MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) nell’ambito della <em>“Struttura per la transizione ecologica della mobilità e delle infrastrutture” (STEMI)</em>, un documento denominato <em>“Decarbonizzare i trasporti, evidenze scientifiche e proposte di policy”</em> che indica nella tecnologica della ricarica ad induzione, una delle possibili soluzioni concrete verso gli obiettivi prefissati, alla luce dell’attuale discussione in sede di Consiglio europeo del <em>Pacchetto Fit for 55</em>, presentato dalla Commissione europea in attuazione della strategia del <strong>Green Deal</strong>.</p>
<p>Alla luce dei vari test effettuati e in corso su questa tecnologia, in particolare all’interno del <strong>progetto italiano “Arena del Futuro”</strong>, si conferma che la DWPT ha straordinari vantaggi. Nel percorso verso la <strong>decarbonizzazione dei trasporti</strong> attraverso la <strong>mobilità elettrica</strong>, a fronte di criticità legate alla vita e all’ingombro delle batterie, la ricarica ad induzione può contribuire a una transizione verso modelli di mobilità sostenibile che migliorino ulteriormente l’esperienza sul campo degli utenti.</p>
<p>Tra i tanti vantaggi della tecnologia di ricarica ad induzione le ricerche stanno evidenziando: una maggior efficienza energetica del veicolo grazie alla ricarica in viaggio, una riduzione del volume delle batterie nei veicoli senza impattare sulla capacità di carico merci e persone, un aumento della vita media della <strong>batteria</strong> stessa grazie al fatto che si eviterebbero picchi di ricarica perché verrebbe alimentata a intervalli durante il giorno.</p>
<p>Una volta a regime, il sistema potrà contribuire a migliorare la qualità del viaggio dell’utente, grazie a una <strong>riduzione dei tempi di sosta per ricarica</strong> legata alla combinazione ottimale tra diversi sistemi di ricarica. Tutti questi obiettivi sono raggiungibili anche grazie alle innovative tecnologie offerte dal 5G e dalle soluzioni applicative basate sull’Intelligenza Artificiale, che faciliteranno lo scambio di informazioni tra il veicolo e le piattaforme di gestione, aumentando la sicurezza stradale e l’efficienza degli spostamenti.</p>
<p>La tecnologia DWPT, nelle sue variabili di induzione dinamica e statica, ha già destato interesse per possibili immediati <strong>sviluppi a livello commerciale</strong> in Italia e all’estero, anche grazie alla sua versatilità in quanto, oltre all’utilizzo su strade ed autostrade, la stessa si sta confermando utile e ideale anche all’interno di altre infrastrutture come porti, aeroporti e parcheggi. “Arena del Futuro” si conferma un ottimo esempio di innovazione collaborativa per la mobilità a “zero emissioni” di persone e merci.</p>
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		<title>Trasporto di persone e merci a zero emissioni lungo i corridoi autostradali</title>
		<link>https://energia-plus.it/trasporto-di-persone-e-merci-a-zero-emissioni-lungo-i-corridoi-autostradali_93767/</link>
		<pubDate>Wed, 19 May 2021 09:00:04 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>L&#8217;Autostrada A35 Brebemi-Aleatica, ABB, Electreon, Fiamm Energy Technology, Iveco (brand di CNH Industrial), Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre e Università di Parma hanno annunciato l’avvio di una collaborazione finalizzata a creare le condizioni per lo sviluppo di un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci a [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>L&#8217;Autostrada A35 Brebemi-Aleatica, <a href="http://www.abb.it" target="_blank" rel="nofollow">ABB</a>, Electreon, <a href="http://www.fiamm.com" target="_blank" rel="nofollow">Fiamm Energy Technology</a>, <a href="http://www.iveco.com" target="_blank" rel="nofollow">Iveco</a> (brand di <a href="http://www.cnhindustrial.com" target="_blank" rel="nofollow">CNH Industrial</a>), Iveco Bus, <a href="http://www.mapei.it" target="_blank" rel="nofollow">Mapei</a>, Pizzarotti, <a href="http://www.polimi.it" target="_blank" rel="nofollow">Politecnico di Milano</a>, Prysmian, Stellantis, <a href="http://gruppotim.it" target="_blank" rel="nofollow">TIM</a>, Università Roma Tre e Università di Parma hanno annunciato l’avvio di una <strong>collaborazione</strong> finalizzata a creare le condizioni per lo sviluppo di un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci a zero emissioni lungo corridoi di trasporto autostradali.</p>
