L’ottimizzazione di un impianto di depurazione dipende dall’efficacia dell’automazione e soprattutto dall’affidabilità dei sensori elettrochimici. Ad esempio, la misura del pH nella neutralizzazione è essenziale per regolare l’addizione di calce; tuttavia tale misura in questo punto è estremamente critica poiché la calce è abrasiva e molto incrostante e causa, negli elettrodi pH tradizionali, perdite di sensibilità molto rapide per intasamento del setto poroso e formazione di incrostazioni sulla membrana di vetro, incrostazioni non eliminabili con mezzi di pulizia meccanica, perché si danneggerebbe la membrana stessa, data la natura abrasiva dei solidi sospesi.
In questo caso la soluzione migliore sono i sensori di pH con elettrodi in antimonio, che prevedono, nel modo normale di funzionamento, la pulizia automatica dell’elettrodo in antimonio tramite spazzola. Quando poi le acque contengono anche fluoruri l’impiego di sensori pH con elettrodi in antimonio è l’unica soluzione efficace (i fluoruri corrodono la membrana di vetro, ma non l’elettrodo in Sb).
I sensori in antimonio per impiego nelle vasche di neutralizzazione sono a immersione. Utilizzano elettrodi separati, con riferimento sigillato ed elettrolita al KCl semisolido, immerso nella soluzione di KCl che riempie il corpo sonda facendo da ponte salino.
Il setto poroso di grandi dimensioni e di materiale opportuno è appositamente studiato per ridurre al minimo incrostazioni e intasamento. Una spazzola in corindone mantiene costantemente pulite e attive le superfici di misura. La soluzione presente nel corpo sonda assicura un buon flusso di elettrolita attraverso il setto poroso, che così rimane pulito e garantisce lunghi periodi di funzionamento senza necessità di manutenzione.
Con l’attenzione sempre rivolta alle esigenze del cliente CLR ha di recente implementato per questa sonda un sistema di allarme per mancanza di elettrolita che include un sensore di livello opportunamente posizionato nel corpo sonda e la relativa elettronica in testa alla sonda. Il sistema genera un’indicazione locale (Led) e un contatto di allarme quando il livello di elettrolita scende sotto ad un valore prefissato.
In questo modo è stato ulteriormente ridotto il tempo di manutenzione della sonda in quanto non serve più controllare ad intervalli periodici il livello dell’elettrolita per procedere al rabbocco quando necessario, poiché questa informazione viene generata direttamente dalla sonda stessa.