Per comprendere meglio i benefici e i danni energetici e ambientali dell’energia solare, un gruppo di ricercatori del Rochester Institute of Technology ha condotto uno dei primi Lca (life-cycle assessments) di celle solari organiche. Lo studio ha scoperto che l’energia contenuta - o il totale dell’energia richiesta per fare un prodotto – è minore per le celle solari organiche rispetto ai convenzionali dispositivi inorganici. Le celle solari organiche sono flessibili e leggere, fanno sperare in soluzioni di elaborazione a basso costo, che possono avere vantaggi per la fabbricazione sulle tecnologie di precedente generazione che principalmente utilizzano materiali semiconduttori inorganici.
Lo studio ha cercato di calcolare il totale dell’energia impiegata e l’impatto ambientale della raccolta di materiale, della fabbricazione, della produzione di massa e dell’uso di celle solari organiche attraverso un’intera valutazione del ciclo di vita della tecnologia.
Le precedenti valutazioni di ciclo di vita del prodotto non hanno incluso una scansione componente per componente dei singoli materiali presenti in una cella solare organica o un calcolo del risarcimento dell’energia totale del dispositivo, che è definita come l’energia prodotta dal suo uso rispetto all’energia necessaria per produrre la cella. Il gruppo di ricerca ha scoperto che quando è messa in confronto con celle inorganiche, il tempo di risarcimento di energia per le celle solari organiche era minore. Studi in corso stanno cercando di confermarlo.
I dati prodotti aiuteranno i designer e i potenziali produttori a valutare meglio come usare e migliorare la tecnologia e ad analizzare la sua fattibilità nei confronti di tecnologie solari e di energia alternativa. Il gruppo ha presentato i risultati all’Institute for Electrical and Electronics Engineers 2010 Photovoltaic Specialists Conference.
Rochester Institute of Technology: www.rit.edu