<p>Questa <strong>cordata</strong> lavorerà congiuntamente nei prossimi mesi per dimostrare l’efficacia e l’efficienza delle tecnologie relative all’alimentazione di automobili, autobus e veicoli commerciali elettrici mediante <strong>carica induttiva dinamica senza contatto</strong>.</p>
<p>L’unicità di questo rivoluzionario progetto è quella di veder scendere in campo congiuntamente, per la prima volta al mondo, un pool di <strong>importanti realtà industriali internazionali</strong> affiancate da prestigiose <strong>Università e Istituzioni</strong>, con lo scopo di analizzare tutti i dati che emergeranno durante i prossimi mesi di lavoro e di studio relativi a questa avveniristica tecnologia.</p>
<p>Il <strong>progetto</strong> prevede, in particolare:<br />
• la costruzione di un anello di asfalto di 1.050 metri alimentato con una potenza elettrica di 1 MW, denominato <strong>&#8220;Arena del Futuro&#8221;</strong>, situato in un’area privata dell&#8217;autostrada A35 in prossimità dell&#8217;uscita Chiari Ovest;<br />
• l’applicazione della <strong>tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer”</strong> a diverse gamme di veicoli elettrici in ambiente statico e dinamico;<br />
• la <strong>connettività avanzata mediante tecnologie 5G e IoT</strong> (Internet of Things) per garantire la massima sicurezza stradale e ottimizzare la produttività dei veicoli commerciali;<br />
• l’ottimizzazione della <strong>pavimentazione stradale</strong> al fine di renderla più durevole e non alterare l&#8217;efficienza della carica induttiva.</p>
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		<title>10 trend nel settore fotovoltaico per il 2025</title>
		<link>https://energia-plus.it/10-trend-nel-settore-fotovoltaico-per-il-2025_91327/</link>
		<pubDate>Mon, 30 Mar 2020 13:30:34 +0000</pubDate>
		<dc:creator><![CDATA[bellintani]]></dc:creator>
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		<description><![CDATA[<p>Nei prossimi 5-10 anni, l&#8217;energia rinnovabile assumerà un ruolo di maggiore importanza come principale fonte energetica. In particolare per l&#8217;energia solare, come fonte più rilevante di energia rinnovabile, si prevede un futuro particolarmente brillante. Per questo motivo, dal momento che rappresenterà una grande quota della produzione totale di energia rinnovabile, diventerà prioritaria la capacità di [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Nei prossimi 5-10 anni, l&#8217;energia rinnovabile assumerà un ruolo di maggiore importanza come principale fonte energetica. In particolare <strong>per l&#8217;energia solare, come fonte più rilevante di energia rinnovabile, si prevede un futuro particolarmente brillante</strong>. Per questo motivo, dal momento che rappresenterà una grande quota della produzione totale di energia rinnovabile, diventerà prioritaria la capacità di garantirne sicurezza, affidabilità e un rapporto costi-benefici favorevole tra gli asset energetici.</p>
<p>Nel prossimo decennio anche l’Italia subirà una notevole evoluzione cercando di raggiungere l’obiettivo prefissato dalla comunità internazionale, di aggiungere 30GW di nuova capacità installata entro il 2030. Questo comporterà di conseguenza la necessità sempre maggiore di avere la <strong>tecnologia a supporto della gestione degli impianti fotovoltaici</strong>.</p>
