Da ex foresteria a innovativa casa della cultura industriale: a Dalmine (BG) è stata inaugurata la nuova sede della Fondazione Dalmine, ente nato per iniziativa di TenarisDalmine per valorizzare la storia di un’impresa siderurgica da oltre un secolo fortemente radicata nel territorio e oggi parte di un colosso mondiale. Realizzato nel 1924 dall’architetto Giovanni Greppi, l’edificio un tempo destinato a impiegati e tecnici in permanenza temporanea presso lo stabilimento è stato oggetto di un importante intervento di restauro architettonico, tra i più innovativi e sostenibili, che ha recuperato oltre 4mila mq di nuovi spazi destinati ad attività istituzionali, culturali e formative.
Al suo interno, al piano interrato si trovano gli archivi storici, che custodiscono la storia e l’identità dell’azienda attraverso 100mila fotografie e 17mila terabyte di documenti digitalizzati, aree per conferenze e seminari, una biblioteca, aule dedicate allo studio e alla ricerca, una sala immersiva di 60 mq in cui compiere un viaggio nel processo di trasformazione dell’acciaio in tubi tecnologici, oltre ai laboratori di robotica industriale dotati di macchinari di ultima generazione.
Il progetto, che porta la firma dello studio Caruso Torricella Architetti, ha posto particolare attenzione alla sostenibilità ambientale rispettando i requisiti della certificazione Leed Gold, «intervenendo già in fase di progettazione a regolamentare il consumo energetico e idrico, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati» specifica Tenaris Dalmine, che ha finanziato i lavori.
Nella nuova sede della Fondazione Dalmine l’utilizzo di un sistema di recupero e di riciclo delle acque meteoriche permetterà di risparmiare il 100% dell’acqua destinata all’irrigazione delle aree verdi limitrofe, mentre il risparmio dell’acqua potabile a uso igienico sarà del 50%, grazie ad appositi sistemi di riduzione del flusso.
Partner del progetto di ristrutturazione dell’ex foresteria di Dalmine è stata Primate, azienda che opera nell’isolamento acustico che grazie alle sue soluzioni della linea R-evolution realizzate con contenuto di riciclato certificato ha contribuito al conseguimento della certificazione LEED, oltre a garantire eccellenti livelli di isolamento acustico.
Grazie alla consulenza e al supporto dell’Ufficio Tecnico di Primate Lab, l’Ufficio Ricerca e Sviluppo dell’azienda, sono stati individuati i prodotti più indicati e performanti per rispondere alle diverse esigenze dell’intervento.
Per l’isolamento delle partizioni orizzontali è stato scelto il materassino Primate Phonomax, soluzione top di gamma dell’azienda che assicura un ottimo isolamento ai rumori da calpestio. Primate Phonomax è un materassino anticalpestio dello spessore di 10 mm, composto da Primate Phonopro, polietilene espanso a celle chiuse reticolato chimicamente versione 2.0, accoppiato con fibra poliestere riciclata termolegata Phonotek R-Pet Plus ad elevata grammatura (200 gr/mq) ed elevata resistenza alla compressione. Grazie alle caratteristiche combinate dei due prodotti, Primate Phonomax garantisce un ottimo isolamento ai rumori da calpestio, un’elevata resistenza alla lacerazione superficiale ed è ideale in presenza di qualunque tipologia di solaio.
Primate Phonomax, in virtù del contenuto di riciclato del 50%, ha ottenuto la certificazione Remade In Italy in Classe B ed è inoltre conforme al Criterio dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) per i materiali da costruzione.
A tutto questo si aggiunge l’importante certificazione Eurofins Indoor Air Comfort GOLD Classe A+ che attesta che il prodotto è totalmente “VOC free”.
La posa dei materassini acustici è stata completata con l’applicazione del nastro adesivo a basso spessore Primate Phonojoin Telato con cui si è proceduto alla nastratura delle giunzioni dei teli per garantire la continuità del sistema e prevenire la formazione di ponti acustici.
A completamento dell’isolamento acustico delle pavimentazioni è stata quindi posata Primate Phonoper DS fascia perimetrale adesiva “a doppio spessore”, per la realizzazione del massetto galleggiante, composta da una parte verticale in polietilene espanso a celle chiuse dello spessore di 6 mm, e da una parte orizzontale adesiva in HDPE dello spessore di 100 μm.