Ogni anno spariscono nel nulla -o si disperdono in canali poco chiari - fino a 100 mila tonnellate di Pfu, circa 1/4 degli pneumatici immessi in commercio nello stesso arco di tempo.
Parte da questo dato il dossier presentato a Rimini e realizzato da Legambiente, l’associazione ambientalista che dal 1994 elabora e pubblica il Rapporto Ecomafie, ed Ecopneus, la società consortile costituita dai sei principali produttori di pneumatici operanti in Italia, pronta a partire con un sistema di raccolta capillare su tutto il territorio nazionale, a seguito dell’imminente pubblicazione in G.U. del decreto che dà il via alla raccolta dei Pfu su tutto il territorio nazionale.
I dati elaborati evidenziano che dal 2005 a oggi sono state individuate ben 1.049 discariche illegali in tutta Italia, per un’estensione complessiva che supera ampiamente i 6 milioni di metri quadrati (per l’esattezza 6.170.537). Si va dalle discariche di ridotte dimensioni, frutto della smania di risparmiare qualche spicciolo da parte di piccoli operatori (gommisti, officine, trasportatori, intermediari), a quelle più grandi, dove appare evidente la presenza di attività organizzate per il traffico illecito, svolte sia in Italia sia all’estero.
I traffici illeciti riguardano ben 16 regioni italiane e hanno coinvolto, sia come porti di transito sia come meta finale di smaltimento, otto stati esteri: Cina, Hong Kong, Malesia, Russia, India, Egitto, Nigeria e Senegal. Dalle indagini emerge chiaramente come i Pfu siano tra i materiali più gettonati dai trafficanti: questa tipologia di rifiuti è stata al centro di oltre l’11% del totale delle inchieste svolte dal 2002 a oggi.
Legambiente: www.legambiente.org
Ecopneus: www.ecopneus.it