È stato completato l’intervento di riqualificazione energetica dell’impianto per la produzione di calore a servizio del complesso ospedaliero Santo Stefano di Porto Potenza Picena (MC), affidato alla ditta
di Jesi (An). L’intervento è consistito nella realizzazione di un’unica centrale termica, con il passaggio dal gasolio e olio nero al gas metano, oltre che nell’installazione di un cogeneratore capace di produrre contemporaneamente energia termica ed elettrica. “Negli ultimi anni la proprietà ha prestato molta attenzione all’uso razionale dell’energia e gli edifici dell’Istituto sono stati oggetto di interventi di ristrutturazione edile e impiantistica che hanno riguardato migliorie dell’involucro edilizio e degli impianti interni, affidando gran parte di quest’ultimi a Cat Impianti Srl”, ha spiegato Mirko Panzarea, amministratore della ditta di Jesi. “Ora questo nuovo intervento, che abbiamo realizzato con la consulenza e progettazione dello Studio Fluproject di Perugia, consentirà un risparmio annuo sui costi di acquisto del combustibile e di manutenzione di circa 235mila euro all’anno, con un ritorno dell’investimento iniziale pari a circa 850mila euro in poco più di tre anni. Dalle valutazioni sui combustibili utilizzati è importante sottolineare anche la riduzione di emissioni inquinanti di CO2 in atmosfera di circa il 50%.” La nuova centrale termica è stata realizzata con quattro moduli termici a condensazione alimentati a gas metano, in grado di modulare la potenza termica erogata dal valore minimo di 65 kW al valore massimo di 1720 kW. L’acqua calda prodotta dalla nuova centrale viene distribuita con elettropompe di circolazione a portata variabile regolate da inverter e attraverso tubazioni interrate per teleriscaldamento viene distribuita fino ai locali tecnici dei padiglioni, in precedenza adibiti a centrali termiche e ora destinate a sottocentrali. In ogni sottocentrale sono stati installati due scambiatori a piastre attraverso i quali l’energia termica viene trasferita ai padiglioni. La centrale termica è stata anche dotata di un cogeneratore alimentato a gas metano in grado di fornire contemporaneamente una potenza termica di 207 kWt e una potenza elettrica di 140 kWe. Il cogeneratore sarà fatto funzionare in base al carico termico del complesso ospedaliero. Tutto l’impianto è gestito e controllato da un sistema di supervisione che consente, anche a distanza, di comandare e modificare il funzionamento, e visionare eventuali anomalie.