<p>In risposta a questa sempre più marcata esigenza e con il rapido sviluppo delle emergenti tecnologie ICT, come AI, cloud, big data e 5G, e considerando i recenti trend in tema di tecnologia del settore energetico, <a href="https://www.huawei.com/it/" rel="nofollow"><strong>Huawei</strong></a> grazie al proprio team di esperti del settore ha identificato i 10 trend emergenti per il settore fotovoltaico proiettati al 2025. Questi trend prendono in considerazione principalmente quattro fattori: costo medio ponderato dell’energia elettrica (LCOE), compatibilità con la rete elettrica, convergenza intelligente, sicurezza e affidabilità. I trend mirano a guidare l&#8217;industria verso lo sviluppo di soluzioni intelligenti ed ecocompatibili e a fornire approfondimenti in tema di innovazione promuovendo un rapido sviluppo della nuova industria energetica.</p>
<p><strong>Trend 1: Digitalizzazione.</strong> <strong>Oltre il 90% degli impianti fotovoltaici sarà digitalizzato</strong>. Nonostante il mercato del fotovoltaico sia in rapida ascesa, ci sono ancora molti dispositivi obsoleti negli impianti fotovoltaici, sia per quanto riguarda la generazione energetica sia per le comunicazioni. Questi dispositivi non possono essere efficacemente monitorati, né possono segnalare malfunzionamenti. Con il rapido sviluppo di tecnologie digitali come 5G e cloud, si prevede che il 90% degli impianti fotovoltaici saranno totalmente digitalizzati entro il 2025, facendo sì che la loro gestione diventi semplice, intelligente ed efficiente. A tal proposito uno degli strumenti di cui sono dotati gli inverter Huawei è l’analisi intelligente della curva IV, un potente strumento che permette il monitoraggio di stringa in tempo reale su tutti gli impianti dotati di inverter Huawei.</p>
<p><strong>Trend 2: Aggiornamenti basati sull&#8217;intelligenza artificiale. Oltre il 70% degli impianti fotovoltaici utilizzerà l’intelligenza artificiale.</strong> L&#8217;integrazione profonda dell’intelligenza artificiale nel fotovoltaico faciliterà il rilevamento reciproco e l&#8217;interconnessione tra i dispositivi, oltre a migliorare la produzione di elettricità e l&#8217;efficienza O&amp;M attraverso l&#8217;ottimizzazione collaborativa. L’intelligenza artificiale può offrire nuove vantaggiose opportunità per i sistemi fotovoltaici come l’identificazione proattiva e la prevenzione dei guasti del modulo fotovoltaico e degli inverter con algoritmi di diagnosi IA. L’ottimizzazione dell&#8217;algoritmo di tracker per gestire grandi volumi di dati dell’impianto e l’autoapprendimento consentiranno rendimenti più elevati uniti alla sinergia di stoccaggio dell’energia solare assistito dall&#8217;IA per ottimizzare automaticamente la redditività dell&#8217;impianto fotovoltaico. Man mano che gli LCOE continuano a diminuire e di conseguenza aumenta la complessità dell&#8217;O&amp;M, l’IA avrà un&#8217;alta probabilità di essere ampiamente impiegata negli impianti fotovoltaici.</p>
<p><strong>Trend 3: Automazione degli impianti fotovoltaici. Oltre l&#8217;80% degli impianti fotovoltaici risulterà automatizzato.</strong> Con la diffusione dell&#8217;IA e dell&#8217;Internet of Things (IoT) prodotti e servizi intelligenti renderanno più vantaggiosa l&#8217;intera soluzione fotovoltaica. Con l’avvento di algoritmi di autoapprendimento continuo, l&#8217;IA sarà ampiamente utilizzata per sostituire gli esperti di O&amp;M in molte funzioni diagnostiche e decisionali. L&#8217;ispezione tramite l’utilizzo di droni e l&#8217;O&amp;M automatizzato basato su robot permetterà di gestire lavori di O&amp;M pericolosi e ripetitivi che richiedono un elevato e continuo grado di precisione per una maggiore produttività e sicurezza negli impianti fotovoltaici. Si prevede che gli impianti fotovoltaici in futuro saranno completamente automatizzati.</p>
