Da un recente studio realizzato dall’Öko-Institut e.V.Darmstadt e pubblicato da Apme (Associazione Europea dei Produttori di Materie Plastiche) risulta che il riciclaggio meccanico dei componenti in plastica dei veicoli è vantaggioso in termini di ecoefficienza solo nei casi in cui si tratta di componenti di grandi dimensioni, facilmente accessibili e monomateriale. Tuttavia nella maggior parte dei casi il riciclaggio chimico e il recupero energetico continuano ad essere quelli più vantaggiosi.
Questo studio sarà determinante per la sorte di circa otto milioni di veicoli che in Europa giungono ogni anno al termine del loro utilizzo.
Lo studio analizza e mette a confronto la performance in termini di ecoefficienza di sei alternative per la gestione dei rifiuti di materie plastiche (riciclaggio meccanico, altoforno, forno da cemento, produzione gas di sintesi, inceneritore e discarica) e prende in esame in particolare sette diversi componenti del veicolo (fasce paraurti, imbottiture e coperture cuscini, collettore di ammissione, serbatoio liquido lavavetri, condotto dell’aria, fanaleria e alloggiamento specchietto).
Sono stati analizzati uno ad uno tutti i componenti dei veicoli per capire quale fosse la migliore soluzione di smaltimento, cioè quella a minor impatto ambientale e al minor costo.