Un consorzio europeo ha realizzato, nell’ambito del progetto Succipack, la prima produzione di materiali in polibutilene succinato (Pbs) con il 100% di acido succinico da fonti vegetali rinnovabili (da grano), destinati alla produzione di imballaggi per alimenti. La produzione di nuovi tipi di Pbs adatti per diverse applicazioni è stata condotta da Ard (Ricerca e Sviluppo Agro-industriale).
I primi test hanno permesso il confezionamento di ricotta fresca e carne di manzo. I prossimi test applicativi di estrusione e stampaggio per iniezione prevedono la produzione di pellicole e vassoi per il confezionamento di pesce, carne di pollo e piatti vegetariani. Il consorzio sta anche esplorando nuove vie di polimerizzazione, con l’obiettivo di migliorare le proprietà del Pbs.
L’Università Politecnica di Atene (Ntua) e il laboratorio Biodymia dell’Università di Lione stanno lavorando allo sviluppo di un metodo adeguato di polimerizzazione in stato solido (Ssp). Ulteriori sviluppi sul trattamento e la funzionalizzazione superficiale delle pellicole verranno condotti in Belgio da TopChim e Vito. Questo lavoro è coordinato da Actia, con il supporto della società Euroquality e dei centri tecnici Ctcpa e Lne.
Molte le organizzazioni italiane coinvolte nel progetto, tra cui un’università e quattro Pme: l’Università di Bologna, che testa, in particolare, la sicurezza e la qualità di conservazione del cibo, tre aziende alimentari, ConBìo, il Caseificio Mambelli e Ortoreale, e 2B, per la parte di valutazione ambientale ed economica del nuovo materiale. Il progetto è finanziato dall’Unione europea nell’ambito dell’FP7, il programma europeo di supporto alla ricerca.
Succipack: http://www.succipack.eu