Era una bella mattina di sabato, quel 10 luglio di trent’anni fa, quando dal camino di una fabbrichetta di Meda, a nord di Milano, la Icmesa, uscì un getto di polvere bianca che, trascinata dal vento, si diresse lentamente verso sud, e ricadde al suolo nel territorio del vicino Comune di Seveso. Ben presto gli animali domestici morirono e comparvero delle pustolette sulla faccia dei bambini che giocavano all’aria aperta ed erano venuti a contatto con la “nube”.