Nordmeccanica presenta in diretta streaming e in anteprima mondiale via satellite la prima macchina al mondo capace di gestire multiple modalità operative per l’imballaggio flessibile per il confezionamento alimentare: può assemblare in un unico passaggio 2 o 3 pellicole, non usa solventi e abbatte dell’80% il consumo di energia elettrica e del 50% i tempi di lavorazione e gli scarti.
La “Nordmeccanica Triplex one shot” è una macchina lunga circa 20 metri, del valore di 2 milioni di euro, che consente di integrare tecnologie che fino a ieri erano appannaggio di dispositivi dedicati e, di conseguenza, con una forte rigidità d’impiego e costi operativi elevati. La presentazione in diretta via satellite consente di vedere la macchina in funzione, cosa impossibile in una fiera dal vivo.
La macchina Nordmeccanica offre la possibilità di assemblare sia tre strati di materiale per l’imballaggio flessibile come film plastici, carta e alluminio sia due soltanto (laminazione: plastica e alluminio) e impiega adesivi speciali di tipo Symbiex a rapida polimerizzazione senza impiego di solventi, sviluppati da Dow Chemical in collaborazione con la stessa Nordmeccanica.
Inoltre, offre in modalità nativa la tecnologia a realtà aumentata dell’industria 4.0: permette di accedere via tablet a tutti i controlli, di effettuare e memorizzare i settaggi e di connettersi da remoto: grazie a queste caratteristiche, oggi presenti su tutte le macchine di ultima generazione del gruppo, Nordmeccanica ha potuto continuare a effettuare assemblaggi, manutenzioni e riparazioni anche in fase di lockdown e di blocco dei voli in molte aree del mondo.
“La nuova macchina ci consente di stare sempre un passo avanti alla concorrenza”, spiega il presidente della società, Antonio Cerciello, “perché offre la massima flessibilità operativa, abbatte i consumi energetici, elimina l’impiego di solventi, e quindi qualsiasi emissione dannosa per l’ambiente, e integra la tecnologia dell’Internet of things. Siamo fieri di presentare la nostra nuova tecnologia interamente made in Italy per la prima volta in remoto ai nostri clienti, soprattutto in questo momento storico che nonostante la pandemia ci trova operativi al 100% a livello commerciale ma anche nella progettazione e produzione. Abbiamo sempre lavorato durante la pandemia e non abbiamo chiesto cassa integrazione per nessuno”.
“L’emergenza ha fatto crescere del 15-20 per cento la domanda per la filiera del food e del packaging”, ha aggiunto Vincenzo Cerciello, direttore tecnico di Normeccanica. “Oggi vanno forte le mono dosi e gli alimenti confezionati rispetto ai cibi sfusi, perché sono più protetti. Abitudini che cambiano sotto l’urto della pandemia e spingono verso l’impiego di imballaggi sicuri e sostenibili. La nostra macchina è fatta per produrre imballaggi che ritroviamo anche nelle confezioni di caffè, cioccolato e bibite in contenitori plastici che, grazie a tre strati di materiali protettivi, conservano al meglio le qualità organolettiche dell’alimento e lo preservano da possibili agenti contaminanti, dall’umidità, dai raggi solari”.
La macchina presentata in anteprima mondiale via satellite è stata acquistata da uno dei principali produttori mondiali di imballaggi alimentari, basato in Canada.
“Con la presentazione via satellite, contiamo di raggiungere almeno 3 mila contatti”, conclude Antonio Cerciello, “per raggiungere i mercati europei, americani e asiatici. Pensiamo di essere i primi a utilizzare questa modalità per presentare un impianto produttivo e potrebbe diventare una soluzione stabile anche post emergenza Covid, che ha imposto grosse limitazioni a viaggi, fiere e introdotto incertezze sugli spostamenti internazionali. Si tratta di un format che riproporremo periodicamente, grazie al satellite e a una parabola dedicati, per un investimento in tecnologia di 300.000 euro”.
Con un export pari al 95%, Nordmeccanica è il principale produttore mondiale del settore delle macchine per la produzione di buste per gli alimenti confezionati, imballaggi plastici e blister farmaceutici. L’azienda dispone di cinque stabilimenti produttivi, di cui tre in Italia, uno in Cina (Shanghai) e uno negli Stati Uniti (New York) e una rete di rappresentanze che copre 87 paesi del mondo, fra cui l’India. Il gruppo impiega 300 dipendenti diretti e ha un fatturato di 110 milioni di euro, con un tasso di crescita costante intorno al 10% annuo. Nordmeccanica investe ogni anno in ricerca e sviluppo oltre il 5% del fatturato.