Nel corso del 2007, il mercato italiano dei motori a combustione interna per impianti di cogenerazione ha assorbito complessivamente 221 unità, registrando una situazione stazionaria rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (225 unità) con una potenza installata complessiva di 155.926 kWe.
Dopo alcuni anni di crescita, il mercato ha mostrato una tendenza alla stabilità. “Questa rilevazione, riferita all’anno 2007 – secondo Sergio Dotti, presidente di Cogena – evidenzia l’incertezza del mercato e, conseguentemente, degli investimenti in efficienza energetica di cui la cogenerazione è un elemento fondante. Una situazione, confermata dal trend 2008, che risente di un quadro normativo incompiuto.
Altro elemento di valutazione è rappresentato dai provvedimenti energetici che nel corso di un anno sono cambiati, quali l’obbligo di certificazione energetica degli edifici. Ancora oggi sono in discussione gli incentivi previsti per le attività di risparmio energetico ed efficienza energetica previsti dalle Leggi finanziarie a oggi emanate e di cui, giova ricordarlo, la cogenerazione, non ha beneficiato”.
“L’incertezza dell’investitore – secondo Carlo Belvedere, segretario generale Ascomac Cogena – è legata a doppio filo all’incertezza normativa, non solo in termini di incentivi all’investimento ma anche di carattere autorizzativo e di esercizio. A quasi due anni dal recepimento della Direttiva Europea in materia di cogenerazione del 2004, a eccezione della disciplina sullo scambio sul posto e della garanzia di origine, tanto resta da fare: semplificazione e regime di sostegno sia all’investimento sia all’esercizio. Su questo scenario incombe poi una eccessiva lentezza del Governo e della Pubblica Amministrazione a rilasciare i provvedimenti attuativi e una normativa concorrente che sta accentuando la frammentazione e diversificazione delle procedure amministrative stesse”.
Cogena ha presentato a livello parlamentare e governativo alcune proposte e misure – Programma per la cogenerazione – che consentirebbero oltre allo sviluppo della cogenerazione, tenuto conto della nuova normativa comunitaria sugli Aiuti di Stato, il raggiungimento di una maggiore efficienza energetica del Sistema Italia, contribuendo così al perseguimento degli obiettivi 20-20-20 fissati dalla U.E. sul cambiamento climatico.
Per quanto riguarda i tipi di unità di cogenerazione rilevate – motori a combustione interna – le unità fino a 50 kWe risultano 13. La fascia di potenza tra i 200 ed i 500 kWe è quella più numerosa pari a 81 unità.
Infine, guardando alla piccola cogenerazione con potenza fino a 1 MWe, le unità complessive sono 175. Proprio la piccola cogenerazione è ancora in attesa dei provvedimenti di semplificazione che certamente darebbero un notevole impulso alla tecnologia della cogenerazione ad esempio nel settore civile, praticamente oggi irrilevante in Italia. Si pensi che in Germania sono già installati e funzionanti almeno 16.000 microcogeneratori.