È online dal 31 marzo Open-es, la piattaforma digitale dedicata alla sostenibilità nelle filiere industriali e aperta a tutte le realtà impegnate nel percorso di transizione energetica.
Annunciata lo scorso dicembre e frutto della collaborazione tra ENI, Boston Consulting Group e Google Cloud, inizialmente la piattaforma era pensata per la filiera industriale dell’energia.
Al suo lancio effettivo la piattaforma si dichiara invece aperta a tutte le imprese che vogliono giocare un ruolo da protagonista nella crescita dell’ecosistema industriale in termini di sostenibilità, in Italia e nel mondo.
L’iniziativa in sé è dunque lodevole perché punta a creare una community tra imprese che, con spirito collaborativo e non competitivo, animano uno spazio digitale dove condividere informazioni, best practice e modelli di sostenibilità favorendo il processo di transizione energetica.
Uno spazio che certamente piace a Roberto Cingolani, ministro per la Transizione Ecologica, che proprio ieri (21 aprile, ndr) nel corso dell’evento ‘Verde e blu, l’idrogeno e la transizione energetica in Italia’ organizzato da Ansa, ha ricordato, a proposito della sindrome di Nimby, che “bisogna spiegare fare molta divulgazione, nelle scuole nei media, perché tutti dalle associazioni ambientali alle più grandi aziende hanno a cuore il problema dell’ambiente e del pianeta, però non è chiaro il livello di sacrificio che ciascuno deve fare, tutti vogliono l’idrogeno verde ma nessuno vuole vedere la pala eolica dalla finestra. Dobbiamo fare un’operazione culturale, la cosiddetta public awareness, la consapevolezza pubblica, ci dobbiamo mettere tutti qualcosina”.
Dello stesso avviso Claudio De Scalzi, amministratore delegato di ENI, che ha commentato: “Teniamo molto a questa operazione perché rappresenta un nuovo importante passo verso la creazione di una forte sinergia nel sistema imprenditoriale rispetto al raggiungimento degli obiettivi sul clima”.
Foto fonte: La piattaforma per uno Sviluppo sostenibile | Open-es (openes.io)