Per creare il polo produttivo italiano di polysilicon di grado solare per il mercato fotovoltaico internazionale, Silfab ha previsto un’ulteriore tornata di raccolta di capitali attraverso l’apertura a nuovi investitori.
Il progetto della società padovana, che produrrà a Borgofranco d’Ivrea (Torino) 2.500 tonnellate di polysilicon già a partire dai primi mesi del 2010, può attualmente contare su un capitale (equity) di 84 milioni di euro. La prima iniezione di fiducia era giunta in luglio da Pan Asia Solar, società privata di investimenti con sedi a New York, Hong Kong e Londra e attiva nel settore delle energie rinnovabili. Attraverso la costituzione di GridCo, Franco Traverso, fondatore e presidente di Silfab, e Pan Asia Solar controllano la maggioranza del capitale, al quale contribuisce con 30 milioni di euro anche Sino-American Silicon Product (SAS), produttore taiwanese di wafer di silicio. Oggi, però. la società italiana prevede l’ingresso di nuovi investitori.
Il portafoglio ordini già acquisito da Silfab, pari a un budget che supera il miliardo di euro per i prossimi sei anni, dimostra le elevate aspettative del mercato. Tra le commesse già in essere spicca l’accordo “Take or Pay” siglato con la cinese Hyundai Heavy Industries per la fornitura di wafer in silicio multi-cristallino high quality per un ammontare di 270 milioni di euro in 6 anni.
La prima tranche produttiva corrisponderà a una potenza complessiva di 600 MW di celle fotovoltaiche che, grazie all’elevato grado di purezza (9N-) del polysilicon prodotto da Silfab saranno in grado di registrare dati di efficienza decisamente superiori a quelli attuali.