<p><strong>Trend 4: Supporto proattivo per le reti elettriche. Gli impianti fotovoltaici passeranno dall&#8217;adeguamento alla rete al supporto alla rete.</strong> Il crescente livello di penetrazione dell&#8217;energia con interfaccia elettronica indebolirà la potenza della rete elettrica, ostacolando un più ampio impiego dei sistemi fotovoltaici. Nel corso dei prossimi 5 anni, gli impianti fotovoltaici devono evolversi gradualmente dall&#8217;adeguamento alla rete elettrica al supporto alla rete elettrica. A tal fine, gli inverter dovrebbero possedere capacità come l&#8217;adattabilità del rapporto di corto circuito (SCR), la capacità di controllare la corrente armonica entro l&#8217;1%, il passaggio continuo dall’alta alla bassa tensione e la regolazione rapida della frequenza, necessari per il collegamento alla rete.</p>
<p><strong>Trend 5: Solare + Storage. La percentuale di impianti fotovoltaici (FV) associati allo stoccaggio di energia supererà il 30% entro il 2025.</strong> Con la maggiore penetrazione di nuove fonti energetiche, le reti elettriche avranno requisiti sempre più   stringenti per la regolazione della frequenza e il “peak shaving” (procedimento in cui si immagazzina energia quando la domanda è bassa per rilasciarla quando invece la domanda elettrica è alta). Nel frattempo, i costi della batteria diminuiscono con l&#8217;avanzamento della tecnologia. Si prevede che l&#8217;accumulo di energia   funzionerà insieme ai sistemi fotovoltaici e diventerà un elemento critico.</p>
<p><strong>Trend 6: Centrali elettriche virtuali. Oltre l’80% dei sistemi residenziali si connetterà con le reti Virtual Power Plant (VPP).  </strong>Nei prossimi 5 anni  le  tecnologie ICT come  il   5G,   la  blockchain  e  i  servizi  cloud  saranno ampiamente applicati in centrali elettriche distribuite formando VPP per la gestione collaborativa, partecipando alla pianificazione, alle transazioni e ai servizi ausiliari per i sistemi di alimentazione. Lo sviluppo della tecnologia VPP ispirerà nuovi modelli di business e attirerà nuovi attori del mercato in scenari fotovoltaici distribuiti, fungendo da motore di crescita per il fotovoltaico distribuito.</p>
<p><strong>Trend 7: Sicurezza attiva. A seguito del vasto impiego del fotovoltaico distribuito, la sicurezza degli edifici e delle persone è diventata una delle maggiori preoccupazioni.</strong> I rischi legati all&#8217;arco fotovoltaico causati da uno scarso contatto dei nodi nei moduli FV, da una scarsa connessione dei connettori FV o da cavi vecchi o rotti, sono diventati una questione importante nel settore. Per mitigare tali rischi, AFCI diventerà una funzione standard per i sistemi fotovoltaici distribuiti su tetto e sarà incorporata negli standard industriali internazionali.</p>
<p><strong>Trend 8: Maggiore densità di potenza.</strong> La tendenza di un LCOE (Levelized Cost Of Energy) inferiore di energia solare, richiede requisiti più elevati   con una maggiore potenza di un singolo modulo e facile manutenzione dell&#8217;inverter. Per raggiungere questo obiettivo è richiesta una maggiore densità di potenza. Con scoperte importanti nella ricerca di semiconduttori a banda larga, come SiC e GaN, nonché algoritmi di controllo avanzati, la densità di potenza dell&#8217;inverter dovrebbe aumentare di oltre il 50% nei prossimi 5 anni.</p>
<p><strong>Trend 9: Design modulare.</strong> I componenti principali come inverter, PCS (sistema di conversione di potenza) e dispositivi di accumulo dell&#8217;energia adotteranno un design modulare. Inverter, PCS e dispositivi di accumulo dell&#8217;energia sono componenti chiave in un impianto fotovoltaico.  Ciò influisce notevolmente sulla disponibilità dell&#8217;intero impianto fotovoltaico.   Con l&#8217;aumentare della capacità e della complessità degli impianti fotovoltaici, l&#8217;approccio tradizionale che coinvolge l’intervento di tecnici specializzati per la manutenzione in loco sarà troppo costoso. Il design modulare diventerà mainstream, poiché consente un&#8217;implementazione flessibile, un&#8217;espansione regolare e una manutenzione senza l’intervento di tecnici, riducendo notevolmente i costi di O&amp;M migliorandone la disponibilità del sistema.</p>
