Si prevede che le normative ambientali, le elevate emissioni di carbonio e la necessità di maggiore qualità ed efficienza dell’energia accresceranno la domanda di reti intelligenti – o smart grid – in Europa. Poiché questa regione è tra le prime al mondo per l’applicazione delle politiche ambientali, è probabile che le utility continueranno ad installare sempre più nuove reti intelligenti, e che i consumatori aggiorneranno i sistemi esistenti per sfruttare le opzioni offerte per rispondere alla domanda. Tali sistemi consentono ai consumatori di ridurre o spostare dai periodi di punta il loro utilizzo di energia elettrica, per ridurre i costi e aiutare i gestori dei sistemi elettrici ad equilibrare domanda e offerta.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Revisiting the European Smart Grid Demand Response (DR) Market”, rileva che le attività di investimento nel mercato aumenteranno in seguito alla necessità di sostituire l’infrastruttura ormai datata delle reti elettriche, che si stima avere ormai 70-80 anni nella maggior parte dell’Europa. I principali investitori in progetti di reti intelligenti sono aziende specializzate in sistemi IT e networking, gestori dei sistemi di trasmissione, case produttrici/fornitori, utility e aziende energetiche, gestori dei sistemi di distribuzione, oltre a università, centri di ricerca e consulenti.
“Le tecnologie per le reti intelligenti offrono agli investitori un’ottima opzione per massimizzare l’utilizzo delle infrastrutture esistenti attraverso migliori soluzioni di monitoraggio e di gestione, implementando allo stesso tempo nuove infrastrutture in maniera strategica sulla base dei requisiti effettivi”, afferma Deepak Achuthashankar, analista di Frost & Sullivan.
Col tempo, si affermeranno diversi aggregatori nel mercato europeo delle reti elettriche intelligenti in seguito alla necessità di incentivare i programmi di risposta alla domanda. Di fatto, i diversi gradi di complessità osservati nel quadro normativo di ogni nazione europea daranno luogo a una serie di aggregatori specifici per ciascun Paese.
“Gli aggregatori fungeranno da intermediari tra le utility e gli utenti finali, aiutando a trovare un equilibrio per affrontare la disparità tra domanda e offerta di energia elettrica”, osserva Achuthashankar. “Il loro ruolo diventerà sempre più importante nella regione poiché i consumatori industriali hanno espresso la volontà di spostare i propri carichi di utilizzo”.
Nel contesto europeo, la consapevolezza e la partecipazione dei consumatori è essenziale per il successo dei progetti di reti intelligenti. Risulta quindi indispensabile che i consumatori si fidino e comprendano l’intero processo collegato all’impiego di reti intelligenti, e che ricevano benefici tangibili.
Con l’aumento della consapevolezza dei consumatori, anche i fornitori di tecnologie Ict assisteranno a maggiori opportunità nel mercato collegato alla risposta alla domanda di reti intelligenti in questa regione. In seguito alla maturità tecnologica, tuttavia, i fornitori di tecnologia machine-to-machine dovranno stringere alleanze, sviluppare standard di interoperabilità e sfruttare i dati raccolti per dare slancio alle vendite nel mercato.
Lo studio “Revisiting the European Smart Grid Demand Response (DR) Market” fa parte del programma Industrial Automation & Process Control Growth Partnership Service. Altri studi di Frost & Sullivan collegati a questo argomento sono: “Industrial Compressor Services Market in Europe and Russia”, “Connectivity and Convergence in Oilfields”, “Mega Trends and Their Impact on Advanced Manufacturing” e “Global Trends in Power Generation”. Tutte le analisi comprese nel servizio in abbonamento forniscono dettagliate opportunità di mercato e tendenze del settore, valutate in seguito ad esaurienti colloqui con gli operatori del mercato.