ICIM ha consegnato a Caprari la certificazione per le Pompe Sommerse, utilizzate per la captazione dell’acqua dai pozzi, secondo lo schema “Prodotto compatibile con l’acqua destinata al consumo umano“. Si tratta dei primi due certificati in assoluto rilasciati in Italia e proprio alla Caprari, che si occupa della progettazione e realizzazione di soluzioni per l’acqua.
Il nuovo schema di certificazione ICIM si rivolge a tutti i produttori di tubazioni, pompe, valvole, serbatoi di contenimento e riscaldamento dell’acqua come anche ai costruttori di impianti e componenti per il trattamento delle acque, rubinetterie e impianti di trasformazione. Con questo schema ICIM verifica la conformità delle aziende nella progettazione e produzione dei prodotti e nella scelta dei relativi materiali per evitare “cessioni fuori norma”, a garanzia della qualità e salubrità dell’acqua destinata al consumo umano, cioè tutta quella relativa alla preparazione di cibi e bevande o ad altri usi domestici.
Già oggi i fabbricanti sono responsabili dei controlli su tutti i prodotti impiegati nella filiera che va dalla falda acquifera al punto di erogazione e devono indicarne la conformità prima dell’immissione sul mercato (Decreto Ministeriale n.174 del 2004): ma le indicazioni possono essere disattese anche per la difficoltà che le aziende incontrano nel merito degli adempimenti e nel controllo dei processi produttivi come della documentazione che dimostri la rispondenza ai requisiti di legge. Grazie alla certificazione ICIM, le aziende possono gestire i rischi derivanti da cessioni chimiche o fisiche e identificare la corretta rispondenza dei propri processi e dei test di laboratorio ai requisiti legislativi. Gli audit di sorveglianza annuali sul sistema di produzione e le prove di cessione su un campione dei materiali/prodotti, consentono la verifica del mantenimento del certificato ICIM nei 5 anni di validità.
Lo schema proprietario di certificazione volontaria ICIM, riconosciuto da Accredia, segue gli stessi principi alla base della revisione in corso del Regolamento nazionale sui “materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano”: una revisione che si attende ormai imminente. Questo nuovo Regolamento nazionale darà la possibilità di avvicinare la legislazione italiana a quella elaborata da alcuni Stati Europei (Germania, Inghilterra, Francia e Danimarca, cui successivamente si è aggiunto il Portogallo) per armonizzare le rispettive legislazioni nazionali e arrivare a parametri comuni sui materiali e i prodotti a contatto con acqua destinata al consumo umano. L’obiettivo è facilitare la corretta applicazione della Direttiva Europea 98/83/CE conosciuta come DWD -Drinking Water Directive, il cui rispetto rende spesso difficoltosa la libera circolazione delle merci tra i vari paesi. Non solo: sta crescendo la sensibilità dell’opinione pubblica verso l’acqua e, in generale, va facendosi più stringente il rigore del legislatore sui criteri igienico-sanitari relativi all’acqua potabile.
“Siamo oltremodo lieti che il primo certificato secondo il nuovo schema ICIM-Accredia sull’acqua potabile vada a un’azienda del calibro della Caprari SpA – dice Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di ICIM – un’eccellenza della meccanica e dell’innovazione in Italia e nel mondo. Come ICIM, vogliamo essere il riferimento tecnico e il supporto specialistico per tutte le aziende che intendono conseguire le opportune certificazioni come strumento di sviluppo e differenziazione nei mercati e nei settori di riferimento”.
Dice Alberto Caprari, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Caprari e Presidente di ANIMA Confindustria: “L’acqua è la più preziosa risorsa per l’Uomo: per noi, in Caprari, una passione quotidiana. Rispettiamo da sempre le persone e l’ambiente e scegliamo ogni giorno i migliori materiali, trasformandoli con le più avanzate tecnologie green. La certificazione ICIM riconosce il nostro modus operandi consolidato e segna una nuova fase nel rapporto, sempre più stretto, con partner e clienti utilizzatori: sia in proiezione dello sviluppo normativo e legislativo nazionale ed europeo, sia come elemento di distinzione che ci pone al vertice del livello qualitativo.”