I due atomi di carbonio portano, rispettivamente, un gruppo aldeidico e un gruppo alcolico, cioè i caratteri che si trovano in tutti i carboidrati. L’aldeide glicolica si può considerare quindi il carboidrato più semplice. Si tratta di una scoperta eccezionale che potrebbe riaprire l’interesse dei chimici; sono loro che possono immaginare condizioni sperimentali che diano luogo alle pietre fondamentali della vita, come fece Miller con le sue ricerche di sintesi degli amminoacidi nelle condizioni chimiche primitive della Terra (lo si è ricordato nella rivista Chimica News del giugno 2004).
Quando l’aldeide glicolica ha cominciato a “crescere” e perché? E poi chi ha predisposto la vita sulla Terra ha avuto bisogno di creare delle molecole, a cominciare proprio dai carboidrati, otticamente attive e come ha fatto? Sono otticamente attivi gli zuccheri, gli amminoacidi delle proteine, l’amido, la cellulosa e, per quanto possa venire in mente, qualsiasi molecola organica che ha a che fare con la vita. Quando si riesce a riprodurre per sintesi alcune molecole di interesse per la vita si ottengono sempre i due isomeri ottici L e D. Quando è cominciata la formazione di molecole otticamente attive e perché certe famiglie di molecole, come gli amminoacidi, sono otticamente attivi tutti allo stesso modo, nella forma L? Non risulta che in nessuna università italiana vi sia un insegnamento o un gruppo di ricerca di chimica planetaria, un campo che pure è seguito in molti altri Paesi.