Il dato più significativo è ovviamente legato alla produzione, attestatasi a 1.571 milioni di euro, il 7,5 per cento in meno rispetto al 2011. Un calo significativo, che ribadisce la discesa registrata negli ultimi anni, un periodo contraddistinto da una domanda che non permette alla industria italiana di esprimere per intero la propria capacità produttiva. La produzione italiana di tecnologia potrebbe riscuotere ben altri successi ed esprimere ben altri valori, ma la debolezza della domanda non permette di creare un nuovo circolo virtuoso.
Un altro dato che emerge con chiarezza è la fragilità del mercato interno, il cui andamento ha influito e influirà sui successi dell’industria rappresentata da Acimall.
L’importazione nel 2012 ha rappresentato il 26,6 per cento del consumo nazionale, un dato significativo, che vede la netta prevalenza o di soluzioni di fascia bassa, per lavorazioni a basso valore aggiunto, o macchine con forti contenuti tecnologici e innovativi. Sostanzialmente stabile il rapporto con i due principali Paesi fornitori: anche nel 2012 le importazioni dalla Germania si attestano attorno ai 70 milioni di euro, a 20 milioni gli acquisti in Cina.
Concludiamo con qualche osservazione sulle esportazioni, da sempre l’autentica, forte vocazione delle imprese italiane di settore.
L’andamento può essere definito come “sostanzialmente stabile”: nel 2012 abbiamo venduto in tutto il mondo macchine per 1.231 milioni di euro, il 3,7 per cento in meno rispetto al 2011. Una variazione percentuale che non deve essere guardata con eccessivo pessimismo; più rilevante il vedere che, nonostante gli sforzi che gli imprenditori e i loro collaboratori commerciali mettono in atto, non si assiste a una decisa inversione di tendenza.
Per saperne di più: http://www.acimall.com/ita/index.cfm?id=658
Utensili compresi, in milioni di euro.
2012 | ∆% 2012/2011 | ||
Produzione | 1.571 | -7,5% | |
Esportazione | 1.231 | -3,7% | |
Importazione | 130 | -16,5% | |
Bilancia commerciale | 1.101 | -2,8% | |
Consumo apparente | 488 | -13,7% | |
Export/produzione | 78,3% | ||
Import/Consumo apparente | 26,6% | ||
Fonte: Ufficio studi Acimall, giugno 2013 |