<p><strong>Trend 10: Sicurezza e affidabilità. La sicurezza e l&#8217;affidabilità sono diventati un requisito necessario per gli impianti fotovoltaici.</strong> L&#8217;aumento della capacità di storage degli impianti fotovoltaici globali e una maggiore complessità dell&#8217;architettura di rete, aumentano i rischi per la sicurezza della rete degli impianti FV. Inoltre, sono diventati più rigorosi i requisiti di privacy e sicurezza degli utenti per gli impianti FV distribuiti. Tutte queste tendenze suggeriscono che gli impianti fotovoltaici devono possedere avanzati requisiti di sicurezza e affidabilità, disponibilità, resilienza e privacy. Il nostro comune desiderio di esplorare come esseri umani non   conosce limiti.</p>
<p>La   convergenza   delle   tecnologie   5G, cloud   e   tecnologie   AI sta modellando un mondo in cui tutto viene percepito, collegato e reso intelligente a una velocità maggiore di quanto pensiamo. Elencando   le 10 principali tendenze per l&#8217;industria fotovoltaica per il 2025, Huawei intende contribuire a ispirare la creazione di un mondo verde e intelligente, in cui il potenziale illimitato delle nuove soluzioni energetiche possa essere ampiamente condiviso da tutta la società.</p>
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		<title>Le sfide future dei data center, tra digitalizzazione ed efficienza energetica</title>
		<link>https://energia-plus.it/le-sfide-future-dei-data-center-tra-digitalizzazione-ed-efficienza-energetica_91165/</link>
		<pubDate>Mon, 02 Mar 2020 11:24:12 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Sempre più il tema dell’energia pulita sta scalando le priorità del settore pubblico e privato: infatti, alla luce dell’obiettivo dell’Unione Europea di arrivare entro il 2030 con le rinnovabili a rappresentare almeno il 32% dell’energia consumata, ci si aspetta che gli anni a venire siano costellati da progressivi cambiamenti introdotti dai governi e dalle aziende [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p>Sempre più il tema dell’energia pulita sta scalando le priorità del settore pubblico e privato: infatti, alla luce dell’obiettivo dell’Unione Europea di arrivare entro il 2030 con le rinnovabili a rappresentare almeno il 32% dell’energia consumata, ci si aspetta che gli anni a venire siano costellati da progressivi cambiamenti introdotti dai governi e dalle aziende che producono e distribuiscono energia e che inevitabilmente avranno un impatto significativo anche sul mercato dei data center. Per meglio inquadrare lo scenario che aspetta le aziende nel prossimo futuro, alle prese anche loro con una nuova rivoluzione, <a href="https://www.eaton.com/it/it-it.html" rel=""><strong>Eaton</strong></a> ha identificato le <strong>principali sfide che caratterizzeranno il settore dei data center a partire dal 2020 appena iniziato</strong>.</p>
<p>“La digital transformation confida in una maggiore affidabilità con l’aumentare della richiesta di potenza ed energia. Per indirizzare queste esigenze si parla da tempo dell’utilizzo di data center attenti alla riduzione dell’impatto ambientale, progettati per essere più efficienti e favorire risparmio energetico. Inoltre, sempre più le aziende sono chiamate ad adottare pratiche di gestione che non solo promuovano l’efficienza delle risorse ma che siano anche a ridotto impatto ambientale” ha dichiarato Stefano Cevenini, Product Manager Power Quality e Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia. “In questo contesto di forte cambiamento siamo più che mai impegnati a supportare le aziende nell’identificare e adottare un approccio olistico alla gestione delle risorse dei data center e dei consumi energetici che sia in grado di sposarsi con gli obiettivi di business e che preveda l’implementazione di infrastrutture IT efficienti e contestualmente più sostenibili”.</p>
