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Semi di soia coltivati nello spazioERT

Nell’ambito di un progetto di ricerca spaziale, gli scienziati di DuPont hanno scoperto che i semi di soia coltivati nello spazio sono simili a quelli coltivati sulla terra.

Tale scoperta lascia prevedere la possibilità di coltivazioni sostenibili a supporto della presenza di lungo termine dell’uomo nello spazio. I semi di soia sono oggi una delle colture di maggiore importanza e consumo sulla Terra.

Durante la missione scientifica, i semi di soia di DuPont sono stati coltivati in un’apposita camera di coltivazione sviluppata dal Wisconsin Center for Space Automation and Robotics.

Gli scienziati di DuPont hanno controllato quotidianamente la crescita dei semi di soia fornendo le sostanze nutritive necessarie per facilitarne la crescita. Tramite il monitoraggio a video e i dati inviati dall’International Space Station (Iss), gli scienziati sono stati in grado di valutare gli effetti dell’assenza di gravità e di altri elementi sulla crescita delle piante.

Sugli 83 semi di soia coltivati nello spazio e riportati sulla terra nell’ottobre 2002, DuPont ha condotto numerosi studi. I semi sono stati divisi manualmente, una parte del seme è stata seminata per dare origine a una nuova pianta e l’altra sotterrata per studiarne le caratteristiche biologiche. I semi ottenuti nello spazio e le piantine da essi generate sono stati confrontati con altri semi e piantine di soia cresciuti sulla Terra.

Alla conclusione del programma di studio, i ricercatori di DuPont hanno scoperto che i semi di soia dello spazio erano simili a quelli “terrestri” per caratteristiche fisiche e biologiche, tasso di crescita, morfologia e rendimenti.

I ricercatori di DuPont hanno notato che i semi provenienti dallo spazio hanno un più elevato contenuto di zuccheri, ma sono più poveri di olio e aminoacidi, presumibilmente a causa del maggiore livello di anidride carbonica presente sulla Iss.