La novità nel mercato delle fiere e degli eventi si chiama sostenibilità. Il settore include manifestazioni di varie tipologie, ha un valore economico consistente e comporta un impatto socio-ambientale non trascurabile. Quando si parla di evento sostenibile si pensa spesso a un evento “green”, ma la Uni Iso 20121 – la norma internazionale che certifica la sostenibilità degli eventi, nata in occasione delle Olimpiadi di Londra nel 2012 – pone l’impatto ambientale sullo stesso piano di quello economico e sociale che ogni manifestazione inevitabilmente porta con sé, prima, durante e dopo il suo svolgersi, si tratti di una fiera, una gara sportiva, un concerto o una convention aziendale.
La norma è stata accolta in Italia lo scorso anno: tra i primi enti di certificazione recentemente accreditati per la Uni Iso 20121 vi è Icim, al quale l’accreditamento di Accredia è arrivato a valle delle numerose certificazioni già emesse nel 2014, che hanno fatto di Icim l’ente di riferimento per la sostenibilità degli eventi in Italia. Tra queste, la certificazione di due grandi mostre convegno internazionali (in Fiera Milano Bimu/Sfortec di Ucimu e Mce-Mostra ExpoComfort di Reed Exhibitions, che verrà certificata anche per il 2016), il Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Santa Margherita Ligure, i Campionati Mondiali di Canottaggio under 23, prima competizione agonistica remiera al mondo certificata come sostenibile (a cura di un Comitato Organizzatore che include istituzioni pubbliche come la Provincia e il Comune di Varese, svoltisi nell’area protetta del Lago di Varese, dove Icim certificherà anche i prossimi due appuntamenti di Coppa del Mondo del 2015 e 2016) e il Congresso nazionale di Domotecnica, la più grande rete indipendente di installatori di efficienza energetica per la quale Icim ha certificato anche il sistema di gestione di tutti gli eventi aziendali (circa 500 appuntamenti formativi, associativi, ecc.).
Dice Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di Icim: “Icim è a disposizione delle aziende e dei professionisti che vogliono investire in sostenibilità come chiave di crescita e sviluppo. La Uni Iso 20121 è uno standard mondiale che possiede enormi potenzialità soprattutto per quelle realtà italiane che si occupano di turismo e di congressi e che dovrebbero preoccuparsi della riconoscibilità internazionale degli standard applicati alla propria organizzazione”.
Infatti, nonostante le previsioni per il prossimo triennio prevedano una crescita a livello mondiale del turismo congressuale, l’Italia come destinazione di congressi ha perso terreno passando in dieci anni dal primo al sesto posto dopo Usa, Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna. (Fonte: Libro Bianco del Congressuale Italiano, a cura di Meeting Consultants per Federcongressi&eventi e Btc).
“Poter proporre la metà Italia, con il suo mix irripetibile di esperienze, quale location di un evento sostenibile”, continua Trizio, “è un’opportunità da non perdersi, in particolare nell’anno di Expo 2015, un importante evento sostenibile che porterà in Italia milioni di visitatori e potenziali investitori”. E conclude: “Al tempo stesso, l’attestazione delle competenze di Icim da parte di Accredia rende il nostro Ente interlocutore privilegiato di tutte le realtà internazionali interessate a trasmettere con un evento sostenibile il proprio impegno di coerenza tra i comportamenti e i valori dichiarati dal proprio brand”.
Tempi e costi della certificazione secondo la Uni Iso 20121 dipendono dalla dimensione e dalla complessità dell’evento. In generale, l’innovazione nell’impiego delle risorse, così come lo sviluppo tecnologico e le modalità organizzative, producono saving che controbilanciano l’eventuale maggiore esborso per alcune voci. In ogni caso il costo non dipende dal numero degli eventi organizzati: non si certifica il singolo evento bensì la capacità dell’operatore di organizzare l’evento secondo la Uni Iso 20121, e lo standard si presta ad essere applicato a eventi di qualunque tipologia e dimensione, con location di ogni tipo e con qualsiasi soggetto promotore.
Un evento sostenibile porta vantaggi anche in termini di reputazione: è indubbio che vi sia tra le aziende italiane una crescente attenzione alla sostenibilità e che questa si affianchi a una più generale richiesta da parte della società civile e del pubblico dei consumatori, al punto che oltre il 70% di essi si dice disposto a spendere di più per avere un bene a patto che sia prodotto secondo criteri “sostenibili” (Fonte: rapporto GreenItaly 2014, Unioncamere e Fondazione Symbola). Negli eventi, il grande pubblico premia le organizzazioni attente all’ambiente e responsabili nei confronti delle istanze sociali ed è sensibile verso le criticità che possono essere generate soprattutto dalle grandi manifestazioni che si svolgono in ambienti fragili o con grande dispendio di risorse, spesso solo per durate molto brevi.
Infine, la 20121 contiene preziose indicazioni per i professionisti della “meeting industry” che sono chiamati a “riprogettare” gli eventi ragionando in termini di sostenibilità e a ricercare la creatività nella soluzione degli inevitabili problemi, una prassi che porta al miglioramento continuo, che è poi uno dei parametri fondamentali dello sviluppo sostenibile.
Icim: http:// www.icim.it