<p>Il 2020 sarà l’anno in cui si inizierà ad avvicinarsi e comprendere davvero cosa è l’<strong>edge computing</strong>: infatti, negli ultimi anni si è parlato molto dell’argomento, ma rimane ancora un importante gap da colmare su come funziona la tecnologia e su quali sono i suoi vantaggi e permane confusione su termini quali “edge computing”, “cloud edge” e “edge data center”, che vengono spesso erroneamente utilizzati come sinonimi. <strong>L’implementazione di una rete mesh di micro data center in grado di elaborare e memorizzare dati critici localmente e di trasmettere tutti i dati ricevuti ed elaborati da un data center centrale sarà un concetto sempre più diffuso, nonché una conseguenza diretta dell’IoT che richiede parte dell’elaborazione delle informazioni a livello dei dispositivi periferici locali.</strong></p>
<p>Un fattore che avrà un impatto importante sull’effettiva diffusione dell’edge è l’<strong>evoluzione dell’infrastruttura mobile 5G</strong> che si dispiegherà in modo massivo nei prossimi anni, ma il cui avvento ha già iniziato a influire sul modo in cui molte aziende hanno iniziato a riprogettare le proprie architetture IT. <strong>Tecnologia abilitante dell’edge, quindi, il 5G offrirà velocità più elevate e larghezze di banda più ampie per ridurre quanto più possibile la latenza dei dati.</strong> Il 2020 vedrà quindi la progettazione di una nuova strategia di rete volta a favorire l’adozione diffusa del 5G: quando sarà completamente implementato, questo avrà un impatto notevole sul tessuto energetico per l’operatore e per il Paese stesso. Bilanciare i dati e il consumo di energia rappresenta una complessità crescente anche per il consumatore finale, sempre più attento all’impatto ambientale. Lo scenario ideale è che i data center e gli operatori di telecomunicazioni utilizzino la propria struttura elettrica per aiutare i gestori di rete a ottenere più energia pulita. Per fortuna, esiste una tecnologia che guarda all’impatto ambientale e che dovrà essere adottata su larga scala.</p>
<p>L’utilizzo di servizi e applicazioni basati su cloud pubblico e privato è in continua crescita nel mondo aziendale, con la conseguente crescita di data center hyperscale e multi-tenant. Parallelamente, si prevede che <strong>nel 2020 emergeranno anche data center multi-tenant nazionali che offrono ai clienti locali i vantaggi delle strategie off-site, ma allo stesso tempo un accesso ampio e facilitato ai professionisti IT dell&#8217;azienda per gestire aggiornamenti e operazioni nel data center.</strong> Alcune aziende, infatti, desiderano il vantaggio offerto dal cloud e dai data center commerciali, ma non vogliono perdere il controllo di risorse e dati.</p>
<p>Inoltre, la scelta della dislocazione di un data center è un’attività complessa. Se in passato un parametro che veniva preso in considerazione era la disponibilità di potenza di rete, ora ciò non è più sufficiente e diventa importante <strong>investire in architetture energetiche autonome e green su piccola scala: le cosiddette “microgrid</strong>”.</p>
<p>Poiché i tradizionali metodi di raffreddamento ad aria non soddisfano più le esigenze dei data center hyperscale e multi-tenant, <strong>è necessario considerare già da oggi alternative migliori rispetto al raffreddamento ad aria</strong>. All&#8217;aumentare della potenza di elaborazione del calcolo, aumenta anche il calore generato: per ogni kW di energia elettrica consumata in un data center, sono necessari altri kW per raffreddare l&#8217;apparecchiatura e mantenerla nell&#8217;intervallo di temperatura operativa. Invece di raffreddare l&#8217;intero spazio con un raffreddamento ad aria meccanica o libera a una certa densità di potenza, è possibile implementare un approccio di raffreddamento più diretto o mirato con il <strong>liquid cooling</strong> (raffreddamento a liquido). Questo può essere fatto mediante raffreddamento ad immersione &#8211; dove interi server sono immersi in serbatoi di liquido termicamente conduttivo, ma non elettricamente conduttivo &#8211; o mediante raffreddamento diretto da parte del liquido &#8211; per cui l&#8217;elettronica e il dissipatore di calore sulla scheda madre possono essere incapsulati in un collettore e un flusso di liquido rimuove il calore.</p>
