“Siamo soddisfatti nel leggere nell’attuale revisione della Guida Cei la definizione dei parametri di valutazione degli impianti fotovoltaici, regole certe e definitive a beneficio di aziende e operatori - dichiara Gaetano Trizio, amministratore delegato di Icim -. In particolare siamo orgogliosi dei criteri di identificazione degli enti di certificazione che confermano Icim quale unico ente italiano accreditato per il rilascio delle certificazioni di Factory Inspection, presto obbligatorie per tutti coloro che vorranno accedere al Conto Energia, e di vedere riconosciuta la nostra prassi di legare all’ispezione di fabbrica il test report di prodotto”.
Questo il commento di Icim nel giorno della pubblicazione dell’aggiornamento - “Variante 1” – della Guida Cei (Comitato Elettrotecnico Italiano) che, in attuazione del IV Conto Energia, aggiorna i parametri obbligatori per i componenti degli impianti fotovoltaici al fine di adeguarli all’evoluzione tecnologica del comparto.
L’aggiornamento della Guida Cei chiarisce i due requisiti che gli enti di certificazione devono soddisfare per essere accreditati al rilascio della Factory Inspection – che dal luglio 2012 diverrà obbligatorio per tutti gli impianti FV che vogliano accedere al meccanismo premiante degli incentivi - e del certificato di conformità – ovvero alla certificazione dei moduli – ora legato in modo indissolubile all’ispezione.
Per entrambi, è necessario che l’Ente di certificazione sia membro dell’Iecee (System of Conformity Assessment Schemes for Electrotechnical Equipment and Components) per il rilascio del certificato CB in ambito fotovoltaico e che sia accreditato secondo la Iso/EN 45011 per i moduli fotovoltaici. Icim si conferma, a oggi, l’unico ente di certificazione italiano, e uno dei pochi in Europa, a possedere entrambi i requisiti.
In altre parole, la Guida Cei, collegando la Factory Inspection al test report ha voluto evitare comportamenti opportunistici e speculativi perché, se da una parte l’ispezione di fabbrica è lo strumento chiave per garantire la qualità del prodotto effettivamente installato, pure è necessario che i componenti installati abbiano già i requisiti per accedere agli incentivi del Conto Energia: tanto più che alla Factory Inspection e relativa certificazione di conformità sono legati anche i maggiori incentivi per impianti realizzati con componenti al 60% “made in EU”. La Guida si spinge a dire che è preferibile che le prove di tipo sui moduli vengano effettuate dallo stesso organismo di certificazione che emetterà la Factory Inspection.
Di fatto, la Guida introduce come obbligo una modalità che Icim ha sempre seguito: “È una pratica che abbiamo adottato sin dalle prime ispezioni”, dice Trizio, “nella convinzione che occorra quanto più possibile favorire la trasparenza del mercato. Né potrebbe essere diversamente, dal momento che il rispetto delle prescrizioni legislative e normative è alla base della nostra attività quotidiana quale ente di certificazione”. Competenza e rigore che sono valsi a Icim il riconoscimento quale interlocutore privilegiato del settore finanziario, per il quale svolge attività di due diligence, valutazione preliminare dei progetti, verifica di avanzamento dei lavori e dell’energia prodotta, creazione di white list fornitori. Il chiarimento contenuto nella Variante 1 della Guida sui criteri di accesso ai maggiori incentivi per il “made in EU” fuga anche i dubbi delle banche chiamate a erogare i finanziamenti per gli impianti fotovoltaici, che ora possono stimare più accuratamente i margini di redditività.
Dalla pubblicazione delle regole applicative del IV Conto Energia, lo scorso luglio, Icim ha ricevuto numerosissime richieste di certificazione “made in EU” e ha emesso certificati per aziende italiane, europee ed extraeuropee. Tra i nomi di rilievo, Schüco, Upsolar, Tenesol, Coenergia, Atersa, Fluitecnik, Beghelli.
Non meno importante per impianti già costruiti e in procinto di essere collegati, l’aggiornamento della Guida Cei recepisce un nuovo requisito fissato dal IV Conto Energia e fissa il valore prestazionale per gli impianti fotovoltaici, vincolandone la verifica ai 15 giorni successivi l’entrata in esercizio: indicazioni ritenute critiche dagli installatori che, denunciano, difficilmente avranno gli strumenti per eseguire tali misure in tempi così brevi.
Quale organismo di certificazione Icim può svolgere le verifiche prestazionali mentre, in qualità di ente accreditato alla formazione, propone un corso rivolto proprio agli installatori su tutte le novità introdotte dalla Guida. Le prime sessioni sono in programma per il 26 novembre e il 3 dicembre. Informazioni e iscrizioni sul sito della Fabbrica della Conoscenza Icim.