Maffei, azienda di Barletta (BT) produttrice di pasta fresca di qualità Made in Italy, ha installato un innovativo impianto energetico ad alta efficienza ed emissioni near-zero, il primo in Puglia ad adottare una sofisticata turbina oil-free, brevetto di derivazione aerospaziale dell’americana Capstone, che consentirà al Pastificio di produrre l’energia elettrica e il vapore necessari allo stabilimento produttivo.
Con una produzione, in crescita, di 15 mln di kg di pasta fresca all’anno e un incremento dell’export del 150 %, Maffei è dal 1960 sinonimo di mangiar bene e sano nel totale rispetto delle sue tradizioni artigianali. Valori alimentati negli anni dalla continua ricerca sul prodotto e dall’innovazione dei processi che hanno portato l’azienda a rinnovarsi tecnologicamente per sfidare nuovi mercati, pur rimanendo fedele alla qualità, all’eccellenza del prodotto e alla soddisfazione massima del cliente.
Gli stessi valori che hanno portato l’azienda, con lo scopo di ottimizzare il consumo energetico del suo stabilimento produttivo, a investire in un impianto con turbina a gas oil-free Capstone che, non avendo liquidi lubrificanti al suo interno, genera fumi talmente puliti e ricchi di ossigeno da poter essere utilizzati in toto come aria comburente e, quindi, utilizzati in un generatore di vapore a recupero per la produzione di vapore saturo. Il risultato è un’alta efficienza complessiva dell’impianto, oltre l’85%, e quindi di risparmio sia in termici economici che di emissioni nocive per l’ambiente.
L’applicazione su misura è stata sviluppata da IBT Group, dal 2001 partner esclusivo per il mercato italiano di Capstone, e consentirà a Pastificio Maffei di adattarsi ai suoi bisogni energetici presenti e, ampliando la potenza dell’impianto, totalmente modulabile e scalabile, anche futuri. Il sistema è composto da una turbina Capstone 600S da 600 kWe che, tramite cogenerazione, produce elettricità e, grazie all’impiego di una tecnologia di post-combustione dei gas di scarico esausti e ad un generatore di vapore, 3 tonnellate di vapore saturo all’ora, massimizzando così il recupero termico possibile.