La contabilizzazione del calore condomini è il nuovo obbligo entrato in vigore in Italia nel 2014, che prevede l’installazione di contattori individuali di termoregolazione e contabilizzazione di calore per gli edifici con impianto centralizzato di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria. Se è vero che la scadenza ultima per l’adeguamento fissata inizialmente per tutte le regioni al 31 dicembre 2016 è stata prorogata, tramite decreto in extremis approvato dal Consiglio dei Ministri, al 30 giugno 2017, è altrettanto vero che l’estensione del termine ultimo non ha effetto per i condomini in Regione Lombardia. Nella sezione “Tecnologia e How to” del proprio magazine online Desivero.com fa un punto sulla nuova norma e fornisce informazioni utili a chi non si è ancora adeguato.
Con la nuova normativa si rende necessaria l’installazione di due tipi di sistemi, uno di contabilizzazione e uno di termoregolazione. Il primo tipo di apparecchi è per la lettura dell’energia erogata per un determinato servizio, mentre il secondo consente di gestire l’erogazione del servizio sulla base delle esigenze del singolo utente, riducendo la spesa al concetto del “pago quanto consumo”. Imposti da una direttiva europea del 2012, i sistemi intendono di promuovere concretamente una cultura del risparmio energetico con conseguente riduzione della spesa energetica, anche dal punto di vista di una diminuzione dell’inquinamento atmosferico.
Devono adeguarsi alla normativa i condomini soggetti alla nuova normativa sulla contabilizzazione del calore sono tutti quei condomini con caldaia centralizzata. Si calcola che in tutta Italia gli interventi di adeguamento riguarderanno in totale circa dieci milioni di unità immobiliari. È, tuttavia, possibile andare in deroga dall’obbligo d’installazione di contabilizzazione diretta se viene dimostrata l’infattibilità tecnica o l’inefficienza in termini di costi e proposizione rispetto ai risparmi energetici potenziali. Tale infattibilità deve essere dimostrata attraverso un’apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato.
Si ha tempo fino al 30 giugno 2017 per mettersi in regola: è la proroga che il Decreto “Milleproroghe” ha sancito a fine 2016. Fa eccezione la Lombardia, l’unica regione d’Italia che non ha aderito alla proroga di sei mesi. Per ciascuna unità immobiliare le sanzioni amministrative pecuniarie variano da 500 a 2.500 euro e fino a 3.000 euro in Lombardia.
Diagnosi energetica, installazione, sviluppo progetto, collaudo, sviluppo e delibera di un criterio di ripartizione della spesa, servizio di gestione e manutenzione: per tutti i lavori di adeguamento alla normativa è consigliabile di affidarsi a professionisti abilitati.