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		<title>Il problema della sicurezza nelle Smart City</title>
		<link>https://energia-plus.it/il-problema-della-sicurezza-nelle-smart-city_91159/</link>
		<pubDate>Tue, 25 Feb 2020 10:45:30 +0000</pubDate>
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		<description><![CDATA[<p>Di Maurizio Tondi, Director Security Strategy Axitea L’esempio più affascinante, e complesso, dell’applicazione della digital transformation è la creazione di Smart City. Si tratta di un processo ambizioso, con un fattore di complessità elevato, che deriva da molteplici fattori distinti, quali: Innovazione infrastrutturale; Razionalizzazione e riqualificazione degli spazi; Efficientamento energetico; Mobilità; Diversificazione dei servizi. Bisogna [&#8230;]</p>
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				<content:encoded><![CDATA[<p><em>Di Maurizio Tondi, Director Security Strategy <a href="https://www.axitea.it/" rel="">Axitea</a></em></p>
<p>L’esempio più affascinante, e complesso, dell’applicazione della digital transformation è la creazione di<strong> Smart City</strong>. Si tratta di un processo ambizioso, con un fattore di complessità elevato, che deriva da molteplici fattori distinti, quali: <strong>Innovazione infrastrutturale; Razionalizzazione e riqualificazione degli spazi; Efficientamento energetico; Mobilità; Diversificazione dei servizi</strong>.</p>
<p>Bisogna inoltre trovare un intento comune dei vari stakeholder (istituzioni pubbliche, aziende private, università, centri di ricerca e start up), oltre che con i cittadini che non sono solamente i fruitori finali di questa trasformazione (in termini di qualità della vita, sostenibilità, sicurezza e confort) ma attori e contributori della trasformazione attraverso feedback, suggerimenti, interazioni e retrazioni in grado di modificare e far evolvere il sistema smart al centro delle comunità cittadine.</p>
<p>L&#8217;innovazione tecnologica nelle Smart City è evidenziata da innumerevoli aree, tra cui l’<strong>iperconnettività, la rete 5G, l&#8217;intelligenza artificiale, l&#8217;IoT, i big data</strong> &#8211; ma anche dal <strong>numero di brevetti industriali e start up sul territorio</strong>. Il tutto si traduce in una piattaforma abilitante che deve assolutamente prevedere una visione, un approccio ed una architettura complessiva basata sulla sicurezza sia fisica che informatica.</p>
<p>Diversi studi di mercato riportano come <strong>nei prossimi anni ci saranno circa 1,3 miliardi i dispositivi connessi all&#8217;interno delle città</strong>. Dalle telecamere di sorveglianza, ai sensori per la qualità dell’acqua e dell&#8217;aria, ai lampioni intelligenti, ai sistemi di gestione del traffico, di automazione dei parcheggi, dei trasporti, le città diventano sempre più luoghi &#8220;digitali&#8221;, altamente fruibili dal punto di vista delle qualità della vita, ma anche potenzialmente esposte ad un aumento della superficie di attacco informatico.</p>
<p>L&#8217;enorme crescita dei dispositivi connessi all&#8217;interno di una Smart City comporta infatti un <strong>aumento delle possibilità di accesso non autorizzato per un potenziale attaccante</strong>, in assenza di efficaci contromisure e di una attenta attività di prevenzione, di protezione e di salvaguardia di integrità dei dati, disponibilità e continuità dei sistemi, affidabilità dei servizi e protezione della privacy dei dati.</p>
