Un progetto davvero rivoluzionario quello di Ibm che utilizzerà la potenza dei computer inattivi, fornita volontariamente, per creare grandi riserve di nuova energia pulita.
Le fonti energetiche pulite, come quella solare, potrebbero fornire gran parte dell’energia mondiale e contribuire a eliminare la nostra dipendenza dai combustibili fossili, causa del riscaldamento globale, se fossero più efficienti e potessero essere sviluppate a un costo inferiore, tale da consentirne una più diffusa disponibilità.
Le celle attuali, basate su silicio, hanno un’efficienza di appena il 20 percento e costano circa 3 dollari per watt di elettricità generata. Una forma più nuova di celle a energia solare, attualmente in fase di sviluppo, si basa sulla plastica anziché sul silicio e si annuncia molto promettente perché è flessibile, leggera e – aspetto più significativo – molto meno costosa da produrre.
Ibm avvierà la fase pilota del World Community Grid su un nuovo cloud interno Ibm, una rete di servizi e software, quando il cloud non viene utilizzato a pieno regime per fornire più potenza di calcolo alla rete. In futuro, Ibm prevede di estendere questa funzionalità ai clienti dei servizi di cloud computing Ibm, se lo desiderano, per consentire loro di partecipare a questa ricerca umanitaria.