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Rapporto Enea: buoni i risultati sull’ efficienza energeticaERT

Il rapporto annuale sull’efficienza energetica relativo all’evoluzione intercorsa nel 2012 restituisce l’immagine di un Paese che ha recepito gli indirizzi definiti dall’Unione Europea, definendo efficaci strumenti per essere in linea con gli obiettivi del Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica (Paee) 2011 e guardare con fiducia al traguardo di riduzione dei consumi energetici fissato per il 2020 dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN). I risparmi energetici complessivi conseguiti al 2012 grazie agli interventi previsti dal Piano d’Azione ammontano a oltre 73.000 GWh/anno, quasi il 30% in più rispetto al 2011.

La fotografia che emerge è quella di un’Italia che nel 2012 ha migliorato l’indice di efficienza energetica per l’intera economia di circa un punto percentuale rispetto all’anno precedente. I settori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato sono l’industria e il residenziale, mentre il settore dei trasporti ha avuto un andamento altalenante caratterizzato soltanto da una modesta variazione complessiva.

L’industria ha raggiunto questi ottimi risultati grazie all’adozione di tecnologie più innovative riguardanti l’impiantistica di supporto ed i processi produttivi, la cogenerazione ad alto rendimento, i motori elettrici ad alta efficienza e il recupero di calore dai processi produttivi e l’efficientamento energetico.

Nel residenziale è stato raggiunto il 75% degli obiettivi del Paee, grazie alla proroga delle detrazioni fiscali del 55%, che hanno dato luogo soprattutto ad interventi di recupero e riqualificazione degli edifici, che hanno riguardato oltre il 65% degli investimenti, per un risparmio di circa 9.000 GWh/anno. L’Enea, l’organismo che riceve le richieste di detrazione fiscale (ex 55%, ora 65%), dal 2007 al 2012 ha ricevuto complessivamente 1.500.000 pratiche.

Il settore dell’edilizia ha subito una radicale trasformazione grazie alle nuove tecnologie per l’efficienza energetica, quali caldaie a condensazione, ed ai nuovi materiali ad alte prestazioni, come quelli per l’involucro edilizio. Questo settore sta diventando per il nostro Paese un volano per l’economia e per l’occupazione, con la creazione di nuove professionalità opportunamente formate e dei “green jobs”.

Il settore dei trasporti, grazie ad un miglioramento delle tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica, concorre al risparmio complessivo con circa 6.500 GWh/anno, nonostante lo scarso rinnovo del parco automobilistico dovuto alla crisi economica.

Il settore terziario per il momento non mostra progressi di rilievo, ma potrebbe migliorare grazie alle disposizioni contenute nel Decreto Certificati Bianchi e al nuovo Conto Termico. Anche per la Pubblica Amministrazione l’efficienza energetica costituisce un impegno rilevante per razionalizzare i consumi e ridurre gli sprechi. Tra i settori d’intervento che offrono maggiori potenzialità figurano l’illuminazione pubblica e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio storico.

Si conferma inoltre il buon posizionamento dell’Italia nel contesto europeo in termini di intensità energetica, con una performance di -19% rispetto alla media UE27 e di -14,3% rispetto alle media dell’Eurozona (riferimento al 2011, ultimo anno di disponibilità di dati). Rispetto ad altri paesi europei con simile sviluppo industriale, l’intensità energetica primaria dell’Italia risulta inferiore del 6,3% rispetto a quella della Germania e del 18,2% rispetto a quella della Francia, ma superiore rispetto a quella del Regno Unito (+14,6%).

Il Rapporto annuale ha consentito di aprire uno spazio di dialogo e di confronto con i principali stakeholder: un gruppo di lavoro composto da oltre 80 esperti chiamato a valutare l’evoluzione avvenuta in questi anni e a comprendere come andranno costruite le politiche energetiche del nostro futuro.

Ciò rappresenta un passo di quell’indispensabile azione di sensibilizzazione sui temi del risparmio e dell’efficienza energetica attraverso la quale programmare percorsi informativi ed educativi mirati. Ulteriori e più ambiziosi risultati infatti potranno essere raggiunti soltanto se una domanda sempre più consapevole e competente potrà essere in grado di stimolare un’offerta sempre più innovativa.

Il  Rapporto completo e l’Executive Summary sono online sul sito Enea: www.efficienzaenergetica.enea.it