<p>I device connessi spesso non dispongono delle misure di sicurezza di base e possono consentire agli hacker di accedere ai sistemi, a potenziali fonti da dirottare (hijacking) per attacchi Denial of Service (DoS) a obiettivi critici vulnerabili nell&#8217;infrastruttura stessa della città e attacchi di tipo ransomware in grado di paralizzare alcuni sistemi essenziali.</p>
<p>Un esempio è quanto successo a Baltimora dove un attacco di tipo ransomware verrà a costare circa 18 milioni di dollari oppure quanto successo a 22 città del Texas (ransomware coordinato con blocco attività governative, corte di giustizia e distretti scolastici di tutto lo stato) ma anche attacchi a sedi governative in Finlandia, in Germania fino al recente blocco totale di tutti i sistemi della fiera di Stoccarda, vittima di un attacco cyber fortemente mirato.</p>
<p>Entro il 2050, si stima che il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Attualmente, in Italia, già oltre il 70% della popolazione è urbana. Pertanto, <strong>è fondamentale garantire già da oggi che le città forniscano un ambiente sicuro in cui vivere e lavorare, in modo sostenibile.</strong></p>
<p>Ciò comporta &#8211; anche nell&#8217;applicazione del modello pubblico-privato, un <strong>approccio integrato alla gestione del rischio con particolare attenzione alle problematiche legate al rischio cyber</strong> attraverso:</p>
<ul>
<li>La <strong>protezione delle comunicazioni</strong>: non solo delle &#8220;telecomunicazioni&#8221; ma delle interazioni tra oggetti, edifici, mezzi di trasporto, etc. che potrebbero essere manomessi o compromessi;</li>
<li>La <strong>prevenzione da attacchi</strong> e malfunzionamenti attraverso l&#8217;applicazione di sistemi intelligenti per l&#8217;analisi delle vulnerabilità e delle minacce cyber finalizzate alla compromissione di sistemi informatici, sistemi di automazione e controllo, sistemi industriali, sistemi tecnologici e di controllo degli edifici, delle stazioni, degli ospedali, alla sottrazione di dati sensibili, alla inibizione di sistemi critici dai quali le Smart City sono evidentemente sempre più dipendenti (energia, trasporti, sanità, illuminazione, rete semaforica, ma evidentemente anche gli uffici, le case, i parchi, i centri commerciali, siti industriali e logistici)</li>
<li>Lo <strong>sviluppo di una diffusa cultura della sicurezza</strong> cyber ed integrata per elevare la consapevolezza complessiva degli attori presenti sul territorio (riducendone e mitigandone così il rischio attraverso il fattore umano) incentivando la formazione specialistica cyber e l&#8217;incremento della disponibilità di professionisti cyber (il cui gap come sappiamo è stimato nei prossimi anni in diverse centinaia di migliaia di unità).</li>
</ul>
<p>Certamente la <strong>collaborazione pubblico &#8211; privato nella realizzazione di Smart City sicure</strong>, nel loro esercizio ed evoluzione, può trovare un contributo fondamentale dai <strong>centri di competenza specialistica presenti sul territorio</strong>, che operano nel settore delle sicurezza cyber mettendo a fattor comune non solo esperienza e conoscenza sviluppata nella gestione continuativa del rischio, ma asset strategici come Security Operation Center e laboratori di innovazione dedicati alla verifica preventiva delle vulnerabilità tecnologiche, al testing ed all&#8217;integrazione.</p>
<p>Tali strutture diversamente dagli attori della sharing economy che operano spesso nelle &#8220;zone grigie&#8221; in cui è meno evidente la presenza di investimenti pubblici ed è più carente un approccio strategico finalizzato allo sviluppo delle Smart City, possono invece essere l&#8217;elemento trasparente ed attivo, a servizio delle istituzioni, per la creazione di un eco sistema dedicato alla sicurezza integrata del territorio, privilegiando un approccio olistico a 360°, così da immaginare &#8211; similmente al più vasto scenario della circular economy &#8211;  una “Circular Security” come elemento strategico per le Smart City.</p>
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