Castalia, che è intervenuta in Galizia nel 2002, in Libano nel 2006 e nel recente disastro del Golfo del Messico, non sarà più lo “spazzino” delle acque italiane e nessuno si occuperà di sorveglianza, pronto intervento e pulizia da idrocarburi, olii minerali e sostanze tossico-nocive.
La gara che il Ministero aveva bandito per la riassegnazione del servizio, la cui scadenza era il 9 settembre, è stata infatti rinviata al 25 ottobre perché nessuna delle aziende interessate era in grado di assicurare i servizi richiesti alle condizioni previste dal bando.
Castalia ora disarmerà le 35 navi posizionate sulle coste - 10 di altura e 25 costiere - in grado di intervenire entro cinque ore in caso di sversamenti in mare. Le coste italiane non saranno più protette, nessuno interverrà tempestivamente in casi di emergenza da inquinamento in mare.
Casytalia: www.castaliaecolmar.com