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OGM ed ecosistema compatibili secondo uno studio di Royal SocietyERT

È stata presentata il 21 marzo 2005 la quarta e ultima parte dello studio FSE (Farm Scale Evaluation) dalla Royal Society di Londra. Lo studio FSE, durato 5 anni, aveva come obiettivo quello di determinare l’impatto sulla biodiversità delle coltivazioni geneticamente modificate resistenti agli erbicidi. Le coltivazioni studiate dal 1999 a oggi sono il mais, la barbabietola e la colza geneticamente modificati per resistere agli erbicidi. Nella quarta e ultima parte i ricercatori hanno confrontato la coltivazione di colza geneticamente modificata resistente al glufosinate-ammonio e la colza convenzionale. I risultati presentati dalla Royal Society nello studio peer-reviewed “Effects on weed and invertebrate abundance and diversity of herbicide management in genetically modified herbicide-tolerant winter-sown oilseed rape”, pubblicato nei The Proceedings of the Royal Society: Biological Sciences, rivelano che nel caso della colza geneticamente modificata e convenzionale l’impatto delle due coltivazioni sulla biodiversità della flora e della fauna è sostanzialmente identico.

La Royal Society ha concluso che nel caso della colza gm e convenzionale i valori su base annuale sono simili e non vi è differenza tra le due varietà (For the total amounts of weeds found, there was little difference between GMHT and conventional cropping). L’unico periodo dell’anno in cui si nota una differenza, seppur marginale, tra le diverse tipologie di colture è durante il periodo
della raccolta. In questo periodo è stato notato che nei campi coltivati con colza gm le dicotiledoni a foglia larga e i loro semi, che sono il sostentamento di alcune specie di insetti e lepidotteri, sono un terzo di quelle presenti nei campi coltivati a colza convenzionale. Allo stesso modo, nei campi di colza gm è stato registrato un livello di infestanti erbacee tre volte superiore ai campi di colza convenzionale e livelli di semi di infestanti erbacee cinque volte superiori.

La Royal Society nota che “per la maggioranza delle specie di invertebrati non è stata rilevata una significativa differenza tra i valori della loro presenza nei campi coltivati con colza gm e convenzionale” (For the majority of invertebrate species, there was no significant difference between the GMHT and conventional herbicide regimes). Solamente nel periodo di luglio è stata registrata una diminuzione della presenza di api e di farfalle nei campi di colza gm nell’ordine del 50% e del 65%. Allo stesso modo, nei campi di colza gm è stata rilevata una più massiccia presenza di Collambole, una famiglia di insetti che si nutre di erba e vegetazione marcescente.